Different Tales
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Ultimi argomenti attivi
» Staffetta 15 - Episodio 1
Segundo EmptyIeri alle 10:39 pm Da M. Mark o'Knee

» Different Staffetta Autonoma - Settimana del 18/11/2024
Segundo EmptyIeri alle 11:05 am Da Achillu

» Staffetta 12 - Episodio 5
Segundo EmptyIeri alle 12:03 am Da Albemasia

» Staffetta 13 - Episodio 4
Segundo EmptyLun Nov 18, 2024 8:33 am Da CharAznable

» staffetta 16 - Episodio 1
Segundo EmptyDom Nov 17, 2024 12:26 pm Da Albemasia

» Vincitori Fulminati
Segundo EmptyDom Nov 17, 2024 1:12 am Da caipiroska

» Pachamama! Quinto Step. Info e paletti
Segundo EmptySab Nov 16, 2024 2:04 pm Da Albemasia

» Un Natale senza Gesù
Segundo EmptyGio Nov 14, 2024 4:46 pm Da tommybe

» Staffetta 9 - Episodio 5
Segundo EmptyGio Nov 14, 2024 1:43 pm Da Albemasia


Non sei connesso Connettiti o registrati

Segundo

+18
Resdei
Akimizu
Nellone
M. Mark o'Knee
Susanna
ImaGiraffe
FedericoChiesa
vivonic
gipoviani
Danilo Nucci
paluca66
Arunachala
Achillu
Petunia
Byron.RN
Antonio Borghesi
Fante Scelto
Different Staff
22 partecipanti

Vai alla pagina : 1, 2  Successivo

Andare in basso  Messaggio [Pagina 1 di 2]

1Segundo Empty Segundo Dom Mag 07, 2023 12:30 pm

Different Staff

Different Staff
Admin
Admin

Chiamarsi Segundo è stata una condanna per me.
Questo nome non ha fatto altro che instillare in me la profonda convinzione di essere un eterno secondo. Per tutta la vita ho creduto che fosse normale che ci fosse qualcuno sopra di me: il primo, che aveva tutto il successo.
La cosa buffa è che sono figlio unico. Mia madre ha voluto darmi questo nome perché sono arrivato a seguito di un aborto spontaneo. Vede, sono secondo anche rispetto a un feto morto.
Il fallimento è insito nella mia natura.
Da bambino ero cocciuto e indipendente, anche se non avevo alcun interesse per la mia persona. Ero capace di girare per casa tutto il giorno con le scarpe slacciate, perché non ero in grado di allacciarle da solo, ma non tolleravo che qualcun altro lo facesse per me. Evitavo ogni genere di socializzazione e preferivo l'isolamento in soffitta.
In quei pomeriggi, non facevo altro che pormi domande, mentre le cose materiali e di uso comune come i lavori di argilla, i cesti intrecciati, i semi da catalogare, finivano dimenticati e spinti negli angoli più bui della soffitta, là dove era più difficile recuperarli.
Si venne così a creare una zona centrale, nella parte più alta, dove passavo il tempo a interrogarmi. Mi ero convinto che, per ottenere risposta, le domande avessero bisogno di respirare.
Imparai a leggere in tenera età ma fu una necessità più che un talento naturale. I miei genitori non erano più capaci di rispondere alla mole spropositata di domande che gli rivolgevo, pertanto dirottarono la mia attenzione sui libri. Fu lì che trovai alcune delle risposte che cercavo, ma ogni scoperta portava a una nuova domanda ancora più grande. Tutte quelle questioni che mi eccitavano da bambino finirono per infestare la mia mente a tal punto da a trasformarmi in un giovane oscuro e taciturno, in perenne isolamento.
Ricordo quel giorno come se lo stessi ancora vivendo. Mi svegliai in soffitta, indolenzito e febbricitante. Anche se ci passavo molto tempo, non ci dormivo mai. Le rare volte in cui era capitato mi ero sentito più oppresso e soffocato di quanto già non fossi. E quella mattina portò con sé tutto quel peso. Come può, un ragazzo nel fiore degli anni, sentirsi già un perdente? Questa è una delle domande a cui non ho trovato risposta, ma riesco a percepire quella sensazione senza riuscire a descriverla.
Era quello lo stato in cui mi svegliai e non so cosa sarebbe successo se quel giorno non fosse entrata nella mia vita Filamena. Non starò qui a descriverla perché tra noi non c'è mai stato un interesse romantico, quindi non credo sia importante il suo aspetto, ma il suo valore. Filamena era semplicemente la compagna di classe che, conoscendo le mie inclinazioni, mi chiese quella mattina se volessi frequentare il corso di laurea in filosofia all'università di Manaus.
Quella svolta, per alcuni anni, diede nuova linfa alla mia vita e tutto sembrava aver preso la giusta piega, ma poi la maledizione del mio nome colpì duro. Per quanto mi sia sforzato di essere un bravo filosofo, non sono mai riuscito a ricevere il riconoscimento e l'accettazione solo perché, a differenza della "generazione del '68", sono arrivato dopo, quando ormai gli anni di rivolta avevano già incoronato gli eletti. Le mie pubblicazioni venivano oscurate dalla loro grandezza… Così, senza mai aver lasciato la città in cui sono cresciuto, sono diventato Segundo: il docente di filosofia.
Rassegnato alla mia vita, che non mi avrebbe mai portato in vetta, in quel secondo posto che tanto mi contraddistingueva, durante un temporale fuori stagione la mia macchina finì fuori strada.
L'incidente mi ha lasciato con il cranio rotto e i pensieri scombinati.
Fu durante la convalescenza che ho percepito la prima presenza. All’inizio era solo un’ombra al lato del campo visivo, un’apparizione fulminea fuori dalla porta o una presenza tra le tende della finestra.
Con il passare dei giorni, la presenza si fece più insistente. La notte si poneva in un angolo preciso della stanza, tra la cassettiera e la finestra, e sibilava. Ho iniziato a chiamarlo: l'uomo dal capo chino.
È innocuo. Anche ora è poco dietro di lei, alla sua destra. Non fa altro che sibilare. A quel tempo lo vidi come un presagio. Quelle parole sussurrate non facevano che invadere il mio pensiero e, visto che non potevo insegnare, iniziai a scrivere. Ogni volta che scrivevo, lui era lì, come se mi controllasse, come se mi spingesse a fare meglio e bene. Ma io non ero in grado di fare meglio e tantomeno bene. Nessuna forza poteva essere utile, non sarei riuscito ad andare da nessuna parte. È in quel momento che presi a rubare le idee dei primi. Va bene confessare il misfatto, ma non starò qui a dire come ho fatto. Provo ancora un forte senso di vergogna. Continuai a scrivere, e le mie pubblicazioni ora facevano presa. Quando tornai a insegnare, colleghi e studenti mi chiedevano consigli. Davano credito alle mie supposizioni e per qualche anno tutto andò bene. Poi, quando Filamena mi fece i complimenti per una mia recente pubblicazione, il panico mi avvolse.
Volevo essere franco con lei. Confessargli che ero un impostore: nulla di quello che usciva dalla mia penna era opera mia. Erano anni che mi spacciavo per filosofo, quando invece rubavo, copiavo, e rielaboravo testi altrui.
Ero un parassita del pensiero.
Ho passato giorni a pensare, a rimuginare su cosa fare, se parlare o meno. E se avessero scoperto il mio inganno?
Oltre all’umiliazione nei confronti di Filamena, che forse ero in grado di superare, se altri avessero fatto ricerche e scoperto la verità?
Nell'ultimo periodo avevo preso l'abitudine di non celare più di tanto la mano altrui, e quindi potevo essere scoperto. L'uomo dal capo chino non si faceva più vedere così insistentemente, quindi sentivo che la sventura era sopra di me. Pensai che allontanarmi da casa potesse essere utile, quindi mi aggregai a un tour sul Rio Negro. Se fossi stato via abbastanza a lungo, le acque si sarebbero calmate, e io avrei finito di compiere quelle atrocità.
Il tour mi portò alla scoperta della foresta: la vera foresta, quella inesplorata dove i cambiamenti erano lenti e la natura sembrava immutabile. Avevo vissuto un'intera vita ai margini di quella meraviglia, e l'avevo sempre data per scontata. Durante i primi giorni dormii sereno, ma già dal terzo una nuova presenza si manifestò: il ragazzo dalle mani rosse. Sembrava un indigeno ed era come se mi spiasse. Capii subito che non era una persona reale perché si mostrava solo quando ero a letto. Ogni volta che mi svegliavo nel cuore della notte, lui era lì con gli occhi fissi su di me.
Lentamente, con le mani rosse, indicava il mio naso e poi allontanava la mano fino a indicare l’orizzonte.
Anche lui è qui. Lì in alto, sopra le vecchie scatole di vestiti che non uso più. Gli piacciono i posti dove può avere una buona visione.
Durante il tour, non fece altro che indicarmi l'orizzonte, ma solo l'ultimo giorno, quello che ci riportava a Manaus, mentre le guide ci illustravano l'Encontro Das Águas, capii cosa mi stava indicando.
In quel punto due fiumi si incontrano, ma il Rio Negro rimane blu, freddo e profondo, mentre il Rio Solimões rimane marrone e caldo, senza fondersi, senza unirsi, come due realtà distinte, una demarcazione invalicabile.
Quella separazione, invece di meravigliarmi, mi angosciò. Confermava tutte le mie paure.
Non sarei mai riuscito a essere altro se non Segundo: l’inutile fallito. Non sarei mai riuscito a mescolarmi con il mondo che mi circondava se non ricorrendo all’inganno; come avevo fatto da alcuni anni.
La guida mi vide sull’orlo di una crisi di pianto dunque mi si avvicinò e mi disse di stare tranquillo. I due fiumi alla fine, molti chilometri più avanti, si fondevano creando il grande e maestoso Rio delle Amazzoni.
Quindi anche io potevo sperare di ottenere qualcosa dalla mia vita?
Ma cosa?
Ero ancora con lo sguardo basso quando la stessa guida mi invitò a guardare il fumo alzarsi in mezzo agli alberi, lontani all'orizzonte. Disse che quella era la cosa più sconvolgente; negli ultimi anni la foresta aveva subito, e subisce ancora oggi, un attacco devastante. Bisognava fare qualcosa per salvaguardarla altrimenti il futuro di tutti sarebbe stato oscuro.
È in quel momento che capii cosa mi indicava il ragazzo dalle mani rosse. Dovevo smetterla di mentire agli altri e anche a me stesso e focalizzare la mente su qualcosa di più concreto: avevo trovato il secondo me.
Per giorni, lessi tutto quello che trovai all'università sui cambiamenti che la foresta stava subendo. Non sarei mai stato un uomo d'azione, ma sarei diventato un filosofo ambientale, dove il pensiero viaggia tra gli alberi in pericolo invece di rimanere oppresso tra quattro mura. Avrei lasciato la mia casa e sarei partito alla riscoperta di me stesso.
Sentivo di potercela fare, lasciarmi tutto alle spalle non era difficile. Filamena supportava la mia scelta e decise che prima della mia partenza avremmo dovuto fare quella cosa insieme.
Mi parlava da giorni di questo nuovo film. Lei si è specializzata in sociologia e voleva a tutti i costi capire come mai quella pellicola avesse così tanto successo. Un film che parla di un gruppo di persone che cattura fantasmi: non era sicuramente del mio genere, ma andai, certo che sarebbe stato uno degli ultimi giorni che avremmo passato insieme per molto tempo.
Arrivammo giusto in tempo e devo dire che il film mi è anche piaciuto. I fantasmi erano buffi e poco terrificanti, a differenza delle mie presenze, che mi sembravano più concrete e invadenti.
In quei giorni febbrili, la loro presenza era una costante; anzi, alle prime due, se ne aggiunsero altre, per lo più vaghe e indefinite. Ero certo di essermi fatto suggestionare da quel maledetto film e, per esorcizzare la paura, continuavo a canticchiare a bassa voce: “Who you gonna call? Ghostbusters!”
La paura del salto nell'ignoto che stavo per compiere stava condizionando la mia mente.
All’incirca un mese fa, quando è comparso l’uomo dal ventre gonfio, ho iniziato ad avere paura.
Percepivo la sua presenza tra le altre, forse anche per le gocce di sudore che lasciava dietro di sé. Quando me lo trovavo di fronte, l’unica cosa che faceva era portare le mani alle orecchie per invitarmi a sentire.
Cosa voleva che ascoltassi? Io sentivo bene.
Forse quello che dovevo sentire era il battito del mio cuore e sentirmi vivo?
Ho chiamato al telefono Filamena, ma il suo numero risultava inesistente.
La paura è diventata più tangibile e le presenze si sono agitate.
L'uomo dal capo chino ha iniziato a sbattere i denti.
Il ragazzo dalle mani rosse si è coperto gli occhi con le mani.
L'uomo dal ventre gonfio mi ha invitato a fare silenzio.
Dov'era finita Filamena?
Sudavo.
Sentivo.
Ascoltavo una domanda farsi largo nella mia mente: Filamena è mai esistita?
La sola domanda mi ha gettato in uno stato di confusione totale.
Non sapevo più cosa fosse reale e cosa non lo fosse.
Sono salito in soffitta per cercare una risposta, come facevo da ragazzo.
L'ho trovata ancora più ingombra di oggetti e presenze.
Anche il centro, in cui mi sono posto mille domande, è ingombro di cose.
Cosa vuol dire? Chi le ha messe lì?
La mia mente così non riesce più a vagare libera e le domande non possano vorticare e prendere aria.
Sono circondato da oggetti che non ho mai saputo utilizzare, oggetti che mi ricordano una vita che non ho mai vissuto.
Perché la vita che ho vissuto, da quando ho lasciato questa soffitta, è l’unica che abbia un valore per me. Ma, adesso lo so, è una vita che ho immaginato.
Allo stato attuale però non sono più disposto a rinunciare a quella vita inventata ma non vissuta.
L'unica che mi ha dato gioia.
L'unica in cui non mi sono sentito costantemente secondo a nessuno.
L'unica in cui ho superato il fallimento di tutti i miei progetti.
Se Filamena non esiste, vuol dire che non sono mai stato all'università? Ricordo le notti di studio e i vari anni in cattedra. E Filamena era lì, magari non sempre, ma quando c'era ero felice.
Non so da quanto tempo sono qui. Ore forse giorni. La vecchia sedia su cui mi sono appoggiato è crollata sotto il mio peso e oggetti di varia natura mi hanno sepolto, lasciandomi con i miei dubbi. Poi è arrivata lei, le do del lei perché percepisco una certa importanza nella sua presenza, e ho sentito l’impulso di raccontarle tutto. Ma ora mi permetta di chiederle…
Lei chi è?
Perché non parla?
Rimane nell'ombra, ma sento un potere rivelatore. Grazie a lei ho confessato le mie malefatte e ho capito chi sono le presenze. Sono la manifestazione della fine di ogni vita che non ho vissuto. Vite che non ho avuto il coraggio di vivere e quindi ho ucciso, a differenza della mia vita, in cui non ho mai avuto il coraggio neanche di suicidarmi.
Le presenze sono presunte realtà in cui mi sono impiccato in soffitta, mi sono tagliato le vene nella vasca, o sono annegato nel Rio Negro.
Ora che me lo ha fatto capire, vieni più avanti, so che sei sempre stata tu... Filamena.
La presenza originale che ha creato per me tutte le altre.
Sei qui per dirmi di provarci ancora? È questo che mi vuoi dire?
Per l'ennesima volta dovrei creare una nuova realtà, ma io non voglio più.
E se ogni cosa fosse frutto della mia mente?
Forse la mia vita l'ho trascorsa solo in questa soffitta, in cui fin da piccolo ho sempre accantonato la realtà per la mia immaginazione.
Importa più?
Ha più valore quello che ho vissuto realmente o quello che ho immaginato?
Cos’ho immaginato?
La mente è diventata più importante della realtà stessa.
A questo punto nulla ha più importanza. Non importa se la mia vita è stata fuori o non è stata fuori da questa soffitta.
Alla presenza di tutti voi, Segundo, caduto in mezzo a oggetti senza nome né valore, cancellerà il suo nome. Quindi, fate del vostro peggio, cercate di spezzarmi. Tormentatemi. Cercate di riportarmi alla realtà, qualunque essa sia. Ingannatemi, ma soprattutto, provate a farmi credere che ci possa essere qualcosa di diverso dall'annullamento. Se riuscirete a farlo accadere, penso che saremmo tutti d'accordo, allora tutto è possibile.

2Segundo Empty Re: Segundo Dom Mag 14, 2023 2:01 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Più che un racconto sembra un esperimento.
Ci ho visto un potenziale notevole ma uno sviluppo che alla fine mi lascia un po' confuso e un po' perplesso.
L'inizio è in sordina: sembra un normale racconto di vita.
Quando compare l'uomo dal capo chino ho avuto un brivido. Oltre alla suggestività dell'immagine, la virata sull'horror o il paranormale mi era sembrata grandiosa e inaspettata rispetto all'incipit tranquillo.
Poi tutto rimane sospeso.
Segundo continua a sviluppare la sua vita ma senza prendere una direzione. O meglio, la prende quando diventa un parassita del pensiero (altra definizione fantastica) ma poi molla, fa il tour sul Rio Negro, decide di diventare un filosofo ambientale.
Ma non lo fa. O meglio, non l'ho capito.
Dopo aver visto Ghostbusters sembra quasi fermarsi, sull'orlo della partenza per l'ignoto, col dubbio se Filamena esista o meno. Parte, non parte? Credo non parta.
I fantasmi si moltiplicano, ma non sono presenze inquietanti, sono innocui, lo seguono con insistenza calante o crescente, ma non fanno vera paura. Come quelli di "A Beautiful Mind", per restare sul cinema.
Alla fine non sappiamo se Filamena sia una di loro o meno. Certo, è l'interlocutore cui Segundo si rivolge durante la narrazione, ma in realtà non sappiamo se sia un duplicato della Filamena reale o sia interamente un fantasma.
Non è neanche importante saperlo, a dire il vero.

Cosa non ha funzionato in questo racconto?
Secondo me i tanti ponti aperti, ponti verso qualcosa, che però non portano da nessuna parte.

A cominciare dal dramma interiore di Segundo, un personaggio costruito peraltro molto bene, ma che difetta di forza espressiva. Il suo stesso dramma appare autocostruito: insiste spesso sul fatto che egli sia l'eterno secondo, ma in realtà non mi è arrivata questa condizione. Sì, non eccelle, non è una cima, ma ottiene comunque i suoi risultati. Non è un secondo, magari è più spesso un millesimo, o un nientesimo, ma chi non lo è?
Forse serviva più calcare la mano sul suo mancare gli obiettivi sempre per un nulla. Invece Segundo semplicemente gli obiettivi non li persegue, non li insegue, si limita a desiderarli e poi lasciarli andare. Così non si è eterni secondi, si è spettatori passivi.

I fantasmi.
I fantasmi sono una ottima trovata, ma portano il racconto su un piano che è più mentale, psicologico, che non paranormale, alla fine rimanendo un po' nel nulla e senza far pendere il racconto in una direzione precisa. Forse proprio in stile Segundo.

Il rivolgersi a un interlocutore, Filamena (o il suo doppio, non sono sicuro).
Questa cosa si percepisce in alcuni punti del racconto, tanto che ho pensato stesse parlando con uno psicologo. In altri invece ho pensato di no, perché la narrazione è troppo schematica e quindi mal si sposa col flusso di pensiero o il monologo.
Quando alla fine invece il protagonista si rivolge alla presenza misteriosa, si rompe la barriera e le poche frasi con cui si crea l'interazione sembrano quasi far sparire Filamena invece di portarla alla realtà. La frase finale, col voi, credo sia rivolta all'insieme dei fantasmi e non più a lei sola.
Insomma, il finale perde forza espressiva laddove doveva essere massima, per me.

Lo stile di scrittura è invece ottimo e ho trovato solo un singolo refuso, che ora mi sfugge.

Non so come prendere questo racconto, che comunque mi è piaciuto e mi ha intrigato leggere. Sono sicuro che contiene dei non detti importanti, delle chiavi di lettura profonde che però mi sono sfuggite.
Aveva un potenziale enorme, questo sì. Tra fantasmi, realtà e irrealtà, una vita barcamenata male, c'era il potenziale per tirarne fuori una bomba. Però rimane troppo sospeso, troppo fumoso, e questo eterno Segundo, che in realtà poi eterno secondo non pare, rischia di rimanere solo un'ombra quando avrebbe potuto far vivere il suo dramma con più forza.

3Segundo Empty Re: Segundo Dom Mag 14, 2023 3:42 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Non mi estenderò come Fante nella sua relazione anche perchè la condivido in pieno. Debbo dire che mi è piaciuto. Una storia raccontata molto bene ma più che una storia è un tentativo di scandagliare la mente di qualcuno che definire paranoico potrebbe essere addirittura diminutivo. La sua soffitta potrebbe anche non essere reale. Tutto è o potrebbe. Questo è il bello di questo flusso di pensieri tormentati. Complimenti.

4Segundo Empty Re: Segundo Dom Mag 14, 2023 4:08 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Una confessione/flusso di coscienza che intrappola il lettore, lo stordisce e lo confonde, lasciandolo col dubbio se ciò che ha letto sia vero oppure solo un mucchio di farneticazione a occhi aperti del protagonista.
L'inizio, sino all'incidente automobilistico di Segundo è abbastanza anonimo, poi da lì in poi si fa tutto più interessante. Le tre figure fantomatiche che sembrano rappresentare le vite soltanto immaginate da Segundo e mai vissute, l'uomo dal capo chino, il ragazzo dalle mani rosse e l'uomo dal ventre gonfio, danno sprint alla narrazione, rendendola molto più interessante.
L'autore ha puntato molto su questo dubbio, a questo gioco tra realtà e finzione, forse per stimolare il lettore su cosa sia "reale" e cosa invece sia inventato, partorito dalla mente del protagonista. 
Sì, direi che prevale un'atmosfera di indeterminatezza, quasi onirica, che lascia la porta aperta a molte possibilità.
Io sono per le narrazioni più decise, che prendono una strada solida e inequivocabile, però devo ammettere che il racconto non mi è dispiaciuto.
Magari si potrebbe rimettere mano alla parte iniziale, renderla più spigliata e seducente per il lettore e migliorare sensibilmente l'aspetto complessivo.

5Segundo Empty Re: Segundo Lun Mag 15, 2023 12:44 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Allora autor il racconto mi ha presa e mi è piaciuto pure parecchio.
Mi sono sentita come una psicanalista che ascolta il proprio paziente senza interagire con lui, lasciandolo esprimere totalmente i propri ricordi, i propri dubbi, i propri tormenti. Cos’è la realtà?
La frase che mi ha portata inizialmente in questa strada è questa:
“ Vede, sono secondo anche rispetto a un feto morto.”
Quel verbo “vede” mi ha fatto immedesimare nel professionista che ascolta.
La storia è allucinata e allucinante al punto giusto, la credibilità non è messa in discussione proprio da quel verbo “vede,”
Quello che invece non mi torna è il finale.
Non sono più la sola ad ascoltare ma mi sono trovata in mezzo ad altre persone come se fossimo in un tribunale e dovessimo decidere delle sorti dell’imputato che ha appena fatto un’auto-arringa.
“ Alla presenza di tutti voi, Segundo, caduto in mezzo a oggetti senza nome né valore, cancellerà il suo nome. Quindi, fate del vostro peggio, cercate di spezzarmi.”
Ripeto, il racconto mi è piaciuto tantiissimo e mi ha coinvolta ma, alla fine, come lettore mi sono sentita un po’ ingannata.
Sono partita con un’idea (vede, ) e mi sono trovata in un altro luogo con altre persone
(“Alla presenza di tutti voi…)
Scritto molto bene, destabilizzante. Forse un po’ troppo proprio a causa del finale che, immagino, tu abbia scelto di scrivere così proprio per l’effetto che suscita. Ci dirai… comunque, complimenti sinceri per questo “trip” che ci hai regalato

6Segundo Empty Re: Segundo Mer Mag 17, 2023 11:26 am

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Penna.

Ho notato alcune sviste, tra cui "a tal punto da a trasformarmi" e "Confessargli" al posto di "Confessarle". Niente di grave.
L'anno scelto è il 1984; faccio notare che Os Caça-Fantasmas è uscito in Brasile il 20 dicembre di quell'anno. Per me va bene; dico per te che, magari, avevi pensato a qualche altro mese per l'ambientazione.
Il personaggio scelto è un filosofo, ma resta il dubbio se effettivamente il filosofo ci sia oppure no; quasi un paradosso: se il personaggio è un filosofo allora forse non è schizofrenico, se invece il personaggio non è un filosofo allora il paletto non è piantato. Sottolineo "quasi"; per me il paletto c'è.
La soffitta c'è e mi sembra centrale. Il luogo scelto è la Foresta Amazzonica e anche questa è centrale.
Ho apprezzato molto l'idea del racconto che ricorda vagamente A beautiful mind ma solo perché il personaggio principale è schizofrenico e anche perché il personaggio di Filamena si scopre solo più avanti che è un'allucinazione. Mi è piaciuta anche la spiegazione dei personaggi, per quanto mi riguarda è una soluzione originale (forse perché non ne ho mai letta una simile); originale o no, è comunque il filo rosso che lega tutto e appare evidente solo alla fine del racconto, quando il narratore spiega. Stranamente, è una spiegazione che illumina, anziché spegnere o annoiare, almeno questa è la mia impressione.

Grazie e alla prossima.


______________________________________________________
Segundo Badge-2
https://linktr.ee/Achillu

7Segundo Empty Re: Segundo Sab Mag 20, 2023 6:05 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

mi spiace ma non mi ha preso.
sarà il genere scelto, saranno le parole utilizzate, ma non riesco a farmelo piacere.
una specie di flusso di coscienza, anche se all'inizio pensavo stesse parlando con uno psicologo, che proprio non ho recepito.
ci sono molte buone descrizioni e belle frasi, ma nel complesso l'ho trovato pesante e di difficile (per me) lettura.
mi spiace.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Segundo Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

8Segundo Empty Re: Segundo Sab Mag 20, 2023 8:03 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Quando mi imbatto in racconti come questo, il primo pensiero è che io non sarei mai stato capace non solo di scriverlo ma nemmeno di pensarlo.
E, di conseguenza, rimanerne ammirato pur se come tipologia di racconto, anche in veste di lettore, è molto lontano dal mio genere.
Questo per dire che anche se ho faticato a leggerlo (e, forse, anche a comprenderlo fino in fondo) ho apprezzato l'idea e come è stata portata avanti.
Molto bene come hai saputo integrare i paletti, tutto sommato anche quella dell'anno 1984 con il riferimento al film Ghostbuster che, anche se un po' tirato per i capelli, una certa attinenza con il racconto ce l'ha proprio epr il riferimento ai tanti fantasmi che albegnao nella mente (malata?) del protagonista.
Il racconto è indirizzato da quel "Vede" nelle prime righe che sembra voler suggerire al lettore la presenza di uno psicologo che ascolta il buon Segundo steso sul lettino dar vita a un flusso di coscienza ininterrotto.
Alla fine si scopre che quello psicologo altri non è che Filamena, quindi un essere non essere il frutto numero uno della mente del protagonista.
Il dubbio che resta alla fine è se Segundo sia diventato quello che è oggi a seguito dell'incidente che ha avuto oppure lo sia sempre stato.
Segnalo qualcosa che non mi ha convinto a livello di scrittura:
a tal punto da a trasformarmi
Anche se ci passavo molto tempo, non ci dormivo mai. Le rare volte in cui era capitato
Sarebbe stato meglio mettere "quasi" mai visto che subito dopo dici che qualche volta, anche se rara, ci ha dormito.
Volevo essere franco con lei. Confessargli che ero un impostore
Confessarle
È in quel momento che capii cosa mi indicava il ragazzo dalle mani rosse
Avrei preferito "Fu"
Per giorni, lessi tutto quello che trovai all'università
C'è una virgola di troppo.


______________________________________________________
Segundo Badge-3

9Segundo Empty Re: Segundo Dom Mag 21, 2023 2:46 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Non sono certo di aver compreso tutto, ma in fondo è poco importante. L’importante è che la lettura mi ha aperto interrogativi e mi ha consentito di immaginare strade possibili. Il personaggio è molto interessante e ben delineato. Do qualche punto in più alla seconda parte. Il passaggio che più mi è piaciuto è questo: “In quel punto due fiumi si incontrano, ma il Rio Negro rimane blu, freddo e profondo, mentre il Rio Solimões rimane marrone e caldo, senza fondersi, senza unirsi, come due realtà distinte, una demarcazione invalicabile” insieme a tutte le considerazioni che ne discendono per spiegare la complessità del carattere, ma dovrei dire la “patologia”, di Segundo.
Buono l’aggancio a Ghostbusters per definire l’anno. Il filosofo (come professione) c’è ma non aggiunge niente al personaggio (la filosofia è già nelle sue riflessioni). La soffitta, elemento importante della prova, mi sembra ben inserita.
Concludo con il dire che mi sono immaginato una riduzione a monologo teatrale (è un mio vizio) utilizzando la traccia del racconto e le tue riflessioni, depurando il testo degli elementi inseriti “per dovere”. Con un interprete molto bravo, dato che il personaggio è molto difficile, ne verrebbe fuori un lavoro eccellente.
Anche stavolta, come per gli altri letti fino ad ora senza eccezioni, sono di fronte a un bel lavoro.
 

10Segundo Empty Re: Segundo Lun Mag 22, 2023 11:33 am

gipoviani


Padawan
Padawan

Non so bene che scrivere. Lo scrittore/scrittrice che c'è dietro ha, a mio avviso, un potenziale enorme. Ottima capacità di scrittura al servizio di idee originali.
Il racconto però non mi sembra particolarmente riuscito. In primo luogo un racconto in cui si propone un flusso di coscienza autobiografico funziona quando il personaggio (l'io narrante) si fa amare o odiare (questo è ancora più difficile da scrivere) alla follia. Il lettore così diventa non solo interessato ma "tifoso". 
Il tuo personaggio invece rimane sempre neutro, segundo anche in questo. Non so se questo fosse voluto, ma in questo caso, almeno con me non ha funzionato.
In ultimo ti consiglierei di cambiare l'incipit (che comunque è bello) 
Chiamarsi Segundo è stata una condanna. (togli per me)

11Segundo Empty Re: Segundo Lun Mag 22, 2023 5:22 pm

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Ciao Autore. Voglio cercare di commentare un po' di racconti (se non tutti) e ho deciso di partire con il tuo, che è uno di quelli che ricordo meglio.
Un racconto dove i paletti sono perfettamente rispettati e utili alla storia, ma dove serve molta attenzione per potersi gustare la trama pienamente. A me è piaciuto molto leggerlo, ma posso dirti - visto che non ci sono new entry in concorso - che, secondo me, hai scritto di meglio, sia come idea sia come resa.
Sono comunque contento di aver letto il tuo testo, perché secondo me arricchisce molto questo step un racconto onirico come il tuo, di non immediata presa, che si farà ricordare e ci darà da parlare al prossimo raduno.
Complimenti per l'idea.


______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

12Segundo Empty Re: Segundo Lun Mag 22, 2023 8:49 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Illusione e realtà, costruzioni della mente superano la verità della vita.
Follia: un racconto troppo difficile per un sempliciotto come me.
Scritto bene, molto e con quella trovata originale di presentare un parallelismo tra le tre presenze e i diversi modi di suicidarsi.
Bravo, ma non  fa per me.

13Segundo Empty Re: Segundo Mer Mag 24, 2023 10:15 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Un racconto potente che affonda le sue radici nella psiche umana. Quando si affrontano certi temi, è sempre difficile riuscire a coinvolgere i lettori perché siamo tutti diversi e qualcuno non è interessato o non riesce a comprendere certi atteggiamenti.
L'idea di partenza è ottima. La trama è contorta e non si sa cosa sia vero o no, ma è quella la sua forza. Lasciare al lettore lo spazio per colmare i vuoti, per farsi una sua idea e non avere tutta la pappa pronta. Ci vuole una lettura approfondita e attenta.

Le emozioni ci sono tutte; si sente che è un racconto vivo. La differenza sta nella percezione del lettore. Nel mio caso, mi ha coinvolto molto emotivamente e, alla fine, qualche sensazione, non propriamente positiva, me l'ha lasciata.
 Lo stile è buono. La forma scelta, quella per me del monologo o del flusso di coscienza, è originale perché permette di entrare nella testa di Segundo ma con quel pizzico di mistero che le sue parole non rivelano.
 I paletti sono tutti inseriti alla perfezione. Quelli che meritano un plauso sono la soffitta e il filosofo. La soffitta perché è luogo fisico e metaforico della vita di Segundo. Il filosofo è invece espresso, non nel fatto che sia realmente un filosofo, ma perché ci sono pensieri filosofici alla base del racconto, è come farci entrare nella testa di un filosofo.

In conclusione, è un testo complesso che porta molte più cose di quanto non dica. A me è piaciuto molto. Grazie.

14Segundo Empty Re: Segundo Mer Mag 24, 2023 11:25 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un racconto complesso, di non agevole lettura da un certo punto in poi, ma d'altronde ogni mente è un mondo complesso, con le sue precise percezioni di ciò che siamo, che sembriamo, che vorremmo essere. Che immaginiamo come gli altri ci possono vedere, guardandoci da un ipotetico esterno. Come nei sogni in cui siamo contemporaneamente protagonisti e spettatori, e poi l’uno prevale sull’altro.
Un mondo in cui trovano posto i successi o i momenti positivi e i piccoli, grandi fallimenti; desideri, speranze e progetti, esperimenti andati a vuoto o mete raggiunte. C’è chi vive il tutto senza porsi tante/troppe domande perché le risposte magari potrebbero farci male, o per non affrontare i problemi, e chi si fa male ponendosi troppe domande senza una risposta soddisfacente.
Il protagonista è davvero un vulcano, in questo senso. La si può interpretare come insicurezza molto radicata (mannaggia al nome) ma anche come insoddisfazione perenne, con una continua ricerca di qualcosa cui non riesce a dare uno spessore né un nome.
Anche gli studi di filosofia, che avrebbero potuto squarciare i tanti veli, riordinando le idee e lasciandosi alle spalle qualcosa di troppo indefinito, alla fine sono un fallimento perché “La Risposta a tutto” non esiste.
L’inizio portava a momenti di vita “normali”, con inquietudini e perplessità tipi dell’età di una persona particolarmente sensibile, che preferisce la solitudine alle relazioni. Poi ci si trova a fianco di una persona difficile da gestire, nelle cui giornata pare non esserci nulla di una normale quotidianità, dove la mente può anche rilassarsi un attimo.
La scrittura è discreta, ma nell’insieme, pur avendolo letto e riletto con interesse, il racconto non mi ha preso particolarmente. Il finale poi è piuttosto pesante, rispetto al resto del testo.
I paletti: il filosofo c’è (mancato o quasi realizzato), il luogo viene utilizzato per l’ennesimo momento di crisi. Il tempo è affidato a un film, che potrebbe stare alla base della creazione delle figure immaginarie di cui il protagonista si sente circondato, ma ci sono lavori che meglio si sarebbero adattati, con personaggi di maggior spessore.
Però, non so, per avere un’idea più precisa dell’insieme, necessita un’ulteriore rilettura.

Le mie note: alcune incertezze ti sono già state segnalate.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

15Segundo Empty Re: Segundo Ven Mag 26, 2023 3:37 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Certamente, è un racconto che suscita molti dubbi.
La storia stessa è tutta un interrogativo se ciò che ci viene detto da Segundo è realtà o immaginazione o un po' dell'una e dell'altra. E questo potrebbe essere un suo punto di forza.
Piuttosto, ho molti dubbi su come il racconto è stato costruito.
"Chiamarsi Segundo è stata una condanna" (toglierei quel "per me", del tutto pleonastico): ma in tutta la narrazione non si percepisce affatto questa "condanna", non viene fuori la frustrazione dell'eterno secondo, battuto ogni volta sul filo di lana; semmai si nota un continuo arrabattarsi per restare a galla sfruttando tutti gli appigli a disposizione, compresi i vari personaggi immaginari, che diventano boe di salvataggio sui vari percorsi intrapresi dal "filosofo". E in ogni percorso, fallimentare quanto vuoi, non si coglie mai un frustrante "secondo posto".
La scrittura è un'altra incognita : troppo frammentata per essere un resoconto fedele della vita del personaggio; troppo lineare per essere un monologo interiore o un raccontare a briglia sciolta sul lettino dello psicanalista.
Una sorta di confessione, allora?
Anche questo non è chiaro. Perché, se in un primo momento sembra esistere un reale interlocutore ("Vede"), poi si scopre che tale interlocutore è Filamena, altro personaggio in bilico fra realtà e immaginazione; e infine si passa a un "voi" ancora più ineffabile (i lettori? Gli altri personaggi immaginari?).
In pratica, sembra esistano solo tre punti fermi: l'incidente, il viaggio sul Rio Negro e la visione del film. Ma, considerando il registro del testo, non ci sono elementi per dire se tutti e tre (o anche uno solo) siano realmente accaduti.
A tutto questo, si aggiungono anche diverse incertezze nella punteggiatura e nelle consecutio verbali.
Una lettura non proprio appagante.
M.

16Segundo Empty Re: Segundo Lun Mag 29, 2023 1:20 pm

Nellone


Younglings
Younglings

La filosofia la vedo come parte centrale del racconto; un testo filosofico di introspezione, mi verrebbe da dire, nel quale il filosofo si fa protagonista non tanto per la sua laurea e la sua professione, quanto piuttosto per l’amore del sapere, del conoscere sé stesso, per la precisione. Il punto è centratissimo, dunque. Mi dispiace però che il tutto mi sia arrivato in modo un po’ confuso: dopo la prima parte molto analitica e razionale, ho avuto la sensazione che mi sia sfuggito qualcosa, anche rileggendo il brano una seconda volta. Gli altri paletti sono abbastanza bel presenti, in particolare la soffitta; forse meno convincente il 1984, richiamato giusto per i Ghostbusters, e per il post-’68. La scrittura non mi ha invece convinto del tutto. Mi pare un po’ troppo semplice, per provenire dalla mente di un filosofo, con una colloquialità a mio giudizio eccessiva, per i temi trattati (i “quel”, “quello”, ecc… sono sparsi a profusione); punteggiatura usata con parsimonia, non capisco il salto dal passato remoto al passato prossimo in alcuni punti: probabilmente una motivazione ci deve essere, perché mi pare fatto in modo abbastanza sistematico, ma purtroppo non sono riuscito a coglierla. Nel complesso un racconto interessante per il tema trattato e anche per lo svolgimento, ma che purtroppo, probabilmente per miei limiti di conoscenze filosofiche, non sono riuscito a recepire del tutto.

17Segundo Empty Re: Segundo Lun Mag 29, 2023 3:47 pm

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao autore, un racconto davvero potente il tuo, che ho letto con interesse e che mi ha sorpreso positivamente, perché all'inizio ero molto scettico, più che altro perché non è proprio un genere che mi esalta. Ero prevenuto, mi sono ricreduto. Non mi è ben chiaro comunque con chi stia parlando Seguendo, se è Filomena perché le dà del lei con quel "vede"? Tutto il resto invece, anche se volutamente onirico e senza spiegazioni, mi è invece chiaro, meglio, mi sono fatto un'idea che mi soddisfa e va bene così.
Complimenti quindi e a rileggerci!


______________________________________________________
Segundo Senza_10

18Segundo Empty Re: Segundo Gio Giu 01, 2023 10:47 am

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao Autor
Questo tuo racconto mi è piaciuto molto.
Protagonista dalla personalità complessa, oserei dire, con un termine medico, schizofrenica.
Ragionamento filosofico e follia, in un connubio perfetto, vanno a braccetto in modo disinvolto per tutto il racconto.
La tensione narrativa è alta, il personaggio è ben costruito con tutte le sue paranoie e anche quelli immaginari li hai resi comunque tangibili. 
Stile e scrittura impeccabili.
complimenti davvero e a rileggerci presto

19Segundo Empty Re: Segundo Mar Giu 06, 2023 10:28 am

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Una soffitta che più che un luogo concreto sembra una stanza segreta nella testa di un uomo, la parte più remota del suo cervello, un magazzino di ricordi veri o inventati, di vite vissute o immaginate, di fantasmi invadenti che non fanno paura ma che non offrono nemmeno una soluzione.
Più che la storia di un filosofo, è una vita raccontata da un filosofo. E la filosofia è quella a cui ho sempre pensato io, quella che conduce inesorabilmente a farci tante domande, con il tempo le domande giuste, ma che alla fine di risposte ne dà davvero poche. Perché il suo vero uso è quello di aprirci gli occhi, poi ognuno è libero di usare questa seconda vista nel modo che ritiene più opportuno. E leggendo il racconto ti rendi conto che non c'è una risposta nemmeno a questa, di domanda: se valgano di più le vite vissute o quelle immaginate. Quasi la domanda che ognuno di noi che scrive dovrebbe porsi: vale più la vita che viviamo, quella concreta, fatta di tante piccole risposte che siamo costretti a dare ogni giorno, o le vite di cui scriviamo, fatte di domande senza risposta, di "se", di personaggi immaginari che affollano la soffitta della nostra mente?
Insomma il racconto fa riflettere, è coraggioso, profondo. Chiaro è che allo stesso tempo è un po' intricato come scrittura, difficile da leggere. Non tanto perché sia complesso, ma proprio per come è scritto.
Poteva essere scritto meglio? O in modo diverso?
Lascio i punti interrogativi perché il racconto stesso, riflettendo su se stesso, lascerebbe queste domande senza una risposta, aperte a qualunque interpretazione.
Bella l'idea di Ghostbuster come riferimento per il 1984, ma anche per l'idea dei fantasmi.
Complimenti.


______________________________________________________
Segundo Senza_10

20Segundo Empty Re: Segundo Mar Giu 06, 2023 12:54 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Questo racconto è uno spasso da leggere! Secondo me un vero flusso di coscienza, con i suoi alti e bassi coerenti al protagonista Segundo. Lo dico poiché sin dall'inizio, quando il protagonista sparava a zero su se stesso, ho percepito il principio di un delirio mentale che però non ha nulla di negativo: mi è sembrato uno stile di vita, una scelta, ancorché inconsapevole o "derivata" da una scarsa autostima del protagonista. Un fardello che lo accompagna per tutto il flusso, un po' come le presenze che si manifestano dopo l'incidente. Ecco, l'incidente. Secondo me non è determinante per il racconto. Avrei preferito (resta inteso che all'Autor non si comanda) un Segundo più genuino, passatemi il termine, che si fa conoscere per quello che è, con la personalità un po' disturbata, una vena artistica che cova sotto la cenere, un'immaginazione fuori dal comune che crea amicizie, conoscenze o semplici presenze. Non so se mi sono spiegato. 

Ciò che mi rimane alla fine, e anche questo aspetto non ha nulla di negativo, è la domanda: ho letto realtà o finzione? Dove ha vissuto Segundo, sulla terra come me o ha continuato a oscillare dribblando le capriole dei sui pensieri?

Io non ho fatto altro che oscillare ed è stato molto piacevole.

TOP la citazione su Ghostbusters.

Grazie

21Segundo Empty Re: Segundo Sab Giu 10, 2023 4:35 pm

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Il racconto ha delle idee e dei passaggi davvero molto interessanti. Credo però che non sia un racconto "per tutti". Mi sono perso troppe volte nelle domande che man mano venivano a galla. E il finale è tutt'altro che chiarificatore.
Cos'è reale? cos'è onirico? Sogno, realtà. Il confine è labile. E qui è pieno di enclave tra i due universi.
L'ho letto con piacere ma non posso dire di averlo capito appieno.
Complimeti.
Grazie.


______________________________________________________

I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

22Segundo Empty Re: Segundo Dom Giu 11, 2023 10:46 pm

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Questo per me è un racconto sospeso, che galleggia indeciso tra due mondi.
L'idea è davvero ottima e poteva essere perfetta se l'autore avesse preso una posizione più netta e chiara al di là di ogni ragionevole dubbio.
Alla fine non so nemmeno chi sia questo Segundo, frustrato per arrivare sempre secondo nelle gare della vita, anche se non partecipa a nessuna competizione.
Il testo inizia come il resoconto della vita di una persona frustrata, per diventare successivamente qualcosa di più mentale e contorto: non ho percepito ben strutturato e convincente questo passaggio, anzi, a fine lettura mi rimane la sgradevole sensazione di non aver capito molto bene tutto e questa sensazione non mi piace.
Mi sono fatta comunque una mia idea, ma avrei preferito che l'autore mi avesse fornito una bella soluzione a tutto, chiudendo così un cerchio che invece rimane fastidiosamente aperto.
L'uomo dal capo chino ha iniziato a battere i denti: per me questa frase è da brividi! Da questo punto in poi mi sono preparata a leggere qualcosa di potente (magari horror...), e invece tutto sfuma via diventando tante cose poco chiare.
L'indagine psicologica/filosofica alla base del testo è interessante, ma non riesco a valutarla correttamente perchè troppo frastagliata e dalla chiave di lettura troppo nascosta per trovarla e apprezzare il racconto fino in fondo.

23Segundo Empty Re: Segundo Dom Giu 18, 2023 10:41 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Mi ero ripromesso di non scrivere nulla, di stare in silenzio, come Segundo. Di guardare i primi festeggiare e rimanere nelle retrovie. 
Poi questa mattina mi sono detto che non era giusto. Dovevo fare un ultimo tentativo per far capire le mie ragioni.
Lo faccio qui dove tutti potete leggere e poi ignorare, come si fa spesso quando qualcuno solleva delle criticità. 


Ho capito in questi ultimi step che quello che scrivo alla maggior parte di voi non piace. Quello che io trovo spettacolare nei miei racconti a voi non piace. 
Credo di scrivere qualcosa di “ different” e credevo che in un forum chiamato “different tales” questa cosa avesse un valore.
E invece step dopo step ho preso consapevolezza che il problema non era nei miei racconti, che ovviamente possono piacere o meno, sta nei gusti degli utenti.
In questi ultimi step ho avuto sempre più la sensazione che quello che mi piace scrivere e come mi piace scriverlo, non incontri il vostro gusto. 
Scrivo qualcosa di originale e viene sempre bollato come “esperimento” o peggio ancora, non viene capito. 
Il commento che più fate è quello che non capite, che volete le risposte a tutte le domande, che volete la chiarezza. 
Premetto che i miei racconti in fondo in fondo sono tutti chiari. 
Io sono uno che vuole lasciare il lettore libero di colmare i vuoti. Voglio dargli modo di aggiungere qualcosa di suo. Ho capito che a voi non piace a voi piacciono i racconti perfetti.

Detto questo sono mesi ormai che mi chiedo se sia questo il posto dove posso esprimermi al meglio. 
Rimane una questione di gusti non di capacità. 
Non sto dicendo che smetterò di scrivere, è impossibile per me non scrive e non mettermi in gioco.

Ci vediamo al 100x100 ma con molti dubbi nel cuore.

A Arunachala, Achillu, paluca66 e Susanna garba questo messaggio

24Segundo Empty Re: Segundo Dom Giu 18, 2023 10:44 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

P.s. Non voglio la vostra compassione. 
Ho scritto il messaggio con la massima tranquillità e la massima consapevolezza

25Segundo Empty Re: Segundo Dom Giu 18, 2023 11:15 am

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Ciao
DT, come sai bene, è una piccola comunità, è come un paese in cui più o meno ci conosce tutti con difetti e pregi. È comunque un luogo per scambiarsi idee, per sperimentare e cercare di migliorare (il confronto non solo è utile ma necessario)
A me sembra positivo il fatto che tu abbia ben chiaro cosa vuoi dalla tua scrittura e come ti piace scrivere.
Piace? Non piace? Hai una piccola cartina di tornasole rispetto a un pubblico più ampio che è fatto di gente come noi.
Qui piacciono i racconti scritti bene alla fine dei conti e se riesco o pure a emozionare il successo è garantito. Almeno qui.
I nostri contest sono “palestre”, almeno io cerco di viverle così è di prendere quei giudizi e quei suggerimenti che sempre ci sono depurandoli dal contesto gara che porta a volte alcuni a sottolineare i difetti o cercare il pelo nell’uovo. Fa parte del gioco.
Poi ci sono i gusti allenati a certe scritture e su quello nulla si può fare… Prensi il buono e lascia quello che non reputi utile.
In fondo siamo qui per crescere insieme .

A Arunachala, Achillu, paluca66 e Susanna garba questo messaggio

Contenuto sponsorizzato



Torna in alto  Messaggio [Pagina 1 di 2]

Vai alla pagina : 1, 2  Successivo

Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.