Un gran colpo di fortuna

L'inizio mi aveva fatto pensare al solito discorso di un'anima che assiste al proprio funerale e commenta, invece il finale pirandelliano mi ha soddisfatto un po' di più. Interessante l'uso delle 100 parole, tutte al posto giusto dosate perfettamente. Sicuramente sai scrivere un mini e sai come arrivare al lettore.
Complimenti!

Ciao autore

Il cento c’è e il finale spiazza. Per cui complimenti per l’idea e la scrittura. A mente fredda, una volta assorbita la sorpresa finale, mi sono saltate in testa un bel po’ di domande dal punto di vista delle storia noir . Ma capisco che a un cento non si possa chiedere di sbrogliare tutta la matassa. Quindi mi gusto l’effetto sorpresa e via andare…

Ciao, Penna.

108 parole. Il titolo scelto sembra quasi mettere avanti le mani sulle tante coincidenze descritte nel racconto. Paradossalmente mi arriva di più la rabbia verso il ladro di portafogli che verso l'ex famiglia, forse perché è più mostrata che raccontata. Molto bene lo stile e il lessico.

Grazie e alla prossima.

Un mix tra Pirandello e Iannacci che funziona fino a un certo punto. Rimangono forse troppi "non detto", obbligatori per un 100, ma che forse lasciano troppi dubbi al lettore. La cosa che ho apprezzato di più è l'atmosfera noir.
Grazie.

L'idea è molto bella e anche la sua realizzazione è buona. Quello che, secondo me, penalizza il racconto sono le troppe domande che sorgono alla fine della lettura. Questo aspetto compromette l'effetto del colpo di scena e lo rende meno efficace. 
In ogni caso, è una buonissima prova

Un noir in cento parole. Non è facile ma ci sei riuscito alla perfezione. Ci sono ovviamente dei dubbi su quel morto ma lasciamoli da parte. Non avevi lo spazio per spiegare tutto. Impeccabile anche la scrittura. Lotti per un mio gradino.

Eh, sì una gran fortuna, una brutta esperienza (il furto) che si trasforma in opportunità irripetibile, visto che si muore una volta sola. Di sicuro molto amaro il momento in cui si palesa l’ipocrisia della famiglia, di cui forse il protagonista era conscio, ma toccarla con mano è una grande ulteriore delusione.
Anche qui una situazione classica ben trattata con lo spazio disponibile.

Il fu Mattia Pascal...
L'atmosfera noir è pienamente riuscita, l'originalità della storia non troppo.
Ottima la scrittura.

Il desiderio di tanti, almeno il mio, assistere al proprio funerale.
Hai condotto bene il tutto fino alla sorpresa finale. 
Troppo forte l'ultima frase, secondo me,
Avevano ripescato nel fiume il corpo irriconoscibile di quel bastardo che gli aveva rubato il portafoglio.
Il ladro bastardo, mica tanto, l’ha liberato dalla falsità dei parenti.
Un briciolo di gratitudine!

Un gran colpo di fortuna...E se invece avesse programmato tutto lui?
Se avesse ucciso lui il bastardo, lo avesse sfigurato e gli avesse messo addosso il portafoglio? Troppi se, ma la fortuna non arriva dal nulla per i poveri sfigati, va cercata e costruita.
Orbene, il racconto non mi è dispiaciuto, non spiega tutto, fa sorgere delle domande, ma io ho provato a dare le mie risposte.
Da come l'hai messa tu col finale, il tutto parrebbe una coincidenza, ma non credendo nelle coincidenze mi aggancio alla mia speculazione.
Leggendo questi 100 comunque trapelano messaggi che spingono contro il matrimonio e la procreazione  

Mi è piaciuto il tuo racconto, è intrigante e ben costruito. Mi ha catturato il punto di vista del protagonista, che assiste al proprio funerale da una posizione nascosta. Mi ha sorpreso il colpo di scena finale, che rivela come il protagonista sia scampato alla morte grazie a una coincidenza fortunata. Mi ha fatto riflettere sul tema della fortuna e del destino, e su come a volte la vita possa cambiare in un attimo. Complimenti per la tua scrittura, è precisa e avvincente. Comunque mi hai fatto appassionare alla storia e mi hai tenuto con il fiato sospeso fino alla fine.

Paradossalmente è il colpo di scena finale ad avermi deluso dopo un 100 condotto benissimo con una scrittura decisamente molto buona.
Ma d'altra parte capisco che senza quelle due righe il resto sarebbe riamsto sospeso senza troppo senso.
Alla fine mi ritrovo con il dubbio se mi sia piaciuto abbastanza da entrare nella quartina dei prescelti.

Chi ci rimette in questa storia non so proprio dirlo.
L'uomo gode nel vedere il pianto della sua famiglia che lo crede morto, ma lui morto non è. E ora cosa farà?
Lui ha subito furti d'affetto e di denaro.
Secondo me tutti meritati.
Ha poco da godere.
Gli eventi internazionali mi hanno un po' distratto, ma non impedito di giudicare questo bel racconto.

Una posizione privilegiata per vedere il nostro funerale. Penso che abbiamo tutti pensato (con emozioni diverse) a questa assurda eventualità. Tu la metti nero su bianco. Mi piace molto l'ambientazione che hai creato. Mi hanno colpito meno le reazioni dell'uomo e la spiegazione del 'colpo di fortuna'. Comunque un bel lavoro, grazie!

Non troppo originale ma davvero ben condotto il tuo 100.
Mi piace come hai gestito il "colpo di scena", perché è spontaneo, non usi termini volti a ingannare il lettore per ottenere l' effetto wow, e questo è un grande pregio.
Il racconto fila bene, forse cambierei il titolo, così  non aggiunge nulla al testo, potrebbe essere più incisivo.
Una buona prova.
Ele

Non era un fantasma che vedeva dall’alto il proprio funerale, e meno male!
Il problema è che questo è Il Fu Mattia Pascal.
Non sono riuscito ad apprezzarlo perché il riferimento pirandelliano è troppo evidente.
Mi spiace.

Ciao autore, di sicuro non ti manca il dono del saper raccontare, ma ci sono due cose che non mi tornano nel tuo cento. La prima riguarda la dinamica del ritrovamento del cadavere. Sì, aveva il portafoglio in tasca, ma è impossibile che si basi il riconoscimento di un cadavere solo dai documenti, indipendentemente dalle condizioni dello stesso, c'è l'impronta dentale in extrema ratio, per dire. Insomma, siamo praticamente nel fantasy. La seconda cosa che non mi torna è dove si trovava il finto morto? Era scappato? Scomparso subito dopo il furto del portafoglio? Doveva comunque essere organizzato, perché sparire, soprattutto senza documenti, è molto difficile. A rileggerci!

Se tutti i morti potessero parlare...in realtà colui che guarda il suo funerale non è morto affatto. Al giorno d'oggi credo sia impossibile che accada una cosa del genere per cui avrei inserito un particolare che ci riportasse indietro nel tempo. Detto questo, nulla da dire sulla capacità dell'Autore di incorniciare la storia in un così breve testo. Le domande che sorgono spontanee non inficiano la bontà del 100, anzi forse lo arricchiscono. 

Grazie e arvedse!

Da appassionato di CSI aggiungo un dubbio di logica a quelli già esplicitati da altri commentatori: se la finta morte del protagonista non era calcolata, c'è un lasso di tempo enorme tra il furto del portafogli e il ritrovamento del cadavere del ladro nel fiume (se irriconoscibile deve essere rimasto a mollo per parecchio).
Quindi il colpo di fortuna non è proprio un colpo di fortuna, però vabbé, è una mia lettura.

Anche le lacrime della famigliola, via, non è detto che siano ipocrite: potrebbero essere di sincero dispiacere per il non poter più prosciugare le finanze dell'uomo. 
Erediteranno tutto, tra l'altro?
Scherzo.

Il 100 è scritto molto bene, forse gli manca qualcosa in termini di originalità.

Sì, una sorta di Mattia Pascal ambientato in epoca moderna (nella mia mente anni 70/80). Il racconto nasce dall'idea di un angelo di marmo che osservava muto i funerali nel tempo, sempre uguali, sempre ipocriti. Poi stavo rischiando di incartarmi e la tastiera mi ha portato verso la versione definitiva. Troppo debole come trama? Troppe incongruenze? Forse sì. Mi piace l'atmosfera noir. Peccato non sia piaciuto.
Grazie a tutti per i commenti e per le preziose indicazioni.