Recife

Manco a farlo apposta, ho lasciato indietro gli ultimi due racconti che parlano di pratiche sessuali. Bondage in shibari, sado finito male qui.
Il protagonista paga il suo conto con la giustizia? Non lo sapremo.
Il protagonista lo rifà? Non lo sapremo.
Sappiamo solo quello che ci ha detto l'autore, il resto forse non è importante.
Mi piacciono questi racconti, assai.

L'ultima frase mi fa pensare a un fatto di cronaca realmente accaduto, con un assassino in libertà e un omicidio senza perchè: nel terzo tempo verranno sciolti questi dubbi.
Scrivere un cento è sempre difficile, perchè ogni parola è fondamentale, ogni frase ha la capacità di far comprendere la storia o spengere la luce su l'idea iniziale dell'autore.
Questo testo sembra partire dall'idea di un gioco finito male, sulla quale viene costruito il mini e di conseguenza l'orribile scena dell'orribile omicidio.
La sensazione che mi arriva però è che tutto rimanga un pò fine a se stesso, una motivazione per descrivere (in maniera molto efficace, tra l'altro) la scena di questa violenza.
Relegare l'inserimento della parola gioco a un'osservazione delle autorità toglie un pò di spessore al testo in quanto sembra che la polizia giustifichi in qualche modo il gesto.
Forse le frasi non sono state attentamente valutate perchè a fine lettura mi è rimasta la sensazione di pronomi personali non inseriti correttamente: il testo è corretto, non voglio dire questo, ma è rimasta appunto questa sensazione di frasi che potevano essere formulate in un modo più accattivante.
Il titolo probabilmente rimanda a qualcosa di preciso, ma non sono riuscita a cogliere il suggerimento.

Eccoci!
Ormai è palese che quello che scrive di sesso e morte sono io!
Mi sono alquanto divertito nel leggere i commenti, soprattutto perchè ho notato una spasmodica ricerca di cronaca, di verità, di un appiglio alla realtà.
No, ho inventato l'episodio di sana pianta, senza nessun tipo di appiglio a fatti realmente accaduti.
Anche il fatto di far scappare l'uomo in Brasile è assolutamente casuale: te ne scappi in Brasile se vuoi andare lontano e cambiare vità, è un clichè.
Il fatto che il racconto sia asettico e poco empatico è voluto: il racconto narra di un fatto archiviato frettolosamente dalla polizia (e non credo che il perchè sia funzionale alla storia, serve solo a placare la curiosità del lettore), anche l'autore lo deve narrare frettolosamente, senza pathos e senza emozione.
La scena si apre con un gioco sessuale, che man mano diventa sempre più violento fino a che l'assassino, al culmine dell'eccitazione, non controlla più sè stesso ed esce dalla sfera del piacere per finire in quella del crimine. Poi va, e si rifà ujna vita.
E' solo un cento, una storiella. Non credo che sia una foto poichè c'è uno svolgimento (sesso - assassinio - fuga).

Grazie davvero a tutti per i commenti!
PS Mannaggia a Petunia, abbiamo avuto delle idee simili ma la sua è sicuramente resa meglio, tanto che si trova al terzo posto, meritatamente! Quindi un complimento particolare va a lei <3

Sono stupendamente umane le nostre spiegazioni alla scrittura, grazie veramente.
Emerge, come in nessun'altro luogo sul web, tutta la forza umana della singola personalità che media la scrittura tra l'interiore e l'esterno.
Difficilissimo quindi mediarci tra quello che siamo dentro e cosa poi riusciamo a esprimere di noi fuori.
I luoghi di condivisione devono per forza connotarsi con ciò che ci connota veramente: gioia, rabbia, ansie, stupori, amori, malintesi e approvazioni e ogni altra espressione umana.
Quale incredibile cosa è leggere e comprendere 26 anime che scrivono, ci avete mai pensato? Ventisei anime che scrivono... e quel che viene fuori dal loro confrontarsi è altrettanto incredibile, anche gli abbracci e le zuffe, dentro questo mondo di DT vuol dire arricchirsi di un qualcosa che va ben oltre la scrittura stessa.

Flash Gordon ha scritto:Sono stupendamente umane le nostre spiegazioni alla scrittura, grazie veramente.
Emerge, come in nessun'altro luogo sul web, tutta la forza umana della singola personalità che media la scrittura tra l'interiore e l'esterno.
Difficilissimo quindi mediarci tra quello che siamo dentro e cosa poi riusciamo a esprimere di noi fuori.
I luoghi di condivisione devono per forza connotarsi con ciò che ci connota veramente: gioia, rabbia, ansie, stupori, amori, malintesi e approvazioni e ogni altra espressione umana.
Quale incredibile cosa è leggere e comprendere 26 anime che scrivono, ci avete mai pensato? Ventisei anime che scrivono... e quel che viene fuori dal loro confrontarsi è altrettanto incredibile, anche gli abbracci e le zuffe, dentro questo mondo di DT vuol dire arricchirsi di un qualcosa che va ben oltre la scrittura stessa.

Grazie Flash, questa per me è poesia.
Punto e basta!

The Raven ha scritto:Eccoci!
Ormai è palese che quello che scrive di sesso e morte sono io!
Mi sono alquanto divertito nel leggere i commenti, soprattutto perchè ho notato una spasmodica ricerca di cronaca, di verità, di un appiglio alla realtà.
No, ho inventato l'episodio di sana pianta, senza nessun tipo di appiglio a fatti realmente accaduti.
Anche il fatto di far scappare l'uomo in Brasile è assolutamente casuale: te ne scappi in Brasile se vuoi andare lontano e cambiare vità, è un clichè.
Il fatto che il racconto sia asettico e poco empatico è voluto: il racconto narra di un fatto archiviato frettolosamente dalla polizia (e non credo che il perchè sia funzionale alla storia, serve solo a placare la curiosità del lettore), anche l'autore lo deve narrare frettolosamente, senza pathos e senza emozione.
La scena si apre con un gioco sessuale, che man mano diventa sempre più violento fino a che l'assassino, al culmine dell'eccitazione, non controlla più sè stesso ed esce dalla sfera del piacere per finire in quella del crimine. Poi va, e si rifà ujna vita.
E' solo un cento, una storiella. Non credo che sia una foto poichè c'è uno svolgimento (sesso - assassinio - fuga).

Grazie davvero a tutti per i commenti!
PS Mannaggia a Petunia, abbiamo avuto delle idee simili ma la sua è sicuramente resa meglio, tanto che si trova al terzo posto, meritatamente! Quindi un complimento particolare va a lei <3

Non sei il solo depravato della compagnia  . Grazie, corvo!