Osservo l’assenza del tuo sguardo
smarrito in orizzonti sconosciuti
e ti parlo.
Non smetto di parlarti
cercando di spezzare la corazza
che m’impedisce di giungere a te,
nel tuo mondo
popolato di vuoto e di mistero.
Vorrei sondarlo tenendoti per mano,
nel tremore del tuo corpo
riuscire a comprenderlo
per donarti giusto conforto.
Escogiterei giusti piaceri
per riaccendere la luce del tuo volto
riportando equilibrio e speranza
perdute in una vita non vissuta
sfuggita e insoddisfatta
nell'incanto d’un pensiero intrappolato
nel gorgo del letargo.
Ti parlo e ti sostengo
nelle barriere erette dagli stolti,
sarò la tua voce
le tue gambe e le tue braccia
nelle lotte contro l’indifferenza.
Urlerò per te contro le ingiustizie,
difenderò la tua dignità
perché sei speciale,
sei puro nell'anima
e la luce del tuo volto
sarà mio sostegno,
sei e sarai la mia forza.