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All I want for Christmas

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1All I want for Christmas Empty All I want for Christmas Gio Dic 16, 2021 12:55 am

Different Staff

Different Staff
Admin
Admin

I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about the presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you, yeah.

Quanto ha ragione Mariah! Quello che voglio per Natale sei decisamente tu, Filippo.
Seguo religiosamente i tuoi aggiornamenti social. È normale che voglia conoscere i dettagli privati di qualcuno che mi piace. Non c’è niente di male, ma non voglio che tu lo sappia.
In una situazione normale avrei potuto chiederti di uscire o saremmo diventati amici, non so. Ma nel mio caso non esiste nessuna di queste possibilità.
Perché mi chiamo Gioele e sono un ragazzo.
Mi ero ripromesso di non fare nulla di avventato, ma tra poco è Natale e quindi ho deciso di farti un regalo.
Sono mesi che tengo d’occhio casa tua. Fortunatamente vivi in quel nuovo quartiere ancora semi deserto e per accedere al tuo appartamento c’è bisogno di un codice.
2. 4. 5. 8.
Per scoprire i numeri più cliccati mi è bastato guardare il tastierino di traverso. Sono molto intelligente, Filippo. Diecimila possibili combinazioni.
Perché sto cercando di entrare in casa tua?
Per amore. Che ci posso fare, Filippo… Io ti amo e voglio farti il regalo perfetto… E poi perché questa è la nostra festa.
È stato proprio durante le feste dello scorso anno che ti ho incontrato per la prima volta.
Eri seduto in vetrina nel pub addobbato per le feste. Le luci rosse e verdi ti illuminavano il viso, rendendoti misterioso e gioviale a intermittenza. Guardandoti ho capito cosa volesse dire “essere amato da tutti”. La tua aura empatica attirava tutti gli occhi su di te e i tuoi amici pendevano dalle tue labbra, e non solo loro: tutti si voltavano ad ascoltarti.
Ho iniziato istintivamente a chiedermi in che modo avremmo potuto fare sesso. Il nostro unico contatto è stato un singolo incrocio di sguardi ma, grazie a quello, ho sentito crearsi un legame tra noi. Poco dopo, a fine serata, le cose sono però degenerate in fretta. Quando il tasso alcolico sale, un ragazzo esile come me diventa presto la vittima ideale.
Mi hanno sopreso in tre nel vicolo. Avevano cappucci da Babbo Natale calati sul viso per non farsi riconoscere. Mi hanno spinto a terra. Sentivo il selciato gelido sulla schiena. Ero scosso dai brividi quando poi il primo mi ha slacciato i pantaloni e gli altri due mi hanno divaricato le gambe.
Oh, baby, all I want for Christmas is you
You, baby
All I want for Christmas is you, baby
La musica era come un richiamo disperato. Volevo qualcuno che mi salvasse e sei arrivato tu.
Dopo ho visto che parlavi con gli agenti giunti sul posto, guardandomi con affetto.
Sarà per lo stress, ma non facevo altro che sospirare dopo quella notte. Pensavo che mi sarei sentito meglio dopo aver pianto, ma poi ho iniziato a capire perché mi sentivo così. Sebbene continuassi a negarlo, sapevo che non sarei stato capace di dimenticarti.
Ho passato un anno a conoscerti da lontano, ma credo che sia giunto il momento di agire.
5. 2. 8. 4.
Neanche questo è giusto. A causa dei tuoi ritmi irregolari, ci ho messo più del previsto. Filippo, mancano dieci giorni a Natale e devo assolutamente trovare il regalo giusto.
5. 2. 4. 8.
PORTA BLOCCATA. ULTIMO TENTATIVO.
No. Cazzo!
Non posso essermi sbagliato. Non è possibile che il codice non sia quello, è l’ultima combinazione che ho a disposizione.
5.
2.
4.
8 8.
Merda, mi è scivolato il dito. Sono fottuto.
Non è possibile. La porta è aperta!
52488
Filippo, questa è casa tua. Eri qui fino a poche ore fa e l’aria è ancora impregnata del tuo odore. Certo che potevi impegnarti di più con le decorazioni.
È Natale!

Il letto è così in ordine… Come del resto tutta la casa. Devi rilassarti, Filippo.
Uno di quei diffusori per ambienti!
Sarebbe un’ottima idea. Sei sdraiato a letto, il profumo ti rilassa i muscoli e ti libera la mente. Non dovrei stare disteso sul letto, ma non resisto. Il solo pensiero di farmi dominare mi manda in estasi.
Oh Filippo!
Aspetta, oggi non devo esagerare. Sono qui per il regalo. Devo guardare bene in ogni angolo della casa, anche nel seminterrato. Lì si tengono sempre nascosti i segreti più osceni.

Filippo, ma che razza di posto è questo? È così buio e male arieggiato che inizio ad avere paura… Che diavolo! Per poco non cadevo.
Aspetta, questa è una gamba. Un gluteo. Un seno.
Cosa cazzo ci fa qui una donna nuda e legata?
«Ehi! Stai bene?»
Non capisco cosa succeda qui!
«Salvami! Ti prego, salvami!»
«Aspetta che ti slego.»
«Grazie… No, aspetta, vai via. Cazzo!»
«Voglio solo slegarti…»
«E tu che cazzo ci fai in casa mia!»
Filippo, cosa succede?

Ho perso i sensi o sono stato colpito. Chi è questa persona? Forse ho sbagliato appartamento?
Filippo, io ti conosco: tu sei buono.
«Non urlare come una femminuccia, spaventi la signora. Come ti senti dopo aver passato la notte con una figa del genere? Non hai idea di quanto abbia gridato forte e chiesto il tuo aiuto mentre eri svenuto… Come se tu potessi sentirla, stupida troia. Era davvero stupida fino alla fine. È stata un’impresa abbassarsi al suo livello. Se c’è qualcuno che è rimasto ferito da tutto questo sono io. Questa stronza era il mio regalo di Natale. Doveva durare fino all’ultimo dell’anno e la casa è ancora immacolata. Questa stronza pensava di essere migliore di me. E ora guardala. Eccola qui a sventolare le sue misere tettine davanti a due uomini, senza alcuna vergogna. Ora però per Natale avrò te. Dimmi, perché sei entrato in casa mia?»
Anche se mi hai spogliato e legato, averti qui di fronte a me mi commuove; questa è l’unica possibilità per far avverare il mio desiderio.
«Non avevo intenzione di infastidirti in nessun modo, ma mi piaci così tanto! Mi hai salvato l’anno scorso da tre stronzi e da allora io… Io… Ero entrato solo perché volevo farti un regalo per Natale.»
«Non so chi cazzo tu sia ma se volevi farmi una sorpresa ci sei riuscito.»
«Mi stai davvero perdonando?»
«Si. Ma non con le gambe in quelle condizioni.»
«Perché quella mazza? Non scapperei mai da te. Ti prego.»
«Precauzione.»
Se proprio vuoi farlo, terrò gli occhi su di te per mostrarti che non ho paura.

'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do?
Oh, baby, all I want for Christmas is you
You, baby.

Filippo, tu non lo sai ma questa è la nostra canzone. Ogni volta che parte so che stai per arrivare. Le tue grandi mani mi stringono i polsi e mi portano dove vuoi. Sono tre giorni che pulisco il tuo appartamento immacolato perché come dici: “La casa, come la nostra anima, deve essere linda per Natale.”
La sera mi leghi i polsi al piccolo tavolino a cui mi è concesso mangiare e mi permetti di guardarti dal basso, ma senza esagerare.
«Sarai affamato.»
È la prima volta che me lo chiedi.
«… Non ti preoccupare, è solo zuppa in scatola.»
No, è piccantissima! Io non mangio piccante. Non riesco a ingoiarla.
«Che cazzo! Non sputarlo. È una zuppa che ho comprato proprio per te. È il primo regalo di Natale che ti faccio e tu la sprechi. Questa roba è costosa, sai? Dovresti essermi grato. L’unica ragione per cui puoi ancora gustare qualcosa è perché io ti lascio in vita. Pensi che un morto potrebbe sentirne il sapore? Come ti senti?»
«Io… Mi sento bene.»
«E perché cazzo dovresti sentirti bene, razza di ritardato?»
Un bacio?
Ti sei avvicinato per pulirmi e mi hai baciato. La bocca è piena di zuppa, sono disgustoso, eppure tu mi hai baciato. Perché? Non è quello che fa la gente che sta insieme?
«Cosa? Ti sta venendo duro? Io non sono mica finocchio. Ho provato a essere gentile con te, ma non meriti nulla. Natale sta arrivando, ma la casa è ancora vuota. Mi fai schifo. Per toglierti quell’espressione da coglione dalla faccia devo punirti.»
«No. Filippo.»
Mi dici in continuazione di non urlare quando mi strattoni ma non ci riesco. Quando ti arrabbi il tuo viso si deforma, diventi spietato e ho paura.
«Sei tutto pelle e ossa! Non sarà molto divertente tagliarti, ma dato che ti devo punire…
Ti sei pisciato sotto. Che schifo.»
«Scusami Fil…»
«Stai zitto, non parlare! Maledizione, ora devo pulirti. Riesci a camminare?»
«No.»
In realtà potrei camminare almeno un pochino, ma sentirmi sollevato e trasportato da te mi fa sognare di poter fuggire dai problemi.

Se hai deciso di lavarmi vuol dire che ci tieni. Che sono importante per te.
«Tieni giù le braccia, altrimenti non posso lavarti.»
L’acqua è troppo calda, ma non fa niente. Mi vergogno a stare nudo di fronte a te.
«Le braccia giù, ho detto. Lo so, lo so. La pressione dell’acqua è troppo forte. Ecco il sapone. Adesso fai tu.»
Farò piano, godendomi ogni momento in tua compagnia.
«Sbrigati, così puoi tornare di sotto!»
«Filippo, farò qualunque cosa. Il seminterrato è troppo buio, umido, e l’aria è viziata. Ti prego, non lasciarmi più lì… Ti prego.»
Non andartene. Ho esagerato, lo so, ma quel posto mi mette i brividi. Ogni volta che sono lì penso al corpo della ragazza e mi chiedo dove sia finita, ma tu non hai colpa. Sono sicuro che quella stronza se la sia cercata.
«Tornerò nel seminterrato!»
Spero mi abbia sentito. Non voglio rovinare la magia della serata.
«Basta così. Infilati questo.»
Filippo, quindi non mi odi! Quest’anno farò in modo che il Natale sia il più bello delle nostre vite. Farò tutto quello che mi chiederai. Non voglio più stare da solo.
«Quel maglione è talmente grande che sembra un vestito. Il regalo mi piace scartarlo il giorno di Natale, ma la merce deve sempre essere a portata di mano. Alla ragazza sarebbe stato meglio, soprattutto sul petto ma… Mi farò bastare te. La mia troietta di Natale. Forza, a nanna, che domani dobbiamo fare l’albero. Il lavoro manuale è importante. Dopotutto, se mi limitassi a vestirti, darti da mangiare e da dormire, ti verrebbero strane idee. Ma, siccome sei molto obbediente, non dovrebbero esserci problemi.»

Oh, I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Oh, baby, all I want for Christmas is you
You, baby.

La notte scorsa non mi hai fatto dormire nel seminterrato. Mi hai lanciato delle coperte in un angolo del soggiorno permettendomi di dormirci sopra, così sono stato attento a non sporcare il mio nuovo maglione. È verde, molto grande e soffice, sul davanti c’è ricamato un grande bastoncino di zucchero. Avrei preferito fosse rosso, ma mi accontento. Ieri sera ho capito che non vuoi farmi male intenzionalmente. C’è qualcosa che scatta ogni volta che faccio un errore. Il tuo sguardo cambia e so che mi farai male, senza esitare. Tutto dipende da me, devo essere bravo a non provocarti.
«Buongiorno, zuccherino. Per i prossimi giorni ti chiamerò così, visto il maglione. Ho preso tutto l’occorrente per l’albero di Natale. Mentre io lo monto, tu ti occuperai di addobbarlo. Tieni, scegli le decorazioni più belle.»
Oggi sembri sereno. Che sia l’inizio di una giornata magnifica? Mi occuperò delle decorazioni ma… Aspetta.
Queste cosa sono… Merda!
«Non farle cadere. Sono delicate. Ogni decorazione è un ricordo importante per me.»
Questi sono capelli umani. Nelle palle ci sono delle ciocche di capelli.
Quella ragazza non era la prima.
No, Filippo, non puoi essere così cattivo. Ci sarà una spiegazione logica a tutto questo. È uno stupido scherzo. Vuoi spaventarmi.
Oltre a decine di palle, ci sono anche delle foto attaccate in fila come festoni.
Gamba. Ombelico. Mano. Schiena. Piedi.
«Zuccherino, cosa succede? Non ti piacciono le decorazioni? Sei fortunato, poteva esserci un tuo ciuffo lì dentro. Loro sono gli spiriti del Natale passato. Ogni anno li appendo per non sentirmi solo. In genere, l’angelo sul puntale stringe tra le mani i capelli della mia amica dell’anno prima, ma quest’anno quel posto d’onore lo avrà la tua amica del seminterrato… Mi spiace, Renna, sei stata surclassata. Tieni, inserisci questi in una sfera di vetro.»
Veramente vuoi che ti aiuti con questa cosa?
Solo ora inizio a temere per la mia vita. Credevo fossi solo irascibile e bisognoso di affetto. Ma tu sei un mostro.
Se rompessi una di queste sfere di vetro potrei riuscire a ferirti e scappare. Anche se non cammino ancora bene, potrei farcela.
Se però dovessi fallire per me sarebbe la fine: forse è meglio aspettare, devo farmi venire un’idea.
«E se dopo facessimo i biscotti di Natale?»
«Zuccherino! Tu mi colpisci al cuore. Prima finiamo l’albero di Natale e poi penseremo alla cena.»

All I want for Christmas is you, baby
All I want for Christmas is you, baby
All I want for Christmas is you, baby

No, quello che voglio per Natale sono io, non te.
Sono giorni che, con la scusa degli addobbi e delle pulizie, non faccio altro che sbirciare in ogni angolo, pensando a un piano per fermare tutto questo.
Ho cambiato anche espressione: adesso sorrido e cerco di soddisfare i tuoi desideri perversi. Dalla sera delle decorazioni, dopo aver assaggiato i miei biscotti, mi permetti di cucinare.
Anche se sono esausto e non mi sento bene, questa sera ti ho preparato un piatto speciale condito con il veleno per topi che ho scovato in un angolo del seminterrato.
«Avresti dovuto dirmelo subito che sapevi cucinare. Questo significa che stai iniziando a sentire lo spirito natalizio. Ti senti a tuo agio?»
«Certo. Vado a mangiare sul…»
«Aspetta. Hai voglia di mangiare al tavolo con me?»
Non ci voleva questa.
«Sei veramente caro, Filippo, ma…»
«Smettila di essere così gentile. Mi metti in imbarazzo. Forza, mangiamo.»
«Sì.»
Finalmente…
Lo sta facendo.
Lo sta facendo.
Lo sta facendo?
Perché non… Forse ha…
«Sembri sorridere parecchio ultimamente, mi chiedo perché. Assaggialo prima tu.»
«Cosa?»
«Non fartelo chiedere di nuovo. Niente indugi. Mi hai sentito. Mangia. Così ridiamo tutti e due.»
Cazzo, non so cosa fare. Se ora confessassi mi perdonerebbe?
Questa volta potrebbe punirmi seriamente tagliandomi un braccio o una gamba, so che ne sarebbe capace. Ma sarebbe sempre meglio che ingerire veleno e morire tra dolori atroci, no?
Non so. La mia mano si rifiuta di avvicinarsi oltre alle mie labbra.
Se riuscissi a non ingoiare.
Perché mi gira la testa…

«Aiuto! Per favore non farlo!»
Di chi è questa voce? È tutto così confuso… Filippo!
Io non…

«Sei sveglio?»
Sono ancora vivo. Cos’è successo?
«Ti senti meglio ora?»
«…Sì.»
«No, no. Stai lì. Sei ancora malato. Zuccherino, l’altro giorno mi hai fatto prendere un bello spavento. Hai iniziato a delirare e poi sei crollato a terra. Avevi la febbre alta, ma ora sembri stare meglio. Devi essere in forze, tra poco è Natale.»
«Tu come stai?»
«Io? Certo. Devi dirmi qualcosa?»
Io voglio andarmene.
«Forza, dillo.»
«Posso mangiare sempre con te, d’ora in poi?»
«Questa non me l’aspettavo. Mi stavo chiedendo cosa avresti detto. Perché, non ti piace? Non è bello da parte tua, quel piccolo tavolino è un mio vecchio ricordo.»
«Un ricordo? Quel tavolino è così rovinato.»
«Ha così tanti segni perché è su quel piccolo tavolino che mangiavamo io e la mamma. Sono passati parecchi anni, molte cose le ho dimenticate, ma i ricordi delle feste passate intorno a quell’oggetto sono ancora bene impressi nella mente. Nonostante avessimo un bel tavolo grande da usare, a noi non era concesso sederci lì. Il tavolo era per papà. Anche a Natale. Io e la mamma dovevamo stare sul nostro piccolo tavolo senza neanche poter incrociare lo sguardo di quell’uomo. Non c’è stata una vigilia di Natale che non abbia portato con sé la sua bella dose di lividi e contusioni per regalo. Mi dispiace, forse dovrei trattarti meglio. Non voglio essere come lui… È abbastanza imbarazzante. È la prima volta che ne parlo con qualcuno. E pensare che lo sto raccontando a uno come te, sembra uno scherzo.»
«Mi dispiace.»
«Non serve. Per me fa lo stesso. Per esempio i tuoi polsi. È stato a causa di tuo padre se…»
«No. Ho da sempre vissuto con i miei nonni da quando ero bambino e ora con mio zio.»
«Che palle! Allora perché ti sei tagliato le vene?»
«Mi sentivo solo. È diventata un’abitudine. Ho finito per ritrovarmi spesso in ospedale, ma ogni volta mi fermo prima che… Sia troppo doloroso.»
«Maledizione! Sai una cosa? Odio le persone come te più di chiunque altro. Quelli che hanno troppa paura di morire, ma si lamentano in continuazione e sono troppo presi dal lamentarsi in continuazione per fare qualunque cosa. Smettila di stare lì a raccontarti quanto sei solo. Sono solo cazzate.»
«Allora… che cosa dovrei fare?»
«Io e te siamo simili. Non vogliamo passare le feste da soli e cerchiamo compagnia. È giusto. È normale. Da quando ho iniziato a trascorrere le feste con le mie amiche le cose sono migliorate. Solo per Natale. Non credere che io sia un cattivo ragazzo. Le mie amiche vengono qui solo per le feste… Poi, per il resto dell’anno, nulla. Ma solo quest’anno ho iniziato a stare veramente meglio. Non solo la tua presenza mi fa sentire meglio, ma sapere di essere amato mi rende più forte. Come quando stavo con mia madre. Volevi sapere cosa fare, giusto?»
Perché adesso inizia a baciarmi i tagli? Cos’è quello sguardo?
Forse siamo partiti con il piede sbagliato.
Forse possiamo ancora rimediare.
«Spero che questa sia una risposta sufficiente. Vieni qui.»
Vuole baciarmi. Sta per succedere di nuovo.
Filippo, abbiamo sofferto così tanto, ma i nostri errori ci hanno condotto a questo esatto momento: è forse questa la magia delle feste? È questo il più bel regalo che potessimo farci! Il tuo corpo risponde al mio tocco e finalmente siamo liberi.
«Zuccherino, dove vai con quella mano?»
«Filippo, io voglio farlo.»
«Consideralo come un regalo di Natale anticipato.»

Make my wish come true
All I want for Christmas is you… Baby.

Ho ancora la testa tra le nuvole. Mi tornano in mente le cose successe nei giorni scorsi. È difficile riuscire anche solo a pensare di combinare qualcos’altro. Alla fine non ti sei voluto spingere troppo oltre, ma qualcosa è cambiato. Non mi dai più ordini né mi insulti. Hai anche smesso di farmi fare le faccende di casa. Da quel giorno non ce n’è stato più bisogno. Mi curi le gambe ogni mattina, e se combino qualche pasticcio non mi punisci, anzi ti assicuri che stia bene, dicendo: “Se stai bene fai stare meglio anche me.”
Ci baciamo in continuazione, ma andiamo per gradi e ogni giorno ci spingiamo più in là.
Sono giorni che non dormo nell’angolo in soggiorno. Ora lì c’è il nostro albero, mentre noi siamo sdraiati insieme nel letto.
È bello vedere come siamo arrivati a tutto questo… Forse noi…
«Approfitti di me mentre dormo? Che mossa antiquata!»
«Non volevo. Ti stavo solo guardando mentre riflettevo.»
«Oltre a guardarmi puoi anche fare qualcosa… Altrimenti lo farò io… Ma questa sera. Auguri zuccherino, buona vigilia di Natale.»
«Auguri Filippo.»
«Devo andare in un posto per ritirare una cosa speciale. Mi chiedevo, puoi tornare nel seminterrato?»
Merda! Che scemo sono stato.
«No, aspetta. È l’abitudine, scusa. Sei arrabbiato? Il seminterrato probabilmente è troppo umido…Va bene, allora prenditi cura della casa e apparecchia la tavola ma non esagerare. Tornerò per le 16.»
Per la prima volta da quando siamo insieme mi ha lasciato da solo. Avrei tutto il tempo di mettermi in salvo, ma voglio farlo?
Perché voleva rispedirmi nel seminterrato? Era un avvertimento?
Devo controllare e poi decidere.
Una gamba sembra stare meglio, forse riuscirei…





Cos’è questa puzza?
Lo sapevo. L’ha fatto di nuovo. Le urla che sentivo quand’ero ammalato: credevo di averle sognate e invece hai ucciso un’altra giovane ragazza innocente.
Volevi rispedirmi lì sotto per farmi capire quanto il mio destino sia ancora nelle tue mani.
Dopo Natale cosa ne sarà di me?
Eppure sembravi così diverso in questi ultimi giorni.
Ho ancora tempo per decidere: magari apparecchiando la tavola le idee si schiariranno.

Sono le tre. Ho un’ora di tempo. Non posso andarmene troppo in fretta. Aspetterò un quarto d’ora e poi tornerò a casa.
Tornare a casa.
Ormai ho deciso di andare, no?
Perché continuo a esitare? Dovrei prendere la porta e andarmene il più velocemente possibile, tornando alla mia vita.
Ma quale vita?
Quella in cui mio zio mi ricorda ogni giorno quanto io sia disgustoso? Lo stesso zio che mi dice di ammazzarmi e che non mancherei a nessuno?  
No. Quella non è vita.
Potrei farla finita una volta per tutte. Questa volta non esiterei.
Filippo, saresti contento?
Io ti amo, ma tu non puoi farmi questo. Non puoi fare questo alle persone, sei meglio di così.
Che ore sono?
Sono ancora le tre e mezza.
Grazie a Dio c’è ancora tempo, finirò con l’impazzire. Dovrei semplicemente prendere e andarmene! Molto meglio! Tornare indietro è cento, anzi, mille volte meglio!
Filippo, addio.

Questo profumo di neve si sposa alla perfezione con la vigilia di Natale.
All I want for Christmas…
Filippo.
«È stata davvero una bella prova. Per poco non ci cascavo.»
«Filippo. Cosa ci fai lì? Volevo solo controllare se stessi tornando. Ti prego. Io ti amo, ma per favore lasciami vivere. Ti prego.»
«Piantala. Quante volte devo sentirti ripetere “ti prego”? Fai sempre così. È diventato un vizio. Non riesco a capire quando sei vero o fingi. Sei bravo, Zuccherino. Sono rimasto qui fuori tutto il tempo, mancava veramente poco e invece…»
«Voglio andare a casa!»
«Come, scusa?»
«Me ne vado! Me ne vado!»
«Che palle! Ma che combini? Adesso dove credi di andare? Sta nevicando.»
«Aiuto! Qualcuno mi aiuti. C’è nessuno?»
«Capisco… Devi gridare più forte!»
«Salvatemi!»
«Bravo, così! Più forte! Pensi che qualcuno ti sentirà? Sta nevicando. È la vigilia di Natale in un quartiere residenziale semi deserto. Strilla pure quanto vuoi, ma quando avrai finito andremo a casa. Ti farò una cioccolata calda, va bene?»
«No, lasciami andare, figlio di puttana. Voglio andare a casa mia.»
«Ma quella è casa tua.»

«Maledizione, siamo fradici. Speravo con tutto il mio cuore che tu non uscissi. Ma lo hai fatto. E ora eccoci qui. Vedi? Ho dovuto colpirti per farti calmare. Ho deciso: niente cioccolata e dividerai il seminterrato… Con lei. Devi capire che eri malato e io mi sentivo tanto solo. Sarebbe stata l’ultima, se tu non fossi uscito da quella porta. Vedi? È tutta colpa tua. Credevi non sapessi del veleno per topi? Che ingenuo. L’ho uccisa per punirti. La sua morte ricade su di te. Il più ingenuo però rimango io, perché da quella sera ho iniziato a fidarmi veramente di te: mi piaceva il nostro nuovo rapporto. Sul serio. Ma poi sei uscito da quella porta.
D’ora in poi succederanno un sacco di cose qui. Perché non provi a indovinare?
In caso tu te lo stia chiedendo, mi sto togliendo i vestiti perché sono bagnati. Non farti strane idee. Avevo anche deciso di non farti nulla dopo Natale. Capisci? Non pensavo al futuro. Ora invece mi tocca fare una scelta. Un semplice coltello o quest’uncino che sembra tanto un bastoncino di zucchero?»
Devo fare qualcosa per provare a fermarlo. Se mi concedessi a lui si placherebbe.
«Filippo, perché non facciamo qualcos’altro?»
«Non attacca. Guarda in alto. Lo vedi quello? Lo avevo costruito per l’altra. Eccolo lì… Smettila di leccarmi.»
Cazzo! Mi ha colpito, non ho più speranze.
«Sono tutto umido. Che cosa pensi, che sia io il bastoncino da succhiare? Il caldo ti ha dato alla testa forse? Hai le visioni. Il bastoncino era più in basso, ma non credo tu te lo sia meritato. Però va bene, come hai proposto tu, facciamo qualcosa di diverso. Il cappio ti dona molto. Sei mai salito su un aeroplano?»
Aeroplano?
«Pronti per il decollo!»
«Aspetta…»
Ecco la fine.
«Cos’è successo allo zuccherino che mi sorrideva malizioso? Vediamo se sorriderai ancora dopo quest’altro strattone.»
«… Fil… salvami! Fil… Filippo… Non resp… Aiutami.»
«Stai ancora chiamando il mio nome? Vedi di piantarla, stronzetto. Avevi una possibilità ma sei uscito dalla porta… Maledizione. Appeso così me l’hai fatto venire duro. Aspetta.»
Mi sta sollevando le gambe, vuole farmi respirare. Che ci sia ancora una speranza. Questa è l’ultima umiliazione, si sta masturbando pensando a me.
I don't want a lot for Christmas. There is just one thing I need

Ha lasciato andare la corda. Perché è venuto sulle mie gambe?
Filippo, io non merito di essere trattato così.
«Basta! Smettila. Va bene così, no? Cosa vuoi di più. Stai superando il limite. Se c’è qualcosa che vuoi, dillo! Smettila di fare così. Non è sbagliato provare certe cose. Insieme possiamo…»
«Stai zitto! Vediamo di darci una calmata, prima che tu dica qualcosa di cui potresti pentirti.»
«Filippo, tu sei…»
«Porca puttana! Non ti lascio dire quel cazzo che ti pare. Pensi di potermi insegnare come stare al mondo? Tu! Che hai più tagli sulle braccia che anni? Non accetto paternali da te. L’ultimo uomo che ha osato insinuare una cosa del genere è stato mio padre. Ho dovuto ucciderlo.
Volevi saperlo, vero? Volevi che lo dicessi ad alta voce per umiliarmi?
Anche gli spiriti dei Natali passati volevano saperlo. Perché tutti volete sempre saperlo?»
«Io non voglio sapere proprio nulla. Filippo, io ti amo per quello che sei.»
Abbracciati così sento il tuo respiro affannoso e sento le tue lacrime cadere lungo la mia spalla.
«Zuccherino. Questo gancio è la risposta che do a quelli che credono di sapere cosa sono…
Buon Natale! Ero certo che quello che volevo per Natale eri tu.»

2All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Ven Dic 17, 2021 5:48 pm

Valentina

Valentina
Younglings
Younglings

Ciao Autore! Devo ammettere che rispetto a come era incominciata questa storia il tutto ha preso una piega inaspettata.
È diventata la versione dark di All I want for Christmas!!
Mi intrigava inizialmente l'idea, del ragazzino, omosessuale, ossessionato da un ragazzo e per questo deciso ad entrare illegalmente a casa sua.
Ma devo ammettere che in generale non mi è piaciuto, forse per mio gusto personale, ma ho trovato il tutto troppo esagerato, rude e non raccontato con il giusto tatto e la giusta importanza, visti i temi forti trattati, disturbandomi come lettrice.
Forse è una storia che può funzionare, ma lasciando più spazio a pensieri, descrizioni e all'evoluzione dei personaggi, quindi avrebbe avuto bisogno di una lunghezza maggiore per potersi sviluppare (ovviamente lunghezza che qui non era possibile).
Ripeto, forse era questo l'intento, di lasciare sconvolti e passare il limite, ma a me non è piaciuto.

Parlando invece dello stile di scrittura, alcune parti le ho trovate confuse, ad esempio non avevo capito che il protagonista stesse bevendo alcolici mentre guardava Filippo dalla vetrina del pub. Ho dovuto rileggere più volte per essere sicura di non aver capito male.
Non ho neanche capito subito, ma molto dopo in un dialogo, che Filippo lo aveva salvato dallo stupro di 3 uomini. Pensavo fosse successo e poi Filippo avesse parlato con la polizia.

Alcune frasi che mi sono segnata e che andrebbero aggiustate:
-"Uno di quei diffusori per ambienti! Sarebbe un’ottima idea" lo avrei tenuto in una frase.
-"tu come stai?" io? Certo" risponde come se gli avessero chiesto piuttosto "stai bene?"
La conversazione sui tagli delle braccia, ho fatto fatica a capire chi parlava dei due, non essendo mai nominato il loro nome nel dialogo, l'ho capito solo al punto in cui Filippo bacia i tagli del protagonista.

È stato povero di descrizioni ma ricco invece di dialoghi, che ti portano ad intuire le azioni compiute dai personaggi, anche se non raccontate nel dettaglio.

Mi è piaciuta la frase " Quello che voglio per Natale sono io, non tu", pensavo in quel momento che il protagonista avesse preso una decisione, ma da quel momento è stato molto altalenante nei suoi pensieri e decisioni.
Sicuramente voluto, poiché è un personaggio instabile e traumatizzato come Filippo. Ma ripeto... A me non è piaciuto.
Spero non la prenderai male, anzi, volevo dirti che serve un gran coraggio per scrivere di certi temi. Avrei preferito solo si sviluppasse tutto con un'attenzione in più, proprio per il tema importante e non semplice, ma soprattutto non leggero da poter trattare con leggerezza.

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3All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Ven Dic 17, 2021 5:55 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Anzitutto, il testo è scritto in maniera corretta. Il registro utilizzato, nel discorso diretto, mi ha portato spesso a dover tornare indietro, poiché il botta e risposta tra i protagonisti, in alcuni passaggi, è un po' confusionario.


Per esempio qui:


"La sera mi leghi i polsi al piccolo tavolino a cui mi è concesso mangiare e mi permetti di guardarti dal basso, ma senza esagerare.
«Sarai affamato.»
È la prima volta che me lo chiedi.
«… Non ti preoccupare, è solo zuppa in scatola.»
No, è piccantissima! Io non mangio piccante. Non riesco a ingoiarla.
«Che cazzo! Non sputarlo. È una zuppa che ho comprato proprio per te. È il primo regalo di Natale che ti faccio e tu la sprechi. Questa roba è costosa, sai? Dovresti essermi grato. L’unica ragione per cui puoi ancora gustare qualcosa è perché io ti lascio in vita. Pensi che un morto potrebbe sentirne il sapore? Come ti senti?»
«Io… Mi sento bene.»
«E perché cazzo dovresti sentirti bene, razza di ritardato?»
Un bacio?
Ti sei avvicinato per pulirmi e mi hai baciato. La bocca è piena di zuppa, sono disgustoso, eppure tu mi hai baciato. Perché? Non è quello che fa la gente che sta insieme?
«Cosa? Ti sta venendo duro? Io non sono mica finocchio. Ho provato a essere gentile con te, ma non meriti nulla. Natale sta arrivando, ma la casa è ancora vuota. Mi fai schifo. Per toglierti quell’espressione da coglione dalla faccia devo punirti.»"
«No. Filippo.»
Mi dici in continuazione di non urlare quando mi strattoni ma non ci riesco. Quando ti arrabbi il tuo viso si deforma, diventi spietato e ho paura.
«Sei tutto pelle e ossa! Non sarà molto divertente tagliarti, ma dato che ti devo punire…
Ti sei pisciato sotto. Che schifo.»
«Scusami Fil…»
«Stai zitto, non parlare! Maledizione, ora devo pulirti. Riesci a camminare?»
«No.»
In realtà potrei camminare almeno un pochino, ma sentirmi sollevato e trasportato da te mi fa sognare di poter fuggire dai problemi."

E mi collego al lungo passaggio qui sopra per segnalare che l'alternanza tra discorso diretto e indiretto non giova. D'accordo che è Gioele la voce narrante, ma secondo me le sue incursioni nel dialogo tra lui stesso e Filippo possono sviare il lettore, che perde la "conduzione" del dialogo. Almeno, per me è stato così.



Segnalo qualche altra imprecisione da niente:


"ti illuminavano il viso,"


"t'illuminavano il viso," Consiglio sempre, seppur sia facoltativa, l'elisione quando ci sono due vocali identiche.






"ma credo che sia giunto il momento di agire."


"ma credo che sia giunto il momento di agire."





"l’aria è ancora impregnata del tuo odore." Io preferirei "profumo" a "odore". Anche se capisco l'enfatizzazione.



"Ora però per Natale avrò te."


"Ora però per Natale avrò te."





"Loro sono gli spiriti del Natale passato." Una reminiscenza del Christmas Carol di Dickens (anche se lo spirito del passato era uno soltanto).




Non promuovo il racconto in pieno per due motivi: per lunghezza, poiché credo che si fosse potuto concentrare le stesse informazioni in meno caratteri. La parte sulle ragazze vittime del serial killer Filippo poteva essere omessa e utilizzata, con tutt'altro effetto (intendo dire con effetto più dirompente) nella scena dell'albero di Natale con le sue particolari decorazioni. Per costruzione, soprattutto, come ho già segnalato nella parte tecnica, per il mix tra discorso diretto e indiretto che secondo me non agevola la lettura e toglie pathos al testo. Non mi arriva l'amore di Gioele per Filippo, nonostante abbia capito che lui farebbe qualsiasi cosa (tanto da entrare in casa sua), né mi arriva la malvagità, la perversione di Filippo alle prese con le sue vittime. Anche l'epilogo, per me, è incerto, ovvero, Filippo uccide Gioele? O si uccidono entrambi? Oppure, fanno pace e vivono felici e contenti?


Insomma, ho più di qualche dubbio, nell'insieme. Segnalo, da ultimo, il testo della canzone: non trovo funzionale il suo inserimento nel racconto. Per me bastava l'incipit. 

Grazie e Buon Natale!

4All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Sab Dic 18, 2021 1:18 pm

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Dunque, proverò a spiegare nel migliore dei modi perché questo racconto mi ha convinto poco, mi scuso già da ora se non ci riuscirò. Il primo dubbio riguarda il genere. Più volte, durante la lettura, mi sono chiesto: che genere è? Sembra un thriller, ha virate horror, non so. La cosa non ha un'importanza relativa, perché il primo genere ha bisogno della credibilità per esplicitarsi al meglio (e qua manca), mentre il secondo un po' meno, gli si concede qualche licenza, ecco. Io preferisco comunque che anche nell'horror, a meno che non sia paranormale, ci sia credibilità, attinenza con la realtà, coerenza. Questo perché di solito sono testi pieni di ritmo, che hanno bisogno di essere letti tutti d'un fiato per catturarti nella loro spirale perversa, non può esserci un passaggio che ti fa fermare, pensare: "ma perché?" E in questo testo molti passaggi sono così. Soprattutto l'evoluzione psicologica del protagonista, davvero poco credibile, cioè va bene l'ossessione, ma boh, e ancora peggio, a parer mio naturalmente, la psicologia criminale di Filippo, che ho trovato assurda. Non è sociopatico, nel pub è amico di tutti, se le prende con le donne senza un motivo pregresso, senza un movente sessuale, non so, mi convince poco. Ci sono anche altri particolari, come la combinazione trovata per caso, una cosa al limite dell'impossibile, o il fatto che ai sia intrufolato per fare un regalo ma in realtà non ha nessun regalo con sé, o almeno non se ne parla.
Ho apprezzato invece la miriade di citazioni disseminate qua e là, come la rottura delle gambe, alla Misery di King, o quando lui urla aiuto e tutti lo ignorano, scena presa pari pari da La casa di Jack di Las Von Trier ect... Le citazioni, più o meno palesi, mi piacciono sempre tanto.
Mi è piaciuta anche la perversione di Filippo, il fatto che parli tanto e cerchi sempre di portarti al limite, moto meno come viene esplicitata, i dialoghi sono davvero difficili da seguire e tante cose sembrano messe là solo per creare un effetto repulsivo.
La scrittura è buona, niente da dire in proposito.
In conclusione ritengo che semplicemente si è voluto strafare, mischiare troppe cose, alzare l'asticella del ribrezzo, e lo zabaione è impazzito. A rileggerci!


______________________________________________________
All I want for Christmas Senza_10

5All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Sab Dic 18, 2021 3:14 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Il primo racconto che leggo ed ecco un primo pugno nello stomaco. Scrivo un primo perchè penso proprio d'incontrarne altri in questo gruppo per adulti. Ma veniamo alla storia. Mi sono intortato. A metà strada pensavo addirittura che si trattasse di un cane poi però ho capito che era una storia di un ragazzino (e adesso qui come me la cavo col politically correct?) di tendenze diverse da quelle di un etero (magari così va bene) che s'innamora e si da perdutamente a chi lui ama ma che scopre essere un sadico assassino. Veramente strano, ma essendo un racconto di fantasia magari non devo usare la logica che mi è propria. Poi finisce malissimo e sembra che sia un transfer delle sevizie subite dall'assassino per suo padre. Un po' tirato per il collo (questa è una mia battuta) vorrei dire. Insomma, non mi è piaciuto molto. Non dico che non sia scritto bene ma se è scritto per creare l'orrore nel lettore per me non ci è riuscito.

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6All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Lun Dic 20, 2021 10:49 am

Arianna 2016

Arianna 2016
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ogni tanto nei contest del forum salta fuori un racconto come questo, consapevolmente scritto in modo “forte”, in cui l’autore lascia la briglia sciolta al suo “lato oscuro”, alle fantasie erotico/sadico/masochistico che si agitano nel profondo, le mette su carta (pc, in questo caso) e le offre in lettura senza veli.
E io ogni volta mi trovo in difficoltà nel commentare i racconti di questo genere, per motivazioni che credo la mia premessa renda ovvie.
Non mi dilungo, e come ogni volta provo a scindere la mia personale reazione dal commento al racconto come racconto in sé, come prodotto letterario.
Racconto che, attingendo alle energie psichiche e ai traumi personali più profondi, di sicuro cattura e trascina, generando un meccanismo di repulsione/attrazione che funziona; meccanismo sostenuto da una parte razionale forte, che si manifesta nella scrittura corretta e controllata (perché questo racconto non è un semplice “lasciarsi andare”, è qualcosa di più consapevole e voluto).
È inutile, secondo me, andare a cercare particolari incongruenze e illogicità nei comportamenti, in particolare di Gioele: qui abbiamo a che fare con due manifestazioni della vita psichica inconscia dell’autore, e nell’inconscio non esiste contraddizione e non esiste tempo, tutto coesiste nello stesso momento.
Mi genera perplessità solo la forma che hai scelto, una sorta di monologo/diario che però il lettore si chiede quando poi venga scritto. D’altra parte, non potevi fare in altro modo: doveva essere per forza scritto in prima persona e in presa diretta, non c’era altra strada.
Credo che tu avessi bisogno di scrivere questa storia.

7All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Lun Dic 20, 2021 12:17 pm

Mac

Mac
Padawan
Padawan

Decisamente un racconto natalizio fuori dagli schemi, di questo devo dartene atto.
Nel leggerlo ho pensato ad una forzatura voluta. 
Non sono riuscita a dargli un senso. Non ho capito cosa volevi raffigurare.
Questo delirio continuo dei due protagonisti, non spiega il perché delle cose e nemmeno lo fa intuire, se non in alcune piccole parti.
Credo che la tua storia richieda più spazio, per dare tempo a chi legge di entrarci dentro e capire, così rischia di sembrare solo una storia scritta per scandalizzare.
Su punteggiatura e ortografia non sono in grado di giudicare, per farlo dovrei leggerlo una seconda volta, ma in questo momento non ce la faccio, magari riproverò più avanti.



Ultima modifica di Mac il Lun Dic 20, 2021 3:25 pm - modificato 1 volta.

8All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Lun Dic 20, 2021 1:37 pm

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Accidenti! Buon Natale, eh! Un pugno nello stomaco. Che angoscia nel leggere il tuo racconto.
Mi è piaciuta l'abilità nello spiazzare il lettore. Parte come qualcosa di romantico e poi vira decisamente verso uno psicohorror/thriller da far accapponare la pelle.
Cosa non mi è piaciuto? Principalmente due cose, un po' troppo lungo al punto da diventare ripetitivo in alcuni passaggi, e i dialoghi, anch'essi lunghi e poco naturali.
La struttura è molto buona, così come la scrittura.
Complimenti.
Grazie


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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

9All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Lun Dic 20, 2021 3:10 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Mi aspettavo un horror natalizio nella sezione adulti e non mi ero sbagliato.
Forse qui l'horror è più psicologico che visivo, poiché di scene raccapriccianti ce ne sono poche o più che altro si intuiscono. La narrazione è avvolta in una spirale di delirio che circonda l'assassino seriale Filippo e la sua vittima, Gioele. Non so se questo delirio hai voluto palesarlo anche col tipo di registro che hai scelto. Voglio dire che la narrazione ha ritmo, ma mi pare quasi confusionaria, caotica, non ti lascia tempo per pensare. Ecco, mi chiedevo se la cosa fosse voluta o meno.
La trama è chiara, però il suo sviluppo a mio parere andrebbe rivisto. Ho avuto l'impressione che i fatti siano stati un pò tirati per le lunghe, come se non ci fosse un progetto di fondo definito nel minimo dettaglio, una pianificazione totale. Magari avevi un abbozzo di trama, come partiva e come doveva concludersi, ma nel mezzo forse non avevi chiari i vari step e hai proceduto a tentativi, almeno questa è l'impressione che ho avuto.
Comunque degli spunti interessanti per il genere che hai scelto ci sono, come l'albero di Natale fatto con i trofei e le foto delle vittime, questa è un'idea forte e valida.
Secondo me lo devi revisionare un pò e sfrondarlo del superfluo, farti una scaletta precisa di quello che vuoi dire ed eliminare tutto ciò che non è utile alla tua storia.

10All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Mer Dic 22, 2021 10:26 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Mi appoggio in toto al commento di Aki, che ha evidenziato perfettamente le principali incongruenze narrative di questa storia.
Allo stesso modo, faccio mia l'impressione che si è voluto mettere troppa carne al fuoco in un unico racconto, col risultato di generare una massa confusa di emozioni contrastanti, dubbi e perplessità.

Voglio lodare l'idea in sè. Un ragazzo giovane, debole e omosessuale che s'invaghisce di un altro maschio ma etero e forse alfa, al punto da voler entrare in casa sua per fargli un regalo per Natale. (che regalo? Questa cosa svanisce nella narrazione e secondo me è una lacuna non da poco).
All'inizio pensavo addirittura che la svolta tragica/horror potesse partire da Gioele stesso, che voleva "punire" Filippo per il non ruscire a raggiungerlo.
Dall'incontro con la donna nel seminterrato tutto cambia, e parte un ciclone di botta e risposta, di violenza (per la verità solo menzionata, poco descritta) e di perversione (anche qui molto intuita e poco espressa) che alla fine lascia frastornati e senza un'idea chiara di cosa si è letto e perché.
Il finale fumoso è la ciliegina sulla torta che archivia il caos emotivo/mentale.

Mi piace l'interpretazione di Arianna sul bisogno che forse avevi di scrivere questa storia, però poco hai fatto per renderla fruibile anche a chi questo caos interiore, questa voglia di lasciare sciolte le briglie dell'eros violento, non riesce ad apprezzarlo in toto.
A me piacciono le cose fuori di testa, sia chiaro, però mi piacciono di più se riesco a viverle, a entrarci in sintonia. Qui non ci sono riuscito per la tanta confusione e la poca "visualizzazione" di tutto quello che succede.

Stilisticamente scrivi bene, si vede. Non paga invece la scelta dei dialoghi a ritmo serrato: è facilissimo perdere il filo e non capire chi dice cosa, anche se in realtà non è sempre fondamentale.
Il vero difetto di questi dialoghi è che tolgono immaginazione al lettore.

In conclusione, prova molto coraggiosa ma che andrebbe affrontata, secondo me, con più razionalità e più ordine. Ne gioverebbe anche il lato agghiacciante della vicenda.

11All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Gio Dic 23, 2021 11:34 am

Nellone


Younglings
Younglings

Non riesco a capire bene cosa voglia dire questo racconto, sarò sincero. Il rapporto fra i due vira continuamente dall’alto al basso senza seguire una parabola precisa, con piccole scene che sembrano ripetersi come replay: se fosse stato più corto lo avrei sicuramente apprezzato di più. Il rispetto della grammatica non si discute (anche se i periodi sono davvero scarni…), tuttavia la narrazione resta un po’ nel limbo: le scene macabre (tipo splatter) sono solo lasciate all’immaginazione ma l’amore melenso del protagonista non aiuta ad immaginarle nella loro crudezza. In generale non è fra i miei racconti preferiti del concorso, magari semplicemente perché è un genere che non conosco abbastanza per apprezzarlo appieno.

12All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Dom Dic 26, 2021 2:29 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Un racconto che vive di contrasti. Per questo sono contrastata nel commentarti. 
Tanto per iniziare il contesto. Il Natale c’entra poco, tuttavia, c’è. 
Ho visto troppe puntate di criminal mind e il racconto mi ha portato dentro la mente offuscata di un malato psichiatrico. E qui di spiego cosa non mi ha soddisfatto appieno. Non trovo indagata a sufficienza la psicologia del personaggio. Mi manca una chiave di lettura del testo, non sono riuscita a capire il messaggio (ammesso che ci sia).
Forse non ero predisposta a leggere un testo di questo tipo nel contest natalizio. Oppure no. Il testo può starci benissimo, solo che all’inizio della lettura ho immaginato un’evoluzione diversa da quella che hai realizzato. Complimenti per la scrittura che, al di là del contenuto, ho trovato ottima.

13All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Lun Dic 27, 2021 8:20 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

non mi piace molto, per la verità, anche se è piuttosto ben scritto.
non è chiaro il genere, che pare horror ma non lo è del tutto, ha lampi da thriller che però non illuminano. insomma, è un mix che a mio parere non è venuto benissimo.
ci sono tanti punti poco chiari, nella storia, perlomeno ai miei occhi.
lo trovo una lettura non semplice, forse per i dialoghi incalzanti che a tratti paiono confusi, o forse per la follia dei due protagonisti che pervade ogni riga.
mi spiace.


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L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

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Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

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14All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Mar Dic 28, 2021 10:26 am

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Se uno è matto vogliamo sapere tutti perché è così matto, ma non si può, almeno in questo racconto.
Scrittura quasi geniale, canzone splendida nell'interpretazione della migliore voce femminile mondiale.
Su tanto impegno potevi risparmiare qualcosa e indicarci la strada per arrivare alla psiche del tuo protagonista.
Io che un tempo ero più matto di te e che ho ascoltato la canzone almeno quattro volte leggendo il tuo racconto, la voglio come sigla in coda alla mia decina.
Bravo, ma ora mi ascolto Coez.

A vivonic garba questo messaggio

15All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Ven Dic 31, 2021 12:05 am

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ho trovato il racconto poco credibile, con dialoghi spesso confusi: avendo a che fare con due personaggi piuttosto deviati, le deviazioni si sovrappongono e bisogna tornare presso indietro per capire chi dice cosa.
Capisco lasciare intuire il finale, ma qui non l’ho capito. Il gancio è la risposta? A cosa?
Un paio di appunti più tecnici: “Perché mi chiamo Gioele e sono un ragazzo.”; e sono un ragazzo mi sembra superfluo.
Di solito i codici di accesso sono per l’accesso al condominio, non all’appartamento.

16All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Ven Dic 31, 2021 9:11 am

gipoviani


Padawan
Padawan

Non mi dispiace cucinare. E ogni tanto preparo le salse, ad esempio la besciamella. Prepararla non è difficile, basta non farla “impazzire”. Se impazzisce diventa piena di grumi e di consistenza strana. 
Io penso che il tuo racconto sia impazzito come la besciamella: forse troppi ingredienti, l’incontro di due disadattati, una scrittura un po’ troppo sincopata, dialoghi non all’altezza, non so bene dirti perché ma il risultato non è una salsa ben fatta.
Forse la storia, poco credibile in verità- però la fiction non può essere una semplice ripetizione del consueto-, era troppo complicata e avrebbe avuto bisogno di una penna più matura per essere domata?
Forse, non so.
Quello di cui sono certo è il risultato non mi sembra particolarmente riuscito.

17All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Ven Dic 31, 2021 5:13 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Parto subito con il dire che l'idea di partenza era molto buona e di questo ti va dato atto.
Poi ti sei un po' pers*, è come se non avessi avuto il coraggio di affondare quel coltello fino in fondo.
La lunghezza del racconto non ha giovato alla comprensione di tutto ma secondo me dove rimane irrisolto è proprio nella mancanza di una linea ben definita.
Mi sarebbe piaciuto, visto la premessa, un racconto più "pulp", magari addirittura "splatter" se mi spiego, ma non questa sorta di vedo - non vedo che alla fine sa di poco coraggio, mi ripeto.
La scrittura, tra l'altro, è molto buona per cui avevi davvero in mano tutti gli strumenti per un'ottima riuscita.
Insomma, avresti potuto scrivere la versione natalizia di "Misery non deve morire" e ne sarebbe venuto fuori sicuramente qualcosa di buono, vista la capacità che hai dimostrato nel maneggiare la parola scritta.
Spero di rileggere presto qualcosa di tuo, sento che lo meriti.


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18All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Sab Gen 01, 2022 10:39 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Un amante del genere, e non è il mio caso, troverà certamente più pregi di quelli che ho trovato io. Non mi ha stupito la figura di Filippo, il serial killer psicopatico che abbiamo trovato più volte nei romanzi, nei film e perfino nella cronaca, ma due psicopatici insieme mi è parso veramente troppo. Anche il personaggio di Gioele ha comportamenti e reazioni poco verosimili e plausibili, così che le due personalità, ciascuna con le proprie diversità, si incontrano e scontrano causando un guazzabuglio di reazioni incrociate nel quale il lettore (io, certamente) si confonde e perde il filo logico della storia.
La tua scrittura mi è parsa matura e molto curata. Sono certo che alla prova in un altro genere mi conquisteresti.   

19All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Sab Gen 01, 2022 11:00 pm

SisypheMalheureux

SisypheMalheureux
Padawan
Padawan

Premetto che amo questo genere... Purché ci sia un po' di coerenza nei fatti. Questo, secondo me, nel tuo racconto manca. Gioele è una personalità molto disturbata, diventa ossessionato da un ragazzo incontrato in un pub al punto di diventarne lo stalker e arrivare a intrufolarsi in casa sua. Ok. Fin qui ci sta. Solo che poi scopriamo che Gioele è il più sano dei due. Cioè Filippo, quello che all'inizio sembrava una vittima,  scopriamo invece essere uno spietato serial killer che però uccide solo a Natale, il resto dell'anno è buono, tanto da salvare il povero Gioele vittima di un'aggressione omofoba. Ma esistono psicopatici "a periodi"? Boh la spiegazione del trauma infantile non mi ha convinto del tutto. Ancor meno mi ha convinto il finale. Non so se l'ho interpretato bene ma mi pare che tra i due nasca proprio una sorta di storia d'amore. Se è così, è decisamente inverosimile. Non so... Il racconto è scritto bene, con uno stile ben mostrato che non annoia il lettore. Però non mi convince del tutto. Luci ed ombre, insomma.

20All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Mar Gen 04, 2022 11:06 am

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Ciao, Autore. Sono fermo su questo racconto dalle 10 in punto, quindi credo che sia il commento più difficile dello step, per me.
Finita la lettura, ho pensato: "Io, scritto da te, leggerei qualsiasi cosa". Non sono cose che si dicono, o si pensano, frequentemente, eppure è così.
Probabilmente hai bisogno ancora di leggere e scrivere tanto, per riuscire a incontrare il gusto popolare; il gusto di nicchia, se io posso definirmi tale, invece lo hai raggiunto.
Come diceva Pet, forse per leggere questo tipo di racconti bisogna in qualche modo essere predisposti, ma non tanto nell'immediato quanto in generale (che è poi quello che dice anche Ari). Io ci vado a nozze con queste narrazioni e con quello che trasmettono. 
Per questo io non mi rendo conto di come non si possa aver capito qual è il regalo o come finisce il racconto, eppure più di un commento va in questa direzione.
Sai cosa? Poco male. I concorsi su questi forum servono proprio a questo, altrimenti saremmo tutti impegnati in ben altri concorsi nazionali e internazionali. Qui abbiamo invece la possibilità di sperimentare e di capire come incontrare il gusto di una platea più ampia.
Hai ricevuto utili consigli da quasi tutti; io non mi unisco a questa schiera, perché posso solo quotare in toto il commento di Tommasino e dirti che io ti ci porto in decina, ma anche in cinquina probabilmente. Hai utilizzato il Natale in una maniera originalissima: senza l'ambientazione natalizia, il racconto perde completamente la sua essenza, quindi bisogna convenire che essa sia fondamentale per la narrazione. La scrittura è perfetta, che per cercare un refuso bisogna chiamare i NAS. La trama l'ho trovata avvincente e lo spannung è gestito perfettamente.
Sull'evoluzione dei personaggi sono d'accordo con la maggioranza dei commenti, è lì che forse perdi punti, ma in un racconto breve bisogna anche fare delle scelte e fidarsi dell'Autore a un certo punto.
Non saprei proprio cosa consigliarti: bisogna essere molto abili per riuscire a colpire nel segno in pochissimo tempo, che è quello che di solito abbiamo a disposizione per scrivere i racconti di questi concorsi. Forse, a fine step, dopo quasi due mesi un'idea la avresti anche tu, ma per il momento in cui hai dovuto fare l'invio credo che tu avessi confezionato la storia nel miglior modo possibile.
Vorrei parlare dei messaggi che trasmette il tuo racconto e di tante sottigliezze che ho riscontrato, ma non voglio allungarmi troppo. Ti dico solo, in conclusione, che per me hai scritto un ottimo racconto, e ti faccio davvero i miei complimenti!
Al tuo prossimo racconto!


______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

A ImaGiraffe garba questo messaggio

21All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Mar Gen 04, 2022 1:47 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Difficile scrivere un racconto così, penso. Difficile perché ti sei lasciato andare in tutto e per tutto e hai scritto una storia di Natale che piace a pochi, consapevole del fatto che sarebbe piaciuta a pochi, usando uno stile che definirei "a luci intermittenti" che un po' ipnotizza e un po' confonde ma che in un modo o nell'altro intrattiene, affascina, disturba. Insomma sicuramente non lascia indifferenti. E fino a qui tutto bene. Ma detto questo, mi piace? Probabilmente no, probabilmente faccio parte di quelli non predisposti. Come lettore. Ma poi un racconto da queste parti va commentato sempre con quell'altro occhio, quello di chi ha saltato la barricata e prova a scrivere. Non esistono racconti che piacciono a tutti e ce ne sono molti che piacciono a pochi, l'importante è che sia sempre una questione di scelte e non di casualità. Saper cosa scrivere e sapere come scriverlo. E tu mi sembra che abbia le idee super chiare. Quindi come scrittore promuovo il tuo stile "a luci intermittenti" ma quoto anche Aki per quanto riguarda il genere poco chiaro. Sulla trama non mi esprimo: ognuno posiziona le luci sull'albero un po' come gli pare. Qualche corto circuito qua e là c'e di sicuro, ma hai ottenuto l'effetto desiderato.


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All I want for Christmas Senza_10

A vivonic garba questo messaggio

22All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Mer Gen 05, 2022 11:21 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Cara Penna, questo racconto mi ha messo oltremodo in difficoltà. È da un giorno che ci sto rimuginando e ancora non so come impostare il commento in modo razionale.
La difficoltà sta nel non riuscire a dare una connotazione certa al racconto stesso: se è solo fantasia, se è volutamente provocatorio, se occasione per raccontarsi (spero ardentemente di no!), se esperimento, se... “Se uno è matto vogliamo sapere tutti perché è così matto, ma non si può. “Perfetto, @tommybe
Mi sono fatta delle domande.
Mi ha sorpreso trovare un pezzo così forte in questo specifico contest? No, però mi hai spiazzato ugualmente.
Il tema di fondo mi ha “infastidita”? No. Sono del ‘57 e nel 2022 sono ben altre le cose che mi scandalizzano o danno fastidio, altro che la sessualità di una persona, quale che essa sia.
Il racconto è esagerato? No, il forum ha regole precise e non saremmo qui a leggere se i limiti fossero stati superati.
Provo a districarmi ma prima una premessa: ho il massimo rispetto per le Persone che vivono una sessualità “non standard” (scusate ma non mi viene altro), quale essa sia, che non hanno scelto e il cui percorso di vita passa attraverso i difficili momenti dell’accettazione con sé stessi in primis e poi con gli altri, discriminazioni, bullismo, cattiverie e abbandoni. Solitudine. Ne ho rispetto, ma non essendo qualcosa che ho provato sulla mia pelle, posso dispiacermene, assolutamente sì, arrabbiarmi anche, ma non potrò mai comprenderle fino in fondo. Mi manca il dolore dentro. Questo racconto mi ha colpito perché, ancorché abbia i suoi difetti strutturali che rendono necessaria una doppia lettura, riesce a trasmettere sensazioni.
Parto dai personaggi, decisamente ben delineati.
Gioele: un ragazzo problematico, complicato e insicuro, anche infantile, che di certo ha vissuto esperienze negative. Sembra abbandonato a sé stesso. È vulnerabile, subisce un’aggressione e si innamora, ma forse è solo innamoramento (Innamoramento e amore di Alberoni) o invaghimento del suo salvatore. Umanissima reazione.   Fuori uno.
Filippo: un altro ragazzo (quando si finisce di essere ragazzo/a e diventare adulti?) psichicamente condizionato dai maltrattamenti fisici e psicologici/ vessazioni cui è stato sottoposto durante l’infanzia. Da cui è uscito malamente: emblematico che chiami ancora mamma e papà i genitori quando parla di quegli anni: non è passato al “madre” o “padre” che si usano da adulti o quando si vuol condannare. Niente di nuovo sotto il sole: è cronaca giornaliera. Da vittima diventa carnefice e di fatto vittima due volte.  Fuori due.
La sessualità dei due protagonisti: è complessa, confusa, estremamente condizionata dal vissuto, si ha l’impressione che entrambi vi si vogliano rifugiare - in questa matassa in qualche modo protettiva -  e al contempo fuggirne, finendo in un loop senza via d’uscita. Fuori tre.
L’amore omosessuale che diventa malsano, l’odio per le donne che però non si capisce bene da cosa derivi, salvo non interpretare la condiscendenza della madre, il suo non far niente per ribellarsi in una colpa da far espiare alle ragazze. Sicuramente ci sono persone che la vita ha davvero trattato male, lasciate a sé stesse, talvolta tanto brave a nascondersi che niente lascia pensare al profondo disagio che vive in loro. Zero aiuto.
 
Trama Ho avuto quasi l’impressione che siano state prese a soggetto un tot di situazioni al limite  e poi assemblate attraverso i dialoghi, che non di rado mettono in difficoltà, alternandosi dialoghi a pensieri, che poi diventano dialogo.
È quasi come se raccontandoci una storia con tante sfaccettature, volessi “accusare” chi non è capace di riconoscere questi profondi malesseri e quindi non aiuta.

Non trovo improbabile che due persone così si incontrino, e neanche che storie come queste nella loro interezza non accadano. Realtà e fantasia si incrociano troppo spesso.
Niente note su grammatica, lessico ecc.: alcune cose ti sono già fatte notare. Il periodo natalizio potrebbe essere sostituito ad es. dal compleanno di Filippo. Ma c'è.

Solo un’ultima cosa: spero che nulla di quanto hai raccontato, ma neanche minimamente, appartenga al tuo vissuto e che tu sia “soltanto” uno che se si impegna diventerà un buon scrittore.

Scusate la lunghezza del commento.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

A ImaGiraffe garba questo messaggio

23All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Gio Gen 06, 2022 7:54 pm

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Autore,
confesso che un pò lo capisco Gioele: è un ragazzo, ha i suoi dubbi, ma ha il coraggio d'innamorarsi di una persona forte fino a idealizzarla e arriva a fare di tutto per lei. Credo che il "regalo che non c'è" sia in realtà Gioele stesso, pronto a donarsi completamente a Filippo.
Ma Filippo ha un'anima nera e Gioele, nonostante tutto, si lascia sporcare. Forse è convinto che il suo amore possa (e in parte lo fa) salvare l'altro, ma i suoi dubbi lo fanno vacillare e fallisce: l'amore non salva ogni cosa.
Credo che l'idea per questo racconto sia davvero interessante e ottima per produrre un testo sfaccettato e molto intrigante. Ma non credo che il risultato finale trasmetta tutto quello che gravita intorno ai due personaggi perchè la psicologia contorta dei due non sgorga in maniera chiara e cristallina dalle parole, ma esce a balzi, anche un pò bruschi, che il lettore non riesce a cogliere in fretta perchè l'autore li fa sbucare dalla trama in maniera repentina e offuscata. 
Forse delegare molto del testo ai dialoghi non facilita l'operazione, perchè i dialoghi sono sempre ostici da gestire e, spesso, il lettore non gli riserva la stessa attenzione del testo non parlato.
La scrittura è buona e scivola via senza errori, ma i perchè sussurrati danno il fastidioso senso di una struttura poco solida e chiara.

24All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Gio Gen 06, 2022 8:38 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao
Racconto stranissimo che, forse per l’eccessiva lunghezza, ho seguito un po' a fatica.
L’aspetto positivo è che leggendoti ho avuto sensazioni varie e contrastanti.
Stavo leggendo un horror, ma c’era amore, poi troppo e maniacale.
Ho anche pensato che fosse un sogno di cui Filippo era il protagonista.
Ho anche creduto a un certo punto che vittima e carnefice fossero la stessa persona, uno schizofrenico psicopatico innamorato di se stesso.
Ecco, proprio per tutte queste diverse sensazioni che hai suscitato in me,
credo che il tuo racconto pazzoide sia valido, da curare, snellire, alleggerire o semplicemente è perfetto così!

A vivonic garba questo messaggio

25All I want for Christmas Empty Re: All I want for Christmas Sab Gen 08, 2022 6:11 pm

miichiiiiiiiiiii

miichiiiiiiiiiii
Younglings
Younglings

Scusa, ma non so che dire...
Uno dal Natale si aspetta altro, questo è "American Psyco" di un uomo che non accetta di essere gay e tutto il resto.
Io posso dirti solo che questa storia è da film, ma hai sbagliato il contesto; sinceramente una storia così non la vorrei trovare mai in un'antologia natalizia...
Mi piace tutto il lato psicologico del "killer", il suo passato e l'uccisione del padre; mi piace il ragazzo, che perdutamente innamorato, riesce quasi quasi a cambiarlo, ma non ho capito alla fine se è morto o no.
Complimenti per la trama, ma non mi convince per l'antologia.

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