La partita
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La partita
-Non mi piace questo gioco: perdo sempre. – Dita nodose sbattono le carte a faccia in già sul tavolo.
-Dai, nonna, manca poco. Finiamo la partita e ti prometto che dopo giochiamo a quello che vuoi tu.
La donna, di malavoglia, riprende le carte, le studia e ne gioca una guardando il nipote con un sorrisetto.
-Rubamazzetto! - esclama posandola sul mazzo del nipote e prendendo tutte le sue carte.
Il bambino spalanca occhi e bocca, salta sulla sedia incredulo e grida: – Sei una imbrogliona! -
Due bocche diversamente sdentate ridono insieme illuminando un grigio pomeriggio invernale.
-Dai, nonna, manca poco. Finiamo la partita e ti prometto che dopo giochiamo a quello che vuoi tu.
La donna, di malavoglia, riprende le carte, le studia e ne gioca una guardando il nipote con un sorrisetto.
-Rubamazzetto! - esclama posandola sul mazzo del nipote e prendendo tutte le sue carte.
Il bambino spalanca occhi e bocca, salta sulla sedia incredulo e grida: – Sei una imbrogliona! -
Due bocche diversamente sdentate ridono insieme illuminando un grigio pomeriggio invernale.
Different Staff- Admin
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Re: La partita
Un 100 simpatico, onesto, che non narra una storia vera e propria ma ne dà un hint, anche se non sappiamo quanto veritiero: che i due giochino spesso e che la nonna perda sempre. A giudicare dall'esito, forse non è poi così vero.
La scrittura è lineare, il quadretto roseo, manca qualcosa per farmi dire "sono colpito", ma non è facile riuscirci, ormai è risaputo.
EDIT - salta tanto all'occhio il refuso nella prima riga, "già".
La scrittura è lineare, il quadretto roseo, manca qualcosa per farmi dire "sono colpito", ma non è facile riuscirci, ormai è risaputo.
EDIT - salta tanto all'occhio il refuso nella prima riga, "già".
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
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Re: La partita
È mancato un po' di coraggio per raccontare qualcosa di più di questa splendida nonna e di questo splendido nipote.
Certamente cento parole non aiutano.
Accontentiamoci della loro risata.
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tommybe- Maestro Jedi
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Re: La partita
Per come la vedo io avrei ribaltato i ruoli, avrei visto più il bambino ad arrabbiarsi perché perde sempre e non la saggia nonna. O forse è proprio questo il bello del tuo 100, l'essere uscit* dallo stereotipo.
Attenzione a rileggere sempre, in sole 100 parole, un già
al posto di un giù si nota parecchio.______________________________________________________
paluca66- Maestro Jedi
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Re: La partita
Un quadretto simpatico, tratteggiato con cura e ironia.
Una storia comune, semplice, ma il sorriso sdentato aggiunge il brio necessario.
Una storia comune, semplice, ma il sorriso sdentato aggiunge il brio necessario.
FedericoChiesa- Cavaliere Jedi
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A tommybe garba questo messaggio
Re: La partita
Una storia d'altri tempi forse - sarebbe bello vedere ancora nonni e nipoti trascorrere del tempo insieme con un mazzo di carte in mano.
Un quadretto familiare che infonde serenità e di cui resta sicuramente l'immagine delle due bocche "diversamente sdentate" che ridono.
Un quadretto familiare che infonde serenità e di cui resta sicuramente l'immagine delle due bocche "diversamente sdentate" che ridono.
Albemasia- Padawan
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Re: La partita
Un cento tenerissimo che mi ha portata indietro nel tempo. Anch’io giocavo a rubamazzo proprio con la mia nonna paterna.
Bello il finale: Due bocche diversamente sdentate ridono insieme illuminando un grigio pomeriggio invernale.
Bello il finale: Due bocche diversamente sdentate ridono insieme illuminando un grigio pomeriggio invernale.
Petunia- Moderatore
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A tommybe garba questo messaggio
Re: La partita
.. ma le persone giocano ancora a carte?
Sembra un racconto di tanti anni fa, ma non per questo la storia è meno piacevole.
Hai raccontato uno spezzato di vita nel quale avresti potuto sprecare qualche parola per disegnare meglio i personaggi così da coinvolgere maggiormente il lettore. Carina la frase di chiusura.
Sembra un racconto di tanti anni fa, ma non per questo la storia è meno piacevole.
Hai raccontato uno spezzato di vita nel quale avresti potuto sprecare qualche parola per disegnare meglio i personaggi così da coinvolgere maggiormente il lettore. Carina la frase di chiusura.
Stefy- Padawan
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Re: La partita
la frase più bella del racconto è quella finale, dove due bocche diversamente sdentate ridono allo stesso modo.
però di solito è il bimbo ad arrabbiarsi, non la nonna.
un cento onesto che riporta indietro nel tempo, quando a carte si giocava ogni giorno, soprattutto in inverno.
però di solito è il bimbo ad arrabbiarsi, non la nonna.
un cento onesto che riporta indietro nel tempo, quando a carte si giocava ogni giorno, soprattutto in inverno.
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A tommybe garba questo messaggio
Re: La partita
Bello? Certamente sì... e m'approprio della risata che vale moltissimo, in fondo quelle carte uniscono le ali del tempo in un afflato d'amore senza tempo.
Ribadisco della necessità di riappropriarci della nostra storia di uomini, quella semplicità persa in ogni meandro di questo maledetto mondo governato da valori più balordi che mai.
Ribadisco della necessità di riappropriarci della nostra storia di uomini, quella semplicità persa in ogni meandro di questo maledetto mondo governato da valori più balordi che mai.
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Io sono quell'effimero scorcio d'arancio e di giallo che al tramonto appare per un istante e s'allunga in cielo, prima che la terra volti la faccia e il sole si ritrovi dall'altra parte del mondo.
Io sono sempre dall'altra parte del mondo quando gli altri mi leggono, per questo non esisterà mai un mio scritto.
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A tommybe garba questo messaggio
Re: La partita
Il racconto cattura con tenerezza la complicità e l'affetto tra una nonna e il suo nipote attraverso il gioco delle carte. Una scena quotidiana si trasforma in un momento di connessione profonda tra le generazioni, dove la nonna e il bambino si incontrano in un gioco di sfida e scherzo. Il momento culminante del rubamazzetto è seguito dall'esplosione di sorpresa e accusa scherzosa del nipote, che aggiunge un tocco di umorismo e leggerezza alla narrazione. L'immagine finale delle due bocche diversamente sdentate trasmette il senso di calore familiare e la gioia semplice dei piccoli momenti condivisi.
Gimbo- Padawan
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Re: La partita
Simpatico. Nella sua semplicità cattura in modo efficace un momento di complicità tra nonna e nipote.
Mi associo ai complimenti per l'ultima frase.
Mi associo ai complimenti per l'ultima frase.
Re: La partita
Un buon lavoro secondo me. Un quadretto familiare a cui manca un po' il colpo del KO.
In genere mi piace questo tipo di racconti ma forse per un "cento" è un po' penalizzante.
Lo avrei visto bene in un racconto un po' più lungo, non troppo, nel quale mostrare di più quei due mondi.
Come già sottolineato bella l'espressione "diversamente sdentati"
Grazie
In genere mi piace questo tipo di racconti ma forse per un "cento" è un po' penalizzante.
Lo avrei visto bene in un racconto un po' più lungo, non troppo, nel quale mostrare di più quei due mondi.
Come già sottolineato bella l'espressione "diversamente sdentati"
Grazie
AurelianoLaLeggera- Younglings
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Re: La partita
Un piccolo quadro, un momento di vita simpatico e ben disegnato. Ben delineati dialoghi e personaggi. Suona strana questa inversione dei ruoli ma ci stà benissimo e forse rafforza la situazione.
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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Maestro Jedi
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Re: La partita
Rapporto nonno/a nipote: cosa c'è di più bello?
Ma anche difficile da raccontare. L'idea di scattare un'istantanea mentre giocano a carte era molto buona, un fermo immagine che restituisce il tutto. Senza aggiungere molto.
Ci hai tentato, ma il risultato a mio avviso non è all'altezza delle aspettative.
bel tentativo.
Ma anche difficile da raccontare. L'idea di scattare un'istantanea mentre giocano a carte era molto buona, un fermo immagine che restituisce il tutto. Senza aggiungere molto.
Ci hai tentato, ma il risultato a mio avviso non è all'altezza delle aspettative.
bel tentativo.
gipoviani- Padawan
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Re: La partita
"Un racconto semplice e onesto, che piace ma non colpisce. Non c'è molto altro da dire: abbiamo quasi tutti vissuto una scena simile, l'abbiamo vista nei film o letta nei libri. È un male? Assolutamente no. Ma per fare colpo su di me ci vuole ben altro."
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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Età : 37
Re: La partita
Scrittura (sotto il profilo formale: correttezza ortografica e sintattica, punteggiatura sintatticamente corretta…):
Narrazione (nel caso specifico del 100x100: capacità di proporre una narrazione di senso in 100 parole; minimo spessore dei personaggi, rimandi a un contesto, plausibilità narrativa…): come per molti altri testi del 100x100 questo non è un racconto: è un’istantanea, un flash, una momentanea visione. Sì, c’è un po’ di descrizione implicita dei personaggi, il contesto si deduce ma non mi sembra bastare.
Qualità narrativa (scelte lessicali, punteggiatura funzionale, prosodia, poeticità, dialoghi, “morale”…): carino, veloce, abbastanza allegro ma senza slanci.
- Le frasi dopo le linee che aprono ai dialoghi devono essere precedute da uno spazio.
- “a faccia in già”. giù.
- “Sei una imbrogliona”; meglio un’imbrogliona.
Narrazione (nel caso specifico del 100x100: capacità di proporre una narrazione di senso in 100 parole; minimo spessore dei personaggi, rimandi a un contesto, plausibilità narrativa…): come per molti altri testi del 100x100 questo non è un racconto: è un’istantanea, un flash, una momentanea visione. Sì, c’è un po’ di descrizione implicita dei personaggi, il contesto si deduce ma non mi sembra bastare.
Qualità narrativa (scelte lessicali, punteggiatura funzionale, prosodia, poeticità, dialoghi, “morale”…): carino, veloce, abbastanza allegro ma senza slanci.
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L'uomo fa il male come l'ape il miele (William Golding).
Re: La partita
Finalmente si ride, dopo corde e ammazzamenti vari.
Bell’immagine, mi sembrava di sentire mia madre quando giocava con i miei bambini.
Commossa, ti dico che mi è piaciuto tanto.
Bell’immagine, mi sembrava di sentire mia madre quando giocava con i miei bambini.
Commossa, ti dico che mi è piaciuto tanto.
Resdei- Maestro Jedi
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Re: La partita
Anch'io da piccolo giocavo a scopa con mia nonna, quindi questo 100 non può che farmi sorridere ripercorrendo i ricordi.
Del resto però, se non avessi avuto analoga esperienza pregressa mi chiedo cosa mi sarebbe rimasto.
Refuso già segnalato alla prima riga.
Grazie
Del resto però, se non avessi avuto analoga esperienza pregressa mi chiedo cosa mi sarebbe rimasto.
Refuso già segnalato alla prima riga.
Grazie
Molli Redigano- Maestro Jedi
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Re: La partita
Riletto e rivalutato. La semplicità di questo racconto è dolcemente disarmante.
E io lo voto.
E io lo voto.
tommybe- Maestro Jedi
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Re: La partita
Non so se questo racconto riuscirà a entrare nei miei 4, però mi piace.
È rassicurante in un certo senso, mette serenità.
Mi ricordo quando giocavo a carte con mio nonno, scopa e briscola soprattutto.
I miei nonni erano distanti circa 500 km. da dove abitavo, ma andavamo a trovarli tutte le estati. La mattina ci mettevamo al tavolino del giardino e giocavamo un bel pò. Mio nonno era onesto, non mi lasciava vincere di proposito.
Le partite sono durate per pochi anni, perché quando avevo poco più di dieci anni lui se n'è andato.
Mi scuserai, approfitto del tuo spazio per ricordarlo.
Ripeto, anche se non riuscirò a votarti apprezzo il tuo 100.
È rassicurante in un certo senso, mette serenità.
Mi ricordo quando giocavo a carte con mio nonno, scopa e briscola soprattutto.
I miei nonni erano distanti circa 500 km. da dove abitavo, ma andavamo a trovarli tutte le estati. La mattina ci mettevamo al tavolino del giardino e giocavamo un bel pò. Mio nonno era onesto, non mi lasciava vincere di proposito.
Le partite sono durate per pochi anni, perché quando avevo poco più di dieci anni lui se n'è andato.
Mi scuserai, approfitto del tuo spazio per ricordarlo.
Ripeto, anche se non riuscirò a votarti apprezzo il tuo 100.
Byron.RN- Maestro Jedi
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Re: La partita
Questo è uno di quei racconti semplici semplici che mi conquistano. Hanno dentro momenti che ho vissuto. Mio nonno era un po’ come questa nonna: mi aveva insegnato a giocare a carte, a scopa, briscola o rubamazzetto, a volte anche inventandone qualche regola: capitava che mi lasciasse vincere qualche mano, anche se le carte buone erano le sue e poi…zacchete, “ho vinto io!”, consapevole che non ero abbastanza svelta nel contare i punti e quindi sicuramente barando.
In quel giocare c’era, come si direbbe oggi, formazione: devi imparare ad accettare che nella vita puoi perdere. Arrabbiati pure, strepita finchè vuoi, ma tant’è. Rimescola le carte e riprovaci. Anche mio nonno era un po’ sdentato, e non si toglieva mai il cappello.
In quel giocare c’era, come si direbbe oggi, formazione: devi imparare ad accettare che nella vita puoi perdere. Arrabbiati pure, strepita finchè vuoi, ma tant’è. Rimescola le carte e riprovaci. Anche mio nonno era un po’ sdentato, e non si toglieva mai il cappello.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Data di iscrizione : 03.02.21
Età : 67
Località : Rumo (TN)
Re: La partita
Molto carino, fresco e tenero, questo cento, lascia un buon sapore.
Va un po’ sistemata la formattazione; intanto, dopo il trattino, occorre uno spazio. Poi userei meglio gli “a capo”, per dare visivamente più il ritmo del discorso:
- Non mi piace questo gioco: perdo sempre.
Dita nodose sbattono le carte a faccia in già sul tavolo.
- Dai, nonna, manca poco. Finiamo la partita e ti prometto che dopo giochiamo a quello che vuoi tu.
La donna, di malavoglia, riprende le carte, le studia e ne gioca una guardando il nipote con un sorrisetto.
- Rubamazzetto! - esclama posandola sul mazzo del nipote e prendendo tutte le sue carte.
Il bambino spalanca occhi e bocca, salta sulla sedia incredulo e grida: – Sei una imbrogliona!
Due bocche diversamente sdentate ridono insieme illuminando un grigio pomeriggio invernale.
In già= in giù
Arianna 2016- Maestro Jedi
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Re: La partita
Ciao, Penna.
Questo 100 non ha una trama, è quello che chiamo "un quadro dipinto con le parole". Un quadro dinamico in cui ci sono dialoghi (e questo è un punto in più per i miei gusti).
Dinamico perché c'è un minimo di evoluzione nella storia, con una situazione iniziale che si rivela essere una bugia grazie a un colpo di scena. Il finale però non spiega il repentino cambio di umore del bambino e risulta slegato per quanto sia carinissima l'immagine delle bocche "diversamente sdentate".
Grazie e alla prossima.
Questo 100 non ha una trama, è quello che chiamo "un quadro dipinto con le parole". Un quadro dinamico in cui ci sono dialoghi (e questo è un punto in più per i miei gusti).
Dinamico perché c'è un minimo di evoluzione nella storia, con una situazione iniziale che si rivela essere una bugia grazie a un colpo di scena. Il finale però non spiega il repentino cambio di umore del bambino e risulta slegato per quanto sia carinissima l'immagine delle bocche "diversamente sdentate".
Grazie e alla prossima.
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Re: La partita
Quadretto assolutamente piatto che non trasmette nulla.
Solo il finale (diversamente sdentate) esce dalla banalità.
Solo il finale (diversamente sdentate) esce dalla banalità.
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Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.
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