Ormai agli sgoccioli con le letture, incontro un racconto che mi è parso un ibrido tra favola, fiaba e fantasy, ma senza una chiara connotazione che faccia pendere l’ago della bilancia in modo chiaro. Chiara la contrapposizione tra bene e male, la foresta e il deserto, il bianco e il nero affidato alla pelle delle protagoniste, così diverse ma che si uniscono per combattere la malvagità. Insomma l’unione fa la forza, come da classica morale.
Un racconto lineare, dove non ci sono momenti di particolare pathos: manca qualcosa di adrenalinico, per cui quello che si dà per scontato che accada, accade. Anche lo scontro tra le protagoniste e l’Malach non risulta particolarmente drammatico (non è sicuramente facile descrivere uno scontro fisico dovendo fare il conto con il numero di caratteri a disposizione per l’intera storia).
Forse ci aspettiamo sempre qualcosa di nuovo, di improvvisamente nuovo quando leggiamo una trama che già è intuibile come finirà.
La scrittura è buona, anche se con qualche nota circa il lessico.
Nel complesso un racconto che si legge volentieri, anche se il tutto un po’ scontato toglie un minimo di curiosità per il proseguo dei vari passaggi.
Chiaramente, dopo il commento di @Fantescelto, non è che ci sia molto più da commentare, quindi…
Le mie note, come sempre molto personali e quindi anche non condivisibili dalla Penna
Lena concordò, Amina sorrise, "Già, Amina annuì, " Elenion continuò, —dopo il verbo qui metti una virgola. Io ci vedo meglio i due punti;
non potevano nulla contro una moltitudine---una moltitudine di cosa? Così messa occorrerebbe specificare, ma già nella frase precedente è indicato essere creature oscure. Una frase da rivedere.
magia della foresta --- ripeti spesso questo concetto, già presente dall’inizio quando ci introduci nella foresta, per cui secondo me non serve richiamarlo
essere ibrido—stona, ibrido è qualcosa di troppo moderno, un essere "fantastico" o "leggendario" ma dopo la prima descrizione metterei semplicemente essere, o maligno
Con attenzione iniziarono a pulire—leggo meglio iniziarono a lavarsi o ripulirsi
con passo sicuro e occhi determinati,---occhi determinati mi stona lascerei passo sicuro e basta
e, con forza e determinazione - coraggio e determinazione—la parola determinazione, ripetuta, non serve: è chiaro che le due protagoniste voglio arrivare a compimento della loro missione, non serve insistere
connessione speciale—anche qui viene ribadita come se temessi che il concetto non sia passato. Connessione però non mi piace molto, stona nell’insieme che sa di magia o fantastico, mentre connessione la metto in relazione a qualcosa di molto più moderno, quasi un qualcosa di “elettronico”, mentre qui è sicuramente più mentale. Prova a sostituirlo con legame, unione, intesa.