Nonno Lulu
Ricordo benissimo il mio adorato nonno Lulu.
Sì, lo ricordo con tanta dolcezza il mio caro nonno Ludovico.
Da piccino lo chiamavo Lulu, almeno quelle erano le prime parole che m’erano venute fuori per pronunciare il suo nome.
Era sempre affettuoso con me ma, quando io avevo all’incirca 7 anni, un bel giorno svanì nel nulla senza lasciar traccia di sé.
Fu un colpo tremendo per tutta la famiglia e io disperato chiesi se potevo inviargli delle letterine, ella acconsentì e così ogni settimana se ne mandava una...
Mia mamma metteva tutto in una busta e mi diceva di scrivere sul retro: “Per Nonno Lulu, away”.
«Mamma cosa vuol dire away?».
«È inglese, vuol dire lontano, così siamo certi che arriverà a destinazione».
«E l’indirizzo?».
«Non ti preoccupare tuo nonno lo conoscono tutti».
Passarono degli anni e io continuai a scrivere lettere tutte indirizzate a “Nonno Lulu, away”.
Finché un giorno... arrivò per posta una lettera e la provenienza era... away, almeno così sembrava esserci scritto.
«Mamma il nonno ha risposto finalmente!».
«Non è possibile… fammi vedere quella lettera!».
Scartò in fretta la busta e cominciò a leggere.
«Gentile signore italiano la preghiamo di non inviarci più lettere, siamo inondati dalle sue e non siamo il nonno Lulu che cerca, per tanto non rompa più con questo nonno dei nostri maroni».
Ci rimasi molto male e lessi per bene la dicitura sulla busta del mittente.
« Usa mail service-Honolulu Hawaii».
Guardai mia mamma ed esclamai.
«Ma questo è nonno Lulu! perché è così cattivo?».