Notte stellata

Ciao Aut@
Il titolo, così fortemente evocativo, mi ha tolto qualsiasi "sorpresa" potessi aspettarmi.
Il testo è ben scritto ma, purtroppo, l'ho letto come una "cronaca". Non mi ha suscitato emozioni.. e non so se è solo per colpa del titolo.

Gli manca qualcosa. Forse lo avrei scritto tutto in prima persona, cercando di entrare più nella testa del pittore. Così sembra un po' una di quelle descrizioni che leggi accanto a un quadro alle mostre. C'è poca storia, ecco.

Ciao Penna. In questo tuo 100 pizzichi una delle due corde che mi muovono nelle mie letture: la poesia in prosa (l'altra è la sorpresa). E questo a prescindere dal personaggio famoso, che sinceramente non conosco se non per nome e fama. Pertanto, non ho giudicato questo lavoro sulla scorta del l'omaggio a un dipinto e al suo artista (ed è una mia pecca, ma non avevo le basi per capirlo) ma sulle belle sensazioni che emergono dal testo. Per ora lo spunto per le decisioni finali. Grazie.

L'ho visto centocinquantamila volte quel quadro ma il tuo racconto mi ha dato voglia di tornare a vederlo. Dal punto di vista formale non ho notato errori.

Un 100 ben scritto, che però mi emoziona poco.
Non so, mi sembra un pò freddo, distaccato.
Sicuramente sul mio giudizio incide anche la mia scarsa conoscenza pittorica, quindi il tuo omaggio mi risulta un pò distante.
Per farti capire è una questione di sensazioni, questo brano mi scalda poco.

Bello, questo spaccato di biografia del famoso pittore olandese. La sua vita è diventata mitica, la sua pazzia ha in qualche modo contribuito ad accrescere il suo mito. Forse troppo facile accostare i due temi (Van Gogh e le stelle). Il risultato è sicuramente pregevole ma purtroppo non credo rientrerà in cinquina.

Descrizione ed emozioni che la notte provoca in Vincent. Interessanti fotografie che comunque non coinvolgono più di tanto.

Un cento davvero ben scritto, con un uso attento e accurato delle parole.
Tuttavia credo che parlare di stelle e abbinarle questo quadro sia una scelta poco originale, quasi obbligata. Il binomio stelle/Van Gogh non brilla di originalità, insomma, anche se hai scritto un brano impeccabile. L'impressione generale è quella di una descrizione del quadro (molto ben fatta, certo), o meglio, dell'intuizione di un quadro.
Il riferimento a Theo però riabilita tutto il testo ai miei occhi: il particolare legame che correva tra i due fratelli è stata una fucina di emozioni per il tormentato pittore: chissà, se non ci fosse stato Theo e tutto ciò che rappresentava per Vincent, forse non ci sarebbe nemmeno stata tutta quell'esplosione di creatività. Hai fatto bene ad inserire questo riferimento, perchè era l'unica persona con la quale il pittore sentiva di dover condividere le sue scoperte.
Ad un certo punto tutto era per Theo, l'unico punto fermo nell'universo in movimento di Van Gogh.

Ringrazio di cuore chi mi ha votato e tutti coloro che mi hanno dato preziosi suggerimenti. Le note più negative hanno riguardato l’aspetto emotivo del brano. A titolo esemplificativo, riporto le seguenti osservazioni ricevute:
Freddo
Non mi ha emozionato
Senza pathos
Non scalda
Non coinvolgente
alcune delle quali contemporaneamente presenti.
Riconosco le buone ragioni di chi ha espresso questi commenti ma purtroppo è questo il mio modo di scrivere (non parlo di stile perché mi parrebbe eccessivo), quello che sento più congeniale e che, per come la penso, sarebbe stupido cercare di modificare per adeguarsi a un giudizio prevalente.
A me piacciono le storie raccontate, semplici, coerenti, costruite con una certa logica, quanto più possibile somiglianti alla realtà, scritte decentemente nei limiti delle mie capacità. Un brano può suscitare anche interesse, curiosità, immaginazione, ricordi, oltre che emozioni ma quanto a quest’ultimo punto si è capito che non è il mio forte, a differenza di altri bravissimi autori del forum.
Ci rincontriamo presto con DR. Un caro saluto.