Una brava bambina

Un racconto che fa male. Colpisce pesantemente. Ferisce il lettore. Le due appendici contemporanee mi convincono meno. Il flashback centrale è di alto livello tematico e narrativo. Pur non arrivando a mostrarne tutti i dettagli arriva al lettore lo schifo e il marcio della vicenda. Eppure l'hai narrato con estrema delicatezza.
Il punto debole è la presenza assenza del Natale. Che in un concorso a tema dovrebbe essere punto cardine del racconto.
Ci penserò.
Per il momento ti lascio i complimenti per l'ottimo lavoro.
Grazie.

Diciamo che quando si introducono certe tematiche è un po’ come “vincere facile”, come diceva una pubblicità di qualche anno fa; nel senso che è difficile rimanere indifferenti davanti a storie come questa ma, una volta spogliato il racconto dalla sua componente patetica e andando a scavare un po’ a fondo nella struttura, non mi pare che proponga nulla di particolarmente originale. Comunque sia è efficace e costruito correttamente, senza particolari effetti speciali ma sempre molto chiaro. Il Natale forse non è la tematica principale, ma è comunque presente.
Scrittura di ottimo livello, perfettamente centrata con l’argomento e sufficientemente matura per reggere anche un racconto così impegnativo senza denotare cadute di stile. Questo è sicuramente un grande punto a favore.

Caro autore/cara autrice, racconto impegnativo e per questo difficile da giudicare. L'epiologo della storia si scopre sin dall'inizio e per questo il testo difetta di aspettativa. La tensione è palpabile nelle parole che si rincorrrono in un finale che forse mi sarei aspetatto diverso. Messaggio di rassegnazione che avrei preferito si potesse trasformare infatti in speranza. Non tanto perchè è Natale, ma perchè è la vita. Storia sritta comunque bene. Spero di leggere altri tuoi brani.

Ciao
Sarà stato un caso, ma mi ritrovo a commentare per ultimi i racconti più tosti.
Ecco, il tuo è così, duro da digerire.
Rimane nella memoria per come è scritto, (il modo asciutto dello stile) e per il contenuto, tremendo.
Più che nella psicologia della vittima, mi hai fatto entrare nella mente perversa del carnefice. Ed è questo che mi lascia più sgomenta.
 
Ciò che importa è che lei, nonostante i cerotti che le ricoprono l’anima, riesce a trovare ancora la forza per andare avanti. Magari lo fa nel modo sbagliato,…
È una frase, per me, necessaria. Lucia sopravvive al mostro, magari nel modo sbagliato, ma sopravvive.
Fino alla frase finale, liberatoria.

Complimenti! 

Scrittura molto buona che favorisce la lettura nonostante la drammaticità del testo. Intendo dire: testo semplice e chiaro nel suo dramma ma che va capito, assimilato. 

Potrebbe sembrare fin troppo semplice, una storia tanto grave quanto comune, eppure all'Autore va dato atto di aver saputo raggiungere il lettore pizzicando la sua emotività.

Se d'incongruenza narrativa si può parlare, unica nota stonata a mio avviso, è il fatto che il portiere d'albergo venga suicidato. Può essere, ma non nel suo regno. E il suicidio di per sé non collima con la sua perversione, con il suo essere così subdolo nei confronti del suo stesso istinto incontrollabile.

Insomma, una psicologia dei personaggi eccellente: molto forte quella del pedofilo, meno quello della modella che si rifugia nella scrittura. Dimostrazione che il trauma è latente e si protrae negli anni: non c'è psicologo che tenga in certi casi.

Grazie.

Ciao, Autore.
Il tuo racconto è uno di quelli che mi ha colpito di più. Rileggerlo oggi, a distanza di più di un mese, mi ha fatto notare alcune cose che voglio segnalarti, perché è un racconto bellissimo e vorrei che lo fosse ancora di più, soprattutto per la tematica (a me tanto cara) che affronti.
Ci sono troppe frasi che andavano tolte. Mi fa piacere che il mio parere e quello di chi altri ha sollevato la questione coincidano: “ma Lucia pensa per un solo secondo che gli occhi di Paolo assomigliano a quelli di un lupo affamato.
Se solo fosse più grande potrebbe vedere che Paolo invece è preda di un incantesimo nero che fa fatica a controllare.”
Queste sono le due frasi emblematiche che non c’entrano un accidenti con tutto il resto della narrazione e che uccidono il climax anziché valorizzarlo. Non ce n’è bisogno, come dice sempre asbo.
Poi ci sono delle cadute nei tempi verbali che inceppano completamente la lettura, e non capisco come tu non ti sia accorto di come togliessero la fluidità che poi contraddistingue tutta la lettura: “avrebbe potuto scegliersi un'altra occupazione se non ama 
Glielo hanno fatto capire presto che lo è, sin da bambina, e lei ne avrebbe fatto volentieri a meno.”
È un racconto che mette in mente fin da subito la Leggenda di Natale che sono sicuro tu conosca tanto bene quanto me e che, oso dire, conscio o no, ti ha ispirato questo racconto. Ma che sia prevedibile mi interessa un accidenti, in tutta onestà: la tua bravura è consistita in tutto ciò che non hai detto, più che in quello che hai scritto. Lì sta tutta la tua bravura di artista che emerge dirompente da questo testo.
La bambina adulta, poi, è una pennellata veloce: non perdi tempo a spiegarci perché sia diventata così, lo accenni e lasci che sia un’ovvia considerazione del lettore andare a fondo al perché. Convincente.
Scrittura ottima: avrei cambiato giusto due virgole.
Atmosfera natalizia che fa precipitare il tuo racconto in classifica, perché converrai che, a parte il pretesto di Babbo Natale (e non è neanche il 20 dicembre) per mantenere il segreto, e un bel vaffanculo alla fine sempre al suo indirizzo, di natalizio non c’è nulla. Punteggio insufficiente nella voce.
Tuttavia, sommando tutti i punteggi, il tuo si conferma un racconto decisamente buono. Tolto dal contest, sarebbe un ottimo racconto, ma credo che rientrerai lo stesso nella mia decina finale.
Complimenti.

PS La consecutio temporum è errata anche all'interno di un discorso diretto ma, essendo quello appunto il modo di esprimersi di una bambina, può anche andare bene. Di solito, però, si userebbe il corsivo, proprio per indicare che non è un errore grammaticale

Strano, non conosco Leggenda di Natale né tantomeno De André   
Scherzo, ovviamente.
Questo è un esperimento di qualche anno fa, che ho modificato per il concorso, ma all'80% il pezzo è rimasto uguale.
Danilo mi ha tanato subito, beccato al 100%. Anche Nic mi ha colto con le mani nella marmellata.
Ringrazio per i commenti dei lettori e scrittori più esperti.
Devo cercare di limitare l'ingerenza della mia voce, lo so, ma come vedete faccio una gran fatica. Ci casco sempre, perché non riesco a sforzarmi a essere impersonale del tutto, qualcosa di mio lo devo mettere sempre. La frase sul pedofilo che è vittima di un incantesimo nero la scrivevo poi tornavo su col cursore e la cancellavo, la rimettevo e la cancellavo, poi dopo un pò ho detto, fanculo la lascio.
Come Caccamo è schiavo della battuta io sono schiavo di qualche frase a effetto.
Spero per i prossimi step di non gigioneggiare troppo con le parole.

Byron.RN ha scritto:Strano, non conosco Leggenda di Natale né tantomeno De André   
Scherzo, ovviamente.
Questo è un esperimento di qualche anno fa, che ho modificato per il concorso, ma all'80% il pezzo è rimasto uguale.
Danilo mi ha tanato subito, beccato al 100%. Anche Nic mi ha colto con le mani nella marmellata.
Ringrazio per i commenti dei lettori e scrittori più esperti.
Devo cercare di limitare l'ingerenza della mia voce, lo so, ma come vedete faccio una gran fatica. Ci casco sempre, perché non riesco a sforzarmi a essere impersonale del tutto, qualcosa di mio lo devo mettere sempre. La frase sul pedofilo che è vittima di un incantesimo nero la scrivevo poi tornavo su col cursore e la cancellavo, la rimettevo e la cancellavo, poi dopo un pò ho detto, fanculo la lascio.
Come Caccamo è schiavo della battuta io sono schiavo di qualche frase a effetto.
Spero per i prossimi step di non gigioneggiare troppo con le parole.

Pensa che quando ho letto il racconto, non sapevo ancora chi era l'Autore, e ho capito che eri tu solo da quel particolare
Complimenti. Sono contento sia entrato nell'antologia!

@Byron, passo di qua al volo perché il tuo racconto si è aggiudicato il primo posto nella mia classifica e ci tengo a darti i complimenti personalmente.

paluca66 ha scritto:@Byron, passo di qua al volo perché il tuo racconto si è aggiudicato il primo posto nella mia classifica e ci tengo a darti i complimenti personalmente.

Grazie Pal,

non mi aspettavo che qualcuno mettesse al primo posto questo racconto.
C'erano un sacco di corazzate in gara, per questo ti ringrazio molto.