Quando ho scritto questo 100 ero convinto di aver fatto un buon lavoro e invece già i commenti mi avevano fatto capire che non era così anche se poi qualche punto è arrivato ugualmente (grazie di cuore a Susanna, Gipo, Aureliano e Andrea B.).
Il difetto principale rilevato nei commenti è il distacco, la mancanza di emozioni suscitate dal 100, addirittura l'ovvietà!
E proprio questo era l'obiettivo del mio 100, il racconto distaccato che dovrebbe suscitare emozione indipendentemente da chi siano le vittime, di quale etnia, popolo, di chi ha ragione o ha torto; l'orrore di queste scene purtroppo è diventato ovvio, scontato stereotipato per molti di noi che osserviamo senza più emozioni, assuefatti da scene terribili che ci sembrano lontane, non appartenerci.
Il titolo è fondamentale sia per non scambiare la scena con il corllo a causa di una fuga di gas, sia, soprattutto, per sottolineare la distanza tra l'intelligenza delle bombe e la stupidità dell'essere umano, così folle da, come ho scritto nel commento, ergersi a Dio mentre l'unica cosa che gli rimane da fare è imprecarlo il suo dio, qualunque esso sia.