Tu, Melaleuca ed io

Non so se c'entri qualcosa ma questa particolare lettera mi ha fatto venire i mente il film Oceania della Disney, se non altro per quanto concerne il serpente arcobaleno. Ma forse mi sto sbagliando.

In sede di "troviamo un'idea per il racconto", non sapendo dove andare a parare, avevo trovato anch'io notizie circa il famoso referendum per il diritto di voto agli aborigeni australiani. Non ricordo però, tra gli articoli e i video visualizzati, che ci fosse un avvocato, un avvocato particolare, che avesse "sacrificato" la sua carriera in nome del popolo nativo. Quindi, a costo di ripetermi (qualcuno l'ha già notato), dico che il tuo personaggio, qualora fosse d'invenzione, è assolutamente riuscito e maledettamente verosimile. Come verosimile, più reale forse, è la storia che ci racconti. 

Non ho capito, se devo essere onesto, perché lo zio scrive alla nipote che nemmeno conosce per trasmetterle i racconti di Kath. Dopotutto, a ben vedere, non merita di conoscerli né di tramandarli. Che sia un disperato tentativo dello zio di recuperare a posteriori i rapporti interrotti con ciò che resta della sua famiglia?

Ma di fronte a una lettura piacevole come questa, i perché stanno a zero.

Grazie

Ciao, Autore.
Il commento al tuo racconto per certi versi è molto facile per me, perché ricordo il racconto come se lo avessi letto poco prima di sedermi al pc; ciononostante, l'ho riletto ancora una volta prima di scriverti.
Trovo coraggiosa, forse un po' pazza, l'idea di presentarsi a un concorso a genere libero con un monologo. Che poi, se guardiamo indietro agli scorsi step, non è che ci fosse stata l'ovazione popolare quando il genere è stato sorteggiato, quindi davvero sono rimasto stupito (e forse un po' perplesso: non c'erano altri generi in cui avresti potuto dare di più?).
Il titolo è molto particolare, considerando che pochi di noi sanno che cosa vuol dire "melaleuca" e che, come nome di persona, è sicuramente più affascinante di uno italofono.
La figura dell'arbitro è una delle più originali e sicuramente tra le più centrali. Bene, perché poi è a servizio di una storia di denuncia sociale molto forte, e io ci vado a nozze
Molto centrale anche Uluru, logicamente, e quindi questo merita di essere preso in considerazione. Non sono d'accordo con chi ha visto una certa marginalità del salotto, invece; quindi, per quanto mi riguarda, dal punto di vista del must dello step tu ne esci alla grande.
Anche la scrittura è molto sicura e decisamente all'altezza del messaggio che ci proponi.
Credo che il motivo per cui questo racconto soffrirà in classifica si possa ritrovare tutto nella scelta del genere che hai proposto. A Roma te lo direbbero in un modo abbastanza comprensibile; a me resta una domanda retorica da porti col sorriso: ma perchè? 
La risposta probabilmente è molto semplice: perché sei un Artista e ti piace sperimentare.
E ti riesce anche bene, se si esce per un attimo dal proprio soggettivo gusto di piacevolezza di lettura.
Un abbraccio!

Ciao a tutti utenti.

È stato uno step "difficile" sotto tutti i punti di vista. 
Partiamo dai paletti che ho trovato (non me ne voglia nessuno) brutti, specialmente i due personaggi che mi hanno messo in grande difficoltà. 
Quando dopo vari tentativi falliti sono venuto a sapere di Oodgeroo (che veramente faccio un gran fatica a pronunciarlo) la nebbia si è diradata e ogni paletto ha trovato il suo posto.

Non so perché abbia scelto la lettera mi sembrava un buon modo per essere nozionistico aggiungendoci un pizzico di emotività e trama. 
Sono onesto non credevo sarei stato penalizzato per questo.
Mi è stata fatto notare spessissimo che il testo rimane un pochino privo di emozione. 
Mi chiedo...

Leggete solo libri emozionanti e che vi portano alla commozione? 

Io non credo.
Credo che si potesse sorvolare questo fattore perché il mio intento era quello di farvi conoscere una persona eccezionale e puntare l'attenzione su una questione che in pochi conoscevano ( quella degli aborigeni) 

È un vero peccato perché nell'antologia ci sarebbe stato bene un racconto del genere che avrebbe di sicuro fatto scoprire a molte altre persone queste cose. 
L'emozione e i sentimenti le avrebbero trovate in moltissimi altri racconti.

P.S. Il personaggio dell'arbitro è totalmente inventato e nel fare le due biografie separate e che coincidessero in determinati punti è stato difficile... infatti credo di essere incappato in un errore.

Leggete solo libri emozionanti e che vi portano alla commozione? 

Io non credo.
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Rispondo per me, che sono tra quelli che hanno "criticato" lo stile lettera.
Chapeau per il lavoro di ricerca sottostante e di "sintesi", sempre complesso come lavoro: mi hai insegnato qualcosa e questo è sempre positivo: ti dico grazie.
No, non leggo solo libri emozionanti o commoventi - anche perchè prima di leggerlo non lo posso saper - ma "libri", con qualche eccezione di genere. Come tutti ho i miei autori preferiti, ma sono anche curiosa e le prime righe spesso contano per decidere se passare alla cassa. Però, quale che siano la trama e il genere (anche il più ludico per me), questa mi deve lasciare qualcosa, foss'anche di negativo, perchè significa che l'autore ha saputo comunque accalappiare la mia attenzione. Ma qualche emozione me la deve lasciare: a volte in un giallo, ad esempio, può essere anche solo un passaggio, una frase, un personaggio magari neanche primario.
Ci vediamo al prossimo step: ci conto.

Io sono d'accordissimo con te.
Però scusami ma non credo che il mio testo vi abbia lasciati indifferenti. 
Quasi tutti hanno detto che non conoscevano Oodgeroo e molti anche la questione aborigena.
C'era della denuncia sociale nel mio testo e credo che da quel punto di vista abbia un grande potere divulgativo e credo non sia poco. 
Non temere al prossimo step sarò ancora qui è così bello scrivere.

Bravo Ima, a me è piaciuto tutto.
Auguri anche dalla mia principessina Sissi, una novità nella mia vita e nella mia famiglia.