Ciao, Autore.
Credo che tu sia tra quelli che hanno utilizzato i paletti con la più grande facilità. Se dovessi provare a indovinare quali fossero stati assegnati dal tuo racconto, probabilmente individuerei con sicurezza solo il salotto. Questi sono tutti punti a tuo favore, perché rendono la storia naturale e poi, quando invece hai la consapevolezza di quali siano, non si può che concludere con un applauso. Ottimo lavoro davvero.
Anche la scrittura è sicura, al netto di qualche errore di punteggiatura di troppo (occhio alle virgole tra soggetto e predicato, per carità!).
Bello anche il titolo nella sua semplicità.
Quello che mi è piaciuto molto di meno è invece la sua prevedibilità. Non serve una mente matematica sopraffina per capire dove andrai a parare una volta che la scommessa dei tuoi protagonisti prevede un numero che si piazzi esattamente a metà. A risolvere questa problematica ci avevano pensato gli autori dell'indimenticabile "Ok il prezzo è giusto", laddove avevano previsto che difetto vincesse su eccesso. Questo problema, unito a una staticità narrativa un po' marcata, non mi permettono di definire il tuo racconto tra i meritevoli di un posto in cinquina; resta, in tutti i casi, un lavoro più che buono, soprattutto all'interno di questo step.
Credo che tu sia tra quelli che hanno utilizzato i paletti con la più grande facilità. Se dovessi provare a indovinare quali fossero stati assegnati dal tuo racconto, probabilmente individuerei con sicurezza solo il salotto. Questi sono tutti punti a tuo favore, perché rendono la storia naturale e poi, quando invece hai la consapevolezza di quali siano, non si può che concludere con un applauso. Ottimo lavoro davvero.
Anche la scrittura è sicura, al netto di qualche errore di punteggiatura di troppo (occhio alle virgole tra soggetto e predicato, per carità!).
Bello anche il titolo nella sua semplicità.
Quello che mi è piaciuto molto di meno è invece la sua prevedibilità. Non serve una mente matematica sopraffina per capire dove andrai a parare una volta che la scommessa dei tuoi protagonisti prevede un numero che si piazzi esattamente a metà. A risolvere questa problematica ci avevano pensato gli autori dell'indimenticabile "Ok il prezzo è giusto", laddove avevano previsto che difetto vincesse su eccesso. Questo problema, unito a una staticità narrativa un po' marcata, non mi permettono di definire il tuo racconto tra i meritevoli di un posto in cinquina; resta, in tutti i casi, un lavoro più che buono, soprattutto all'interno di questo step.