Quel bacio sotto il vischio

Caro autore
La storia rientra nel tema natalizio, ma i refusi e le incongruenze, oltre a poca originalità non mi hanno convinto.
Ci sono poi delle incongruenze:

Una ragazza rimane incinta a 17 anni, ha un fidanzato che la ama e lo manda via senza dirgli nulla? E lui fa pure resistenza e lei non dice nulla? 
Dopo 7 anni lui per caso parla con suo figlio? La fatalità?
Il giorno di Natale trova supermercato e oreficeria aperta?
Si ritrovano e il giorno dopo lei muore. 

Troppo favola, mi dispiace.

Caro Autore, se dovessi trovare un aggettivo per indicare il tuo racconto, quell'aggettivo sarebbe senza dubbio "ingenuo". Nella variante positivo e negativa del termine.
La sua ingenuità ha permesso la nascita di un racconto dolce e semplice, fatto di sentimenti puri e sinceri, non sempre così comuni nei racconti più ricercati e costruiti. È però anche ingenuo nello stile e nella scrittura, non sempre precisa e con diversi passaggi ripetitivi e qualche incertezza narrativa.
Un bel racconto, senza dubbio, ma un po' troppo grezzo e che necessita di diversi aggiustamenti per poter essere gustato pienamente.
Complimenti
Grazie.

Un racconto tenero, dove l'atmosfera natalizia culla il racconto dall'inizio alla fine.
Tralascio gli errori che ti hanno segnalato, ma si possono correggere, la storia è molto commevente e coivolge il lettore.
Ci sono però dei punti che non convincono molto. 
Luca è attratto subito dal bambino, ma è strano che mentre parla di lui si ricordi della ragazza che ha amato, tu autore sai che è la madre del bambino, ma chi legge no.
Anche l'incontro è strano, avviene per caso, però tutto è predisposto per quest'incotro persino il vischio del loro primo bacio, avviene davvero tutto per caso? Il bambino alla finestra dovresti dirlo subito che è Dante e sottolineare le emozioni che suscita in Luca.
Avrei preferito un finale gioioso, ma ho apprezzato molto il tuo racconto.

Un racconto con un trama classica ma non gestita al meglio. Credo che si voglia presentare una storia di questo tipo si debba prestare attenzione a ogni piccolo dettaglio. Ogni piccola sbavatura salta all'occhio e compromette il risultato. A volte scrivere una storia semplice è ben più difficile di qualcosa di strano e originale. 
Purtroppo ho trovato tutto molto abbozzato e affrettato, racconti talmente tanto che non ho avuto modo di emozionarmi per quello che succedeva. il risultato è che mi sono sentito tagliato fuori, potevi portarmi dove volevi e invece sei partito da solo. 
Questo viaggio però merita di essere revisionato, di commenti e consigli ne hai ricevuti molti, l'obiettivo è quello di coinvolgere di più il lettore.

Oltre tutto. Oltre tutto il racconto mi è piaciuto. Sono facile preda della commozione e il groppettino nel finale devo dire che un po' mi è salito, dunque complimenti per la parte strappalacrime che ha funzionato.
Purtroppo le tanti imprecisioni ed errori abbassano il giudizio. Anche certe incongruenze negli anni e le troppe coincidenze sono un grosso limite. 
E poi perchè vai a capo a ogni punto? Si interrompe troppo il ritmo. L'a capo va usato con la giusta discrezione, senza abusarne ma anche senza tirchiria.
Comunque ripeto, mi è piaciuto.

Che confusione questo racconto, caro Autore. La leggibilità è davvero scarsa. Tante volte un occhio diverso sistema molto di più di dieci o cento nostre riletture. Prova a far fare un editing a qualcun altro, prima di inviare i tuoi racconti ai concorsi letterari. Sicuramente tante cose che ti sfuggono verrebbero sistemate, e il racconto guadagna dappertutto, perché si segue meglio, non ci si inceppa e quindi anche le emozioni sono libere di scorrere e appartenere al lettore.
Non posso ritenere questo racconto sufficiente, per quanto ci sia una trama semplice ma interessante e sicuramente rispetti l'ambientazione natalizia.
Non demoralizzarti; scrivendo tanto, e leggendo ancor di più, riuscirai a confezionare al meglio le tue storie, che indubbiamente meritano di essere raccontate.
Alla prossima!

Sugli errori formali ti hanno già detto tutto, caro autore, non mi ripeto. Anche dal punto di vista stilistico ci sono tante cose da sistemare, si vede che è molto acerbo, in cerca di un'identità, ma si sa, lo stile è una cosa che impari, certo, ma soprattutto che modelli sulla tua sensibilità e su cosa hai necessità di comunicare e come, quindi pochi sono i consigli che posso darti per maturare, se non quello di scrivere, guardarti dentro, capirti e continuare a scrivere.
Sulla trama insomma, a parte la sensibilità e il messaggio, che naturalmente mi sono piaciuti, il racconto sembra un po' la sagra delle coincidenze e io queste cose, in un racconto che comunque fa della sua componente verista un punto imprescindibile, le noto e difficilmente le perdono. Comunque ripeto, la mentalità e la sensibilità da scrittore di razza ci sono, devono solo essere incoraggiate e maturare. A rileggerci!