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1Il mercante di tappeti Empty Il mercante di tappeti Sab Mar 02, 2024 12:05 am

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Admin
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Era un'afosa giornata di fine aprile. Il suo fido compagno, un vecchio cammello perennemente stanco, era già stato caricato della merce che, quel giovane mercante, doveva portare al bazar del Cairo, tra circa un mese.
Il padre, un mercante di tappeti marocchino, era ormai troppo anziano per poter attraversare il deserto ed andare in Egitto; così aveva incaricato il figlio trentenne di andarci al posto suo. Pur di sapere il padre al sicuro dal grande caldo, aveva accettato di buon grado. Così, era iniziato il suo lungo viaggio nel Sahara.

Voltandosi malinconicamente verso la madre in lacrime, il giovane salutò la sua bella casa e si mise in viaggio.
Il caldo era quasi insopportabile, ma, se voleva essere in Egitto entro l'inizio del mese di giugno, non doveva perdere tempo. Il suo cammello camminava a passo costante, instancabile e, tra il caldo e l'andatura dell'animale, il giovane si stava quasi addormentando. Ogni dieci minuti, doveva stirarsi la schiena e le gambe, per tenersi sveglio e non rischiare di cadere a terra.
Arrivata la notte, finalmente, si poté fermare un attimo. Intorno a lui, solo deserto. Quella desolazione lo turbava e, per tenersi compagnia, si mise a ripensare ad una storia che si tramandava nella sua famiglia: la storia della dea del deserto.

Esisteva, in un tempo lontano mille anni, una dea mostruosa che, introdottasi tra i cittadini di una piccola comunità, si mise a disposizione di essi. Nonostante i buoni propositi, il suo aspetto terrorizzava i cittadini che voleva aiutare.
Successe che, in quel periodo, venne nella comunità, una seconda dea, bellissima e gentile. Tutti le vollero bene. La bella dea, mise in mostra i suoi poteri mistici, iniziando ad esaudire i loro desideri.
Gelosa, la dea mostruosa, cercò di attaccare la bella dea, uccidendola. Furiosi, i cittadini decisero di cacciare via la dea mostruosa, la quale, stizzita, iniziò a ricoprire la terra di sabbia rovente, coprendo, per sempre, il verde della natura. Da quel giorno, nacque il deserto più grande del mondo, segno della furia di quella dea mostruosa.”

Il giovane si mise a ridere: non aveva mai creduto a quella leggenda metropolitana. Eppure, si mise a pensare a come sarebbe stato bello il grande deserto ricoperto dalla foresta. Con quel pensiero in testa, si mise a sognare. Era un sogno distorto: c'era una donna bellissima che aveva ucciso un mostro e rideva delle sofferenze di quest'ultimo.
Un forte brivido lo pervase e, riaprendo gli occhi, si rese conto che era ancora notte, forse verso le tre. Il deserto era implacabile: di giorno era caldissimo, mentre, di notte, freddissimo. Si avvolse in uno dei tappeti che avrebbe dovuto portare al bazar del Cairo.
Provò ad addormentarsi, ma il cammello non era della stessa opinione: si mise di scatto in piedi ed iniziò a correre via, lasciando il giovane indietro. Lui si alzò, cercando invano di richiamare l'animale, ma lui non volle saperne di fermarsi.
Un fortissimo brivido, lo pervase: era solo in mezzo al deserto... cosa avrebbe fatto? Si voltò; il peggio non era ancora arrivato. Una tempesta di sabbia stava arrivando verso di lui. L'unica cosa che gli venne in mente di fare, fu di proteggersi sotto il tappeto che aveva usato come coperta. In un attimo, la tempesta di sabbia lo travolse; quella, però, non era una tempesta comune, dato che, una misteriosa forza, lo fece alzare dal suolo e, per lo spavento, il povero mercante, perse i sensi.

Non si sa quanto tempo rimase incosciente.
Riaprendo a fatica gli occhi, a momenti svenne di nuovo! Una piccola creatura volante lo stava fissando. La creatura era simile ad una volpe del deserto, con delle zampe piccole e leggermente tozze, una lunga coda a strisce e due ali da colomba. Aveva una gemma verde incastonata sulla fronte e due occhioni blu intenso.
Intorno c'era un'oasi verdeggiante, poco distante, un piccolo boschetto e dietro al mercante, uno specchio d'acqua e una piccola casetta di pietra e sottili fasci di rami come tetto. La casetta non aveva una porta, ma un telo ingiallito dal sole e dal tempo.
Alzandosi a fatica, il giovane rimase a bocca aperta dinanzi a tale bellezza! Sembrava un luogo incantato. Lo strano animaletto, lo stava fissando, mentre lui si avvicinava alla casetta; un senso di pace lo stava pervadendo e, sebbene le mistiche origini di quel luogo, si sentiva al sicuro. Volendo seguirlo, l'animale si attaccò alla camicia del ragazzo.
D'un tratto, forse sentendo i passi del giovane, una ragazza si affacciò sull'uscio della sua casetta. Lui si bloccò, mentre l'animaletto, staccandosi dalla sua camicia, corse in braccio alla ragazza. Era molto bella: i ricci capelli neri erano adornati da una coroncina di fiori, il viso era fine; era scalza ed indossava un abito bianco e semplice, legato in vita da dei fili intrecciati d'argento.
Lei fece per rientrare, ma il giovane cercò di rassicurarla.
Lo so che sei buono: solo i puri di cuore possono arrivare fin qui.” La voce della ragazza era dolce e calma. “Se vuoi, puoi entrare.”
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte ed obbedì. Dentro, era un'unica stanza, con un letto, un tavolino, una cucina ed uno specchio da parete. Al ragazzo sembrava di essere entrato in una casa per fate.
Fin da subito, la ragazza, di nome Ilaria, lo aveva accolto con il cuore e, lui, aveva capito che, ogni momento con lei era prezioso. Tuttavia, c'era qualcosa, nel volto di lei, che lo turbava: era come se fosse perennemente triste. Un pomeriggio, il ragazzo, chiese ad Ilaria il motivo della sua tristezza.
Devi sapere che io sono la dea della natura.” Rispose lei. “Tantissimi anni fa, giunsi in un piccolo villaggio. Tutti erano gentili, tranne una strega invidiosa del fatto che tutti mi volevano bene e, un giorno, rubò i miei poteri e li usò per farsi voler bene, iniziando ad esaudire i loro desideri. Solo che, non sapeva come usarli, diventandone schiava. Io ho cercato di salvarla, ma i miei stessi poteri si sono rivoltati contro di me... la strega perì e, tutta la natura che avevo fatto nascere, venne ricoperta dal deserto.”
Non si può fare nulla?” Chiese il ragazzo, asciugandole una lacrima.
Purtroppo no... quella magia è troppo potente e si nutre del rancore e dell'odio; finirà per ricoprire tutto il mondo... questo posto è l'unico che riesco a mantenere ancora in vita, ma solo allontanando le persone non pure di cuore. Se così non fosse, anche quest'angolo di paradiso verrà sommerso. Sono preoccupata perché lo spirito della strega cerca ancora di sopraffarmi e di distruggermi.”
Ilaria, gli spiegò che, la leggenda, era solo il frutto del passaparola: con il passare del tempo, la storia era stata inevitabilmente modificata, finendo per farla sembrare la cattiva della storia. Lei si mise a piangere.
Lui le fece una promessa importante: la avrebbe protetta anche a costo della vita.

Una notte, il ragazzo si svegliò all'improvviso. Aveva una strana sensazione. Si alzò dal suo giaciglio, di fianco al letto della dea, e andò fuori dalla casa. Faceva un po' freddo. Il giovane aveva regalato, alla dea, il tappeto che era stato trascinato con lui, notti addietro e messo al posto del telo ingiallito. Una cupola mistica, faceva in modo che il deserto non potesse penetrare al suo interno. Fuori, c'era una tempesta di sabbia e, lui, rabbrividì.
D'un tratto, un grosso animale arrivò all'oasi; era il suo cammello, con ancora la merce addosso. Zoppicava e cercava riparo nell'oasi, ma la cupola lo respingeva. Mosso a pietà per l'animale, lo aiutò ad entrare.
La volpe magica gli ringhiò contro, nascondendosi dietro il giovane. Lui si girò di scatto: il cammello si era messo... a ridere? In un attimo, l'animale si tramutò in una vecchia donna vestita di viola e dai capelli stopposi e grigi.
Ma grazie, finalmente potrò vendicarmi su quell'inutile dea!”
Involontariamente, il ragazzo aveva permesso alla strega di arrivare ad Ilaria! Lui cercò di avvisarla, ma, la strega, muovendo un dito ossuto, lo tramutò in una statua di cristallo, per poi distruggerla. Il forte rumore, attirò l'attenzione della dea, la quale ebbe lo stesso trattamento.

Ridendo di gusto, la strega si sentiva già vincente, quando la volpe magica, usò i poteri del suo gioiello per colpire la strega e ucciderla. Per incanto, Ilaria e il giovane mercante vennero salvati dalla volpe magica.
Il giovane era inconsolabile: la strega era stata sconfitta per sempre, ma aveva deluso la fiducia della dea. Lei, tuttavia, non era né delusa, né arrabbiata: lei aveva capito che, lui, lo aveva fatto in buona fede e lo perdonò.
Il ragazzo fu, così, libero di tornare a casa, anche se con tanta malinconia. I due si amavano, ma lei capiva che, per quanto volesse, non poteva condannarlo a rimanere lontano dal resto del mondo. Il giorno della sua partenza, il ragazzo si mise a piangere e, dopo un bacio appassionato, i due si separarono per sempre.

I due non si videro mai più. La dea rimase per sempre nell'oasi, a proteggere quel paradiso. Il suo compito rimaneva quello di preservare quell'angolo di paradiso, seppur in completa solitudine, ma con il cuore pieno d'amore per quel giovane che, con il cuore puro, aveva aiutato l'umanità a sconfiggere la desertificazione delle foreste!

2Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Lun Mar 04, 2024 8:05 am

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

C’è tanta fantasia in questa storia dal sapore di una novella delle “Mille e una notte” . L’eterna lotta tra il male e il bene assume la forma di una dea mostruosa e invidiosa che per gelosia trasforma la foresta in deserto e una dea bellissima (l’oasi) che cerca di preservare un angolo di paradiso nel deserto. 
Mi è un po’ meno chiaro il ruolo del giovane mercante soprattutto quando si dice che aveva aiutato a sconfiggere la desertificazione delle foreste… È lui che, mosso da compassione, far entrare il cammello/strega (una sorta di cavallo di Troia) ed è  la volpe col cristallo magico a salvare entrambi 
quando la volpe magica, usò i poteri del suo gioiello per colpire la strega e ucciderla. Per incanto, Ilaria e il giovane mercante vennero salvati dalla volpe magica.
 Anche qui noto una piccola incoerenza:
Il suo fido compagno, un vecchio cammello perennemente stanco, 



Il suo cammello camminava a passo costante, instancabile 


Altro che cercare di attaccare… qui la uccide!

Gelosa, la dea mostruosa, cercò di attaccare la bella dea, uccidendola.

La lettura procede un po’ a scatti per effetto di una eccessiva paratassi. Una scrittura caratterizzata da frasi corte e una fitta punteggiatura.
Le d eufoniche non sono un errore ma ormai non si usano più.
In ogni caso il testo è molto curato e denota impegno e fantasia.
Una favola adatta alla lettura dei più piccoli forse proprio per quelle frasi così brevi e, a tratti, infantili, nel senso buono. Se il racconto è stato scritto immaginando un pubblico di bambini, questo è solo un pregio.

3Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Lun Mar 04, 2024 2:31 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Oltre ad aver letto una bella favola con un finale che più positivo non si poteva, ho imparato una parola nuova:  "paratassi", grazie al commento ficcante e preciso come sempre, di Petunia. Mai come come in questo frangente la sua presenza è stata indispensabile e competente. 
La presenza del deserto rappresenta il male e questo un po' mi dispiace, ma è un problema solo mio.
Bravo, autore.

4Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Lun Mar 04, 2024 5:14 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Una favola ricca di fantasia ma povera di mordente, senza dei veri colpi di scena e con diverse incongruenze e imprecisioni che non passano inosservate:
- il cammello "perennemente stanco" che invece, poche righe dopo, "camminava a passo costante, instancabile";
- viene spesso utilizzato "mistico" al posto di magico, ma il termine "mistico" ha tutt'altra accezione;
- anche se non sappiamo in che anno si svolge la storia, una locuzione come "leggenda metropolitana" appare stonata in questo contesto di oasi e villaggi sahariani;
- "cercò di attaccare la bella dea" mi sembra non renda bene l'idea, visto che la uccide;
- "Se così non fosse, anche quest'angolo di paradiso verrà sommerso" => verrebbe;
- praticamente tutte le d eufoniche sono state inserite in modo errato (meglio non metterle o usarle solo in presenza di vocali uguali) e ci sono molte ripetizioni;
- nello svolgimento della storia, il giovane mercante dovrebbe avere un ruolo molto più importante: dà il titolo al racconto e addirittura promette alla dea che "la avrebbe protetta anche a costo della vita", ma in realtà si fa alleato, seppure inconsapevole, della strega ed è invece la "volpe magica" che riesce a salvare entrambi.
Anche la decisione di ricorrere a frasi brevi interrotte da molte (troppe) virgole rende piuttosto ostica la lettura.
Un lavoro che non mi ha conquistato...
Grazie
M.


______________________________________________________
"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

5Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Lun Mar 04, 2024 9:55 pm

Albemasia

Albemasia
Padawan
Padawan

Un racconto che denota una fervida fantasia e un incipit promettente.
Tuttavia ci sono diverse incongruenze che sono già state segnalate. 
In aggiunta, oltre all'incalzare degli eventi che in alcuni punti si accavallano, mi ha disturbato un po' anche l'utilizzo delle virgole in maniera impropria, perfino tra soggetto e verbo: "La bella dea, mise in mostra i suoi poteri..." - "lo strano animaletto, lo stava fissando" e così via.
Il protagonista definito "figlio trentenne" più avanti viene più volte chiamato "ragazzo"... 
Insomma, credo che con una revisione come storia abbia un buon potenziale, ma così come pubblicato presenta qualche criticità.

6Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Mar Mar 05, 2024 11:48 pm

Arianna 2016

Arianna 2016
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Secondo me questo racconto ha bisogno di una revisione e rifinitura.
Lo avevo letto e mi ero annotata delle incongruenze, poi ho visto che diverse sono già state segnalate, quindi non le ripeto.
Aggiungo solo alcune cose, che spero siano utili per la futura revisione.
All’inizio viene detto che il cammello è “Già caricato della merce” che “doveva portare al bazar del Cairo, tra circa un mese”. Scritta così, la frase sembra dire che il cammello verrà lasciato lì con la merce addosso per un mese, visto che la partenza appunto è prevista da lì a un mese. Credo invece che tu intendessi che la merce doveva arrivare al Cairo da lì a un mese, entro un mese.
Io di solito uso molte virgole ma, nel tuo caso, ti direi di toglierne qualcuna; alcune sono proprio errate, altre invece interrompono troppo il flusso della narrazione.
Il cammello corre via nella notte: credo che gli animali da trasporto vengano impastoiati, la notte, o comunque legati, proprio per evitare che fuggano.
L’unico nome che compare nella storia è quello della ragazza ed è un nome molto italiano, suona un po’ dissonante con l’atmosfera che volevi creare.
Anche rileggendo il racconto, la sovrapposizione fra le due leggende genera in me un po’ di confusione, perché la mia mente cerca di ricollegare la seconda alla prima ma non riesce ad attribuire con precisione i diversi ruoli.
A un certo punto si dice che non è possibile fare nulla, perché la magia è troppo potente, poi la strega viene sconfitta per sempre in un attimo dalla volpe.
 
Comunque, ammiro sempre chi riesce a inventare fiabe, che per me sono un genere un po’ ostico.
La lettura di questa lascia una piacevole sensazione di positività.

7Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Mer Mar 06, 2024 12:55 am

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Un racconto pieno di colpi di scena, troppi, che confondono il lettore: dee malvage che diventano buone e dee bellissime che diventano malvage secondo uno schema che andrebbe gestito con più ordine.
C'è tanta fantasia, ma anche tanta ingenuità, in una fiaba che penso un pubblico di giovani lettori possa comunque apprezzare.
La punteggiatura è sicuramente da rivedere per rendere la lettura più scorrevole.

8Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Gio Mar 07, 2024 11:00 am

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

L’inizio mi aveva quasi portato a credere a un fatto reale. Poi il racconto vira verso il fiabesco. 
E infatti di favola si tratta, una leggenda che serve a spiegare i fenomeni a cui vogliamo dare una nostra interpretazione. E la tua fiaba ci riesce. Quindi complimenti per la fantasia.
il racconto segue i canoni classici di tutte le fiabe che si rispettino. L’attraversa un velo di tristezza ma è colma di amore. La vedrei bene anche illustrata.
Ti faccio notare, ma altri l’hanno fatto prima e meglio di me:
Il forte rumore, attirò l'attenzione della dea… c’è la virgola tra soggetto e predicato
Verso la fine hai usato spesso le stesse parole, i due si separarono per sempre…I due non si videro mai più.
 …a proteggere quel paradiso. Il suo compito rimaneva quello di preservare quell'angolo di paradiso, seppur in completa solitudine,
Quindi, per me è un lavoro valido e sicuramente migliorabile sotto diversi aspetti.

9Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Gio Mar 07, 2024 2:43 pm

Giammy

Giammy
Padawan
Padawan

Carino l'incipit e carini i contenuti tipici della fiaba. Meno felice la scrittura, come già bene evidenziato in tanti altri commenti. Inoltre, per sei volte in undici righe è stato ripetuto "si mise", ripetizione che suona male e infastidisce. Cosa dire ancora? La fantasia non manca, a partire dalla piccola creatura volante che assomiglia alla volpe del deserto. La creatività è fondamentale, un tesoro che non si apprende e fa parte del mondo interiore di ogni persona. Pertanto, spero di leggere altre favole cariche di espedienti fantastici e scritti in modo più efficace. Tutti siamo chiamati a migliorare. Sempre.

10Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Gio Mar 07, 2024 3:26 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Onestamente, la scrittura mi sembra un po' acerba ed è un peccato perché la fantasia che c'è dietro è ricca, vivace e, a volte, affascinante.
I problemi sono sia tecnico/sintattici - periodi troppo brevi con sole proposizioni principali - sia di significato e di senso, come il cammello sempre stanco che procede instancabile qualche periodo dopo o come quando il protagonista obbedisce ad un invito.
Il mio consiglio è di mettere al servizio di questa fervida fantasia, una scrittura più curata.

11Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Ven Mar 08, 2024 10:23 am

Gimbo

Gimbo
Padawan
Padawan

Ho sensazioni contrastanti su questo racconto. Apprezzo la fantasia e l'ambientazione fiabesca del racconto, che ricorda le storie delle "Mille e una notte". Tuttavia, le imprecisioni nella scrittura e l'uso improprio della punteggiatura hanno reso la lettura poco scorrevole.

Ho notato incongruenze nella trama, soprattutto nel comportamento dei personaggi. La mancanza di una coerente narrazione e i frequenti colpi di scena nel corso della storia secondo me ne compromettono l'efficacia. È un lavoro che richiede una revisione approfondita per migliorare la qualità della scrittura e sarebbe necessario affinare la tecnica narrativa per rendere la storia più coinvolgente e fluida.

Tuttavia il racconto lo vedo come con un buon potenziale. Apprezzo la tua fantasia, e riconosco come punti di forza di questo lavoro l'originalità della trama e la tua immaginazione.

12Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Ven Mar 08, 2024 12:01 pm

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

La storia ha del potenziale, ma è tutto molto molto grezzo. Necessita di tanto lavoro di revisione. A partire dalla scrittura, molto acerba. Tante ripetizioni, diversi termini non sempre idonei alla narrazione. la lettura, anche se fluida, non risulta piacevole. Non "suona" bene. Considera questa come una base di partenza. Lavorandoci su vedrai che tutto migliorerà.
Grazie.


______________________________________________________

I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

13Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Lun Mar 11, 2024 12:48 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Tra tutti i problemi già evidenziati in merito a forma, struttura e coerenza del racconto, quello che più mi ha colpito è la sottile ingenuità che sembra pervadere il narratore onnisciente. Non riesco a decidere se sia una cosa voluta o se sia espressione della mano scrivente: magari sei giovanissimo, autore, e questo spiegherebbe la mia sensazione.
E' un'ingenuità buona, nel senso che semplicizza concetti più grandi e semplifica i meccanismi della realtà, come succede nelle fiabe, ma dato che la storia si basa su una fiaba (leggenda metropolitana è totalmente sbagliato come termine, nel contesto), è come leggere una fiaba nella fiaba.
Ho scritto fiaba 4 volte in due righe.

Secondo me l'idea non ha funzionato, autore, perché penso che tu abbia inconsciamente minato le fondamenta del tuo lavoro. Capita, non è la fine del mondo, la soluzione è lavorare di più sulla coerenza della storia.
Prendi per esempio la leggenda delle due dee: il fatto di distorcerla nella versione tramandata e poi far capire al protagonista, nel finale, che era andata diversamente, crea nel lettore una confusione terribile, con l'effetto che non ci si ritrova più con l'idea originale, rimasta per tutta la narrazione.
Oppure la scelta di non assegnare un nome a nessun personaggio eccetto la dea. E chiamarla Ilaria. Immagino che Ilaria sia un nome che per te ha un'importanza notevole, perché non mi spiego altrimenti come mai inserirlo in un contesto arabeggiante, dal periodo storico indefinito.

La faccenda che solo i puri di cuore possono arrivare in un certo posto mi ha ricordato il vecchio Aladdin della Disney, c'è lo stesso requisito per entrare nella caverna a forma di tigre. 
Che poi, ma questa è una considerazione mia che esula dal seminato, che cosa mai vuol dire essere puri di cuore? Quale essere umano ha un cuore totalmente puro e privo di anche solo pensieri sconvenienti?
Mai capita questa cosa.

Poi la dinamica del confronto finale tra le due dee. E' già stato detto da altri, ma Ilaria sostiene che la magia oscura è troppo potente per lei, pur essendo lei una dea e l'altra solo una strega che le ha rubato i poteri, e quest'ultima viene sopraffatta da un animaletto magico la cui funzione è del tutto accademica, dato che non fa assolutamente nulla nella storia, Ilaria neanche sembra curarsi di lui, salvo poi essere l'unica vera forza risolutrice del conflitto.
Tutto senza un vero motivo.
Anche la reazione di Ilaria, nel finale, non ha particolare senso. Mi riferisco a quando perdona l'anonimo beduino perché, in assoluta buona fede, l'ha delusa non riuscendo a difenderla.
Stiamo parlando di una strega con poteri oscuri che una dea non è in grado di contrastare: che speranze avrebbe avuto un mercante di tappeti? E' come se la mia ragazza ce l'avesse con me perché, pur armato di un ombrello, non sono stato in grado di difenderla da un team di SWAT in equipaggiamento da guerra.
"Dai, Fante, vabbè, eri in buona fede, per stavolta sono comprensiva e ti perdono."
"Grazie, tesoro, mi hai tolto un peso."
Che poi questo potrebbe succedere sul serio, ed è preoccupante, ma non divaghiamo.

Faccio ironia, autore, non per mancarti di rispetto, bensì per far capire come a me, lettore, arriva la scena finale, e quanto questo sminuisca il senso di quello che leggo.
Se davvero sei uno scrittore giovanissimo, potrebbe essere un punto di riflessione da cui partire per rendere più realistica una futura narrazione: fai agire i personaggi calandoti in loro, sempre. E' un grandissimo aiuto per la coerenza di una storia.

Non mi dilungo oltre. 
Buona l'idea, valida ma da affinare la scrittura, forma e sviluppo avrebbero bisogno di una decisa revisione.
Non demordere!

A Byron.RN e ImaGiraffe garba questo messaggio

14Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Mar Mar 12, 2024 9:02 am

mirella


Padawan
Padawan

Caro autore, la scelta di raccontare due storie in un solo racconto non è facile. La vicenda del ragazzo in viaggio sul cammello è diversa da quella delle dee; per unificarle -  mescolarle, in realtà- hai fatto ricorso al sogno, espediente non proprio originalissimo.
Rilevo una scrittura poco corretta, che necessita di una revisione accurata per rendere più agevole la lettura.
Non mi riferisco soltanto a sintassi e punteggiatura, ma anche alle incoerenze di senso specie  nella storia delle due dee.  Difetti già segnalati e pertanto non mi soffermo; sottolineo invece  una certa ingenuità nell’elaborazione della trama.
Come si evince dal racconto, la fantasia non ti manca e sono certa che riuscirai a raggiungere risultati migliori. Te lo auguro.

15Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Ven Mar 15, 2024 9:17 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Il racconto risulta troppo confuso per il pubblico a cui è rivolto, poiché, non ci sono dubbi: è un racconto per bambini, considerando lo stile utilizzato.
Tuttavia, quando si scrive per i più piccoli, è fondamentale mantenere una chiarezza che purtroppo manca in questo testo. Ogni frase dovrebbe essere calibrata con l'intento di spiegare le cose in modo chiaro e completo, cosa che non è avvenuta qui.
L'inserimento di un racconto all'interno del racconto principale non aiuta, specialmente perché il racconto della leggenda è il contrario della realtà. Se noi adulti ci siamo confusi, immagina quanto potrebbe essere difficile per un bambino seguire il filo del racconto.
Una cosa che avrebbe potuto aiutare, con un piccolo sforzo in più, sarebbe stata dare nomi alle dee. Questo avrebbe reso il collegamento più facile anche per un bambino. 
A proposito di nomi, perché usare il nome Ilaria in un contesto del genere? (scusa, ma mi ha fatto ridere tantissimo.) 
Non mi soffermerò sulle incongruenze grammaticali e di trama, poiché sono state già evidenziate. 
Apprezzo il coraggio di voler partecipare con un genere che è spesso considerato di serie B. Grazie per la condivisione.

16Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Sab Mar 16, 2024 7:01 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

mi spiace ma non ci siamo.
punteggiatura totalmente da rivedere.
in alcuni punti arriva a cambiare il senso della frase, stai attenta/o.
la storia di per sé non è male, soprattutto come idea, ma lo sviluppo e la stesura lasciano molto a desiderare.
una bella revisione ti servirà per migliorare parecchio questo testo.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Il mercante di tappeti Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

17Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Lun Mar 18, 2024 8:51 am

CARLA EBLI


Younglings
Younglings

Piccoli refusi e frasi troppo corte.
La fiaba è molto avvincente, ma è un rischio far coincidere il bosco con  bene e il deserto con il male , perché così il racconto viene ingabbiato in una visione troppo antropomorfa e rischia di scivolare nella banalità.
La fiaba dovrebbe rimanere più in alto là dove tutto è possibile e impossibile.
Dove la magia regna sovrana.


______________________________________________________
dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori

18Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Mar Mar 19, 2024 5:39 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Penna.

Spiace dirlo ma le virgole sembrano messe a caso, ci vuole una grossa revisione della punteggiatura. Ho notato anche diverse ripetizioni. Le "d" eufoniche non si usano quasi più, comunque questo è rimediabile più facilmente.
La storia tutto sommato mi è piaciuta. Geograficamente non credo che valga la pena andare dal Marocco all'Egitto attraversando il deserto, forse è meglio seguire la costa, ma forse mi sbaglio io. Magari potrebbe funzionare meglio con un Tuareg che parte da Agadez, in Niger. Anche nella storia ci sono alcune cose da sistemare: il finale per esempio è troppo repentino, sarebbe stato meglio preparare il colpo di scena della pietra verde, ma tutto sommato secondo me l'impianto complessivo regge.

Grazie e alla prossima.


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19Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Mer Mar 20, 2024 11:38 am

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Ciao, Autore.
Arrivando verso la fine, il mio commento potrebbe risultare alquanto ripetitivo.
Ecco, una cosa che non ti è stata segnalata e sulla quale lavorare è anche questa: trova dei sinonimi. La fiaba ha tra le sue caratteristiche anche quella di ripetere i concetti, proprio per fissarli nella mente dei più piccoli; ma le ripetizioni non aiutano invece in questo senso e non arricchiscono il lessico dei lettori.
Purtroppo, il tuo test è un caos di problemi, dalle ingenuità della trama alla caratterizzazione dei personaggi, passando per errori di sintassi e di punteggiatura, nonché di consecutio temporum.
Spero che questo step ti serva a tararti, anche leggendo tanto, in modo da partecipare ai successivi con una veste diversa addosso ai tuoi racconti.
Alla prossima.


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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

20Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Mer Mar 20, 2024 12:33 pm

Claudio Bezzi

Claudio Bezzi
Padawan
Padawan

Tutto un po’ arruffato; dopo quattro letture non sono sicuro di avere capito chi fosse la dea buona e bella (o brutta?) e chi quella cattiva. Accadono cose strane senza un preciso perché, in un testo con punteggiatura da rivedere e sintassi sfranta (che va bene in un linguaggio poetico sapientemente sorvegliato, ma a mio avviso non in questo caso) che rendono ostica e non gradevole la lettura, anche se si registrano pochi errori palesi di ortografia e grammatica (segnalati da altri lettori).


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21Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Sab Mar 23, 2024 8:11 am

SuperGric

SuperGric
Padawan
Padawan

Beh, mi dispiace, non posso che confermare quanto detto nei commenti precedenti, sia nella forma sia per il contenuto.
Le troppe ripetizioni, la punteggiatura non sempre appropriata, i termini inadatti rendono la lettura poco coinvolgente e con un ritmo instabile. Le descrizioni vanno bene, soprattutto in un racconto fantastico, ma se eccessive non aiutano a creare la giusta atmosfera; qui già nell’incipit ci sono un sacco di descrizioni e di riassunti che non coinvolgono. 
La storia denota una bella creatività ma alla fine risulta un po’ confusa e il finale affrettato. 
Mi sono chiesto se Ilaria e il giovane mercante si siano amati, anche fisicamente. L’aut* è stato molto pudic* (dormono in giacigli separati), ma il bacio appassionato finale lascia intendere altro. Qualche parola in più sulla loro passione avrebbe reso il racconto forse meno adatto ai bambini ma più piccante e coinvolgente.

22Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Sab Mar 23, 2024 8:12 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ci sono delle criticità in questo racconto come ti hanno già evidenziato: il nome Ilaria non sembra appropriato al contesto, ci sono troppe ripetizione, soprattutto "si mise" ripetuto parecchie volte, magari anche un senso di ingenuità che traspare nel corso della narrazione.
Ma io in tutta sincerità, sin quasi alla fine ho seguito con interesse e partecipazione la storia, e mi era davvero piaciuta.
Poi però, quando la strega cattiva entra sotto la cupola sotto le sembianze del cammello, si palesa la pecca a mio avviso più importante.
Il tutto avviene in pochissime righe, senza creare la giusta atmosfera per il finale: la strega cattiva in due secondi cristallizza il protagonista e Ilaria e li distrugge, poi la volpe magica uccide la strega e riporta in vita i due protagonisti. Tutto questo che avrebbe dovuto essere il culmine della narrazione e quindi curata con la massima attenzione, viene relegato in quattro righe di numero.
Ripeto, fino a lì la storia mi aveva soddisfatto, al netto delle migliorie da apportare, ma purtroppo da lettore devo dirti che un finale così affrettato compromette un pò tutto l'insieme. Peccato.

23Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Ven Mar 29, 2024 7:22 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Un po' disneyiano negli intenti e in certe soluzioni (I personaggi in bianco e nero, il male e il bene, la volpe magica), ma al di là di questo il suo problema è più nella forma, secondo me, che nella sostanza.
La lettura avanza un po' a fatica e questo rende la trama più incerta di quello che dovrebbe essere. Si intuisce che c'è un disegno dietro, ma il procedere faticoso ostacola la fruizione della storia.
Il messaggio ambientalista è chiaro, ma forse si poteva pretendere un po' di più dalla storia. Di nuovo, mi viene da dire, bisognerebbe privilegiare trama e personaggi, le soluzioni narrative piuttosto che il messaggio.
Leggenda metropolitana non credo sia adatto al contesto. Come altri racconti ha potenziale inespresso e in generale leggo narrazioni onniscienti che scavano poco nella mente dei personaggi: così si perdono opportunità di raccontare al lettore quello che pensano oltre che quello che fanno, contribuendo a renderli più spessi e vicini alla realtà, anche il contesto da fiaba o leggenda.


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24Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Sab Mar 30, 2024 4:54 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Non è semplice commentare questo racconto in quanto la sensazione è che sia stato scritto da qualcuno appena giunto in questo forum e che pecca un po’ di esperienza nello scrivere.
L’idea in sé mi è piaciuta (io che spesso mi trovo in difficoltà proprio con l’idea di partenza) e questa è già una cosa importante in quanto avere l’idea è la base di partenza fondamentale e qui la fantasia non difetta certamente.
Forse c’è ingenuità nel dipanarsi della storia che fonde realtà e immaginario fino a fare incontrare il giovane e la dea nell’oasi, c’è ingenuità anche nel modo di raccontare la storia sottolineando particolari che possono essere tralasciati e accentuando passaggi cui il lettore potrebbe e dovrebbe arrivare da solo.
Dove c’è molto da lavorare è sull’italiano e qui l’invito è a rimanere qui dentro, a lasciarsi correggere, criticare e a fare tesoro di ogni consiglio che permetterà una crescita rapida e sorprendente (per me è stato così).
Non sto a sottolineare errori e refusi (tanti, ma non importa) ma preferisco apprezzare l’essersi mess* in gioco e l’aver partecipato, cosa di cui ti ringrazio.


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25Il mercante di tappeti Empty Re: Il mercante di tappeti Lun Apr 01, 2024 11:36 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Penso che questo testo abbia tutte le carte in regola per essere definito una fiaba. Vero, forse ha un eccesso di colpi di scena, fin troppo repentini, ma questo non inficia secondo me la linearità della trama. 

I personaggi sono coerenti, l'ambiente è coerente, c'è anche il bene che vince sul male. Tuttavia, e molti lo hanno già notato, non c'è un guizzo particolare che rende unica e indimenticabile questa fiaba da leggere disinteressatamente prima di andare a letto.

Grazie

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