Due quinari, entrambi con sinalefe, e un settenario raro, con l'accento secondario sulla prima sillaba.
Pro | nu | bi_in | set | ti
Gio | ca | no | ma | sti | can | do
Pol | li | ni_e | sti | vi.
La scelta grafica è: maiuscola a inizio verso e punto finale; farebbe storcere il naso a qualche purista (Foglia, ci manchi tanto!) ma a noi piace lo stesso così. Il "non titolo" scelto è il primo verso e questo mi piace tanto perché mi permette di ritrovare più facilmente una composizione, rispetto a un anonimo "haiku 1", haiku 2", eccetera.
Il riferimento stagionale è esplicito: l'estate.
Il cambio di prospettiva non è indicato ed è difficile da individuare a fine verso; la mia sensibilità personale mi fa leggere un doppio enjembement, con il cambio di prospettiva tra le due parole del secondo verso. Non so se è questo l'effetto voluto.
Mettendo insieme il tutto, interpreto l'haiku come una riflessione - anche se non esplicita: ciò che per le api è un gioco, per la natura diventa un'attività indispensabile per crescere ed evolvere.