Ciao Autore.
Aspettavo da tempo di postare il commento al tuo racconto per raccontarti una delle mie cose...
Sono stato per anni convinto che peluche si scrivesse effettivamente "pelouche". Ho anche scommesso sulla corretta grafia che già avevo conseguito la maturità linguistica, quindi dopo la bellezza di cinque anni di francese al liceo e il conseguimento del livello C1 all'università. Non mi capacitavo neanche davanti all'evidenza del dizionario...
Mi viene da sorridere se penso che adesso io sto per essere per te lo stesso che fu la mia amica con la quale persi quella scommessa.
Ma veniamo al nostro racconto, dopo questa piccola sciocchezza: a parte qualche refuso e qualche errore di punteggiatura, il tuo racconto ha una forma solida. Tutto è costruito su un botta e risposta dei tuoi protagonisti: cosa che ci affanniamo sempre a ripetere essere difficilissima e via andare, ma che a te evidentemente riesce molto bene. Dieci minuti di applausi per come sei riuscito a tessere insieme le varie sfaccettature della tua storia.
Purtroppo, come nel racconto che ho letto prima del tuo, anche in questo il ruolo del salotto è quasi totalmente marginale, e questo è un peccato per quanto concerne lo step (in generale ovviamente no, il tuo racconto va benissimo anche senza salotto).
Cosa dirti, dunque? Davvero tanti complimenti per il tuo stile e la tua capacità di coinvolgere il lettore emotivamente. Credo che tu sia riuscito a fermare davvero tutti coloro i quali abbiano letto il tuo racconto e a far dire loro: "Cavolo, ma è vero! Il libro brutto non lo leggi, ma il film..."
Sono cose che non si imparano. Le hai dentro. E tu le hai.
Unico consiglio: centra di più la stanza e dai una rilettura.
Per quanto mi riguarda, nel complesso, solo tanti complimenti.
Un abbraccio!