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Lo stambecco

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paluca66
Different Staff
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1Lo stambecco Empty Lo stambecco Lun Giu 07, 2021 8:55 pm

Different Staff

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Admin
Admin

La porta della funivia si chiuse e Alberto fece un sospiro di sollievo.

La cabina era poco affollata, la bassa stagione teneva lontani anche i turisti più audaci.
Si era alzato un pallido sole da dietro una muraglia grigia di nuvole.
Nel corso della giornata forse il cielo si sarebbe aperto, speravano i tre escursionisti armati di racchette. Parlavano con voce allegra e sostenuta, erano felici di aver preso qualche giorno di vacanza per raggiungere gli amici al rifugio.
Alberto a un certo punto non ascoltò più i loro discorsi, tanto era travolto dai suoi pensieri.
A molti, guardandolo, poteva sembrare un signore di mezza età, dal taglio di capelli e dai vestiti giovanili, una persona ben curata.
Solo lo sguardo nascondeva un’ombra, un velo di solitaria esistenza. Sembrava, dai modi e dai tempi, che non ci fosse nessuno ad aspettarlo, da nessuna parte, a casa, a lavoro, neanche in un bar.
Si poteva avere questa certezza da come teneva avvinghiate le mani al corrimano, come se quello fosse il solo e unico appiglio.
Muoveva gli occhi, poggiandoli ora sulle vene rugose, sulle dita spoglie di anelli, sopra le unghie ingiallite dal fumo, ora sul riflesso del vetro, fino a spostare la messa a fuoco sul panorama.
Andava, in questo caso saliva, senza una meta apparente, per il solo gusto di osservare un belvedere, magari in cima scattare qualche fotografia e ridiscendere a valle.
Ma non aveva con sé una macchina fotografica e neppure un piccolo zaino che facesse pensare ad un breve pernottamento.
L’ascesa proseguiva senza scossoni, man mano lo sguardo si allungava e abbracciava l’intera vallata. In fondo, come una piccola lacrima raccolta, si intravedeva il lago circondato da un verde radioso.
In contrasto erano le pareti rocciose che, come sentinelle, si alzavano verso la porta del cielo.
Alberto strizzava gli occhi, perché la luce diventava sempre più vicina, sembrava poterla toccare.
Raggi luminosi, come lame, tagliavano in due la cabina, facendo chiarezza anche sulle intenzioni più buie.
Era stata un’idea sconsiderata allontanarsi senza avvisare nessuno, neppure i dottori, ma sentiva crescere dentro uno stato di beatitudine, a mezz’aria com’era, distante dalla terra e dalle preoccupazioni.
Sospeso, attaccato a due cavi d’acciaio che lo tenevano legato alla vita.
Una scossa più forte pose fine ai suoi pensieri. La meta, finalmente, era raggiunta. La porta della funivia, con uno scatto, si aprì.
Aspettò che i tre uscissero, salutandoli appena. Dietro la stazione lo aspettava la terrazza a picco davanti a un panorama mozzafiato. Non era la prima volta che lo vedeva.
Tempo prima, gli occhi erano quattro, le mani strette in più di un abbraccio. Lucia, da tre anni, era andata, senza grandi parole, senza inutili sofferenze.
Eppure, di lei, a pelle restava l’odore delle tante ore vissute insieme, dei tanti posti visti con la stessa espressione, compreso quello. Andando verso l’affaccio, una leggera sporgenza sfidava la gravità per aprirsi sull’abisso.
Scavalcare una ringhiera bassa e incustodita poteva essere più complicato che spiccare un volo. Sarebbe durato un attimo lungo quanto la realtà separa un uomo dalla fantasia, la prigione dal sogno di libertà.
Erano questi i pensieri di Alberto, di porre fine all’inutile trascinamento della sua esistenza.
Se solo uno stambecco solitario non avesse attirato la sua attenzione e frenato la corsa. 
In equilibrio perfetto, sopra la parete scoscesa, sembrava pietra in movimento, dello stesso colore e della stessa dura tenacia.
L’uomo aveva incrociato lo sguardo dell’animale e quello gli mostrava di quali prodezze fosse capace, pur senza vantarsi della sua abilità.
Era come se volesse dirgli che è sempre possibile, in ogni situazione, anche la più disperata, trovare un punto di appoggio, una presa inaspettata, anche quando la parete diventa più ripida e scoscesa.
Alberto ritornò sui suoi passi, in equilibrio instabile, ma convinto a restarci.
Fece un sospiro di sollievo, quando la porta della funivia si richiuse alle sue spalle.

2Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 8:24 am

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Quante cose ci sono in questo racconto, quanta bellezza sei riuscita a mettere in così poche righe.
C'è l'armonia di un dipinto nelle descrizioni del paesaggio
In fondo, come una piccola lacrima raccolta, si intravedeva il lago circondato da un verde radioso.
frase incantevole.
C'è poesia, tanta poesia, entri nel dolore e nei pensieri di quest'uomo in punta di piedi, con una dolcezza che fa battere il cuore del lettore e lo invita ad abbracciare idealmente il protagonista
Tempo prima, gli occhi erano quattro, le mani strette in più di un abbraccio
una dozzina di parole per descrivere l'amore di una vita.
Promossa a pieni voti e con la lode!


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3Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 8:50 am

Ospite


Ospite

Un racconto pienamente nel mio sentire che si lega agli occhi con cui guardo la natura e l'uomo nel suo essere. Lo stile è sempre molto poetico e mi trova in sintonia e nella descrizione malinconica si ritrovano i toni d'un personaggio che porta con sé la sofferenza e che attraverso le vie percorse in tempi felici vuol chiudere il proprio cerchio della vita in una sintonia perfetta tra inizio e fine.
Molto bello e delicato il descrivere che ci porta per mano insieme alla cabina che sale su in cima e poi pian piano ci svela il segreto dolore di Alberto.
Due settimane fa sono stato sul passo Rolle (San Martino di Castrozza) e in cima la giornata piovosa e colma di nebbia si è colorata del bianco della neve. Parcheggiata l'auto, seppur in tenuta estiva, mi sono goduti quei gradi sotto zero, nella totale solitudine, e la vista di un piccolo capriolo che saltava indisturbato lasciando una traccia di sé nella neve fresca. Ecco il tuo racconto a me sembra d'averlo vissuto, grazie e plauso a te.

4Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 10:18 am

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Ciao  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]. Torna il tema del suicidio. Un racconto che lascia soddisfatti nel finale e che sorprende per la delicatezza e la poesia che caratterizzano i tuoi testi. Bellissimo l’incontro di sguardi con l’animale. 
Una bella storia. 👍

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5Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 12:48 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un racconto forte e malinconico. Una malinconia, una solitudine che traspare prepotente, con un presagio di soluzione definitiva per un malessere che nessuna cura può guarire, e forse neanche alleviare.
Ci vuole molta forza e molta determinazione per spiccare "quel" volo, che sai di non poter interrompere, dal quale non potrai tornare indietro. Ma ci vuole altrettanta forza a trattenersi dall'ultimo passo, ad accettare una mano tesa che in questo caso ti viene dalla inconsapevolezza di un animale che nel vuoto vive e che ha imparato come anche un piccolo spuntone di roccia lo aiuterà.


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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

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6Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 1:13 pm

Ospite


Ospite

Be', lo voglio proprio dire, il tuo racconto somiglia parecchio al mio.
Tanto sono firmati e non è peccato dirlo.
La tua scrittura è meravigliosa e non voglio paragonarmi, sia ben chiaro.
In tutt'e due i racconti c'è la perdita della compagna, la tua muore, la mia scompare.
in tutt'e due i racconti appare, per un istante, un pensiero suicida.
Perdonami questa divagazione, ma per la stima che ho per te, autrice, mi ha fatto piacere
questo parallelismo.
Significa che anime simili, hanno pensieri simili, anche se la mia matita è molto più spuntata della tua
e le tue descrizioni sono più belle.
Ti abbraccio.

7Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 1:25 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un testo poetico, intriso di solitudine.
Ho visto un documentario sugli stambecchi, capaci di scalare pareti inverosimilmente lisce e ne sono rimasto stupefatto.
Posso solo immaginare lo stupore di Alberto nel vedere quel prodigio e capisco la ventata di speranza che lo stambecco gli ha regalato. Forse è vero che un punto di appoggio c'è sempre, anche se facciamo fatica a vederla.
Un testo poetico, intriso di solitudine, ma anche speranzoso.

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8Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 1:30 pm

SisypheMalheureux

SisypheMalheureux
Padawan
Padawan

Un racconto malinconico con uno stile un po' d'altri tempi, Resdei. D'altri tempi e malinconico come il protagonista, mi verrebbe da dire. Mi è piaciuto. Forse per le belle descrizioni molto dettagliate (capacità che ti invidio un po'). O forse perché, quando mi sento un po' troppo giù di corda, me ne vado in un posto tranquillo vicino a casa ad osservare i cervi per qualche minuto. Cervi, daini, caprioli, stambecchi, secondo me, sono animali bellissimi che hanno il potere di risollevarci temporaneamente il morale,, anche quando siamo in preda a pensieri tristi. Almeno su di me hanno questo effetto, quindi nel tuo racconto ho rivisto, in parte, la mia esperienza.

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9Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 2:11 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Bellissimo brano. All’inizio la descrizione accurata della natura, poteva sembrare solo uno sfoggio delle capacità illustrative dell’autrice. Invece l’epilogo, dopo l’incontro con il protagonista vivo della storia, dimostra come tutto abbia un senso, come tutto sia collegato. Lo stambecco è solo l’ultimo anello che salva Alberto e chi gli fa capire che la vita merita comunque di essere vissuta.
Scrittura impeccabile. Brava, Res!

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10Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 2:52 pm

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un racconto estremamente poetico e delicato. Una nota velata di malinconia che sparisce di fronte alla meraviglia della natura. Davvero un bel quadro. Riflessivo.
Complimenti.
Grazie


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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

A Resdei garba questo messaggio

11Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mar Giu 08, 2021 10:06 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao Resdei.

Un racconto in cui a mio avviso è più la storia che le parole ad accompagnare la lettura. Un racconto senza dialoghi in terza persona focalizzata che purtroppo non mi avvicina alla storia e alle emozioni del protagonista ma me ne allontana. Io come lettore mi perdo nel panorama, che è un bel panorama. Ti segnalo che all'inizio hai descritto Alberto come un signore di mezza età, che però sembra di età avanzata nelle descrizioni successive.

Grazie e alla prossima.


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A vivonic e Resdei garba questo messaggio

https://linktr.ee/Achillu

12Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mer Giu 09, 2021 8:55 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Questo racconto mi ha commosso moltissimo. È delicato e malinconico senza giocare sull’effetto pancia che troppo spesso si usa quando si trattano certi argomenti. C’è massimo rispetto per il trema trattato e la tua sensibilità ha saputo trascriverlo bene. Un ottimo lavoro. Alla fine ognuno di noi aspetta quello sguardo che può salvarti la vita.
Complimenti.

A Resdei garba questo messaggio

13Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mer Giu 09, 2021 9:14 am

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Spero che Alberto possa sul serio diventare uno stambecco. Ci sono gli appigli, ci sono sempre, anche nelle pareti di roccia più scoscese, basta cercarli senza perdersi d'animo. È un bellissimo racconto, davvero. Bravissima. E proprio perché è molto bello un appunto te lo faccio, visto che siamo qui per questo. Ho notato un alternarsi nelle descrizioni di immagini originali e riuscitissime, come quella del laghetto, ad altre invece dove hai usato qualche frase non dico fatta, ma abusata, come la muraglia di nuvole, la lama di luce, ect. Non fossi tu va be', ma dato che so che il tuo livello di scrittura può essere altissimo per tutto il racconto ti consiglio di provare a cambiare certe similitudini così comuni, perché spersonalizzano il testo.


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14Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mer Giu 09, 2021 12:58 pm

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Si percepisce la tempistica stretta di questo contest da una cosa che ormai non vedevo più da tempo: torna, in tutto il suo splendore, la d eufonica Very Happy
Faccio questa battuta a inizio commento perché è davvero difficile commentare questo racconto, che infatti ho riletto due volte di fila sperando frattanto di mettere in ordine i pensieri.
Ti dico subito che faccio mie le osservazioni di Achi e di Aki, e quindi mi sento di suggerirti di tenerle in considerazione.
Io lo stambecco che descrivi tu l'ho visto davvero, in funivia (chissà se anche tu l'hai visto e se è la stessa). E ho pensato a quello stambecco tutto il giorno, e ancora adesso ci penso, come vedi. Quindi il tuo racconto, così lento e malinconico (due pregi), mi ha emozionato molto.
Credo che tu sia riuscita a scrivere uno di quei racconti che non vincono mai ma che nessuno si dimentica più. Che, poi, rappresenta la più grande vittoria che si possa conseguire.
Io questo tuo stambecco me lo porto.
Complimenti!


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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

A Resdei garba questo messaggio

15Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Mer Giu 09, 2021 9:34 pm

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

All'inizio avevo capito che Alberto fosse uno dei tre escursionisti che a un certo punto non ascolta più i compagni catturato dai suoi pensieri... Poi ho capito e tutto è filato via liscio e scorrevole.
A mio avviso, la narrazione al presente qui ci stava benissimo.
La tua capacità di descrivere azioni e stati d'animo è sempre avvolgente e delicata: in questo brano ci fai entrare in punta di piedi in un dolore grande e lacerante, un dolore impossibile da sopportare per lo stesso Alberto, ma lo fai con discrezione e rispetto, e per questo tutto risulta molto verosimile.
Per fortuna uno stambecco arriva a fargli capire cose che nessuno era riuscito a trasmettergli ( si parla di dottori, forse Alberto è in cura per una depressione...) e affacciandosi a quel panorama vede finalmente una nuova strada da intraprendere.

Un fulmine delicato e allo stesso tempo intenso!

A Resdei garba questo messaggio

16Lo stambecco Empty Re: Lo stambecco Gio Giu 10, 2021 5:55 am

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Chiedo scusa all'autrice ma me l'ero proprio perso.
La scrittura è corretta, dalla quale traspare la mano esperta che c'è dietro. Di conseguenza la lettura è stata scorrevole e piacevole allo stesso tempo.
Purtroppo, come è stato per il racconto di  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], sono un po' allergico ai racconti che trattano temi così forti, come la malattia o, in questo caso, la solitudine. Questione di gusti.
È indubbia però la capacità dell'autrice di descriverla la solitudine trasportandola dal protagonista al lettore. D'effetto, come notato, il momento dello sguardo tra Alberto e lo stambecco.

A Resdei garba questo messaggio

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