https://www.differentales.org/t2731-la-scelta
Premetto che gli argomenti non mi hanno entusiasmata, ma volevo comunque partecipare per prendere un po'di confidenza con tutti voi.
Intanto probabilmente ho toccato il tasto dolente della figura del nonno. Il nonno è una figura di grande importanza per i nipoti, ma quando i nonni diventano i sostituti dei genitori, beh allora parliamone. Purtroppo capita spesso vedere i genitori moderni affidare ai nonni un carico di responsabilità che non è dei nonni. I figli continuamente parcheggiati da qualche parte perché i genitori lavorano, vanno in palestra, escono con gli amici ecc. ecc. Molti si giustificano con " Ma io lavoro avrò ben il diritto di...."
Tanto che vedo fin troppi bimbi andare in vacanza con i genitori come fossero valigie: di qui il successo degli hotel family.
Scusate tanto se disapprovo tanto questo tipo di genitori tanto i nonni che si prestano ai capricci dei loro stessi figli; ovviamente loro perlomeno lo fanno per il bene dei nipoti.
Il secondo tasto è l'uomo che rimane da solo e prova una nostalgia malinconica per la compagna di vita che manca proprio in un momento particolare, il pensionamento. Pensate a quanti sogni e progetti andati in fumo! A quanto tempo per reinventarsi come coppia!
Il terzo tasto è il biglietto che è semplicemente un biglietto per un viaggio, perché avendo provato cosa vuol dire un biglietto di addio, non avrei potuto pensarlo per un racconto di questo tipo. Il mio racconto voleva avere un' apertura, un futuro, una speranza. Il biglietto di addio ti scardina qualcosa nel profondo, le emozioni vibrano in maniera confusa, senti un dolore quasi fisico che io ho definito e definisco "il freddo dentro". Ti spiazza, ti mette a dura prova, ti sovverte, ti lacera eppure è un dolore talmente mio che ho imparato a custodire come un dono prezioso con molta gelosia e riserbo. E' mio e mi appartiene, perché ogni giorno imparo come si fa a conviverci.
Premetto che gli argomenti non mi hanno entusiasmata, ma volevo comunque partecipare per prendere un po'di confidenza con tutti voi.
Intanto probabilmente ho toccato il tasto dolente della figura del nonno. Il nonno è una figura di grande importanza per i nipoti, ma quando i nonni diventano i sostituti dei genitori, beh allora parliamone. Purtroppo capita spesso vedere i genitori moderni affidare ai nonni un carico di responsabilità che non è dei nonni. I figli continuamente parcheggiati da qualche parte perché i genitori lavorano, vanno in palestra, escono con gli amici ecc. ecc. Molti si giustificano con " Ma io lavoro avrò ben il diritto di...."
Tanto che vedo fin troppi bimbi andare in vacanza con i genitori come fossero valigie: di qui il successo degli hotel family.
Scusate tanto se disapprovo tanto questo tipo di genitori tanto i nonni che si prestano ai capricci dei loro stessi figli; ovviamente loro perlomeno lo fanno per il bene dei nipoti.
Il secondo tasto è l'uomo che rimane da solo e prova una nostalgia malinconica per la compagna di vita che manca proprio in un momento particolare, il pensionamento. Pensate a quanti sogni e progetti andati in fumo! A quanto tempo per reinventarsi come coppia!
Il terzo tasto è il biglietto che è semplicemente un biglietto per un viaggio, perché avendo provato cosa vuol dire un biglietto di addio, non avrei potuto pensarlo per un racconto di questo tipo. Il mio racconto voleva avere un' apertura, un futuro, una speranza. Il biglietto di addio ti scardina qualcosa nel profondo, le emozioni vibrano in maniera confusa, senti un dolore quasi fisico che io ho definito e definisco "il freddo dentro". Ti spiazza, ti mette a dura prova, ti sovverte, ti lacera eppure è un dolore talmente mio che ho imparato a custodire come un dono prezioso con molta gelosia e riserbo. E' mio e mi appartiene, perché ogni giorno imparo come si fa a conviverci.