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26Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 12:09 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Petunia ha scritto:Ciao autore

Lungi da me fare la purista sui paletti... però non è tanto il paletto del banchiere a essere tirato per i capelli ma la temporalità dello scritto. Uno scambio epistolare che avviene oggi nel 2021 e che parla di fatti passati. Se avessi pensato che fosse stato ammissibile un simile escamotage lo avrei utilizzato.

cara petunia, grazie comunque del seppur parziale apprezzamento.
Io sui "paletti" ho una lettura un po' diversa dalle altre/i. E' una variabile dicotomica su cui decide il comitato di lettura. Poi mi interessa solo se un racconto è bello o brutto.
Non dirò mai che un racconto mi piace più di un altro perchè rispetta d' più i paletti [che vuol dire ? Posso dire che Camilleri mi piace meno/più di Simenon perchè i suoi racconti sono più/meno o meno "gialli"]
Questa per me è una colossale sciocchezza. Ma appunto di opinione personale si tratta.
Grazie ancora. 

A Akimizu garba questo messaggio

27Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 12:32 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

digitoergosum ha scritto:Grazie per averci regalato questo racconto. Parto da un presupposto di base, che vale per tutti i racconti epistolari che andrò a commentare. Mi trovo nella situazione di dover riscontrare refusi che non è possibile comprendere se siano da attribuire allo scrittore o ai personaggi che scrivono (quindi refusi "coscienti", voluti dall'autore). 

Le pulci:

1. Il titolo e, in effetti, la spedizione di cartoline del novecento. Non funziona, proprio per il mezzo "cartolina". Nelle cartoline che conosco io c'è lo spazio per scrivere cose snelle e immediate, del tipo "Posto meraviglioso. Continuiamo a pensarvi. Torneremo assieme in questo posto incantevole. Un abbraccio. Marcello e Caterina." Ecco, già a scrivere queste poche parole bisogna scrivere in piccolo, altrimenti non basta la finestra di testo concesso dal mezzo. Non sono pertanto credibili le lunghissime osservazioni che si scambiano i due gemelli.  

E' vero è un po una forzatura

2. O non ho capito qualcosa oppure non ci siamo con le date quando scrivi "[La lettera] porta la data del venti giugno del 2019. Il nonno ebbe l'infarto il 18, per questo non l'ha mai mandata." Pertanto, come comprendo io, il nonno è morto prima di poter "datare" e far pervenire la lettera. 

In realtà è una lettera mai inviata. Il nostro muore prima di inviarla. E in realtà non siamo nemmeno sicuri che l'avrebbe fatto

3. Quando citi "la contessa", e poi fai comprendere che alludi a una canzone di protesta in voga nel periodo, a mio parere dovresti metterla tra virgolette, visto che non puoi usare il corsivo del corsivo.

Forse. So solo che l'ho canta mille volte nei cortei e nei falò sulla spiaggia o alle feste dell'Unità.

4. "Pensate che in Italia non era possibile divorziare, ma era tollerato uccidere una moglie adultera, invocando il delitto d'onore." Al posto del "ma" avrei messo una "e", ma a prescindere è una informazione giuridicamente scorretta. Esisteva il delitto d'onore, che prevedeva una pena da tre a sette anni. Una pena impensabile, assurda, risibile, ma ciò non vuol dire che era tollerato quel delitto. Ed è anche scorretto, nei confronti della magistratura, dire che uno se la cavava con poco invocando il delitto d'onore. Un giudice valuta i fatti e le prove, non le dichiarazioni o le invocazioni della persona sottoposta a giudizio. Qui penso che una certa militanza a cui appartiene il nonno influenzi il suo modo di intendere quella assurda legge (dura lex sed lex), ma allora non potrei fare altro che giustificare anche i refusi. 

Mi permetto di notare che il senso è quello. Il racconto non voleva essere un testo di diritto.

5. Da "Girato di corsa un angolo di Via Pantano" fino a "Ciao, io sono Margherita." La scena che descrivi è drammatica, carica d'urgenza, necessitante di soccorso, e Margherita che si presenta in quel modo è poco realistico. 

Forse hai ragione

6. "La nonna era morta da 40 anni (perché in cifre?), ma io ricordo che gli occhi del nonno ancora si illuminavano ancora quando parlava di lei" Ripeti due volte "ancora".

hai visto mai un giovane. ma neanche io lo faccio in verità, in un whatsApp scriva un numero in lettere? Anzi al contrario scriverebbe 6 bella, per sei bella

7. "Ora inizia la lezione. Ci si dopo". Data la fretta e il sistema messaggistico ci può stare che sia un errore scritto coscientemente. 

come prima

8. "La nonna non sparò, non volle sparare e fu sparata." Quel "fu sparata" non è corretto, se non evidenzi la forzatura.

Vuoi dire che giustamente che i colpi sono sparati e le persone no. D'accordo. Ma la frase mi sembra potente. A che serve evidenziare la forzatura ? Mi pare, questa si, una forzatura un po' pedante.

9. "Volevano fare la rivoluzione ma usavano pistole a salve." Ma tu ci hai raccontato che una pistola era vera e anche carica, perché se fosse stata scarica non avrebbe senso la rinuncia morale e etica a sparare e uccidere.

Dal punto di vista logico, dire che usavano pistole a salve (quando nel racconto una era a salve, l'altra no), non mi pare incorente. Dire che Immobile ha sbagliato anche le cose più semplici, rimane vero anche se ha sbagliato solo una cosa semplice.

10. "Sarebbe stato carino parlarle col nonno." Probabilmente intendevi "parlarne", capita. 

corretto

11. "Glielo dice tu a mamma che Margaret..." "Glielo dici...".

idem

12. "Politicamente mi considero uno sconfitto; l'unica Vittoria che ho frequentato è stata vostra mamma." Ha senso se "Vittoria", scritto giustamente maiuscolo, è il nome della madre dei ragazzi, ma ho dovuto rileggerla due o tre volte per capirlo. 

Qualcosina bisogna anche scoprirla con una certa difficicoltà. Scherzo, è un po il risultato di una seconda stesura molto diversa dalla prima. 

13. I paletti sono esili, ma esili tanto. Comprendo il tanto discuterne in fase di ammissione del racconto. Ma poi avviene una seconda scrematura, quella degli altri scrittori che si sono dovuti ingegnare per costruire la storia con paletti così difficili. 

Io sui "paletti" ho una lettura un po' diversa dalle altre/i. E' una variabile dicotomica su cui decide il comitato di lettura. Poi mi interessa solo se un racconto è bello o brutto.
Non dirò mai che un racconto mi piace più di un altro perchè rispetta di più i paletti [che vuol dire ? Posso dire che Camilleri mi piace meno/più di Simenon perchè i suoi racconti sono più/meno aderenti al paletto "gialli"?]
Questa per me è una colossale sciocchezza. Ma appunto di opinione personale si tratta. E io ho una antica predisposizione a essere in minoranza.


Piacere di lettura:

Così e così. Più che un racconto mi sembra un manifesto politico (che non giudico). La parte che ho preferito è quella snella, dei due ragazzi, con quelle "cartoline" e soprattutto coi messaggi. La lettera del nonno, che dovrebbe essere il fulcro del tuo scritto, è troppo descrittiva, nozionistica, e fa perdere l'aspetto toccante che invece vorrebbe raggiungere. Di contro, alcune frasi sono veramente molto belle e mi piacerebbe saperle scrivere, e in questo mi complimento. Mi hai fatto sovvenire, è inevitabile scrivendo di quel periodo, alcune canzoni. Quelle dei Stormy Six, ad esempio, gruppo che ho amato, soprattutto fino a quando c'era in formazione Claudio Rocchi. Non conoscevo la canzone "La Contessa", e grazie a te ho potuto scoprirla. E' comunque un testo che, si comprende bene, senti particolarmente. Con più tempo a disposizione avresti certamente fatto un racconto più "ordinato" e d'effetto. 
Spero di rileggerti presto.

Grazie di averlo letto e commentato così bene. 

A digitoergosum garba questo messaggio

28Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 12:32 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Ma figurati,  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] io sono la prima a non fossilizzarmi sui paletti. In genere la cosa non mi disturba affatto e, oltretutto, lo staff è sovrano. Di sicuro non sei stato penalizzato da questo dubbio espresso. Se tu ritenessi di esserlo stato, mi scuso con te.

29Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 12:35 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

paluca66 ha scritto:Mi trovo un po' in difficoltà a commentare questo racconto soprattutto per quanto riguarda il paletto temporale: se è vero che nel 1968 avviene l'incontro tra il nonno e la nonna, è altrettanto vero che l'azione si svolge nel 2021 e che l'avvenimento principale, ovvero la rapina che porta alla morte della nonna, avviene nel 1977.

Io sui "paletti" ho una lettura un po' diversa dalle altre/i. E' una variabile dicotomica su cui decide il comitato di lettura. Poi mi interessa solo se un racconto è bello o brutto.
Non dirò mai che un racconto mi piace più di un altro perchè rispetta di più i paletti [che vuol dire ? Posso dire che Camilleri mi piace meno/più di Simenon perchè i suoi racconti sono più/meno aderenti al paletto "gialli"?]
Questa per me è una colossale sciocchezza. Ma appunto di opinione personale si tratta. E io ho una antica predisposizione a essere in minoranza


Qualche dubbio anche sulla figura del banchiere, mentre trovo accettabile il ruolo della stanza da bagno che, seppure appaia per un attimo soltanto, ha una funzione centrale nell'avvenimento più importante del racconto.
Il racconto, sono sincero, non mi ha preso del tutto, molto ben centrato negli scambi tra i due gemelli con ampio ricorso allo "slang" giovanile di oggi, mi è apparso faticoso nella lunga lettera del nonno che finisce più con l'apparire un manifesto politico dell'epoca che non una lettera d'amore verso i nipoti che lui stesso dichiara alla fine di avere amato intensamente.
Ci sono qua e là svariati refusi con ogni probabilità frutto della mancanza del tempo di rileggere ma, soprattutto, mi sembra che ci sia un problema con la gestione delle pistole: erano una vera e una finta e quella vera la prende la nonna quindi come fa il nonno ad affermare che se lui avesse deciso di sparare sarebbe morto anche il poliziotto oltre alla nonna? Lui aveva la pistola a salve; poi sotto afferma che entrambi avevano le pistole a salve e allora mi perdo...

Mi spiace di non esser riuscito a emozionarti. La colpa non può che essere stata mia. Spero di riuscirci la prossima volta.



Ultima modifica di gipoviani il Lun Lug 05, 2021 1:21 pm - modificato 1 volta.

30Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 12:40 pm

Ospite


Ospite

Il rispetto dei paletti è indispensabile, altrimenti sparisce il concorso, ma conta, assolutamente la qualità dello scritto, ne sono testimoni i tre vincitori e i loro racconti eccellenti.

31Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 12:41 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

ImaGiraffe ha scritto:Ciao Aut*

Questo è un altro racconto dello step che mi fa arrabbiare. Oltre le cose che ti hanno già detto gli altri io ho notato troppa carne al fuoco per un racconto del genere.
Allora abbiamo le cartoline, i messaggi e la lettera. È disturbante passare da una cosa all'altra. l'idea di unire un linguaggio moderno, quindi più scarno e diretto, a uno più desueto e particolareggiato, mi è piaciuta ma doveva essere sfruttata meglio.
Anche dal punto di vista temporale, abbiamo il 2021, il 1968 e il 1977 con un pizzico di 2019. Troppo veramente troppo per poche righe.
La tua storia merita molto di più. Mi arrabbio perché lo penso sul serio, ma purtroppo così com'è, la lettura non è stata piacevole. 
Ti ringrazio perché nonostante tutto hai raccontato una bella storia.

Cara Ima,
specularmente potrei dire anche io che questo commento mi fa arrabbiare. Mica ho capito cosa non vada per te. L'ampiezza dell'arco temporale ? Beh, questo è proprio il nucleo del racconto: vuole essere un testamento di una generazione verso l'altra. Se questo non ti piace, non c'è bisogno ti arrabbi: semplicemente non ti piace il racconto.
Comunque, va benissimo lo stesso. Spero di far meglio la prossima volta. E grazie

32Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 12:44 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Fante Scelto ha scritto:
digitoergosum ha scritto:2. O non ho capito qualcosa oppure non ci siamo con le date quando scrivi "[La lettera] porta la data del venti giugno del 2019. Il nonno ebbe l'infarto il 18, per questo non l'ha mai mandata." Pertanto, come comprendo io, il nonno è morto prima di poter "datare" e far pervenire la lettera. 

Azzardo una spiegazione, perché all'inizio mi ci ero bloccato anche io.
Penso che il nonno avesse già scritto la lettera e l'avesse datata 20/06 poiché voleva mandarla per il compleanno dei nipoti, che è appunto il 20.
Ma non ha potuto.
Però la lettera l'aveva già scritta. E' l'unica spiegazione.

corretto 

Passando all'analisi del racconto.
Qualcosa non ha convinto anche me nell'uso dei paletti, che forse avrebbero potuto essere più aderenti, però se è stato ammesso, giustamente, è solo un pour-parler.
La storia in sé mi lascia così così. Quando si accenna al fatto che il nonno ha un grande segreto credevo stessimo andando su qualcosa di esplosivo, ma in realtà il fatto che lui fosse un presunto terrorista si percepiva già da alcune battute dei fratelli, per cui la vicenda è rimasta sui binari avviati.
Il tono della lettera del nonno in effetti è un po' celebrativo, da manifesto quasi, però in qualche punto si percepisce la sincerità delle sue convinzioni.

Tra l'altro mi sono chiesto chi fosse l'opinionista di destra cui si accenna.

Ovviamente è fiction. però siamo pieni di sessantottini "pentiti" che sono passati a destra. 

Stilisticamente parlando c'è anche qui qualcosa che non mi convince.
Alcuni tratti sono fluidi e pregevoli, altri sono scritti in maniera meno riuscita, forse più di getto, e qualche situazione dubbia di cui Digito ha fatto approfondita analisi.
Il problema più grosso che ho ravvisato, a livello di stile, è la mancata separazione tra i messaggi, che tutti attaccati come sono creano confusione e spesso obbligano a fermarsi per capire chi sta scrivendo cosa.
Separarli in paragrafi avrebbe reso tutto più leggibile.

Un buon lavoro che avrebbe necessitato però di una forma più aggraziata.

Grazie. in parte pesno che abbia ragione. Alla prossima.

33Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 12:53 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Susanna ha scritto:Il racconto è scritto bene, scorre e il ritmo è buono. L’escamotage di suddividere la lunga lettera del nonno in varie tranches, intervallandola con i messaggi più moderni dei due fratelli, ha consentito (mio parere ovviamente) di trasporre un racconto in prima persona nel genere epistolare. Buona soluzione anche se più oltre esprimo qualche perplessità.
I paletti:
Pettinengo: un nome... una città. Altra piccola città e il risultato sarebbe stato lo stesso.
Il bagno: da ex bancaria che ha lavorato anche in piccole filiali, ci può stare che un cliente ne abbia necessità, anche se lato sicurezza non è il massimo, seppur conoscendo bene il cliente e rapportandosi al 1968. Il poliziotto avrebbe potuto anche uscire dall’ufficio del direttore dove magari aveva fatto domanda per un prestito, o dai locali delle cassette di sicurezza e il risultato sarebbe stato lo stesso.

Io sui "paletti" ho una lettura un po' diversa dalle altre/i. E' una variabile dicotomica su cui decide il comitato di lettura. Poi mi interessa solo se un racconto è bello o brutto.
Non dirò mai che un racconto mi piace più di un altro perchè rispetta d' più i paletti [che vuol dire ? Posso dire che Camilleri mi piace meno/più di Simenon perchè i suoi racconti sono più/meno o meno "gialli"]
Questa per me è una colossale sciocchezza. Ma appunto di opinione personale si tratta.  E come si evince dal racconto sono abituato a essere in minoranzxa. 

Il bancario/banchiere... qualche dubbio.

Hai ragione: questo è stato aggiunto solo per rispettare i paletti. Ma allora che dire di tutti quelli che mandano la gente a scrivere lettere in bagno per rispettare i paletti? 

Il mercenario: se anche la figura di un terrorista come è stato il nonno rientra nella definizione di mercenario, considero il paletto centrato.
Le mie perplessità.
La lettera del nonno viene datata 20 giugno, ma il 18 avrebbe avuto l’infarto.
Ora che ci si possa riprendere così velocemente da un infarto ho i miei dubbi, anche se oggi ti dimettono molto molto presto: qui però si tratta di un anziano e non reputo credibile che appunto un anziano possa, due giorni dopo un evento così pesante, scrivere una lettera così lunga, articolata, ordinata temporalmente, con tanti ricordi, tutti netti e precisi, non affastellati come succede quando si ripensa a lunghi periodi passati.
Nessuna incertezza, un lessico perfetto e una proprietà di linguaggio che a due giorni da un infarto non mi aspetterei.

La lettera è scritta prima dell'infarto. Era pensata come una lettera importante, una specie di testamento ideale e morale che il nonno scrive per un compleanno particolare, il diciottesimo, dei nipoti, Chissà quante versioni diverse avrà scritto. Muore prima di mandarla. E poi non sappiamo neanche se l'avrebbe fatto realmente. Forse anche a lui sarebbe sembrata un po' troppo retorica.

Oltretutto la lettera è infarcita di tanti concetti politici e sociali, troppi per una missiva a dei nipoti che spesso trovano già noiosi i racconti dei nonni con morali allegate... Qui sono alle prese non con una semplice storia di famiglia, che può incuriosire, con una corrispondenza che assomiglia a una lezione di storia.
Lezione di storia che serve ad inquadrare il periodo per chi, come me, a quell’epoca era poco più di una bambina e che, negli studi successivi – causa programmi scolastici un po’ carenti – non è riuscita ad andare oltre la seconda guerra mondiale, ma che in un racconto breve appesantisce. La loro bella storia d’amore troppo si perde nei meandri dell’impegno politico.
Scusami aut* ma questo è troppo. Vero è che avrebbe potuto scriverla nei giorni o nei mesi precedenti, ma per come è stata presentata la cronologia, parrebbe roba recente.

Il tuo giudizio ovviamente mi deprime perchè segnala il fatto che l'obiettivo del nonno - e quindi quello mio - è fallito.
Ovviamente è solo colpa mia.  Un caro saluto e un grazie di aver letto e commentato.


34Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 1:05 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Arianna 2016 ha scritto:
Confesso che, tra i racconti epistolari, questo è quello che mi è piaciuto di più e che mi sembra meglio riuscito e costruito, proprio per quanto riguarda la realizzazione del genere epistolare.
Interessante anche l’alternanza tra cartoline – a cui sono affidati i messaggi più brevi – e sms, in cui invece sono riportati i lunghi passaggi della lettera del nonno.
Si legge molto bene, anche nelle parti – un po’ prolisse – della lettera.
Per quanto riguarda i paletti, non so che dire. Anche io ho avuto l’impressione che siano un po’ esili, però allo stesso tempo sono di certo essenziali, pur nella loro fugace apparizione, nello svolgimento della vicenda: è vero che il 1968 è solo una delle tante date del racconto, però di sicuro è fondamentale, sia dal punto di vista personale che storico; è vero che il bagno appare solo per un momento, però l’autore gli ha dato un ruolo importante. Anche il fatto che il nonno fosse un bancario acquista un valore particolare, alla luce di quello che racconta.
Alla fine, credo che ognuno di noi terrà conto dei paletti in modo molto personale.
Invece mi hanno infastidito di più alcuni passaggi:
- “Più o meno la storia di De André e della guerra di Piero”= mi sembra che questa sia una canzone contro la violenza, quindi non mi pare corretto utilizzarla in questo modo; certo, Margherita non spara, ma dopo che è entrata in una banca per rapinarla, con una pistola carica in mano; tra l’altro, questa giustificazione mi sembra contraddittoria con le frasi finali della lettera, in cui il nonno dice di avere capito quanto sbagliati fossero certi metodi

Nella stora della guerra di Piero due soldati armati si incontrano e mentra Piero ha dei dubbi sulla liceità moraler di sparare e vorrebbe sparare in modo meno "cruento" possbile, l'altro no. Piero muore di maggio (anche se non del 68). Io al contrario trovo che la canzone e il racconto si assomiglino fortemente. Anche la lettera del nonno è un inno contro la violenza: ancora più credibile perchè scritto da uno che dalla violenza si era fatto sedurre. Questo scrive alla fine. Ribellatevi giovani, perchè ribbellarsi è l'unico modo per salvare se stessi e gli altri, ma non cadete nella trappola della lotta violenta. 
- “Di fatto non aveva fatto nulla di male”= boh, non so, ma a me una rapina in banca per autofinanziamento… non so, non sembra “nulla di male”…
La forma è complessivamente buona; ti è sfuggito qualche refuso:
- “ancora si illuminavano ancora”
- nativi digitale= digitali
- voglio far pagare= vogliono
- fu sparata= le spararono/le fu sparato
- parlarle col nonno= parlarne

Grazie quasi tutti corretti
Nel complesso non mi è dispiaciuto.

35Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 1:14 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

gdiluna ha scritto:Ho ascoltato e cantato decine di volte "Compagni dai campi e dalle officine...", mi sono interrogato troppe volte se la scelta della lotta violenta fosse o meno lecita, ho pianto per ogni compagno e per ogni poliziotto morto in quegli anni, per questo ho letto il tuo racconto con la gola chiusa e gli occhi umidi. Scritto davvero bene. Ma alla luce di questo concorso? Molto si è già detto dei paletti, ho molti dubbi sul genere sia per l'introduzione dei messaggi di commento dei fratelli sia sul contenuto della lettera del nonno: davvero sembra più un capitolo di un saggio sulle origini e sulla evoluzione della lotta armata che una lettera d'amore ai nipoti. La scelta poi dei nomi Renato e Margherita (e la nipote Mara) sembra troppo "sbagliata" per essere casuale .
Per questo, pur sentendomi vicino in spirito al nonno, non posso, nel complesso, valutare questo racconto positivamente; e me ne dispiace molto.

Beccato
I nomi sono stati scelti a caso e non a caso. Renato Curcio vide sua moglie Margherita Cagol (nome di battaglla Mara) uccisa in un conflitto a fuoco con la polizia.
Detto questo la storia non c'entra nulla con la loro vita. Renato Curcio è stato in galera ben più di pochi mesi e non si è mai pentito, nè giuridicamnte nè, che io sappia, politicamente. 
La scelta dei nomi era un piccolo gioco per vedere chi li riconosceva. Hai vinto.
Dispiace più a me, che non ti sia piaciuto.
Alla prossima, compagno (di blog, ovviamente), g

36Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 1:15 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

gdiluna ha scritto:Ho ascoltato e cantato decine di volte "Compagni dai campi e dalle officine...", mi sono interrogato troppe volte se la scelta della lotta violenta fosse o meno lecita, ho pianto per ogni compagno e per ogni poliziotto morto in quegli anni, per questo ho letto il tuo racconto con la gola chiusa e gli occhi umidi. Scritto davvero bene. Ma alla luce di questo concorso? Molto si è già detto dei paletti, ho molti dubbi sul genere sia per l'introduzione dei messaggi di commento dei fratelli sia sul contenuto della lettera del nonno: davvero sembra più un capitolo di un saggio sulle origini e sulla evoluzione della lotta armata che una lettera d'amore ai nipoti. La scelta poi dei nomi Renato e Margherita (e la nipote Mara) sembra troppo "sbagliata" per essere casuale .
Per questo, pur sentendomi vicino in spirito al nonno, non posso, nel complesso, valutare questo racconto positivamente; e me ne dispiace molto.

Mi spiace, ma grazie lo stesso

37Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 1:19 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Resdei ha scritto:Ciao.
Analisi attenta e particolareggiata del periodo, che però, 
in alcuni tratti mi sembra più un resoconto giornalistico.


Certo, il nonno vuole spiegare ai nipoti il periodo che ha vissuto, da dove realmente venga e i fatti reali, di chi li ha vissuti in prima persona.
Sono passati molti anni, è vero, ma la scena della rapina e l’uccisione di Margherita mi sembrano raccontati in modo distaccato, troppo freddo e razionale. Era la donna della sua vita, era quella che…
Se qualcuno avesse scattato una foto in bianco e nero, sviluppandola, lei sarebbe comunque venuta a colori.
Frase molto bella, veramente.
 
L’andare avanti e indietro nel tempo ha frammentato la lettura, rendendola poco fluida e difficoltosa.
Si vede che dietro alla narrazione c’è una scrupolosa ricerca di quel tempo e se non hai vissuto il ’68, come credo, ne sei uscito arricchito.

Nel 68 avevo 9 anni. ma gli anni settanta, principalmente dal referendum sul divorzio (1974) in poi, me li sono vissuti tutti. E quindi sono un po' il fratello minore del nonno.
Grazie per avermi letto

38Cartoline del passato - Pagina 2 Empty Re: Cartoline del passato Lun Lug 05, 2021 4:32 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Non rispondo con quote altrimenti il post occupa troppo posto.
Grazie per il controcommento, tutto è sempre utile e interessante. Mi spiace che il mio "giudizio"  ti abbia ferito, non è certamente rivolto all'autore, ci mancherebbe. Ho espresso quello che ho sentito durante e dopo la lettura, e di solito me ne concedo una seconda. Io ho avuto un nonno che mi ha raccontato della sua vita di semplice contadino, che aveva fatto forse la seconda elementare (quindi un confronto improponibile con tuo di nonno), e le cose che mi voleva dire me le ha dette con semplicità, senza entrare troppo nel merito del periodo storico che aveva vissuto, attraversato dalla seconda guerra mondiale, ma facendomi capire quanto fosse arduo non essere daccordo quando hai una famiglia.
Quanto ai paletti, giusto. Se il comitato accetta, ci sono. Ma siccome stiamo partecipando ad un concorso  la cui struttura si basa sui paletti, io faccio il possibile per inserirli e me li aspetto nei racconti degli altri. Se non ci riesco, allora quel racconto lo metto da parte, vuol dire che sono altre le cose che vorrei dire e, ripulito dai paletti, gli darò un'altra occasione.
Con semplicità, Susanna


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

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