Ciao Penna. Il prologo l'ho trovato faticoso. Non ci trovo errori, semmai una insistenza a "dipingere" il cielo, le secchiate d'acqua, l'albero maestro. E poi quelle descrizioni "tante" e con un linguaggio arrotato tra similitudini e paragoni. Non è molto migliorato il proseguo. Ogni due o tre righe mi fermavo e rileggevo perché mi sembrava ci fosse qualcosa che non funzionasse, e invece erano alla fine corrette, anche se ancor più appesantite da una penuria di virgole. Anche la formattazione mi ha messo in difficoltà: nemmeno un riga vuota nei salti temporali, alcune sottolineature per me incomprensibili, i discorsi in corsivo. - Oh!!! Ma è bellissima!!! - esclamò la bambina. E poi vai a capo. Perché se la bambina riprende a parlare? Mi sono perso qui a capire chi proseguisse a parlare, prima di capire che era ancora lei. "...ma la consapevolezza che il mio lavoro e che la mia vita..." forse starebbe meglio togliendo il secondo "che". Scrivi molto bene, ma, non averne a male, ho faticato molto a arrivare in fondo. A rileggerci.
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