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1Con il nome giusto Empty Con il nome giusto Lun Lug 22, 2024 4:06 pm

Different Staff

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Admin
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Assorbo.
Nei secoli dei secoli, amen, assorbo ogni cosa che avviene sulla mia superficie, sotto la mia superficie e ovunque esista una superficie.
Io assorbo.
Io. Anche definirmi io è il frutto di questo assorbimento. Assorbo il linguaggio degli esseri viventi che mi popolano, e il linguaggio degli esseri umani è talmente ricco che l’ho adottato per parlarmi, per parlarci, ché io sono una ma composta da moltitudini di altri uno, e comunichiamo così, uno che sono parte di una che sono parte della Terra che poi sono io. Una di moltitudini.
E prima di introiettare il linguaggio degli esseri umani e tutti i suoi risvolti psicologici, manco sapevo né i risvolti psicologici che la mia condizione può portare (e alcuni credo di averli, tanti anzi) né sapevo i nomi che gli esseri umani usano per parlare di me. Che sagome che sono.
In quello che loro definiscono universo, niente ha un nome, non è necessario, non serve. Ci siamo e tanto basta, e quando non ci siamo più, be’, non ci siamo più e tanto basta.
Che meravigliose creature che sono gli esseri umani con questa fissazione dei nomi, davvero. Con questa fissazione del maschile e femminile, delle definizioni, delle classificazioni.
Nella mia classifica personale degli esseri viventi, gli umani sono su quello che loro definirebbero podio, ma sono solo secondi. Peccato, esseri umani cari, qualcuno è andato meglio di voi.
I miei preferiti, il mio primo posto assoluto, restano nei secoli dei secoli gli uccelli, i volatili, i pennuti etc etc… Sì, loro sono ciò che più si avvicina alla mia idea di libertà.
Se dove sei non va bene, fa freddo, si sta scomodi, non c’è cibo: te ne vai.
Ti alzi in volo e te ne vai.
Che cosa spettacolare.
Quando gli uccelli sono in volo, e lasciano la mia superficie e sono in me ma anche un pochino fuori da me, io assorbo qualcosa che sembra un sogno (credo), qualcosa di ovattato, straniante, suggestivo. Leggero. Che lascia una scia che profuma di sole.
Quando loro volano, io sogno.
E poi quelle zampette leggere su di me sono come ticchettii di vecchi orologi, instancabili e spesso fuori tempo; sono così tanti, uno spettacolo di colori, forme, aperture alari, abitudini alimentari, stili di vita.
E volano. E come volano. Sono così leggiadri, nelle mie profondità, quando si librano in volo.
Li invidio molto.
Sono il mio primo posto assoluto ma se sapessi odiare, un po’ li odierei.
Quello che hanno loro io non potrò mai compierlo. Prendermi e spostarmi un po’ più in là, vedere che succede altrove, uscire dalla mia posizione e andarmene a spasso. Poi magari tornare, come fanno loro. Cambiare aria anche io, ché qui le cose mi vanno strette sempre di più.
E invece no.
Io sono come un kiwi, non mi muovo. Sono inadatta al volo.
Che scherzo è, un uccello che non vola? E lo so, lo so molto bene, che ci sono tanti altri animali classificati come uccelli che non volano. Ma il kiwi è quello che mi suscita un rimescolio nel profondo, come una sorta di tenerezza; è dal kiwi che ho assorbito la malinconia. E la sua malinconia è figlia delle parole che vengono usate per definirlo; definirlo un uccello sarà anche corretto scientificamente, credo (che bello sarebbe poter essere come quegli Dei umani che sanno tutto e non devono chiedere nulla), ma a livello psicologico questo animale si deprime. Non potrà mai capire perché non può avere un sua categoria a parte, perché non può essere una cosa diversa, perché la sua particolarità non possa creare una nuova razza.
E invece no, sei inadatto al volo ma fila tra gli uccelli, e muto.
Un po’ mi sento così.
Gli umani mi definiscono pianeta ma io sono oltre, Qui sopra c’è vita, mica ghiacci, fuoco, crateri. Io dovrei essere il Pianeta Supremo, tipo. Ed è quando mi perdo in queste fantasie, quando i miei ragionamenti trascendono dalla mia natura, che comprendo quanto assorbire i sentimenti umani mi abbia cambiata. Di quanta ansia e paura del futuro siano cresciute con me: gli umani scoprivano queste emozioni e io le sentivo germogliare su di me, mettere radici. Quello che si assorbe ti resta dentro, non lo puoi eliminare, forse potrei se avessi un sistema di spurgo ma è ormai evidente che non ne ho. Sarebbe bello se arrivasse un magico terapeuta, come nei film degli umani, di quelli che ti salvano, possibilmente geniale e coinvolgente; saggio, dal passato difficile e dal presente ancora più complicato, ma che riesce sempre ad aiutare il prossimo. Ma chi viene ad aiutare il suo pianeta, l’unico sul quale può crescere la vita, eh? Nessuno.
Certo se mi chiamassi Agata e studiassi la migrazione degli uccelli, sarebbe più facile farsi aiutare. E se fossi un piccione cagherei in testa ai passanti per farmi passare il nervosismo.
Invece sono un pianeta che ragiona come un essere umano e, senza il nome giusto, mi manco.
Mi basterebbe essere chiamata Suprema Madre Terra, per sentirmi meglio.
E allora sì che basta tsunami, basta terremoti, basta eruzioni vulcaniche e tutto il resto. Ripulisco anche l’aria. Sistemo tutti i danni che hanno fatto nei secoli dei secoli gli esseri umani.
Posso farlo, ovvio che posso. Non sarò un Dio, ma ho le mie risorse.
Potrei anche far volare i kiwi, con il nome giusto, certo che potrei.
Basterebbe davvero molto poco, per rendermi felice.
Chissà… io aspetto.

2Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Lun Lug 22, 2024 5:35 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Suprema mi ha ricordato la marca delle magliette di Chiara Ferragni. Lo scrivo per entrare subito in sintonia con te, autore. In sintonia con la tua meravigliosa leggerezza.
Tu non puoi spostarti più in là e sei costretto (a) ad ascoltarmi.
Il tema del contest è terribile e tu riesci a uscirne fuori senza avere le ossa rotte. Ti basta essere bravo come sempre per riuscirci.
Ti ringrazio per aver partecipato e per avermi divertito con le tue intenzioni. Quella del kiwi è insuperabile.
Lo sai come faccio io, appena arriva il racconto che mi sdraia scrivo: mio vincitore.
Il tuo è il primo racconto che leggo e se lo scrivo che è il mio vincitore mi tirano cassette intere di pomodori
Forza! Tirate!
Sorrido...
Ho visto il kiwi, quant'è buffo, sapere che non vola mi è un po' dispiaciuto.
Il mio giudizio positivo non cambia. Un abbraccio.
.

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3Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Lun Lug 22, 2024 10:22 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

L'ho riletto due volte ma la fatica non è diminuita.
Intuisco la genialità di questo racconto ma non riesco ad afferrarla a farla mia.
C'è leggerezza e ironia innestate in un racconto che ho trovato difficile da leggere con passaggi complessi come questo: ché io sono una ma composta da moltitudini di altri uno, e comunichiamo così, uno che sono parte di una che sono parte della Terra che poi sono io. che hanno interrotto la lettura per costringermi atornare sulle parole in cerca di comprensione.
La scrittura è ottima, mi viene da dire ricercata, appartenente di sicuro a qualcun* che sa scrivere molto bene e sa come utilizzare le parole.
Non ho trovato refusi anche se questa frase secondo me ha qualcosa che non va:
Di quanta ansia e paura del futuro siano cresciute con me:
avrei utilizzato "Di quanto" ma può darsi che non abbia compreso il senso della frase.
Mi spiace aut* se il mio commento non è quanto ti aspettavi, sono certo che lettori più attenti e preparati di me sapranno ricnoscerti i giusti meriti.


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4Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mar Lug 23, 2024 10:45 pm

Albemasia

Albemasia
Padawan
Padawan

Un racconto che è un flusso di coscienza da parte del Pianeta Terra, dai risvolti decisamente interessanti.
La prima parte suona come un tentativo di giustificare il fatto che la Terra parla la lingua degli umani grazie a un processo di “assorbimento”, che permette al pianeta di “introiettare” non solo il linguaggio, ma anche tutti i “risvolti psicologici” del genere umano.
Ho trovato questa intro un po’ macchinosa, anche se è indubbio che denoti una complessità di pensiero che conferisce profondità al testo. Un testo che poi, nel passaggio volto a stabilire quale specie mettere sul podio, dove si giunge al nucleo della storia, si sviluppa con ironia e leggerezza, non prive di intelligenza.
Una lettura non facile, non tanto per la forma, corretta e fluida, quanto per alcuni concetti espressi.
Nel complesso un racconto che è riuscito a ottemperare i paletti richiesti, proponendo una lettura interessante per alcuni spunti proposti, ma non sempre agevole.

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5Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mar Lug 23, 2024 11:16 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

In questo racconto mi manca un pò la storia, tutto si fonda sui pensieri e sulle considerazioni filosofiche della Terra.
Alcuni passaggi, specialmente all'inizio li ho trovati eccessivamente macchinosi e pesanti, tuttavia il concetto alla base del racconto è interessante: può un pianeta, un organismo complesso formato da varie unità e unicità, farsi influenzare da uno di questi elementi? L'assorbimento comporta un procedimento di sintesi, di raffinazione, qui pare che l'elemento, il singolo, possa alterare e condizionare il tutto. Ripeto, teoria interessante in questa finzione, però non mi convince del tutto. Nei primi due racconti letti ho trovato un pò troppa staticità, condizione che mal si abbina col volo e le acrobazie dei pennuti.

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6Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mer Lug 24, 2024 10:29 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

In quello che loro definiscono universo, niente ha un nome, non è necessario, non serve. Ci siamo e tanto basta, e quando non ci siamo più, be’, non ci siamo più e tanto basta. (condivido in pieno!)


Quello che si assorbe ti resta dentro, non lo puoi eliminare, forse potrei se avessi un sistema di spurgo ma è ormai evidente che non ne ho. 



Che dire? È un racconto che mi ha pienamente convinta. Una narrazione introspettiva, in prima persona nella quale non si avverte la mancanza di dialoghi o di una trama. C’è tutto quanto è necessario senza scadere nell’effetto “documentario” che ho rilevato in molti testi in gara.
Mi piace come hai umanizzato la Terra e trovo molto calzante il termine “assorbire” rende perfettamente l’idea e oltretutto è una constatazione di ciò che avviene realmente per cui appare credibile anche il fatto che il pianeta abbia assorbito la capacità di parlare la lingua degli umani.
Ottima lettura e ottimo lavoro per quanto mi riguarda.

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7Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Ven Lug 26, 2024 4:27 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

La Terra protagonista, più degli uccelli.
Un Terra molto umana, nel linguaggio, nei sentimenti, nelle frustrazioni.
L’importanza dei nomi, che la Terra assorbe dall’uomo, che classificano, che discriminano, che inquadrano in schemi.
Ecco, quanto ti spingi nel profondo della semantica della parola, la lettura diventa un po’ ostica, ma l’immagine empatica del kiwi la riporta su un livello più leggero e ironico.
Piaciuto.

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8Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Ven Lug 26, 2024 10:38 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Questo è stato il primo racconto che ho letto, e poi riletto (come quasi sempre) dopo un giusto periodo di decantazione. Il risultato: sempre lo stesso. Un bel lavoro, un personaggio narrante schietto, con pensieri in libertà prima di affrontare il tema dello step.
Non è di agevole lettura, o almeno di prima lettura, poi va meglio. Perché? Perché a volte capita che un testo dica tanto (o troppo), ma tutto serve e allora per entrarci in sintonia bisogna quasi spezzettarlo per comprendere il senso, il messaggio di ogni passaggio (ho pure fatto la rima, ma la lascio). Un monologo, a tratti un po’ pamphlet, con una velata minaccia che se la Terra davvero dovesse non poterne più degli uomini... Uomini che danno un nome a tutto ma al “cosa non ti è chiaro quando si dice che abbiamo solo questo di pianeta? E una sola vita per comprendere l’immensa ricchezza che ci è stata donata con il bene dell’intelletto?” non riescono a rispondere degnamente, anzi - facendo di tutta un'erba un fascio - lasciano ai posteri l'arduo compito di una risposta.
Le mie note
Mi sono appuntata questa frase, che mi è piaciuta molto: Che lascia una scia che profuma di sole.
avere una sua categoria – piccolo refuso
oltre, Qui sopra – qui andrebbe in minuscolo


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

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9Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mar Lug 30, 2024 10:40 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Con "assorbo" mi hai subito conquistato e da quella prima parola non mi hai più perso. Ottimo lavoro. Mi è piaciuto lo stile narrativo di questa terra e il messaggio che vuole lasciare. L'unica perplessità è che non c'è una vera trama, è più una serie di considerazioni brillanti. Questo gli fa perdere qualche punticino, ma veramente poca roba.

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10Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mer Lug 31, 2024 2:15 pm

Giammy

Giammy
Padawan
Padawan

Ecco un modo alternativo per rientrare nei paletti del concorso.
Una terra machiavellica mi mancava. 
Sei bravo nei tuoi ragionamenti, autore. Il tuo pensiero si evince dalla seguente frase (azzardo possa essere così):
In quello che loro definiscono universo, niente ha un nome, non è necessario, non serve. Ci siamo e tanto basta, e quando non ci siamo più, be’, non ci siamo più e tanto basta.
Ad essere sinceri manca completamente una trama (però io adoro i monologhi) e la terra parla quasi sempre degli esseri umani e poco degli uccelli. Ma tu sei artista, autore, ti basta poco per conquistare.
Grazie per il tuo contributo.

A Hellionor garba questo messaggio

11Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Ven Ago 02, 2024 11:21 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Non sono convintissimo, autore.
Del tuo scritto è bella la forma, vivace, dinamica, a parte alcune giravolte che fanno rallentare la lettura per essere certi di aver letto bene.
Il contenuto, invece, il pensiero di questo pianeta narratore, mi è sembrato molto simile a tanti altri racconti che ho letto finora. Forse se lo avessi letto prima (ma io procedo a caso) mi avrebbe fatto un effetto diverso. Invece più o meno ritrovo le stesse considerazioni, sugli uccelli, sugli esseri umani. Non siamo riusciti ad andare un po' più in profondità.
Non è facile essere originali su un tema così ingessato, beninteso, però non si sa mai.

Buona l'idea di "spiegare", in qualche modo, l'umanizzazione del pianeta, carina la citazione del kiwi, ma come dicevo sono più elementi della confezione del racconto che non del contenuto.

Un buon lavoro ma che non mi ha conquistato, a prescindere dall'assenza di trama.

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12Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Lun Ago 05, 2024 8:33 am

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

scritto bene e in maniera pittosto scorrevole, nonostante alcuni punti complessi tolgano un poco la splendida leggerezza della storia.
che poi storia non è, semplicemente un ragionamento, una introspezione del pianeta.
pianeta che riflette sulla vita sua e di coloro che ne fruiscono, anche maltrattandolo.
una bella prova, mi è piaciuto


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Con il nome giusto Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

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13Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mar Ago 06, 2024 9:27 am

AurelianoLaLeggera

AurelianoLaLeggera
Younglings
Younglings

Un buon racconto, forse quello che più ha cercato di dare un senso alla Terra come narratore. E poi si parla di uccelli, e va bene. Insomma, peccato solo che non ci sia una storia. 
Ma anche questo è un modo di interpretare un racconto. 

L'idea dei nomi mi piace molto, il termine assorbire anche: gli hai dato una forza notevole!

L'unica cosa che mi è venuta in mente, leggendo, riguardo alla libertà degli uccelli:
è una considerazione del tutto umana (e ci sta, visto la premessa che la Terra ha fatto) ma a me viene in mente la canzone di Battiato:
"Volano gli uccelli volano, nello spazio tra le nuvole
Con le regole assegnate a questa parte di universo..."

Giudizio globale: molto buono.
Grazie

A Hellionor garba questo messaggio

14Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Dom Ago 11, 2024 10:13 am

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Di questo racconto apprezzo tantissimo lo spirito del contest e l'utilizzo dei due paletti. Davvero si percepisce la Terra come narratore ed emerge la potenza del tema degli uccelli come allegoria delle potenzialità inespresse del nostro pianeta, avvilito per la mancanza di riconoscimento. Che poi è un tema sociale di inequivocabile attualità.
Una scrittura perfetta e un ritmo incalzante corredano un racconto semplicemente perfetto.
Grazie, Autore. C'è sempre tanto bisogno di fermarsi e ascoltare gli altri, le loro preoccupazioni, i loro monologhi interni che, troppo spesso, non sentiremo mai... E chi non parla, sovente comunica in altri modi, come l'autolesionismo che lasci trapelare con i tuoi tsunami terrestri.
Penso che questo racconto si potrebbe far leggere in classe nelle ore di Educazione civica.


______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

A Hellionor e Petunia garba questo messaggio

15Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Dom Ago 11, 2024 12:12 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Racconto molto intimo, quasi un testamento spirituale. La Terra rivendica attenzione mostra disappunto e delusione verso quanti ci abitano sopra. A tratti mi ha fatto sorridere, assorbe troppo, tanto da sembrare una donna anziana, isterica e frustrata. Magari si sente davvero così, come il piccolo kiwi. Anch’io curiosando tra i volatili, mi ero soffermata su questa bestiola, un uccello a metà.
Condivido il pensiero che non tutto possa essere classificato e, come per la terra, basterebbe poco per essere felice.
Giudizio positivo. 

A Hellionor garba questo messaggio

16Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Dom Ago 11, 2024 1:50 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Riletto con un occhio ai colpi proibiti di Paola Egonu.
Posso distrarmi, tanto lo so che il racconto è bello.

A Hellionor garba questo messaggio

17Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Dom Ago 11, 2024 6:31 pm

Gimbo

Gimbo
Padawan
Padawan

Il racconto mi ha affascinato fin dall'inizio per la sua originalità e profondità. La voce data al pianeta Terra, che le permette di assorbire e riflettere le complessità umane, è geniale e ben eseguita. Ho apprezzato molto la narrazione introspettiva, che riesce a mantenere alta l'attenzione senza ricorrere a dialoghi o una trama tradizionale. 

Alcuni passaggi all'inizio possono sembrare un po' macchinosi, ma sono anche quelli che donano spessore al testo, creando una connessione profonda con la coscienza del pianeta. La riflessione filosofica sul processo di "assorbimento" è davvero interessante e ben sviluppata. Mi piace come hai umanizzato la Terra senza farla sembrare forzata o eccessivamente antropomorfica. Il termine "assorbire" è particolarmente azzeccato, e riesce a rendere tangibile l'idea che il pianeta non solo percepisca, ma anche internalizzi le esperienze umane.

Nel complesso, è un racconto che colpisce per la sua intelligenza e originalità. La mancanza di una trama convenzionale non si sente affatto, perché la forza della narrazione risiede tutta nelle riflessioni e nei concetti espressi. Una lettura che mi ha pienamente soddisfatto. Complimenti per l'ottimo lavoro!

A Hellionor garba questo messaggio

18Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mar Ago 13, 2024 10:51 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un monologo della Terra un po' paranoico. Scritto bene e con il giusto ritmo, incalzante, che si addice al genere.

A caldo mi verrebbe da dire: ma perché se la Terra può autoguarirsi dai mali causati da terzi (l'uomo) non lo fa e basta? Intendo dire, che il nome giusto mi sembra un motivo quasi futile per non farlo, fosse anche solo per gli amati uccelli che tanto invidia. Paranoica, permalosa e persino invidiosa. Questa è l'immagine che colgo di questa Terra e devo dire che mi piace: inedita e originale. Come si dice, a furia di assorbire uno poi sbotta. 

Cosa migliorare nel racconto (a mio modesto avviso)? Attraverso i caratteri ancora a disposizione si poteva probabilmente dare più respiro e più dettagli a questo sfogo, anche e soprattutto a proposito del tema del contest, ovvero gli uccelli. Che so, un aneddoto particolare (oltre alla malinconia, assorbita dal kiwi) o un episodio specifico (per esempio un piccione che caga in testa a qualcuno in particolare).

Grazie e Buone Vacanze!

A Hellionor garba questo messaggio

19Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mer Ago 14, 2024 10:50 am

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Be', la signora Suprema non mi pare tanto dritta, dovrebbe andare da uno bravo. Un flusso di coscienza davvero particolare, partito per me alla grandissima, una di moltitudini, davvero un bel concetto, che apriva anche oscure prospettive al racconto, "il mio nome è Legione perché siamo molti". Poi non so, tutto si affievolisce e la potenza delle prime righe scompare per arrivare addirittura all'ironia, "che sagome che sono". Devo essere sincero, il resto del racconto non mi ha entusiasmato. Scrittura invece altissima, complimenti. A rileggerci!


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Con il nome giusto Senza_10

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20Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mer Ago 14, 2024 11:33 am

Hellionor

Hellionor
Admin
Admin

Car autor
Il tuo monologo mi ha convinta, ha un buon ritmo e intuizioni interessanti, l'ho trovato un testo coerente e credibile, con un tocco frizzantino che non guasta.
Mandiamo uno bravo dalla signora suprema, presto.
A rileggerti
Ele

21Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Gio Ago 15, 2024 5:32 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Penna.

Hai scelto la strada del monologo, probabilmente hai corso un rischio più o meno consapevole, perché come si può far evolvere un monologo? Infatti io stimo moltissimo le Penne monologhiste, perché non è facile.
La forza di un monologo è quella di portare il pubblico a una crescente consapevolezza, aggiungendo poco per volta gli ingredienti necessari per arrivare al climax, e per quanto mi riguarda questo monologo ci riesce benissimo. Nulla da eccepire. Un elemento dietro l'altro e alla fine io lettore mi sono trovato in un mondo diverso, nel mondo raccontato, in cui la Terra assorbe e probabilmente ha assorbito anche una parte di me, sicuramente ha assorbito anche la mia reazione.
In questo modo hai risolto brillantemente i paletti, in particolare la Terra narratrice, ma non ho comunque nulla da eccepire nemmeno sul tema uccelli. La stima della narratrice verso la classe (ah, giusto: gli uccelli sono una classe, non sono una razza) e poi la confessione che si sente come un kiwi. Spiegando bene il perché e con tutta la mia partecipazione, perché comunque il racconto ha già assorbito la mia attenzione.

Grazie e alla prossima.


______________________________________________________
Con il nome giusto Badge-2
https://linktr.ee/Achillu

22Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Ven Ago 16, 2024 12:59 am

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Un racconto che riesce essere allo stesso tempo leggero e profondo.
Una Terra che si racconta, che si apre a confidenze particolari e intime: c'è molto sentimento in questo pianeta, scorrono forti emozioni sotto la crosta.
Il taglio dato al racconto, l'interessante introspezione iniziale e la buona scrittura mi hanno conquistata da subito e incuriosita nella lettura.
Peccato che poi il testo sembri barcollare e che non riesca a trovare qualcosa di concreto al quale appoggiarsi: non parlo di trama o d'intreccio narrativo, il monologo permette all'autore di rimanere vago.
Il sostegno che credo manchi o sia poco accennato è una certa linearità di pensiero (non so come meglio spiegarla, sorry...): con il termine assorbire credo tu abbia fatto centro, ma rimane messo da parte questo successo, oscurato da altre parentesi che si aprono all'improvviso e che, poco approfondite, non completano o arricchiscono la vincente intuizione iniziale.
In generale credo che non sia stata studiata a dovere la struttura del testo e il messaggio che veicola tra le parole: per esempio, a mio avviso, dopo un incipit così intenso e ficcante avrei maneggiato l'ironia con più cautela, inserendola in maniera pungente e ben calibrata.
In questa maniera si toglie invece qualcosa al testo.

A Hellionor garba questo messaggio

23Con il nome giusto Empty Re: Con il nome giusto Mer Ago 21, 2024 10:02 am

Hellionor

Hellionor
Admin
Admin

Grazie a tutti per le letture e per i vostri gentili commenti.
Questo racconto è nato al volo.
Quel giorno ero estremamente stanca, avevo assorbito troppo dal mondo esterno e ci sono dei giorni che tutto questo assorbire è stremante.
E da "assorbo" è nato tutto, e in tre giorni i avevo scritto il mio monologo, che non ha una trama vera e propria, che ha molti piccoli difetti ma che mi rappresenta molto.
Ci vediamo al prossimo step, tutti carichi neh I love you🤗

A vivonic, Achillu, Resdei, paluca66, tommybe e Giammy garba questo messaggio

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