22. LA MENTE ALTROVE
Arrivo al bar Luna che la partita è già cominciata. In campo c’è Angelo.
Butto gli occhi in tribuna.
C’è un sacco di gente.
Eliana non c’è.
In compenso c’è Daniela. Ormai è membro fisso del nostro fanclub.
Mi cambio velocemente e mi accomodo in panchina. Vinciamo già due a zero, gol di Pippo e Angelo, che ricopre il mio ruolo in difesa. Se la cava bene. Molto bene.
Appena mi vede mi chiede se voglio entrare al suo posto ma rifiuto. Va bene così.
Rimango ancora assorto nei miei pensieri.
Mi sono lasciato prendere un po’ troppo da questa vicenda.
E forse speravo di trovare Eliana questa sera.
Anche solo per vederla.
Anche se non fosse qui per me.
Dopo qualche minuto è Michele ad avvicinarsi alla panchina.
“Dai Oscar, entra”.
“Angelo se la cava bene, non ti preoccupare. Continuiamo così.”
“Entra al mio posto.”
Michele si siede accanto a me.
Non mi resta che alzarmi e raggiungere la mia posizione in campo.
Angelo si sposta sulla mediana al posto di Michele.
Butto ancora un occhio in tribuna. Eliana non c’è.
Magari ha avuto di meglio da fare. Chissà.
Magari ha avuto notizie dal fratello.
Penso.
E intanto quelli segnano.
“Cazzo Oscar, l’hai lasciato andare.”
“Chi?”
“Ma come chi? Il Piovani. Ti sei accorto che hanno segnato? Ti sei accorto che stiamo giocando una partita?”
“Ah, no. Scusatemi.”
“Ma ti senti bene?”
“Non lo so Dario. Forse no.”
Forse è meglio tornare a casa.
“Vai Michele, entra tu. Non mi sento bene.”
“Hai mangiato qualche schifezza?”
“Può essere.”
No, lo stomaco non c’entra. E’ la mente ad essere altrove.
Non mi faccio neppure la doccia, la farò a casa.
Tanto non ho fatto neanche in tempo a sudare.
Mi cambio e vado.
Passo accanto al campo mentre segniamo il terzo gol.
Ma non mi va neppure di esultare.
Sono svuotato.
Sono altrove.
Non solo la mia mente.
Questa notte proverò a dormirci su.
Niente ricerche su internet.
Non questa notte.
Spengo la luce ed entro in un sonno buio.
Senza sogni.
Senza il Nero.
Senza Eliana.