Io raccolgo il passato a fiotti
quando mi chino perché cade il presente
dai miei giorni senza requie, esequie
di questo futuro, più nato che nascituro.
Io raccolgo l’amaro dei giorni andati
senza gesti d’amore dati e avuti,
come sorsi di fiele in fiale e imbuti,
col pensiero fisso al vero, nero abisso.
Io raccolgo, insomma, ciò che siamo stati
e raccolgo te che ci hai dimenticati.
quando mi chino perché cade il presente
dai miei giorni senza requie, esequie
di questo futuro, più nato che nascituro.
Io raccolgo l’amaro dei giorni andati
senza gesti d’amore dati e avuti,
come sorsi di fiele in fiale e imbuti,
col pensiero fisso al vero, nero abisso.
Io raccolgo, insomma, ciò che siamo stati
e raccolgo te che ci hai dimenticati.