"Eravamo in una casa piena di sognatori. La nonna sognava la sua casa nel lontano Abruzzo. Mio padre sognava di essere senza più debiti e di fare il muratore a fianco di suo figlio. Mia madre sognava la sua ricompensa celeste con un marito allegro che non scappava via. Mia sorella Clara sognava di fare la suora, e il mio fratellino Frederick non vedeva l'ora di crescere per diventare un cowboy. Se chiudevo gli occhi riuscivo a sentire il ronzio dei sogni per tutta la casa, poi mi addormentai".
Dominic Molise, diciasettenne figlio di immigrati italiani, vive con la sua numerosa famiglia in una sperduta cittadina del Colorado, a est delle Montagne Rocciose.
Dom ha le lentiggini che gli coprono il viso, le orecchie a sventola e un grande talento: è un formidabile lanciatore mancino e, grazie al suo braccio (il Braccio), sogna di raggiungere la California e giocare a baseball nella Major League.
Fante ci racconta i sogni e le speranze di un'adolescente in un'America non lontana dalla Grande Depressione. E' una nazione che non ha mantenuto le sue promesse dove il fallimento, la povertà, la discriminazione etnica e sociale consumano la vita delle persone. Dominic non vuole diventare un muratore disoccupato come suo padre. Nella sua immatura spavalderia e innocenza non si rassegna, vuole farcela, prende coscienza che nella sua vita non c'è alternativa alla fuga. Si aggrappa con il suo Braccio a quello che è per antonomasia lo sport delle infinite possibilità.
Dominic Molise, diciasettenne figlio di immigrati italiani, vive con la sua numerosa famiglia in una sperduta cittadina del Colorado, a est delle Montagne Rocciose.
Dom ha le lentiggini che gli coprono il viso, le orecchie a sventola e un grande talento: è un formidabile lanciatore mancino e, grazie al suo braccio (il Braccio), sogna di raggiungere la California e giocare a baseball nella Major League.
Fante ci racconta i sogni e le speranze di un'adolescente in un'America non lontana dalla Grande Depressione. E' una nazione che non ha mantenuto le sue promesse dove il fallimento, la povertà, la discriminazione etnica e sociale consumano la vita delle persone. Dominic non vuole diventare un muratore disoccupato come suo padre. Nella sua immatura spavalderia e innocenza non si rassegna, vuole farcela, prende coscienza che nella sua vita non c'è alternativa alla fuga. Si aggrappa con il suo Braccio a quello che è per antonomasia lo sport delle infinite possibilità.