Different Rooms - Quarto Step

Non credo di riuscire a partecipare in questo step. L'idea c'è, ma è difficile riassumerla. È complessa, non adatta a essere esaurita nello spazio concesso.

Antonio Borghesi ha scritto:Attenzione a non dire troppo del proprio racconto. Non deve diventare riconoscibile. Non ho nulla da fare e faccio il bettego.

Nella beatitudine della mia ignoranza, cosa significa fare il bettego o chi è il bettego. Se è consentita una risposta dalle buone creanze. Sono chiusa a chiave nello sgabuzzino e qui non ho dizionari e neanche l'aiuto da casa (mio marito è seriamente preoccupato dall'evoluzione del concorso... sta valutando di mettere un tramezzo in soggiorno: metà suo e metà mio, per un futuro step)

Il bello e il brutto dei paletti è la necessità di "industriarsi" nel rispettarli e nella mancanza di libertà. Quello sgabuzzino mi allontana. Diventerà un "dovuto".

digitoergosum ha scritto:Il bello e il brutto dei paletti è la necessità di "industriarsi" nel rispettarli e nella mancanza di libertà. Quello sgabuzzino mi allontana. Diventerà un "dovuto".

I paletti sono sempre una restrizione alla libertà, in questo caso di scrittura, ma parteciando a questo concorso ne accettiamo le regole, nella buona e nella cattiva sorte. E industriarsi non è in questo caso un bel sinonimo per creatività? Forza digito!

Dialetto lecchese.

Io ho appena inviato. Ma adesso torno a lavoro, che c'è gente che ha fame. I miei colleghi cuochi mi capiranno...

Anche io ho appena inviato. Mamma mia che fatica questa volta! Non avrei mai immaginato di rimpiangere così tanto il genere letterario.  

ImaGiraffe ha scritto:Anche io ho appena inviato. Mamma mia che fatica questa volta! Non avrei mai immaginato di rimpiangere così tanto il genere letterario.  

Davvero! I personaggi ci sono, la storia più o meno, ma a che caspita di genere sta venendo fuori lo saprò quando leggere, se riesco ad arrivare in tempo.

Akimizu ha scritto:Io ho appena inviato. Ma adesso torno a lavoro, che c'è gente che ha fame. I miei colleghi cuochi mi capiranno...

stasera minestrina per tutti... finocchi lessati, crescenza/prosciutto cotto e mela cotta. Ah no, scusate, questo è il menu classico da ospedale. Perchè mi date queste prelibatezze? Mica sono malata, solo chiusa in uno sgabuzzino...

Vi invito, cari amici, a pensare a questo step orfano di genere come a un'occasione per ritrovare se stessi. Se ci pensate, mica è poco. Cazzo saranno mai una ballerina o un bradipo parlante che litigano in una villa liberty nel 1929 o nel 1980? Si rimboccassero le maniche, nello sgabuzzino ci sono scope e stracci pronti per loro. 

E' un fatto di appartenenza.

Finito di scrivere, adesso è in fese di decantazione prima della revisione.
Se tutto va bene per sabato sera dovrei riuscire a inviarlo.

Mi sa tanto che sfrutterò la possibilità della proroga: tanto lo so come andrà a finire. Appena inviata la mail, ma quante idee arriveranno.
Domanda: si può inventare un genere?

Domanda: si può inventare un genere?

Va di moda il fluido.

In realtà esiste il genere mainstream che significa semplicemente "senza un genere chiaramente identificabile". Secondo molti esegeti di letteratura, il genere mainstream è quello più pubblicato e più letto in assoluto.

Spoiler:

Achillu ha scritto:In realtà esiste il genere mainstream che significa semplicemente "senza un genere chiaramente identificabile". Secondo molti esegeti di letteratura, il genere mainstream è quello più pubblicato e più letto in assoluto.

Spoiler:

Ma quante domande mi sto ponendo in questo periodo!?!?! Sono andata oltre il chi sono io? da dove vengo? dove vado?. L'ultoma domanda è: chi ha chiuso il ripostiglio da fuori? e se mi scappasse? Ma ancora risposte non ce ne sono. Ci vuole uno davvero bravo, lo so.

Susanna ha scritto:

Achillu ha scritto:In realtà esiste il genere mainstream che significa semplicemente "senza un genere chiaramente identificabile". Secondo molti esegeti di letteratura, il genere mainstream è quello più pubblicato e più letto in assoluto.

Spoiler:

Ma quante domande mi sto ponendo in questo periodo!?!?! Sono andata oltre il chi sono io? da dove vengo? dove vado?. L'ultoma domanda è: chi ha chiuso il ripostiglio da fuori? e se mi scappasse? Ma ancora risposte non ce ne sono. Ci vuole uno davvero bravo, lo so.

Ahahahahah... rido perché proprio ieri sera ho visto uno spettacolo teatrale su due donne bloccate in uno sgabuzzino chiuso da fuori...

CharAznable ha scritto:

Susanna ha scritto:

Achillu ha scritto:In realtà esiste il genere mainstream che significa semplicemente "senza un genere chiaramente identificabile". Secondo molti esegeti di letteratura, il genere mainstream è quello più pubblicato e più letto in assoluto.

Spoiler:

Ma quante domande mi sto ponendo in questo periodo!?!?! Sono andata oltre il chi sono io? da dove vengo? dove vado?. L'ultoma domanda è: chi ha chiuso il ripostiglio da fuori? e se mi scappasse? Ma ancora risposte non ce ne sono. Ci vuole uno davvero bravo, lo so.

Ahahahahah... rido perché proprio ieri sera ho visto uno spettacolo teatrale su due donne bloccate in uno sgabuzzino chiuso da fuori...

Erano in tre: una è rimasta bloccata, si era appisolata un attimo sulla tastiera. Cristoforo che step!

Racconto inviato, sperem...

ci sono pure io in questo step.
non so che genere ho utilizzato ma ci sono.

narra di un pappagallo, ovviamente parlante, che parte da una delle isole Tonga nel 1929 e arriva su un'altra nel 1980.
lo sgabuzzino... boh, da qualche parte ci sarà

Ma questo è spoiler! 

Sarà un genere… sui generis? ‍

Petunia ha scritto:Ma questo è spoiler! 

ah... non si poteva?

Arunachala ha scritto:

Petunia ha scritto:Ma questo è spoiler! 

ah... non si poteva?

Si potava, si potava. Una bella idea per ritardatari in alto mare... Ma grazie! E poi dicono gli amici!

Alè spedito! Quasi mi serviva la proroga, ma alla fine ho trovato modo di uscire dallo sgabuzzino. Meno male che lo avevo riordinato tempo fa, perchè ora mi prendo un periodo sabbatico: che si riordini da solo. In che anno siamo, così mi regolo? Uh... quasi ora di pranzo!
Ora posso riprendere a leggere le vostre cose.