Genesi 7
1 Il Signore disse a Noè: «Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione. 2 D'ogni animale mondo prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono mondi un paio, il maschio e la sua femmina. 3 Anche degli uccelli mondi del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. 4 Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto». 5 Noè fece quanto il Signore gli aveva comandato.
6 Noè aveva seicento anni, quando venne il diluvio, cioè le acque sulla terra. 7 Noè entrò nell'arca e con lui i suoi figli, sua moglie e le mogli dei suoi figli, per sottrarsi alle acque del diluvio. 8 Degli animali mondi e di quelli immondi, degli uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul suolo 9 entrarono a due a due con Noè nell'arca, maschio e femmina, come Dio aveva comandato a Noè.
Diario di bordo
Giorno 1: Signore ha cominciato a piovere come Tu avevi predetto; ho paura, qui sull’arca siamo troppi e il pensiero di quaranta giorni a stretto contatto tra umani e animali mi spaventa.
Mi sono fidato e mi sono affidato a Te – avevo alternative? – ma cosa succederà quando l’acqua comincerà a salire sempre più e non sarà possibile scendere dall’arca nemmeno per cinque minuti?
Gli animali sono tranquilli e noi cerchiamo di sorridere e nascondere i nostri timori per tenerci alto il morale a vicenda.
Oggi ho pregato per quasi un’ora e sono certo che le mie richieste sono giunte alle Tue orecchie.
Giorno 2: Mio Signore, oggi la pioggia è aumentata di intensità e un paio di ruscelli hanno rotto gli argini cosicché l’acqua ha invaso i terreni circostanti.
Ho chiamato mia moglie e i miei figli facendo vedere loro lo spettacolo con il sorriso sulle labbra ma nel cuore avevo un peso enorme.
So che devo fidarmi di Te ma non riesco a non avere paura e spero che questo mio peccato sia da Te perdonato.
Oggi pomeriggio c’è stato un piccolo incidente quando l’ippopotamo ha involontariamente schiacciato la coda alla lince: quest’ultima si è girata e ha azzannato l’ippopotamo sulla zampa, sono intervenuto appena in tempo prima che la situazione si complicasse e ho spostato le linci al piano superiore portando di sotto i leopardi. E siamo solo al secondo giorno… Con la massima umiltà Ti chiedo: sono proprio necessari quaranta giorni di pioggia chiusi sull’arca?
Giorno 3: Signore, nell’angoscia lancio a Te il mio grido! Oggi l’acqua ha invaso tutto, sotto di noi non vedo più terra, solo acqua, dappertutto. Mia moglie ha pianto lunghe ore, non ho trovato le parole per consolarla, lei non ha la mia Fede in Te: l’ho capito, ormai.
Perché non mi parli, perché non riesco più a sentirTi?
Ti cerco di giorno, Ti supplico di notte ma non mi rispondi; dove sei?
Giorno 4: Signore oggi l’arca per la prima volta si è sollevata da terra, dal primo pomeriggio galleggiamo. Gli animali sono tranquilli per la maggior parte del tempo dormono.
Cam stasera mi ha sfidato: «E se Dio non esistesse?» mi ha detto con un mezzo sorriso sul volto. Ho avuto paura, mio Signore; non gli ho risposto, mi sono limitato a invitarlo a coricarsi e a pregare per non perdersi in questo momento difficile.
Signore, mio Dio, dove sei? Perché non Ti fai sentire? Ho paura…
Giorno 5: Stamattina abbiamo trovato il cavallo morto, sbranato dal leone; per fortuna la cavalla è risultata gravida, la specie per il momento è salva. L’abbiamo isolata dal resto degli animali per proteggerla.
Iafet era nero di rabbia, voleva uccidere il leone, l’ho convinto a fermarsi ma l’ho sentito gridare al cielo “Dio dove sei? Perché permetti tutto questo?”.
Stasera ho riunito tutta la famiglia e abbiamo pregato a lungo, apparentemente si sono coricati più tranquilli.
Mia moglie mi ha chiesto se sono sicuro che tutto questo finirà, ho tranquillizzato anche lei anche se ho tanti dubbi; ma so che quel cucciolo dentro la cavalla è un Tuo segnale: da qui prendo forza Signore.
Giorno 8: dopo due giorni tranquilli stamattina sono stato svegliato da un pianto gridato; mi sono alzato e sono accorso verso quel suono straziante e ho trovato Iafet inginocchiato a terra: in mano stringeva un grosso bastone di legno insanguinato.
Accanto a lui c’era la carcassa del leone, lo aveva ucciso a bastonate!
Mi sono inginocchiato accanto a lui e abbiamo pianto assieme.
Ti ho cercato, Signore, ma non ho trovato, per la prima volta, le parole per invocarTi.
La cattiveria è salita sull’arca insieme a noi, il male si sta diffondendo tra uomini e animali, come faremo a sopravvivere fino alla fine del diluvio?
Signore, dove sei? Metti fine a questo strazio, so che puoi farlo!
Giorno 10: Mio Signore la leonessa non è gravida, il primo fallimento ci ha travolti; Iafet non esce da due giorni dalla sua stanza, sua moglie Adataneses piange e si rifiuta di mangiare se io non lo perdono per quello che ha fatto.
Mio Signore tu solo puoi perdonare o condannare! Aiutami a fare la scelta giusta, Iafet ha contravvenuto alle regole dell’arca, ha ucciso senza motivo.
Che cosa devo fare?
Perché non mi rispondi? Dove sei?
Giorno 11: Signore, mio Dio, la pioggia è aumentata di intensità, non lo credevo possibile.
Sull’arca si respira tensione anche se ognuno cerca di stare per conto suo e di interagire il meno possibile con gli altri.
Ho parlato a lungo con mia moglie Emzara, mi dice che non riesce più a parlare con Te a sentirTi, la sua preghiera si è inaridita; allora abbiamo pregato assieme, alla fine mi è sembrata leggermente più serena ma io no.
I miei dubbi stanno aumentando, Ti cerco e non Ti trovo e spesso sto provando gli stessi sentimenti di Emzara.
Perché Dio hai creato il male? Perché hai fatto l’uomo così cattivo? Cerco il senso nel Tuo operato, cerco di comprendere come siamo arrivati qui oggi, il perché del diluvio e non lo trovo.
Troppo spesso mi sento abbandonato… da Te?
Giorno 13: Mio Dio che cosa hai fatto? Perché tutto questo?
Stamattina ho trovato Sem e Ne’elatama’uk, la moglie di Cam, che avevano giaciuto assieme.
Cam credo che non sappia nulla ma temo che presto lo verrà a scoprire e allora che cosa succederà?
Ho perso la ragione, ho gridato contro quei due e ho picchiato Sem come non avevo mai fatto.
Questa arca, questo diluvio sono stati un errore.
Signore perché questa prova? FatTi sentire, ho paura di crollare.
Giorno 14: Anche gli animali danno segnali di eccessiva irrequietezza.
Mentre stavo camminando sono stato travolto dal gatto che sfrecciava con il topo tra le fauci mentre il cane lo inseguiva; nuovamente ho perso la pazienza, li ho raggiunti e li ho picchiati.
Sto diventando cattivo come loro.
Sto perdendo, giorno dopo giorno, pezzi della mia umanità.
È questo che vuoi, mio Signore? Fino a che punto mi vuoi mettere alla prova? L’acqua ha coperto tutto!
Signore, se ci sei, se mi senti, metti fine a tutto questo.
Subito.
Giorno 16: Cam ha ucciso Sem!
Signore sto crollando, lo sento.
Quanto ancora dovrò invocarTi prima che Tu mi risponda?
Distruggerò questa arca prima che finisca il diluvio, tutto questo non ha senso.
Signore mi sento tradito.
Giorno 18: Mia moglie Emzara e Sedeqetelebab, la moglie di Sem, si sono gettate dall’arca e sono scomparse nei flutti.
Signore perché hai permesso tutto questo?
Non riesco più a crederTi, non ho più fiducia in Te, nell’uomo; c’è solo cattiveria, male, ingiustizia e tutto questo non puoi averlo creato Te.
Sto scendendo sotto, in mano un’ascia: distruggerò l’arca e sarà la fine di tutto.
Signore credo che Tu non esista.