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1Mondo Parallelo Empty Mondo Parallelo Dom Mag 07, 2023 12:27 pm

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Non so da quanto tempo sono qui in questa soffitta. C’è solo quella finestrella che mi fa capire quando sia giorno e quando sia notte. A volte non ci faccio nemmeno caso. Se non fosse per quelle interruzioni che mi svegliano, io dormirei per tutte le ore del giorno e della notte.
Ci sono dei ragazzi che entrano senza nemmeno chiedere il permesso e mi obbligano ad alzarmi. Mi spingono come se fossi un fagotto su di una carrozzina e da lì mi portano al fondo della soffitta dove c’è una piccolo bagno con un water e una doccia. Odio quando mi forzano sul water senza bisogno o quando mi fanno sedere su di uno sgabellino di fredda plastica per farmi la doccia. Mi parlano a voce alta come se non li sentissi ma il mio udito è sempre stato ottimo. Gli rispondo per le rime ma fanno finta di non capire quello che gli dico: troppo fredda, troppo calda, smettila di strofinarmi il culo o non toccarmi i coglioni.
Niente fanno quello che vogliono.
Anche il phon, col quale asciugano i miei ancora copiosi capelli argentati, è troppo caldo e mi brucia ma loro non ascoltano le mie grida.
Sì proprio così! Grido. Sono loro che son sordi! Mica io! Oppure se ne strafregano. Sì deve essere proprio così. Lo fanno anche quando mi portano il cibo.
Delle minestrine senza sapore e dei formaggini che mi ricordano quello triangolare dei miei tempi. Come si chiamava? Ma certo! “Mio”. Era anche buono! Non come questi che sono di plastica. Ma quando glielo dico a quelli lì, mi guardano e fanno battute che non c’entrano nulla con quello che gli ho appena detto. Son veramente dei deficienti senza alcun rispetto per un vecchio. Mi chiamano nonno ma non è con affetto. Sembra quasi disprezzo. Forse perchè si debbono prendere cura di me.
Ma che cura! Se fosse vero non sarei rinchiuso in questa soffitta col solo conforto di un televisore sempre acceso sullo stesso canale. Il 35. Me lo accendono quando arrivano con un caffelatte tiepido, dei biscotti e una dozzina di pillole di tutti i colori e varietà. Me lo spengono quando hanno deciso che dopo quella cosa che loro chiamano cena e un’altra dozzina di pillole come le prime io debba dormire. Così a comando!
Interessante come canale ma a lungo andare stanca vedere solo documentari di tutti i tipi anche se a volte qualche reportage di viaggi riesce a mantenermi sveglio, riportandomi a quel mondo esterno nel quale ho avuto la fortuna di viaggiare per moltissimi anni della mia vita attiva.
In effetti avevo molto tempo libero.
Chissà se lo sanno che ero un cattedratico di filosofia all’Università La Sapienza di Roma?
Ero anche molto stimato e benvoluto dai miei studenti. Forse perché le mie lezioni non erano mai tediose. Cercavo di convincerli che lo studio della filosofia non era una materia inutile e ostica da comprendere. Tutt’altro! In effetti era una scuola di vita con la quale si arrivava a saper dialogare su qualsiasi fatto appoggiandosi ad argomentazioni plausibili in sostegno della propria opinione. Era inoltre avere uno sguardo critico su di una questione discernendone il vero dal falso. Era quindi anche comunicazione e come tale era spesso abbinata proprio a un corso di quel nome considerato erroneamente più moderno. Davo perciò ai miei allievi un’arma ben potente da utilizzare nella loro vita e, per chi lo capiva, il trampolino di lancio era posto ai livelli più alti.
Ma non voglio star qui a guardare le crepe nel soffitto e rimuginare sul passato. Mi è venuta voglia di scrivere. Non quei quasi obbligatori saggi di filosofia come nel passato ma, prendendo spunto da quello che vedo in Tv, dei racconti di viaggio.
Ho trovato nel cassetto del comodino qui accanto al mio letto, un blocco notes e un paio di penne Bic. Scriverò quindi anch’io un documentario da lasciare in pasto a quei tipi che credono d’avere tra le mani un burattino privo di cervello, da trattare come un povero derelitto incapace d’intendere e di volere.
Ecco il primo titolo: “Ricordi di un viaggio sotterraneo e altro”
Agli inizi di luglio del ‘84, il mio amico Giorgio, ricercatore biologo presso la mia stessa Università, m’aveva proposto di partire per un nuovo viaggio. Avremmo così festeggiato l’assegnazione del ventunesimo scudetto alla Juve di cui eravamo tifosi sfegatati e, avendo in comune la stessa passione per le immersioni subacquee, mi propose d’andare a trascorrere un paio di settimane all’isola di Palawan nelle Filippine.
Palawan, con i suoi quasi milleduecento chilometri di costa disseminata da baie e insenature, si affaccia a est sul Mar di Sulu e possiede quasi dodicimila chilometri quadrati di reef, segnalati come uno dei più bei panorami sottomarini del mondo e culla di miriadi di coloratissimi pesci.
Con la meteo a nostro favore, affittammo un piccolo catamarano a vela che ci portò a Tubbataha reef, l’unico ancoraggio abbastanza riparato dai capricci del mare. Si tratta di una microscopica isola, forse meglio definirla scoglio, nel bel mezzo del mar di Sulu, abitata da soli sei ranger, che hanno il compito di tutelare le acque che la circondano, definite parco marino protetto. Per quasi una settimana ammirammo e filmammo i grandi predatori mentre si nutrivano indisturbati della enorme quantità di pesci messa a loro disposizione da madre natura.
Registrammo bellissime immagini di grandi squali grigi in branchi compatti, aquile di mare che, mantenendo la loro linea di volo, ci sorvolavano in fila indiana, enormi cernie maculate che, nelle profonde tane dei fondali rocciosi, ci scrutavano coi loro immensi occhi curiose e senza paura, pesci pagliaccio che giocavano a nascondino nelle simbiotiche anemoni e grandi murene che aprivano le spaventose bocche mostrando i loro denti ricurvi con fare minaccioso, ma solo in apparenza, essendo questo il loro movimento naturale per respirare.
Dopo una mezza giornata di navigazione, da Tubbataha reef raggiungemmo Puerto Princesa.
La notte la passammo in un Hotel di cui non ricordo il nome.
Il mattino seguente noleggiammo un piccolo autobus da sei persone, ma con solo noi due come passeggeri e come incredibile accompagnamento musicale, una cassetta inserita nell’autoradio con la canzone che aveva vinto il Festival di Sanremo, di Romina e Al Bano “Ci sarà” ripetuta in continuazione. Uno stucchevole omaggio alla nostra italianità da parte dell’autista filippino. Meglio però del sempiterno “Volare” o ancor peggio di quel “O sole mio che di solito ci venivano proposte dai quei suonatori che allietavano le cene nei ristornati locali.
Ma noi non eravamo lì per ascoltare musica. Il nostro obiettivo era percorrere il famoso fiume sotterraneo chiamato St. Peter River.
Non c’erano strade asfaltate e il viaggio verso l’ovest fu abbastanza avventuroso.
Il nostro driver, trovandosi di fronte a un improvvisato torrente, lo volle attraversare a tutti i costi e il pulmino si bloccò a metà del guado. Eravamo nel bel mezzo di una giungla e io, a torto, pensai che la nostra escursione terminasse lì. Addio St. Peter River. Ma non fu così. Da chissà dove sbucarono una dozzina di indigeni che, con molta buona volontà e bagnandosi fino alle spalle, riuscirono a trarre d’impaccio il nostro mezzo. Noi due assistemmo al salvataggio dopo essere scesi in acqua e attraversato la forte corrente con l’acqua quasi alla cintola e con molta difficoltà.
Giorgio che possedeva un inglese molto basico, mi chiese di trasmettere i suoi insulti al nostro autista che aveva messo in pericolo la nostra vita (sic) ma soprattutto il suo prezioso equipaggiamento video.
Dissi che il driver parlava solo tagallo (una delle lingue delle Filippine) e che quella parlata era una delle poco non appartenenti al mio scibile.
Probabilmente pensò che lo prendessi per i fondelli.
Era proprio così!
Il pulmino, dopo ancora un paio d’ore di faticoso viaggio, ci depositò su di una spiaggia dove salimmo su di una piroga con un rematore al posto del motore che ci trasportò fino a un’altra località situata all’ingresso di quella caverna, lunga oltre una dozzina di chilometri, i soli fino ad allora esplorati, chiamata St. Peter River.
Ci imbarcammo su di un’altra piroga, stavolta con motore elettrico e, mentre Giorgio avrebbe manovrato la sua videocamera, io mi sarei occupato delle luci. Con una potente torcia, collegata a una batteria d’auto e offertami dal pilota dell’imbarcazione, avrei diretto il fascio luminoso su quelle configurazioni rocciose degne d’interesse che mi sarebbero state indicate dal pilota stesso.
La luce giocava con le lunghe stalattiti e stalagmiti del tunnel, disegnando figure immaginarie: la cattedrale, la Madonna, l’aquila e altre ancora. In certi tratti del percorso si penetrava in enormi caverne dove migliaia di pipistrelli attendevano il calar del sole per uscire per la loro consueta caccia notturna.
Giorgio non aveva pensato di portare con sé i potenti fari normalmente collegati alla sua videocamera ed era insofferente di non poter realizzare un bel filmato di quel così straordinario panorama.
La luce del mio faro, secondo lui, non era sufficiente.
Al ritorno verso il nostro pulmino, mi fece partecipe del suo scontento, che io non presi nemmeno in considerazione.
La durata dell’escursione fu di quasi un’ora e alla fine, eravamo di già sull’aereo di ritorno in patria, anche Giorgio dovette convenire che quell’esperienza era stata molto avvincente.
Qualche tempo dopo il nostro ritorno in Università mi mostrò il video sapientemente editato e, come al solito, ritenni mio dovere congratularmi con lui.
Come per tutte le altre registrazioni dei nostri viaggi insieme, me ne regalò una copia che dovrei avere ancora da qualche parte qui in casa.
Proverò a chiedere ai miei custodi, la prossima volta che vengono qui in soffitta da me. Forse è proprio qui ma io non riesco ad alzarmi da solo e purtroppo dipendo da loro.
Son sicuro che ho anche quello di Halong Bay e pure delle Komodo come del resto di tutti i viaggi fatti con Giorgio. E son tanti.
Chissà dov’è Giorgio adesso? Chissà se è ancora vivo? Aveva solo quattro anni meno di me e io ne ho ottantasei. O forse ottantasette. Ma chi se ne frega. Sono ancora qui e posso pure raccontarvela. La prossima volta vi narrerò del Brasile, delle sue carioca e magari anche d’Iguazù.”
«Signora Luisa, guardi cosa ho trovato in camera di suo padre.»
Gino, l’infermiere che accudiva il signor Giacomo invalido al cento per cento a causa dell’Alzheimer e che ormai da quasi un anno era allettato, in camera sua, trasformata in stanza ospedaliera da quell’orribile letto ortopedico e dalla carrozzina a ruote, le stava porgendo un grande blocco notes.
Luisa sfogliò una mezza dozzina di pagine scritte a biro poi alzò lo sguardo attonito verso l’uomo chiedendogli: «Secondo lei questo cosa vuol dire?»
«Veramente signora non ci ho capito nulla nemmeno io. Sembra una scrittura ma… non ha nessun significato. Si direbbe un corsivo però le parole sono illeggibili. Non so cosa abbia voluto scrivere il signor Giacomo. Pensavo magari fosse una qualche lingua straniera ma non sembra nemmeno questo. Veramente non capisco. E lei?»
«Non capisco nemmeno io. Credo che lui pensi di aver scritto qualcosa ma dal momento che non riesce nemmeno a parlare… lo sente anche lei, quei mugugni che sembrano parole prive di alcun senso, forse è così anche per la scrittura. Lui crede di scrivere ma la sua penna non segue la sua volontà. Pover’uomo era un così grande comunicatore.»
«Che faccio signora? Gli rimetto a posto il blocco notes? O…»
«No! No! Gino, rimettiamolo dov’era. Non fa danno a nessuno e magari così è più contento. Anche se… chissà cosa gli passa per la testa poveretto? Era così brillante. Un grande filosofo ma anche un bel giramondo. Pensi che in quello che era il suo studio, ora di mio marito, abbiamo una vetrinetta con almeno una cinquantina di videocassette, di tutti i suoi viaggi intorno al mondo. Forse sarebbe meglio trasformarle in qualche supporto più moderno…»
Luisa sembrò meditare permettendo così all’infermiere d’intervenire.
«Va bene signora. Allora se me lo dà lo rimetto nel cassetto.»
«No. Ci penso io. Grazie Gino.»

2Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Sab Mag 13, 2023 7:32 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Intuivo che ci fosse qualcosa di anomalo nel personaggio dalle prime battute. Che fosse magari in coma, o simili, non avevo pensato all'Alzheimer: il colpo a bruciapelo finale, quindi, è venuto abbastanza bene anche se non giunge esattamente inaspettato. Non penso comunque che l'autore volesse puntare molto sull'effetto sorpresa.

Devo dire che la parte del ricordo del viaggio non è male, le descrizioni sono abbastanza adatte e a farsi visualizzare. Forse un po' troppo didascaliche in qualche passaggio, specie sugli animali o sulle posizioni cartografiche.
Come storia, invece, non succede moltissimo. E' come un momento sospeso nel passato all'interno della vita presente (o assente) del quasi novantenne Giacomo: un rivivere un viaggio, un poco compresso causa limite di battute, e il tentativo di trascriverlo, che però si rivela fallimentare.

Lo stile di scrittura è molto asciutto, forse avrebbe richiesto una maggiore spinta sull'emotività, vista la situazione comunque triste del protagonista: non so a voi, ma a me l'idea di persone che hanno vissuto una bella o avventurosa vita costrette a letto dalla malattia o dall'infermità irreversibile mi generano una tristezza infinita. Invece da quel punto di vista mi è giunto poco, come la storia fosse in un certo senso asettica.

A livello di forma, infine, ho notato che mancano diverse virgole e alcune maiuscole, es. Tubbatha Reef (invece hai messo un Hotel maiuscolo che non era il caso).
Ho anche notato un "la" meteo al posto del maschile.

Il racconto è buono ma ho paura che potrebbe dover sgomitare molto per emergere.

3Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Dom Mag 14, 2023 5:57 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Per me che mi definisco un avventuriero e che ho girato il mondo come quel Giacomo mi ha spaventato un po' la sua fine terribile. Il racconto sarebbe da rivedere un po' per renderlo più scorrevole è un po' per non farlo essere troppo informativo. In due righe una dopo l'altra ho visto questi due refusi. “O sole mio/ "O sole mio" e poi sotto: ristorate / ristorante.
Comunque molto interessante.



Ultima modifica di Antonio Borghesi il Dom Mag 14, 2023 6:07 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Una frase sbagòliata)

4Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Mar Mag 16, 2023 8:48 am

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Non so da quanto tempo sono qui in questa soffitta. C’è solo quella finestrella che mi fa capire quando sia giorno e quando sia notte. A volte non ci faccio nemmeno caso. Se non fosse per quelle interruzioni che mi svegliano, io dormirei per tutte le ore del giorno e della notte.

Incipit molto ben riuscito!

Un racconto a più fasi. La prima molto intensa mi ha colpita emotivamente. Non so come ci sei riuscit ma mi sono del tutto immedesimata nell’anziano (perfino nella tastata di coglioni… è tutto dire) Emozione a tutto tondo in questa fase…
Poi mi hai trasportata nei ricordi di viaggio, luoghi esotici, una lucidità che ho trovato quasi inappropriata considerato l’incipit ma che, per me, hai superato alla grandissima con la parte finale.
Qui perdiamo del tutto il protagonista, il racconto da prima persona si trasforma, il pdv cambia, ci inquadri la situazione dall’esterno ed ecco che torna prepotente l’emozione con quel blocco pieno di segni quasi illeggibili ma che fino a poco prima (quando ci hai portato nella testa dell’anziano) mi erano sembrati tanto lucidi e vividi.
Quel motivetto (ci sarà di Albano e Romina) mi si è infilato nella testa e non va via, maledett!!
Un’ottimo racconto proprio bello ed emozionante sotto vari punti di vista.
Piaciuto assai!
Ah… ottimo anche il titolo. Anzi perfetto per questa storia. Ancora complimenti.

5Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Mar Mag 16, 2023 7:16 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Forse un po’ slegate le varie parti. Lo stile è un po’ sciatto e poco curato. La storia procede lineare senza salti e senza sorprese.
Tuttavia nonostante queste lacune, il racconto mi è piaciuto. Lo sforzo di scrivere senza produrre niente di comprensibile è classico della sindrome. 
Quindi ti faccio i miei complimenti.

6Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Ven Mag 19, 2023 6:22 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

cominciamo col dire che servirebbe una bella revisione generale, visto il numero di refusi, punteggiatura compresa.
una volta sistemato diventerebbe davvero una bella storia, visto che l'idea è ottima.
azzeccato il titolo, che esprime in sé tutto il disagio di chi soffre di una simile malattia e di chi lo deve accudire.
molto bella anche la trovata del notes su cui lui crede di scrivere un resoconto (e probabilmente lo scrive davvero, nel suo mondo) e che poi si rivela essere pieno di segni e niente altro.
nel complesso lo definisco sufficiente, ma poteva rendere molto di più.


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L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Mondo Parallelo Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

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7Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Lun Mag 22, 2023 12:15 am

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un racconto che mi lascia molto perplessa. Una mente malata può generare un suo mondo parallelo, in questo caso - spazialmente - una soffitta dove il protagonista si vede rinchiuso da persone che, nell’accudirlo, non mostrano rispetto e attenzione adeguate a una persona anziana. E ci sta che le lunghe ore di solitudine riportino a galla i ricordi dei viaggi.
Mi permetto però di dirti, cara Penna, che tra i sintomi/problemi della malattia di Alzheimer c’è la perdita di memoria, che stravolge la quotidianità dei malati, così come la confusione dei tempi e dei luoghi e la difficoltà di riconoscere immagini, di collegare le parole al loro senso reale.
Invece il protagonista ricorda i viaggi compiuti con precisione, con periodi che paiono tratti da un libro di geografia, viaggi che spaziano su tutti i luoghi dello step, alcuni solo nominalmente, ma ci sono tutti. L’anno è demandato a un evento sportivo e alla canzone vincitrice del Festival di Sanremo: molto poco, ma siamo qua.
Però l’insieme sa di troppo costruito: tanti dettagli del viaggio, così nitidi, niente che sia sfuggito dai ricordi, al pari del contenuto della sua esperienza accademica.
Un racconto asettico, non mi è arrivata la “disperazione” di una persona intrappolata nel suo mondo parallelo, che pure è un’idea originale, ma che meritava più cura nel trasmettere quelle che potrebbero essere le emozioni di una persona così duramente provata.
Le mie note:
La punteggiatura in alcuni punti la rivedrei, ma non te li elenco.
I formaggini MIO sono sempre stati quadrati, e concordo che siano (erano) buoni.
Ritengo che un ricercatore biologo non abbia una conoscenza dell’inglese solo basica:  articoli scientifici e documentazione delle ricerche sono spessissimo in inglese, al pari delle riviste più accreditate.
quei mugugni che sembrano: quel “mugugni” mi sembra troppo, pronunciato da una figlia che, qualche riga dopo, ne decanta le qualità. Forse borbottii, borbottamenti.
C’è qualche refuso, niente di grave (c’è una piccolo bagno Con la meteo)


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

8Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Lun Mag 22, 2023 1:21 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Molto gradevole e interessante questo racconto “odeporico” (dopo il 10.step uso l’aggettivo con nonchalance).
Il titolo è estremamente efficace e calzante. Da un lato una vita triste e senza orizzonti e dall’altra i ricordi entusiasmanti di viaggi esotici.
Ho trovato molto originale la scoperta degli scritti confusi e illeggibili che non significano niente per l’osservatore esterno ma che hanno grande importanza per chi li ha redatti nella loro funzione di unico punto di contatto con il mondo “felice” di un tempo.
Ero rimasto un po’ perplesso quando hai scritto “le Komodo” perché avevo sempre creduto che fosse una sola isola. In realtà ho letto che c’è un arcipelago di isole che prende il nome dalla principale, Komodo appunto. Quindi parlarne al plurale in fondo non è sbagliato.
Quanto ai formaggini, ha ragione @Susanna sul formato quadrato del “Mio”. Ricordo invece bene a forma triangolare i formaggini “Camoscio” in scatola rotonda: erano pessimi!

A Byron.RN garba questo messaggio

9Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Lun Mag 22, 2023 5:56 pm

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Ciao, Autore. Questa cosa dei formaggini MIO devo dirtela da un mese infatti. Tra tutti i formaggini triangolari che esistono, proprio gli unici quadrati hai beccato!  lol!
Bel racconto che ho letto volentieri. Ci sono un po' di refusi e anche la punteggiatura non è usata ottimamente: tutte cose che un po' intralciano la lettura. Ottimi i paletti, soprattutto per quanto concerne l'anno: con quella musica in testa nessuno può avere dubbi.
Per quanto mi riguarda è un racconto ben riuscito, anche se andrebbe editato un po' per farlo emergere.


______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

10Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Lun Mag 22, 2023 8:54 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Mi scuserai, ma il racconto proprio non mi ha convinto, a cominciare dai paletti.
La soffitta alla fine è in realtà la sua camera. Un docente di filosofia non è detto che sia un filosofo.
I racconti dei luoghi visitati li ho trovati piuttosto didascalici, senza una vera emozione.
Avrei aggiunto qualche a capo, per separare le parti del racconto.
Alla prossima.

11Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Mar Mag 23, 2023 10:52 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Partiamo dal titolo, perfetto per il racconto che hai scritto.
Non vorrei sembrare eccessivo ma è la cosa migliore del racconto.
Racconto che parte benissimo, si perde in una fase cebntrale troppo lunga e didascalica che peraltro non mi ha trasmesso lee mozioni che un racconto di posti così belli e unici dovrebbe e poi regala un gran bel finale anche se, a mio avviso, un po' troppo slegato dal resto.
La scoperta dell'alzeihmer è ben evidenziata da quella scrittura illeggibile ma si scontra un po' con la precisione e la miriade di dettagli racontati nmella parte centrale anche se il titolo può far pensare che...
Sui paletti non mi pronuncio, non ho mai sopportato Albano e Romina e la juventus mi sta cordialmente antipatica (eufemisticamente) per cui non potevi inquadrare peggio di così il 1984.
Tanto da dire sulla scirttura, cerco di sintetizzare cosa non mi ha convinto:
dove c’è una piccolo bagno 
Niente fanno quello che vogliono
Manca della puntaggiatura, così "Niente" sembra quasi il soggetto di "fanno"
Sì deve essere proprio così.
Idem come sopra
Cercavo di convincerli che lo studio della filosofia non era una materia inutile e ostica da comprendere.
Qui c'è qualcosa che non mi torna: Cercavo di convincerli che la filosofia non era una materia inutile e ostica da comprendere; oppure, Cercavo di convincerli che lo studio della filosofia non era inutile e ostico da comprendere.
Era inoltre avere uno sguardo critico
Era quindi anche comunicazione
Davo perciò ai miei allievi
Manca la punteggiatura a mettere "inoltre", "quindi" e "perciò come incisi.
chilometri di costa disseminata da baie e insenature
Con la meteo 
di quel “O sole mio che di solito 
quella parlata era una delle poco non appartenenti al mio scibile.
con un rematore al posto del motore che ci trasportò fino a un’altra località
con, al posto del motore, un rematore che ci trasportò...
Gino, l’infermiere che accudiva il signor Giacomo invalido al cento per cento a causa dell’Alzheimer e che ormai da quasi un anno era allettato, in camera sua, trasformata in stanza ospedaliera da quell’orribile letto ortopedico e dalla carrozzina a ruote, le stava porgendo un grande blocco notes
Questo periodo è troppo lungo, affatica la lettura.


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Mondo Parallelo Badge-3

12Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Mer Mag 24, 2023 8:45 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Anche io ho trovato molto azzeccato il titolo, che ci introduce nel mondo del tuo protagonista dominato dall'alzheimer.
Credo che sei riuscito a dare una rappresentazione convincente di questa malattia, con la percezione della realtà alterata di Giacomo, che si vede sempre allo stesso modo(pensa di essere ancora in grado di scrivere, di parlare comprensibilmente, di comunicare insomma), mentre invece il processo degenerativo è in atto.
La parte del viaggio invece non mi ha preso molto, è molto ordinaria.
Penso che sarebbe stato più funzionale andare a briglia sciolta, scatenare la tua fantasia e descrivere situazioni assurde e impossibili, ricordi fasulli creati dalla malattia e vissuti dal protagonista come veri.
In quel caso mi viene da dire che il racconto sarebbe stato una piccola perla.
A me non è dispiaciuto, lo trovo un buon lavoro, ma soprattutto in virtù della parte "turistica" non riesce a elevarsi.

13Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Dom Mag 28, 2023 10:43 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Un racconto che parte molto bene, esprimendo con forza la rabbia e l'impotenza dell'anziano, preda di giovinastri che, nel suo "mondo parallelo", lo trattano da deficiente.
Poi, quando comincia a parlare di sé e a raccontare le sue avventure, la narrazione diventa asettica, enciclopedica, e tutto il pathos si stempera in descrizioni piuttosto anonime e poco partecipate. E, in ogni caso, anche troppo lineari per essere il frutto di un cervello preda dell'Alzheimer, una malattia che (se non ricordo male) dei ricordi fa strage.
La scrittura appare in generale poco curata e la punteggiatura avrebbe bisogno di un'attenta revisione, soprattutto per la mancanza di virgole in situazioni che le richiederebbero.
Il testo è appesantito anche da un buon numero di errori:
- "c’è una piccolo bagno", un;
- "Forse perchè", perché;
- "Ma che cura", macché;
- "Con la meteo a nostro favore", il meteo;
- "La notte la passammo", passammo la notte;
- “O sole mio, manca la chiusura delle virgolette;
- "era una delle poco non appartenenti", poche;
- mancano le maiuscole in alcuni nomi di luogo.
La frase "Cercavo di convincerli che lo studio della filosofia non era una materia inutile e ostica da comprendere" mi sembra sbagliata concettualmente: si sta parlando di studenti universitari che hanno scelto quella materia, non di liceali che se la vedono imposta. È solo in questo caso che potrebbe starci il tentativo di un convincimento da parte del professore.
L'ultima parte si riscatta, almeno in parte, quando si viene a sapere che il blocco notes è pieno soltanto di ghirigori indecifrabili.
Un'ultima considerazione del tutto personale riguardo le citazioni relative al paletto temporale: Albano e Romina mi sono sempre stati parecchio antipatici, quasi altrettanto che la juventus...
E poi l'autore è andato a beccare forse l'unico formaggino di forma quadrata e l'ha spacciato per triangolare.
Direi che ci sono parecchie cose da rivedere.
M.


______________________________________________________
"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

14Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Lun Mag 29, 2023 5:43 pm

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao autore, lo scudetto del '84 cavolo, per i romanisti come me non è proprio il migliore dei ricordi... Va be', ti perdono dai, il racconto infatti mi è piaciuto parecchio, quindi amici come prima. Mi è piaciuto soprattutto come hai deciso di parlare della malattia. La parte centrale, quella descrizione del viaggio, è molto nitida, e quando ho scoperto che nel taccuino in realtà non fosse riuscito a scrivere nulla di comprensibile ho pensato che fosse un modo molto poetico di descrivere la malattia, che ne so, magari è quello che davvero succede nel cervello, i ricordi sono ancora là, ma appena si prova a farli venir fuori quelli si pasticciano sulla lingua e non riescono a venir fuori. La scrittura, infine, avrebbe bisogno di una revisione, è vero, la punteggiatura più che altro, tipo nella prima parte, durante gli intercalare colloquiali e le imprecazioni, ma direi niente di grave.
A rileggerci!


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Mondo Parallelo Senza_10

15Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Mer Mag 31, 2023 11:59 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao Autor
A fine lettura mi è rimasto un senso di angoscia, di impotenza, quella che può sentire una persona che ha un parente con questa patologia.
In effetti, chissà quanti mondi paralleli esistono e di cui ignoriamo l’esistenza solo perché non siamo capaci di entrare in contatto.
Scrittura molto buona, la lettura è stata leggera e coinvolgente.
Il racconto dell’uomo è, secondo me, esageratamente lucido, ha totale coscienza di se stesso,  ma non degli altri. L’analisi e i ricordi mi risultano troppo dettagliati e per niente confusi per una persona malata. 
Non capisco perché il poveretto sia relegato in soffitta, (o è lui che crede di esserlo)…spero solo per rispettare il paletto! 
molto azzeccato il titolo. 
A rileggerci presto

16Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Gio Giu 01, 2023 11:15 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

La prima parte è una bomba. Se potessimo commentare con dei meme, la commenterei con quella di Gerry Scotti che dice 'Mio Dio, ma parla di me'. Io non ho ottant'anni, ma l'immagine del vecchio che guarda Focus in soffitta mi rispecchia molto, anche nella parte in cui si lamenta. Da quel punto di vista, non c'è nulla da dire. Quando poi parte il racconto, l'ho trovato un po' troppo nozionistico e descrittivo. Questo sembrava aver appiattito il testo, ma sul finale c'è un cambiamento ed è quella parte che diventa bella così com'è, visto il risultato finale. Quello che è del tutto da rivedere è la forma di questo racconto: ci sono molte cose da sistemare, ma è solo una questione di forma. Per il resto, hai fatto centro.

17Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Gio Giu 01, 2023 12:49 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Inizio con un appunto. Te lo dico perché avendo frequentato filosofia lo so per esperienza. Quando dici che cercava di convincere i suoi studenti che la filosofia non è una materia inutile e difficile da comprendere: è un osservazione che non funziona. Forse lo diresti agli studenti di un liceo, ma se sei così matto da studiarla all'università come ho fatto io è perché sei convinto che non sia inutile e perché adori le cose complicate, quindi non hai bisogno di un professore che ti convinca che hai fatto la scelta giusta. Sai di averla fatta. Anzi: più le lezioni sono prive di inutilità e complesse e più ci sguazzi dentro. I fatto che più avanti tu possa scoprire le sue applicazioni concrete, è irrilevante. Sul momento la scegli per le ragioni opposte. Quindi per il realismo del tuo personaggio, tienine conto.
L'aggancio con l'Alzheimer era rischioso considerando che il racconto si basa su ricordi. Va detto che in effetti ci sono delle teorie che ipotizzano il fatto che i ricordi siano ancora lì e che la malattia lavori sulla loro accessibilità. Ci credo fino a un certo punto, ma mi sembra che la tua storia prenda quella direzione. Di solito trovo l'Alzheimer più interessante osservato dall'esterno che dall'interno, ma il racconto gioca proprio su quello che sta dentro, nascosto, separato: i ricordi, la soffitta, il fiume sotterraneo.
Non mancano accenni anche agli altri potenziali luoghi suggeriti dai paletti: un tentativo di abbracciarli tutti che non disturba a che all'orecchio di un lettore esterno non credo possa creare confusione.
Asciugherei un po' tante descrizioni, ma per il resto mi sembra che la storia funzioni.


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18Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Dom Giu 04, 2023 6:50 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Penna.

Il formaggino Mio credo che sia sempre stato quadrato.
In questa frase ci sono due refusi:  “O sole mio (mancano le virgolette chiuse) che di solito ci venivano proposte dai quei suonatori che allietavano le cene nei ristornati (ristoranti) locali.
In altri punti ho trovato problemi con la punteggiatura, ma non me li sono segnati, comunque risolvibili.
Una ripetizione che invece ho trovato fastidiosa: "il famoso fiume sotterraneo chiamato St. Peter River" e "all’ingresso di quella caverna [...] chiamata St. Peter River" La seconda volta si può evitare "chiamata".
Ammetto che il racconto non mi ha preso; la parte più corposa è il racconto del viaggio ma, a parte l'intoppo del guado, si tratta alla fine di descrizioni che si possono trovare nei materiali informativi sul parco nazionale. Mi sarebbe piaciuto di più leggere le emozioni provate dal filosofo nel vivere quell'esperienza.
Il contorno del racconto del viaggio è più coinvolgente, ma secondo me non abbastanza per giustificare quella che, come dicevo, è la parte più corposa del racconto.
I paletti ci sono, oltre al filosofo protagonista: bene la soffitta, pieno di riferimenti il 1984, dettagliatissimo il fiume sotterraneo e ciò che ci sta intorno.

Grazie e alla prossima.


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19Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Mer Giu 07, 2023 1:48 pm

Nellone


Younglings
Younglings

Partiamo dalla cosa che mi è piaciuta di più: il titolo, azzeccatissimo e che ritorna prepotentemente nel finale, dove trova completamente la sua ragion d’essere. Passiamo alla seconda nota positiva: i paletti ci sono tutti, inseriti in modo efficace e numerosissimi, soprattutto per quanto riguarda gli ambienti. Anche la soffitta la vedo bene, il filosofo emerge dalla voglia scrivere e di raccontare la sua vita. Un racconto che poteva essere perfetto… una cinquantina di anni fa. Mi spiego: il cuore della storia è la descrizione dei vari luoghi attraversati dai protagonisti, nei quali però succede poco o nulla; fossimo stati nel passato, sarebbe stata un’ottima scusa per far emergere le conoscenze dell’autore in materia, ma oggi basta andare su internet per ricercare le stesse cose per farsi un’idea da sé. Molte le descrizioni, quindi, ma mi paiono un po’ sterili. Meglio riuscita invece l’idea di contorno e del malato di Alzheimer, molto ben descritto e che offre un punto di vista molto personale sull’argomento, quasi il malato si renda conto di tutto ciò che lo circonda senza riuscire però ad opporsi. Veniamo ora alla nota dolente: purtroppo ci sono un sacco di errori di ortografia e di uso della punteggiatura; non mi paiono sviste, quanto piuttosto utilizzi scorretti della lingua italiana. Se questi fossero inseriti per caratterizzare meglio un personaggio,  potrebbero anche starci, ma qui si ripetono un po’ ovunque. Peccato davvero: è una piccolezza che offusca un racconto che, senza ciò, avrebbe potuto brillare di più.

20Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Mer Giu 07, 2023 2:14 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Non sto a ripetere quanto già detto e ridetto sul testo che meritava una cura maggiore. Questione secondaria poiché si può sistemare.

Quanto al racconto, anch'io ho preferito di più la prima parte: l'ho trovata più verosimile considerando la condizione di Giacomo che non è esplicita ma si intuisce. Un plus per aver ben reso il suo reale stato d'animo, interiore mi viene da dire, poiché chi gli sta intorno sembra non capirlo. Il professore pare essere un oggetto inanimato che viene spostato da un posto all'altro. Ciò che colpisce è che lui se ne rende conto e la tristezza sua ha colpito anche me.

Sebbene il protagonista cerchi di evadere dal suo stato attraverso il racconto dei suoi viaggi, il finale mi lascia perplesso sulla riuscita di questo intento. Chi gli sta intorno non lo capisce e torniamo all'oggetto di cui sopra. La descrizione del viaggio l'ho trovata molto cronachistica, personalmente avrei dato spazio a qualche emozione in più, magari di Giacomo (vista la sua condizione), senza limitarmi all'incazzatura di Giorgio con l'autista filippino. 

Insomma, un racconto dalla base solida ma decisamente perfettibile.

Grazie

21Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Ven Giu 09, 2023 11:27 am

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Perdonami autore, ma l'incipit toglie qualcosa al racconto. Ti prepara a una situazione strana, capisci che la condizione del protagonista ha qualcosa di particolare. E, dal mio punto di vista, toglie qualcosa. Una sorpresa finale sarebbe stata più spiazzante.
Il resto della narrazione si dipana come un racconto di viaggio. Bello, interessante. Ma sono le due parti iniziali e finali che danno qualcosa in più, una chiave di lettura che avrei preferito gestita diversamente.
Perdonami, è solo un punto di vista.
Grazie.


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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

22Mondo Parallelo Empty Re: Mondo Parallelo Lun Giu 12, 2023 12:12 am

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Leggendo il racconto mi sono fatta un'idea strana: l'autore è stato veramente nei luoghi descritti e non ha molta dimestichezza con la malattia citata.
Per questo riesce a far scorrere a briglia sciolta la parte della malattia, descrivendo questo mondo parallelo davvero molto toccante, dove la mente è convinta di fare e dire certe cose, mentre il corpo, prigioniero della malattia non interpreta i comandi e rimane assente. Nella parte del viaggio invece, richiamando alla mente ricordi reali, l'autore non riesce a uscire dagli schemi del vissuto: non è detto che andare dall'altra parte del mondo implichi avventure straordinarie.
Poi mi dirai, autore.
Il racconto, dal mio punto di vista, funziona davvero bene: la parte finale è una stilettata al cuore, dove consegni la chiave di lettura del testo al lettore del quale, in questo momento, hai tutta l'attenzione: mossa davvero azzeccata.
Dei tre momenti in cui è diviso il testo, forse quello centrale prende un po' troppo spazio e si allarga in una maniera tale da soffocare gli altri due, che ho trovato più intensi e costruiti meglio.
Mi sono chiesta il perchè di questo sbilanciamento, e del perchè l'autore l'abbia agevolato: personalmente me lo sono spiegato con la volontà di raccontare avvenimenti davvero accaduti.

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