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1Uova di balena Empty Uova di balena Gio Giu 30, 2022 12:41 pm

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Kate aveva litigato a lungo con Kurtley, un ragazzo di origini aborigene che viveva vicino al suo albergo. Dava a lui e a tutti i nativi le responsabilità del suo tracollo economico: per colpa delle fandonie sul suolo sacro di Uluru e degli autoctoni, nessuno poteva più scalare il monte, e quindi nessuno più dormiva a Yulara.
Kurtley le aveva spiegato l’importanza di Uluru e delle conseguenze della sua profanazione, ma lei non sentiva, non lo ascoltava.

L’hotel Fabergè, a Yulara, era pieno di uova. Riproduzioni, naturalmente. La reception brulicava di quelli che Kate non esitava a definire “falsi d’autore”.
L’uovo è la prova che la perfezione esiste, perché se parti da qui arrivi qui”, diceva tenendone in mano uno e seguendo la circonferenza con il dito indice della mano sinistra. La sua passione per la forma ovale si rispecchiava in ogni ambiente dell’hotel che gestiva. Nessuna stanza aveva spigoli, nessun letto aveva la classica forma rettangolare: tutto era smussato e riccamente decorato.
Ogni camera dell’albergo, oltre allo stile pomposo degli zar russi di fine Ottocento, possedeva il nome di un uovo Fabergè: la Gigli, la Mughetti, la Trifoglio, la Incoronazione, la Transiberiana, la Palazzi Danesi
Una di quelle camere non era aperta al pubblico da ormai due anni: dall’inizio della pandemia, con le prime chiusure, James ci si era rifugiato e non ne era più uscito.

James viveva nella suite dell’Orologio blu con serpente.
Due stanze. La prima era un salotto, con due divani blu, due poltrone blu, la tv incastonata in una cornice anch’essa senza spigoli, e una gigantesca foto di Uluru, senza spigoli, riempiva la parete dietro a uno dei divani.
Nella seconda stanza, attigua, il letto ovale con le lenzuola di colore blu reale, lo specchio, tondo, con la cornice placcata in oro al posto del capezzale.
Per James quello era un posto sicuro: “It’s my safe place, mum”, diceva con la sua voce tremante e insicura.
I suoi attacchi d’ansia, dalla morte del padre quattro anni prima, erano peggiorati: aveva lasciato la scuola pubblica e si istruiva in autonomia in albergo; inoltre, aveva allontanato quelle poche persone con le quali era riuscito a fatica a instaurare un rapporto di amicizia. Aveva perfino chiuso le porte all’amore di Julie.
Quello con Julie era stato il tipico amore sedicenne: assoluto e violento. Sembrava dovesse durare in eterno. Invece era morto assieme a suo padre.
Lo trovarono senza vita, lui e sua madre tornando dal supermercato, mentre stava dipingendo di rosso una bicicletta in garage.
Kate, per provare in qualche modo a superare il proprio lutto, si era buttata a capofitto nel lavoro in hotel. Gli affari, prima delle chiusure per l’emidemia, andavano bene: erano tantissimi i turisti che visitavano quel luogo magico, mistico, caldo e rosso.
James, per provare in qualche modo a superare il lutto per la perdita del padre, si era buttato a capofitto in quella che era la sua passione: il calcio.
Non quello giocato, però: “It’s such an ordinary game”, diceva. Lui preferiva elevare il livello della competizione: preferiva dirigerle, le gare.
Era diventato arbitro. Stringeva fischietto e cartellini e si sentiva vivo. Aveva brillantemente superato l’esame e aveva ottenuto l’abilitazione.
La pandemia aveva però bloccato tutto e quindi James non era mai sceso in campo.
L’unica consolazione era quel videogioco per la playstation che sua madre gli aveva regalato per il sedicesimo compleanno: Referee Master. Era un videogioco particolare: per la prima volta non si giocava a calcio, ma lo si arbitrava.
Le sue giornate erano lì, ad arbitrare. Così come le sue nottate.
Tra una partita e l’altra, James passava il tempo di quarantena forzata navigando nell’internet. Era un ragazzo molto curioso, appassionato di occulto e attratto dall’illegale.
Aveva scoperto per caso, una notte, un blog che parlava di Lean, una nuova droga facile da preparare in casa: bastava dello sciroppo per la tosse e una bevanda gassata e il gioco era fatto.
Una di quelle notti, navigando sul Dark web sotto l’effetto di Lean, si era imbattuto nella Balena Blu. Il blu lo affascinava, quindi non poteva non provare quel gioco. E poi la violenza lo eccitava.
La Blue Whale lo aveva ormai trascinato in un tunnel senza uscita, complice l’effetto di Lean.
Le prime prove erano relativamente semplici. Qualche taglio sulle braccia e sulle gambe, ascoltare musica psichedelica e vedere filmati violenti: c’erano omicidi, suicidi, violenze sessuali, torture. Ogni video era amatoriale, la sofferenza delle vittime era reale.
James, di fronte a quei video, si masturbò.
Il suo atteggiamento nei confronti della vita era cambiato. La sua segregazione in camera era totale. Usciva solo di notte, di nascosto, per passeggiare sui cornicioni e sui tetti degli hotel di Yulara, come gli prescriveva il gioco.
Il resto del tempo lo passava nel salotto della suite dell’Orologio con serpente, giocando a Referee Master, a drogarsi e ad attendere le istruzioni della Balena Blu.
Era aggressivo nei confronti degli oggetti: aveva ormai distrutto ogni suppellettile presente in camera.
Era aggressivo nei confronti della madre: la insultava continuamente, per ogni inezia. Le attribuiva le responsabilità di ogni cosa, dalla morte del padre alla pandemia.
Il ragazzo non arrivò mai alla prova finale, quella di gettarsi dal tetto di un palazzo e di saltare giu.
Nella prova numero 34 la Balena Blu gli aveva chiesto di tagliarsi le vene con una lametta. Non era la prima volta che lo faceva, gli serviva per scaricare la tensione e tirare fuori il “sangue cattivo”. Ma quella volta il sangue cattivo da tirare fuori era troppo e James fece dei solchi eccessivamente profondi su quegli avambracci già segnati da numerose cicatrici.
Kate lo trovò senza vita, in una pozza di sangue, con gli occhi sbarrati nella direzione Uluru.
Da allora l’hotel Fabergè era passato in secondo piano, abbandonato a una decadenza che lo impolverava e lo spegneva.
Kate aveva licenziato tutti i propri collaboratori: nessuno preparava più le colazioni, nessuno puliva più le camere, nessuno passava le nottate in reception.
Nessuno chiedeva più una camera.
L’emergenza sanitaria era passata, ma neanche un cliente ormai alloggiava da lei: le recensioni al suo hotel erano diventate pessime e le orde di turisti che assaltavano la sacra montagna non c’erano più a causa del divieto di scalarla.
Era rimasta sola.
Sola e vuota.
Il suo ragazzo l’aveva lasciata sola con le sue uova.
Kate passava le giornate nella suite dell’Orologio blu con serpente, sul tappeto blu macchiato di sangue. Abbracciava il cuscino e giocava alla playstation a Referee Master. Le lacrime inondavano i suoi occhi a ogni cartellino, a ogni fischio di quel gioco che era lei ora a comandare. Era lei adesso l’arbitro: le regole erano sua responsabilità ed era lei a decidere se una cosa era giusta o sbagliata.
Fu alla fine di una partita a Referee Master che tutto le fu chiaro.
La sua vita aveva assunto una nuova consapevolezza.
La consapevolezza per riuscire a capire di chi era la colpa.
Non c’erano angoli o spigoli nella sua vita: tutto doveva chiudersi perfettamente, tutto era un cerchio e tutto doveva compiersi.
La colpa era di Uluru, che gli aveva sottratto il marito prima e il lavoro dopo.
La colpa era di uno stupido gioco di arbitri, che le aveva sottratto suo figlio.
La colpa era di quel posto: nel proprio delirio senza lucidità, era Uluru la causa di tutto.
La colpa era di quegli stupidi aborigeni che ritenevano sacra una semplice montagna.
La colpa era del governo che dava ascolto alle credenzesensa senso di un popolo rimasto primitivo pure in età contemporanea.

Su Uluru tutto doveva finire.
I 17 chilometri che separavano l’hotel dalla montagna venivano percorsi in cinque ore dai turisti. L’affanno del caldo di luglio costrinse Kate a camminare per circa otto ore prima di trovarsi ai piedi di Uluru. Le lacrime le rigavano il viso impolverato di ocra. La disidratazione le aveva spaccato il labbro superiore.
Il gigantesco masso era diventato di un rosso accecante e vivissimo. Kate non riusciva più a sostenerne lo sguardo: ogni volta che guardava Uluru rivedeva in esso il sangue di suo figlio e la morte del marito.

Non era più possibile andare sulla cima del sacro monte, ma lei ci andò lo stesso.
Sapeva esattamente come sfuggire ai controlli e arrivare in una delle pozze tanto sacre agli aborigeni.
Il sentiero delinato sul fianco nord del monte era coperto da pochi arbusti e segnato da simbologie aborigene che significavano morte e maledizioni per chiunque profanasse quel sacro luogo.
Si era fermata sul ciglio di una pozza.
Passarono delle ore prima che si decidesse a farlo. Non piangeva, non urlava, non si strappava i capelli, non si schiaffeggiava più.
Era lì, immobile.
Il suo corpo era lì, immobile.
Un guscio vuoto, un uovo senza più vita.
Fu lì, dove era nato il tempo del sogno, che Kate versò il proprio sangue tagliandosi la gola.
Il rosso dentro di sé era adesso il rosso di Uluru.

2Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mar Lug 05, 2022 7:13 am

Mac

Mac
Padawan
Padawan

Ciao, innanzitutto volevo dirti che in luglio in Australia siamo in inverno la temperatura massima è di 17/18 gradi.
Il racconto parte da con la rabbia di lei verso gli aborigeni. Questa rabbia si spegne lì per lasciare il posto ad una serie di descrizioni (soprattutto dell’albergo) che spengono il sentimento.
Anche quando subentra la figura del figlio succede lo stesso. Accenni al suo disagio e poi racconti una sequela di fatti (droga, blue whale, prove).
Fermati sulle sensazioni, entraci dentro. Come ti saresti sentit* se fosse capitato a te?
La scrittura è abbastanza buona, i paletti ci sono anche se non sempre perfettamente inseriti nel contesto.
Il titolo mi lascia perplessa, non lo trovo perfettamente centrato.
Alla prossima lettura.

3Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mar Lug 05, 2022 8:45 am

Stefy

Stefy
Padawan
Padawan

Mac ha scritto:Ciao, innanzitutto volevo dirti che in luglio in Australia siamo in inverno la temperatura massima è di 17/18 gradi.
Ciao Mac.
Solo una precisazione a riguardo del clima in Australia:
E' un continente più grande dell'Europa ed è vero che è inverno (al Sud nevica) ma al Nord e ad Alice Springs fa un caldo da morire (viaggio di nozze in Australia dal 22/7 al 19/8  2001)  Wink

A vivonic e Petunia garba questo messaggio

4Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mar Lug 05, 2022 9:36 am

Mac

Mac
Padawan
Padawan

Stefy ha scritto:
Mac ha scritto:Ciao, innanzitutto volevo dirti che in luglio in Australia siamo in inverno la temperatura massima è di 17/18 gradi.
Ciao Mac.
Solo una precisazione a riguardo del clima in Australia:
E' un continente più grande dell'Europa ed è vero che è inverno (al Sud nevica) ma al Nord e ad Alice Springs fa un caldo da morire (viaggio di nozze in Australia dal 22/7 al 19/8  2001)  Wink
Certo, però se guardi le temperature medie ad Ayers rock, in luglio la massima è 18 gradi.

A paluca66 garba questo messaggio

5Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mar Lug 05, 2022 9:23 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un racconto particolare questo.
Leggendolo ho avuto l'impressione che ci fosse sì un'idea di fondo, ma che non fossero chiare tutte le tappe attraverso le quali sviluppare e fare progredire la trama.
C'è qualcosa di vagamente disturbante e inquietante in tutta la narrazione: la dipartita del marito di Kate, le navigazioni di James nel dark web, le sfide della balena blu sino alla prova fatale, la risoluzione di Kate a chiudere il cerchio in ogni modo, anche in maniera estrema e definitiva, le credenze e le maledizioni degli aborigeni sullo sfondo. 
È come se ci fosse qualcosa di predefinito in tutto questo, di immutabile, e la forza di questo elemento incontrovertibile riesce quasi a mettere in secondo piano qualche indecisione nei passaggi della trama.
Infine una battuta su Kate: è un buon personaggio, con caratteristiche ben definite. Ha carattere, è decisa, decisione che ci viene ben rappresentata dalla frase iniziale sulla perfezione dell'uovo.
Insomma, non tutto è perfetto e si incastra in maniera ottimale, però il racconto mi ha soddisfatto.
Ripeto, quel senso d'ineluttabile che permea il racconto mi sembra ben riuscito.

6Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mer Lug 06, 2022 1:16 am

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ho trovato delle idee molto originali e suggestive in questo racconto ( l'hotel Fabergé è spettacolare! Mi piace come l'hai descritto e immaginato), però non ho trovato la stessa "potenza", che hai inserito in alcune descrizioni, dentro la storia.
Il rosso del sangue e quello della tinta collegano nella mente di Kate le morti dei congiunti, che poi rispecchierà nel colore rosso di Uluru: questo aggancio, questa circolarità è bella e potente, ma nello stesso tempo non risalta come dovrebbe.
Ho notato qualcosa di sbilanciato nel testo, qualcosa che ne altera il ritmo con il conseguente allontanamento del lettore dal pathos della storia, che non è mai incalzante come dovrebbe.
Credo che questa sensazione derivi da un uso del pov molto arbitrario e, forse, poco adatto.
Inizi con il focus su Kate, poi diventi esterno, poi zoommi su James, poi torni su Kate, inserendo incursioni di onnisciente qua e là.
Credo, ma questa è solo una mia sensazione, che questa struttura abbia frammentato la storia e la trama da sola non basti a diventare il collante adatto per tenerla in piedi: quello che rimane nella mente sono i tre protagonisti (Kate, James e l'albergo) che stranamente sembrano raccontare storie diverse e non si amalgamano mai del tutto. L'atteggiamento di Kate è quello che risalta di più per incoerenza: praticamente non fa niente per salvare il figlio dalla sua depressione e da la colpa di quella morte praticamente a tutti, tranne che a se stessa. Questo atteggiamento mi ha colpita perchè la fa sembrare menefreghista, quando in realtà me l'ero immaginata una donna attiva, dinamica e creativa.
Una storia con una forte traccia in sottofondo, ma che, a mio avviso, avrebbe trovato più forza in un maggiore e più attento approfondimento psicologico dei personaggi.

7Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mer Lug 06, 2022 6:20 pm

The Raven

The Raven
Admin
Admin

Hai scritto un racconto particolare, autore, che è attraversato nella sua interezza da un velo nero. Non c’è mai gioia, non c’è mai serenità. Anche le cose più belle, come un gioco alla play, diventano sinistre, assumono un alone negativo.
E se questo era il tuo intento, credo tu ci sia riuscito bene.
Particolare l’idea delle uova Fabergè, ne avevo sentito parlare ma non ne conoscevo la storia e le particolarità: ho fatto una ricerca su Wiki e mi si è aperto un mondo! E per questo ti ringrazio, mi piace un sacco scoprire cose nuove e curiosità.
Nel titolo hai voluto inserire due degli elementi che sono importanti nella vita dei protagonisti: le uova per la mamma (tutto gira intorno a questo elemento per lei) e la balena per il figlio (la balena lo ha portato alla morte). Non so se poi ci sia un significato che va oltre (anche perché, se non erro, le balene uova non ne fanno xD).
Sei partito da un tema non originalissimo, la quarantena, per sviluppare una storia iperbolica ma comunque verosimile: ok a confinamenti e misantropia, speriamo che non si sfoci spesso in suicidi però.
La scrittura mi pare lineare e la storia si legge bene, non ho notato refusi.
Non ho trovato il gioco degli arbitri on line, quindi se lo hai inventato tu complimenti per la fantasia! Very Happy
Non avevo notato la svista della temperatura, leggendo. Sono andato a controllare ed è vero, in luglio là non fa caldissimo. Però non credo sia un grosso problema, non è fondamentale nell’economia del racconto.
Un lavoro soddisfacente, per quanto mi riguarda, caro autore.


______________________________________________________
IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.


REACH OUT AND TOUCH FAITH!                                                                                               Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
                                                                                         del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai!
Quel vizio che ti ucciderà
non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere.

8Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mer Lug 06, 2022 11:39 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Titolo: decisamente indovinato.
Trama: un classico, non per questo tediante, che ripropone il momento di un lutto che stravolge una famiglia, dove si cerca di superare in qualche modo il dolore, anche nella solitudine delle fatiche di ogni giorno, motore per una possibile ripartenza.
Ma la vita o il destino, una volta imboccata una strada, quella segue.
Devo dire che ad una prima lettura il racconto non mi aveva preso, nonostante ci fossero tutti gli ingredienti per farne un buon pezzo: l’ambientazione ben descritta, una trama che ha incorporato i paletti con un certo stile e personaggi ben delineati.
A dispetto di ciò, non mi sono emozionata come mi sarei aspettata. Il lutto è per me un argomento molto delicato ed è per questo che ho voluto rileggere il racconto per capire come mai non ne fossi entrata in sintonia. Se fosse solo una certa staticità della narrazione, quasi una cronistoria degli eventi, a non consentire di leggere meglio tra le righe.
La risposta era nell’incipit: la rabbia che la protagonista prova non l’ho più ritrovata, mentre avrebbe potuto essere portante per il racconto, perché la rabbia è “un sentire” molto forte, che passa.
Ovviamente rispettando la scelta della Penna, cui vanno comunque i complimenti per la scrittura e per la fantasia, un racconto così l’avrei visto bene scritto in prima persona, dove la protagonista lascia esplodere, in un crescendo, l’insieme di sentimenti che prova.
La rabbia di un lutto inaspettato e che sente quasi come un dispetto. Per gli indigeni e le loro “stupide” credenze e per la pandemia, causa del fallimento dell’hotel.
La rabbia per non essere riuscita a comprendere a fondo l’enorme e drammatico disagio del figlio;
di averlo quasi abbandonato a sé stesso in quella stanza così bella e curata nei particolari, la più lussuosa, scoprendo poi – perché col suicidio le cose sarebbero emerse – come fosse diventata il rifugio per comportamenti malsani.
La rabbia per aver accettato che lui vi si rinchiudesse, pensando che nel diventare arbitro e poi nel gioco che lei gli regala, potesse trovare le risorse per andare oltre.
Ma lui è un ragazzo, solo un ragazzo, facile preda della parte oscura del web.
La rabbia avrebbe potuto essere l’elemento vincente e tutti i dettagli, distribuiti con equilibrio, avrebbero trovato il giusto collocamento.
Scrivere in prima persona è difficile, e ovviamente in prima persona non si può descrivere il proprio suicidio: però partendo dal rendere – quasi come una lettera lasciata su un tavolo - l’idea della fatica della salita che l’aspettava, dall’illusione che lassù avrebbe trovato risposte che, se non fossero arrivate, avrebbero reso il rosso della roccia ancora più rosso dal colore del suo sangue poteva funzionare.
Ma questa è una mia personale chiave di lettura.
Dicono che quando si subisce un lutto devastante, il nostro cervello ci difende, ci impedisce di farci del male. È un meccanismo chimico, ma non sempre funziona.
 
Le mie note: ci sono alcuni refusi, niente di eclatante: emidemia, credenzesensa senso, saltare giu, sentiero delinato
La reception brulicava  - brulicare mi sa più di sciame di insetti. Forse: Nella reception erano stati distribuiti, ad arte, molti….
il dito indice non è poi importante quale dito sia, il gesto visivamente è ben chiaro


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

9Uova di balena Empty Re: Uova di balena Gio Lug 07, 2022 7:53 am

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

A me il racconto è piaciuto molto.
Ulru con tutte le colpe attribuite, da sasso diventa personaggio. La storia è dura e intensa e si capisce tutto.
Il rosso del sangue che si unisce al rosso della roccia nella scena finale disturba il cuore. È tremenda.
Un abbraccio.

10Uova di balena Empty Re: Uova di balena Gio Lug 07, 2022 12:40 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Il rosso e il blu.
Tutto il racconto è permeato da tali colori, presenti sia nella loro forma fisica che metaforica.
Già nell'incipit, è rossa la rabbia di Kate e rossa è Uluru.
Quando il padre muore, sta dipingendo una bicicletta di rosso.
Rosso è uno dei crtellini dell'arbitro.
E rosso è il sangue che scorre attraverso tutta la storia.
Blu è la stanza nella quale James si rinchiude, diventando una sorta di hikikomori, e blu è l'arredamento.
Blu è la balena del gioco che lo porterà alla morte (non quello degli arbitri).
Blu è la tristezza (blue in inglese significa triste) che si respira fra le righe.
Ma il rosso e il blu sono due colori difficili da maneggiare, è difficile accostarli. Perché non sono colori complementari, ma quasi opposti, sia nello spettro della luce, sia nel loro significato.
Il rosso sta per vitalità, aggressività, rabbia; il blu simboleggia apatia, tristezza, introspezione.
Nel delineare i due personaggi, l'autore ha voluto mischiare i colori e i risultati sono contraddittori. Kate e James sono contraddittori, nella loro alternanza fra rosso e blu, e il racconto stesso manca di una coerenza di fondo, di un filo conduttore univoco (che forse sarebbe pututo essere la rabbia di Kate che troviamo all'inizio e che poi invece si disperde).
Anche la scrittura risente di quello strano mix, nonché di una serie di imprecisioni che intaccano la fluidità della lettura ("Il resto del tempo lo passava" - "passava il resto del tempo"; "che gli aveva sottratto" - "che le aveva sottratto"; "credenzesensa" - "credenze senza" ecc...).
Due parole sull'uso superficiale del "tempo del sogno", buttato là quasi per caso verso la fine. Il tempo del sogno è un elemento molto importante della cultura aborigena australiana e indica il momento che precede la creazione del mondo e della vita. Non penso meriti una citazione così en passant.
In definitiva, una storia importante, che poteva essere gestita meglio.
M.


______________________________________________________
"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

11Uova di balena Empty Re: Uova di balena Gio Lug 07, 2022 4:02 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

In effetti hai voluto presentare il grande problema che affligge i ragazzi di questi tempi di sottomettersi a quei giochi estremi che a volte portano alla morte e ciò va benissimo ma poi tutto diventa un horror: padre morto, figlio morto, madre che si uccide e ciò mi ha disturbato nella lettura. Mi piaceva quell'Hotel Fabergé con tutto che ruotava intorno alle uova. Una bella idea che non è servita a nulla. Ecco. Sono un po' deluso. La scrittura è buona e ho trovato solo un paio di sviste " credenzesensa" e "deinato".

12Uova di balena Empty Re: Uova di balena Ven Lug 08, 2022 8:09 am

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Ho letto più volte il racconto perché non riuscivo a individuare bene cosa non mi convincesse.
Provo ad analizzare per spiegarmi.
La struttura è sbilanciata. La descrizione iniziale fa presagire che accadrà qualcosa di molto brutto
e, in effetti, eccome se accadrà, eccome se è accaduto.
La descrizione dell’hotel è la parte che ho apprezzato di più. Molto particolare e strano per il luogo aver pensato di arredare una struttura turistica con le uova fabergè. Riuscita anche l’immagine iniziale della donna. Dopodiché inizia la storia del figlio, cambiando focus rispetto all’inizio e questo già non funziona.
Un narratore esterno e onnisciente racconta, con una brutta esposizione al trapassato prossimo (molto faticoso da leggere e sostenere – tant’è che a volte fa capolino il p. remoto –)
Ti faccio un esempio:


Aveva perfino chiuso le porte all’amore di Julie.
Quello con Julie era stato il tipico amore sedicenne: assoluto e violento. Sembrava dovesse durare in eterno. Invece era morto assieme a suo padre.
Lo trovarono, senza vita, lui e sua madre tornando dal supermercato, mentre stava dipingendo di rosso una bicicletta in garage.
Questa scena è talmente drammatica che “raccontata” così perde del tutto la propria forza.  


Le emozioni raccontate rimangono sterili sul foglio. Sarebbe stato interessante farle vivere al lettore mantenendo il pdv iniziale sulla mamma, magari con qualche dialogo tra i due. O mancato dialogo. La madre che bussa alla porta, il ragazzo non risponde, per es.) 
L’inserimento dell’arbitro non è ben riuscito, la gestione del difficile rapporto con gli aborigeni è solo abbozzata.
Ci sono molte idee, una storia potenzialmente forte ma davvero troppi elementi. Pandemia, hikikomori,
aborigeni, un amore giovanile spezzato, una madre devastata dal dolore, un’imprenditrice che cede alla disperazione. Come se la traccia di fondo non fosse stata pensata a dovere. Qual è il messaggio per il lettore? 
Un messaggio non chiaro, una scrittura un po’ ingessata, fanno sì che il racconto non offra il massimo delle sue potenzialità. 

13Uova di balena Empty Re: Uova di balena Dom Lug 10, 2022 2:23 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Credo che il forte limite di questo racconto sia il senso di scollamento che le sue varie parti, i suoi personaggi, trasmettono.
Come se il collage non fosse ben riuscito.
La rabbia iniziale di Kate contro Kurtley, personaggio che non torna più nella narrazione, inserisce in un mood di scontro tra culture che di fatto nella storia non compare più se non verso la fine.
La stessa Kate cede il posto di buona parte della narrazione a James, la cui tragedia assorbe il lettore e, forse, fa passare anche in secondo piano quella di Kate stessa.
La negatività, anche il sadismo, di James sono il vero fulcro della storia. Anche se forse, su un livello prettamente psicologico, sadismo e autodistruzione raramente vanno d'accordo, secondo me.

Infine si torna a Kate e alla sua comprensibile disperazione, anche se non ho ravvisato un vero motivo per il quale addossare a Uluru la colpa della morte di suo marito, se non in un senso molto lato.
Alla fine, il suo suicidio chiude il cerchio della tragedia. Al proposito, credo che tagliarsi la gola sia un'operazione inutilmente dolorosa e non così facile da fare.
Voglio dire: per sgozzare qualcuno devi segare duro da un lato all'altro. Farlo a se stessi dev'essere qualcosa di estremamente difficile e truculento, a meno di avere una certa forza bruta nel braccio.
Tagliarsi le vene è decisamente più indolore.

Tutto il racconto appare senza speranza fin dall'inizio, ed è permeato di una tristezza di fondo, un'amarezza, che ben saltano fuori tra le righe. Ha una forte carica emotiva che però è altalenante, oscillante, complici vari cambi di pdv che spesso disorientano il lettore.
Molto buone le descrizioni e fantastica l'idea di sfruttare le uova Fabergé (che non conoscevo) come tema portante dell'hotel. Tra l'altro, guardando le foto di queste uova, le trovo di una pacchianeria disarmante.
lol! 

Molto buono anche lo stile di scrittura, al netto di qualche refuso abbastanza appariscente.

In conclusione, il racconto è buono e ha molti lati positivi.
Però appare davvero tanto slegato, disomogeneo, come se fosse un collage di più cose, storie ed emozioni, che non legano del tutto.
Forse, ma è un'idea mia, avrei giocato di più sul tema dell'esoterismo sottile, lasciato intendere. Questo avrebbe dato uno spessore maggiore alle tre morti dei personaggi e avrebbe anche dato più valore al tema dello scontro culturale con gli Aborigeni, che l'incipit aveva introdotto ma che si è poi perso per tutta la storia, finale escluso.

EDIT - il titolo è d'effetto ma non mi convince, non so perché.

14Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mar Lug 12, 2022 12:46 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Il pregio di questo racconto è che riesce a trasmettere un senso di angoscia tipica forse dei nostri tempi, ma non solo.
Le disgrazie che colpiscono i protagonisti si susseguono ora dovute agli eventi, alla cattiva sorte, ora provocate da scelte scellerate.
Katesognatrice ma distratta, è una madre assente.



Non conoscevo la droga Lean fatta di sciroppo alla codeina mischiata a una bevanda gassata, pensa tu! La codeina la vendo, ma con ricetta medica.


Tornando al racconto mi è piaciuto l’uso dei due colori il blu e il rosso che hai usato, quasi fossero una matita da insegnante, per correggere gli errori di una vita sbagliata.

 
mi hanno infastidito, invece il ripetere la stessa frase a distanza di breve tempo, come se non fossi sicuro di quello che hai scritto o che il concetto, per te importante, potesse sfuggire al lettore.
questo rallenta il ritmo della lettura


Titolo enigmatico, ma secondo me azzeccato!

15Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mer Lug 13, 2022 12:34 pm

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Che trip!
Mi sento sopraffatto dal racconto è forte, potente eppure è così veloce che tutto passa non lasciando il tempo di assimilare le cose. 
È un racconto con delle idee pazzesche ma che risultano slegate e i salti da un personaggio all'altro sono così repentini da non lasciare molto spazio all'assimilazione. 
Ero appena entrato nel mondo perverso di James che... Boom! Subito muore. 
Credo che il testo meriti maggior respiro. le sue parti sono tutte bellissime e interessanti. 
Come diavolo ti è venuto in mente l'idea delle uova di Fabergé? È assolutamente geniale! 
Non c'è una singola parte che non mi piaccia del testo peccato che nell'insieme in racconto non risulti coeso ma soprattutto queste parti non sono valorizzate e con questa fretta il testo perde metà della sua bellezza.

P.S. Il titolo mi piace tantissimo!

16Uova di balena Empty Re: Uova di balena Gio Lug 14, 2022 8:19 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Attribuisco le imprecisioni formali alla fretta, come se fosse un racconto elaborato all’ultimo tuffo.
Quanto al contenuto ho trovato un po’ di confusione mista a ingenuità e situazioni non propriamente credibili. Prima fra tutti il subentro nella Balena Blu di Kate, per di più con il ruolo di arbitro che è un’evidente forzatura che cerca di ottemperare ai vincoli dello step.
Per rendere più gradevole il racconto suggerirei, con spirito costruttivo, di mantenere le buone idee della storia, costruendo una nuova traccia che dia una maggiore credibilità e coerenza alla vicenda.
Fra le idee valide certamente quella delle forme ovali, quale espressione simbolica del carattere  di Kate.

17Uova di balena Empty Re: Uova di balena Dom Lug 17, 2022 4:55 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

Mi spiace ma non mi è piaciuto molto.
perbacco, l'idea è buona e ci sono ottimi spunti, ma lo sviluppo complessivo non è per niente all'altezza.
troppi stacchi, pare quasi di leggere una serie di episodi che poi vegono collegati tra loro.
anche se parli di morte dall'inizio alla fine, con suicidi, lutti e così via, non mi arrivano le emozioni, quasi fosse un racconto sterilizzato, cioè un resoconto dei fatti e niente altro.
credevo che Kate si riscattasse in qualche modo, invece va fuori di testa pure lei e si uccide.
ci sono alcuni refusi, comunque già segnalati da altri.
nel complesso sono rimasto poco soddisfatto, mi spiace.


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L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Uova di balena Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

18Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mer Lug 20, 2022 2:46 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Sembra di osservare una di quelle sequenze accelerate, dove le ore passano veloci e una giornata dura pochi istanti, con la luce e il paesaggio che cambiano continuamente colore, il cielo che si riempie di nuvole e si svuota.
Questo per dire che la narrazione attraversa uno spazio breve cambiando continuamente, concentrandosi su soggetti sempre diversi, e l'unica cosa che sembra tenerla insieme è il tono scelto per raccontare una storia che fondamentalmente è una storia di autodistruzione.
Kate, Kurtley, Uluru, Yulara, l'hotel, le uova, le stanze, James, Julie, il padre, il videogioco, la droga Lean, la Balena Blu, sangue che scorre, Kate, Uluru. Tante cose per uno spazio breve.
In qualche modo mantieni la tua promessa e il racconto ha una forma circolare si apre e si chiude con Kate e Uluru, ma il processo per arrivarci è tutt'altro che lineare come la superficie di un uovo, ma tortuoso, costellato di situazioni che appaiono e scompaiono un istante dopo (Julie, per esempio) o che sembrano un po' forzate dai paletti del concorso (il videogioco soprattutto).
Come tutte le storie di autodistruzione ha un suo fascino, un'atmosfera che attrae e respinge allo stesso tempo, una serie di contrasti interni che cercano sempre una soluzione estrema.
Non mi convincono tanto certi inserti in inglese. Per quanto riguarda i paletti direi che Uluru si porta via gran parte dello spazio. L'arbitro lo trovo davvero un po' forzato, ma ovviamente nella storia che hai scelto di raccontare non c'era spazio per Bud Spencer. Anche se forse potevi dargli più spazio, dargli più spessore. L'arbitro è uno spettatore privilegiato e allo stesso tempo ha in mano parte del destino della partita. C'è controllo e passività. Forse si poteva insistere di più su questo.
Salotto presente. Non centrale, ma indubbiamente è un set che si alterna a Uluru come sfondo per la storia che racconti.
Il mio giudizio finale non è assolutamente negativo. Ma non è nemmeno positivo. Direi che è uno di quei racconti che più lo leggi e più senti la necessità che l'autore ci metta le mani, eliminando ciò che è superfluo e potenziando ciò che ha bisogno invece di maggior respiro. Però a una prima lettura lascia comunque un segno. Ha delle immagini forti, che trasmettono un senso di disagio, di liberazione nel finale. Riuscire a comunicare a livello emotivo è importante, è metà del lavoro di un racconto.


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Uova di balena Senza_10

19Uova di balena Empty Re: Uova di balena Mer Lug 20, 2022 5:15 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Prima di tutto, il ritmo. A volte velocissimo, altre volte lento, senza che io abbia individuato una ragione stilistica per questi cambiamenti che mi paiono abbastanza casuali. 
Secondo punto, la coerenza interna. Le depressioni e le altre forme di disagio mentale possono anche non avere una spiegazione nella vita vera, ma in un racconto dovrebbero essere motivate. La storia appare poco credibile, un insieme quasi affastellato di situazione drammatiche. 
Terza osservazione, lo stile è troppo fotografico. Come se vedessimo qualcosa da una telecamera nascosta, senza montaggio, senza un'idea forte che tenga insieme il susseguirsi di vicende drammatiche.
Insomma come avrai capito autore/autrice il tuo racconto non mi è particolarmente piaciuto.

20Uova di balena Empty Re: Uova di balena Gio Lug 21, 2022 10:35 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Errori/refusi:
Gli affari, prima delle chiusure per l’epidemia, andavano bene
Kate lo trovò senza vita, in una pozza di sangue, con gli occhi sbarrati nella direzione di Uluru.
La colpa era del governo che dava ascolto alle credenzesensa senso
Il sentiero delineato sul fianco nord del monte
La prima era un salotto, con due divani blu, due poltrone blu, la tv incastonata in una cornice anch’essa senza spigoli, e una gigantesca foto di Uluru, senza spigoli, riempiva la parete dietro a uno dei divani.
Questa frase non mi convince, non solo è troppo lunga ma la foto di Uluru è introdotta dopo un elenco di oggetti senza il necessario stacco; io l'avrei scritta così: La prima era un salotto, con due divani blu, due poltrone blu, la tv incastonata in una cornice anch’essa senza spigoli; una gigantesca foto di Uluru, senza spigoli, riempiva la parete dietro a uno dei divani.
James, di fronte a quei video, si masturbò.
Il ragazzo non arrivò mai alla prova finale
James fece dei solchi eccessivamente profondi su quegli avambracci già segnati da numerose cicatrici.
Kate lo trovò senza vita, 
Passarono delle ore prima che si decidesse a farlo.
In tutte queste frasi l'uso del passato remoto non mi è piaciuto, io avrei continuato anche in queste occasioni a seguire il filo principale del racconto e quindi avrei, rispettivamente, scritto: si era masturbato; non era arrivato; si era fatto dei solchi; Kate lo aveva trovato; Erano passate delle ore.
Paletti
La stanza: il salotto è presente e centrale.
Luogo: Uluru, troneggiante minaccioso per tutto il racconto.
Personaggio: l'arbitro c'è anche se l'utilizzo che ne hai fatto non mi ha convinto completamente.
Perché sì: perché hai trattato un argomento molto importante, di cui si parla troppo poco, di tutto quel sommerso della rete in cui Blue Whale è solo la punta di un terribile iceberg.
Perché no. al di là di errori e refusi che danno l'idea di uno scritto affrettato senza che ci sia stato lo spazio per una attenta revisione, è proprio come hai trattato un problema che sento grave come quello dei giochi alla Blue Whale a non avermi convinto. A un certo punto sembra quasi che tutto quello che succede sia causato dalla presenza magnetica di Uluru e rischia di passare in secondo piano l'accusa ai criminali che adescano in rete giovani sprovveduti e facilmente influenzabili.
sono certo che ci sarà una spiegazione che ci darai a bocce ferma e che a me è sfuggita ma purtroppo il racconto non entrerà in lizza per la mia cinquina.


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Uova di balena Badge-3

21Uova di balena Empty Re: Uova di balena Ven Lug 22, 2022 1:45 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Inizio con le cose che mi sono piaciute. Sicuramente l’ambientazione dell’hotel, della suite, del salotto, il tema delle uova di Fabergè. Sicuramente la gestione dei colori, il blu e il rosso che permeano tutto il racconto.
Molto interessante, ma da approfondire, il tema del Blue Whale Challenge, che sembra affascinare molti ragazzi nei nostri tempi.
Non mi è piaciuto però come si sono sviluppate queste idee, spesso slegate, a volte troncate, con personaggi uniti ma slegati. Il tutto sempre solamente narrato, raccontato, senza un dialogo a portare avanti la trama, ad alleggerire la lettura.
Questo porta, secondo me, a non vivere le emozioni e quindi a non trasmetterle al lettore.
Comunque, molto interessante.

22Uova di balena Empty Re: Uova di balena Dom Lug 24, 2022 3:44 pm

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Penna. Leggendo il tuo racconto ho vissuto quello che mi piace leggere. Ho provato a leggere gli altri commenti e ho visto che ci sono refusi. Avendolo letto d'un fiato, non mi ero nemmeno accorto di quei problemi. Ho avvertito un rallentamento nei passaggi iniziali dove non mi è stato immediato capire chi e come si muovevano i protagonisti. Affronti un argomento serio, lo fai in maniera crudele e diretta, per questo mi piace, e mi tieni incollato alla tua costruzione. C'è un approfondimento "malato" ma pertinente nei profili psicologici dei tuoi personaggi, esagerato, non comune, ma ci sta e "l'esasperazione" è ciò che cerco anche nei miei testi: colpire, anche offendere perché il già visto mi annoia da morire. Hai la mia stima, Penna.

23Uova di balena Empty Re: Uova di balena Lun Lug 25, 2022 1:52 pm

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un racconto che vive sui contrasti e ci gioca. Il contrasto tra il grigio che pervade l'animo del racconto e i colori forti dal quale è composto. Il contrasto tra il blu e il rosso. Il contrasto tra le linee arrotondate delle uova e dell'hotel, e le lame taglienti con cui i due protagonisti si uccidono.
Un'idea sicuramente particolare che si perde un po' nella narrazione con balzi non sempre semplici da seguire. Racconto crudo. Paletti centrati abbastanza bene (non semplice l'arbitro, ma interessante il gioco della play sugli arbitri, mi piacerebbe sapere come l'hai immaginato).
Però alla fine della lettura manca qualcosa.
Grazie


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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

24Uova di balena Empty Re: Uova di balena Sab Lug 30, 2022 8:24 am

SuperGric

SuperGric
Padawan
Padawan

Parto dal titolo: fantastico. Un tocco di assurdo che mette insieme due elementi del racconto.
Il racconto invece mi ha lasciato un po’ così. Mi è sembrato, mi scuserai aut* e poi mi contraddirai, che tu non avessi bene in mente la storia: sei partito da un’ambientazione e dei personaggi, e poi ti sei lasciato trasportare dalle onde senza una guida se non le boe dei paletti. Questa non pianificazione ha lasciato un racconto frammentato con descrizioni interessanti ma fine a se stesse e personaggio senza un seguito.
Lo stile anche è un po’ così. L’incipit mi è sembrato un riassunto delle puntate precedenti e poi si procede a sbalzi, tra accelerazioni e situazioni che improvvisamente si troncano.
Insomma, non so se comprerei questo racconto.

25Uova di balena Empty Re: Uova di balena Sab Lug 30, 2022 11:03 am

Hellionor

Hellionor
Admin
Admin

Potenzialmente c'è tanto, in questo racconto. 
Trovo che la gestione della storia non sia calata nel ritmo che la storia richiede. 
Ti hanno già detto un bel po' di cosine sulle quali mi trovo d'accordo, la storia ha una potenza che viene smorzata dal registro narrativo, che resta un po' troppo distaccato e un po' troppo saltellante da Kate a James, alla morte del padre, a Uluru, all'hotel circolare (che è un'idea meravigliosa e poi un po' me la molli lì e non le dai più spazio.)
L'incipit non fa presagire che la storia vada a sguazzare nelle debolezze umane, e quindi non predispone il lettore (almeno me, ecco) sulla giusta onda emotiva. Il registro narrativo non è molto emozionale e questo mette distanza tra lettore e storia. Faccio fatica a calarmi nell'emotività dei personaggi. Manca del pathos, secondo me, in una storia che invece sembrerebbe doversi caricare di pathos a ogni frase, dati gli avvenimenti.
Ci sono idee davvero interessanti, ma a mio avviso questo racconto ha bisogno di un respiro più ampio per dare spazio alla parte più emotiva, rimaneggiando con cura alcuni passaggi da una scena all'altra per rendere tutto più "circolare".
A rileggerti
Ele

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