Quando il forum cambia sembianze...

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Nei giorni scorsi il forum è stato rivisitato e questo ha destabilizzato un po’ Orazio e Matilda, due “cosi” che albergano gratis nel mio Apple, oltre che Vilmaro, il mio unico neurone.
Lo sappiano gli Admin: anch’io ho avuto per un paio di giorni sensazioni ondivaghe di non sapermici più muovere, nel forum: a parte i colori, era tutto disallineato.
«Dovevate vederla la Cocca – noi la chiamiamo così - ! Uno spettacolo! Su in studio col suo Apple, poi giù in soggiorno sull’Ipad, poi a stressare quel sant’uomo di Amos: “Guarda sul tuo di Mac come si vede DT e descrivi.”»
«Beh, Orazio, non è solo un sant’uomo, è anche uno che ne sa. Un minuto per pensare, poi con calma le ha fatto cancellare i coockies su Firefox e tutto è andato a posto. Però anche gli Admin, potevano avvisare, eh! Un bel cartello “Lavori in corso” e tutti lì, come umarell a controllare. Tranquilli. Comunque, per quanto di mia competenza, concordo.»
«Su cosa, concordi? Sii più specifica.» Orazio è moolto preciso. Uno spaccaballe.
«Sul fatto che era uno spettacolo! Come sempre, comunque, quando c’è qualche problema informatico: il panico è un bradipo al suo confronto. Porella, la Cocca! E che pazienza il sant’uomo. Giobbe non era niente al suo confronto.»
Sarebbe stato strano se non si fossero fiondati nella discussione.  I cosi, Orazio e Matilda, se ne stanno comodi comodi tra i miei files, mai che diano una dritta per qualche racconto a tema, salvo poi ergersi a giudici. Solo allora arrivano i suggerimenti. E vivono a sbafo! Anche la minaccia di cestinarli non ha mai sortito effetto: sanno che vuoto il cestino raramente e riescono a saltarci fuori sempre per tempo.
«A sbafo! Parliamone! Siamo un insieme di primi lettori, editor, critici letterari ecc. ecc. Dobbiamo leggere proprio tutto quello che scrive, sennò si offende. Vero Matilda? Ma… Maty, bigodini anche stasera?»
«Anche stasera e sai perché? Ho fatto un giro in quei files un po’ datati, così per curiosare e sai cosa ho incontrato, anzi chi?»
«Non mi interessa più di tanto, è roba preistorica, ma tanto me lo dirai lo stesso, quindi… Matilda cara, mo dimmi un po’ chi hai incontrato?»
«Lui. Diego Castelli. IL vice questore aggiunto ecc. ecc.  Uauuu! Sempre un gran figo! Tenebroso, con quella barba di due giorni e quegli occhi grigi che…che brividi!»
«Ancora lui! Non l’ha ancora… terminato, in senso di… kaput…mor…Comunque se hai freddo, c’è un tutorial salvato per un bel punto per una copertina.»
«Cosaaa? Non ti permettere di pensare una roba del genere! E a te, cosa – non mi ricordo mai come si chiama la Cocca – giuro che se me lo fai morire, ma anche solo ferire, un graffio come dicono nei film, giuro che ti deleto tutti i file che neanche il sant’uomo di tuo marito te li recupera. Parola di Matilda.»
«Ha fatto il backup, non proprio ieri, ma l’ha fatto. Ogni tanto si ricorda dei buoni consigli del santo. Comunque potrebbe, dico potrebbe, capitare. A volte le storie finiscono. Senti, ma non hai visto il contadino del settimo step? E che roba! Vieni ti accompagno, tanto sei ampiamente maggiorenne. E molla la lacca, che il mio riporto sta a posto per conto suo!»
Vabbè, andranno avanti ancora un po’, fino quando Matilda non si sarà messa in ghingheri per andare a leggere quel TDR (Tentativo di Romanzo) dove ha messo un sacco di segnalibri. Orazio invece non ho capito dove si va a rintanare. Penso abbia capito come fare a spostare i file da una cartella all’altra, perché mi trovo ogni tanto un incipit d’annata tra le evidenze.
Avete presente i gatti che con la zampetta… zacchete, fanno cadere un bicchiere o altro e poi ti guardano con aria innocente: Chi, io?. Uguale.
Sono tornati pimpanti, ma in quei giorni anche loro erano un po’ agitati: ormai me li trovo sulle spalle quando leggo i racconti del forum: si portano bibite e popcorn, virtuali per fortuna, ma sentire tutto quel masticare nelle orecchie…
«Senti Cocca, magari non andare a spifferare tutte le nostre cose sul forum, che poi chissà cosa penseranno ora di te. Pensi che qualcuno ti prenda ancora sul serio?»
«Matilda, lascia perdere. Stasera è un po’ in crisi col nono step… vieni andiamo a curiosare nella venticinquesima cartella, se non ricordo male c’è un po’ di robetta veloce! Buona notte a tutti! E grazie per la compagnia!»

Mi piace molto questa scrittura libera, sfrenata, questa che racconta più di quello che sembra e corre senza scarpe, a piedi nudi, senza farsi male. Senza fare male.

tommybe ha scritto:Mi piace molto questa scrittura libera, sfrenata, questa che racconta più di quello che sembra e corre senza scarpe, a piedi nudi, senza farsi male. Senza fare male.

In effetti l'ho scritto stasera di getto, nel mentre che aspettavo che una delle due storie che ho in mente per il nono step decida di smuoversi perchè ormai è ora. Grazie per il passaggio. Ora chiudo baracca e burattini, tanto quei due lì stanno già ronfando.

Vissi scrivendo e moriiiiiii con le budella al vento, no mi correggo le budella le espose un commerciante di corde da tennis che aveva finito i polimeri per fabbricarle. Va beh ero saturo come un grasso e l'LDL si era trasformato divenendo cattivissimo. Mi iscrissi allora in una atto di bontà, per me stesso, in un bellissimo forum dove mastravano belle persone e bei scrittori. V'era pure una signora assai generosa e spiritosa nei commenti e molto attiva di passione che non guardava nemmen la televisione per partecipare allo step in singolar tenzone. Insomma in questo paese dei balocchi era tutti dei gran cocchi e di scrittura tutti sopraffini con Admin e affini che se non rigavi dritto nella formattazione te menavan il can per colazione. Detto fatto dovetti impararmi o impalarmi le regole della grammatica che senza ero sempre in fondo alla classifica. E così feci... uhm questa parola mi dà da pensare. Feci o non feci tra un cambio di piattaforma petrolifera e prolifica dal free mi trovai qui in attivo e già il nome prometteva qualcosa di grande. Non è mica da tutti essere in attivo, specie per me che ho sempre il conto in passivo.
Ma rientro con la freccia, spetta che mo la metto tik tok tik tok..., ecco fatto e dicevo metto freccia e rientro a commentare Susy che si è messa sulla riva del lago e con la canna ha pescato liberamente la sua fantasia e allora che posso dire se non complimentarmi per il bel pescato. Se lo famo alla brace? No se lo gustamo così com'è che ogni tanto fra paletti e vescovi che dormono in stanze con prostitute e monti che dall'Australia emigrano a Sasso Marconi lo scrittor diligente becca certi cantoni che un pochetto de libera uscita ce vole. Grazie allora Susy per l'ora d'aria e... Scherzo la prigione di DT è dorata e i pranzi sono ottimi e i secondini sono primini in tutto. Consiglio questo luogo di detenzione libera ai liberi scrittori che qui si sta veramente bene e ora vi mando abbraccio e saluto e questo racconto di Susy mi son ben goduto.

I tuoi commenti @Giancarlo Gravili valgono un racconto, sappilo.
Da leggere con calma, molta calma. Comunque Matilda ti adora, Orazio un po' meno, penso sia un attimo geloso perchè ancora non gli ho dato il permesso (premio....) per chiamarmi Susy.

Non sia mai causa di sfida all'ultimo coltello che di venir affettato a mo di salame non mi par giusta bailame. Giammai pensai di mancar dovuto rispetto a gentilissima madonna che fei chiamar con corto nomare che alla occorrenza preferii di gran lunga al diminutivo che fora sarebbe venuto una susina e non troppo a me sembraa carina e siccome da nobil rango aduso mi inchino e porgo tanto scuso!

Giancarlo Gravili ha scritto:Non sia mai causa di sfida all'ultimo coltello che di venir affettato a mo di salame non mi par giusta bailame. Giammai pensai di mancar dovuto rispetto a gentilissima madonna che fei chiamar con corto nomare che alla occorrenza preferii di gran lunga al diminutivo che fora sarebbe venuto una susina e non troppo a me sembraa carina e siccome da nobil rango aduso mi inchino e porgo tanto scuso!

Ma che scusa e scusa. Benvenuto nel gruppo della Susy, che con l'enigmistica figura ha ben poco in comune, neanche la linea, per non parlar dei tacchi che farebbero di me fedle compagna di un orto-pedico, gran camminatore tra gli orti o gli arti altrui.
Beh, lascia perdere il tentativo di imitazione. Il nono step... incombe.

Buon nono step e che il grande spirito delle praterie scrittorie ti sia propizio, augh grande capo Penna Rigata al Sugo parlato.