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1Achille & Lucifero Empty Achille & Lucifero Lun Lug 26, 2021 6:19 pm

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A due passi da Castel Sant'Angelo, proprio dove il Tevere vira verso sinistra mostrando tutta la sua imponenza, sorgeva un villino dall'aspetto particolare. Era difficile notarlo, nonostante l'architetto che lo aveva progettato avesse sperato con tutto se stesso che quell'insolita costruzione, quell'edificio non comune, lo avrebbe consegnato alla Storia.
Pover'uomo. Il suo cadavere infatti era la gloria dei vermi che se lo stavano mangiando. Se soltanto avesse saputo, Dio non voglia, chi era il principale frequentatore di quella casa, sarebbe resuscitato seduta stante, gridando al mondo tutta la sua indignazione. O soddisfazione.
Il villino pareva fantasma, non fosse per l'estrema cura degli ambienti esterni. Le ringhiere  in ferro, sempre lucide e appuntite, sembravano essere appena state battute da un fabbro esperto. Il giardino era ornato da piante di rosa canina e limoni, che crescevano rigogliose su un prato sempre brillante di rugiada. La cura di quel verde era al limite del maniacale, come se una squadra di giardinieri se ne occupasse giornalmente. Eppure, in quel giardino misterioso, non si vedeva mai nessuno.
La casa, di due piani, non dava l'impressione di essere una grande dimora, una nobile tana, una culletta per qualche rampollo ricco e aitante.
I colori vivi delle pareti facevano a pugni con gli sguardi attoniti dei passanti che per caso se li trovavano davanti agli occhi. Lame di luce solare sbattevano a destra e a manca tra gli altorilievi delle pareti accecando i passeri, mentre di notte sinistre ombre lunari zittivano i grilli e facevano fuggire le civette.
Quattro pinnacoli dalle sproporzionate sembianze umane, posti alle estremità del tetto idealmente quadrato della casa, potevano sembrare Santi, o demoni, o giullari. Caricature che semplicemente vivevano nella fantasia dei vinadanti che passavano accanto a quella residenza, accompagnati dal dolce suono dello scorrere del fiume.
 
Un ulteriore aspetto, forse il più estremo, che aumentava l'inquietudine del curioso osservatore occasionale, era un gatto nero, dagli occhi gialli come la luna e magro come un chiodo, che era solito aggirarsi per lo splendido giardino.
 
“Mortacci tua!”
 
“A 'nfame!”
 
“Me voi mannà all'inferno? Vacce te! Tié!” gridava il mercante alla vista del felino mentre con la sua gerla carica di prodotti camminava affaticato sulla strada accanto al villino.
 
“Lucifero! Vieni dentro!”
 
“Vigliacchi, infami, vigliacchi e ancora infami! Ma ti rendi conto?”
 
“Non ci fare caso, mio diletto, ne abbiamo già parlato più volte.”
 
“Hai ragione, Achille, ma è più forte di me. Ogni volta è la stessa storia. Ma è possibile, al giorno d'oggi, essere discriminato per il colore del pelo?”
 
“Dai, Luci, stai tranquillo. Tu non sei mica un gatto qualunque” disse Achille con un sorriso a trentasei denti.
 
“Già,” sospirò Lucifero avvicinandosi al suo padrone, “detto da te, tutto vestito di bianco, fa un certo effetto.”
 
“Mi prendi in giro?” Birbone!”
 
“Chi ti prende in giro sono altri” bisbigliò Lucifero tra una fusa e l'altra. E aggiunse: “Quando mi porti a palazzo?”
 
“Ma sei matto? Mi vuoi far cadere dal soglio?”
 
“Giammai! Soltanto che ci tenevo.”
 
“Lucino! Anche di questo ne abbiamo già parlato mi pare.”
 
“Sì, Padre!” sbuffò Lucino.
 
“E non mi chiamare Padre, per favore!”
 
“Pio, Pio, Pio...Pio, Pio, Pio.”
 
“Va bene, va bene! Avrai le tue quaglie stasera, ma smettila! E comunque, pio pio, lo fanno i pulcini.”
 
“Ah, il mio piatto preferito!” rise Lucifero, “comunque anche i pulcini mi piacerebbe assaggiarli.”
 
Con un cenno della mano Achille zittì il felino poiché il suo segretario si stava avvicinando nel grande salone delle pitture, la stanza principale di quella segreta dimora papale, con le pareti quasi completamente ricoperte da copie dei quadri impressionisti più famosi.
 
“Santità. L'ambasciatore De Vecchi chiede d'incontrarvi al più presto.”
 
“A quale proposito?”
 
“Non mi ha riferito.”
 
“Ebbene, fatti riferire, sono molto impegnato con la preghiera come vedi.”
 
“Sia lodato Gesù Cristo!”
 
“Sempre sia lodato! Miaooo!”
 
“Taci!”
 
“Mica mi sente!”
 
“Hai ragione, Lucinetto mio!” disse compiaciuto Achille schiaffeggiando delicatamente Lucifero.
 
Il neretto si divincolò dalla presa candida di Achille e disse: “Benito quando viene?”
 
“Mai! Ha altro a cui pensare. Infatti manda quell'arrogante di De Vecchi. Peggio di lui” disse Achille stizzito.
 
“Peggio di lui ce n'è tanti altri. Non dirmi che...”
 
“Cosa?”
 
“Sei geloso di Benito?”
 
“Perché mi chiedi questo?”
 
“Per come l'hai detto.”
 
“Sai che ti dico? Hai ragione!”
 
“Non pensavo che il Vicario di Cristo potesse essere geloso.”
 
“Il Vicario di Cristo, prima di essere Vicario, è anche un essere umano!”
 
“E quindi?”
 
“Non mi è andata giù che durante quell'incontro segreto tra me e il Duce in queste stanze ti disse che saresti stato una perfetta camicia nera.”
 
“Ma pensa, io l'ho presa come un complimento!”
 
“Niente quaglie stasera!”
 
“Come sei suscettibile, Achille!” disse Lucifero balzando dalla poltrona alla credenza in legno di noce, “questa storia dei Patti deve averti proprio sconvolto.”
 
“Vorrei vedere te, diavolo d'un gatto!”
 
“Oui, c'est moi!” esclamò il micio ridendo. “Dai Achille, una volta per tutte, dimmi cosa ti turba. Poi ti dirò come la penso.”
 
“No, dico, ti pare normale?”
 
“Cosa?”
 
Che la Chiesa, quella con la C maiuscola, sia diventata lo sgabuzzino del Regno d'Italia!”
 
“Ma che t'importa, dico io, ora hai il tuo regno, ancorché ridimensionato.”
 
Non hai capito, Lucino. Che figura ci faccio con i miei predecessori che hanno tenuto testa al compiersi di questo funesto destino?”
 
“Tenuto testa? Mi sembra un eufemismo. Non mi pare che abbiano alzato la voce più di tanto. Non più di te almeno. E poi, comunque, era così che dovevano andare le cose, prima o poi doveva succedere.”
 
“Sai cosa penso?”
 
“Non mi dire.”
 
“Hai ragione, un'altra volta. Nella realtà la fine della questione romana poteva concludersi soltanto in questo momento. Mussolini ha saputo ben gestire i rapporti con la Santa Chiesa facendo leva sul radicato bisogno di fede che da sempre caratterizza il popolo italiano.”
 
“La persona giusta al momento giusto?”
 
“No, ma di certo una condotta strategica degna del suo nome.”
 
“Come se al posto tuo, ci fosse stata una ballerina del Moulin Rouge...”
 
“Esatto, hai capito bene. Non c'entrano i personaggi, ma il momento in cui si è deciso di agire. E' in quel punto che qualcosa diventa Storia. Il contorno non esiste, se non per giustificare o deplorare determinate azioni.”
 
“Mi piacciono le tue parole, riflettici su, potresti farne un enciclica.”
 
“Ma non dire stupidaggini, hai mangiato qualche topo di fogna? Dimentichi forse il ruolo che ricopro?”
 
Che mi stai dicendo? Certe cose le dici solo a me?”
 
“Ma rifletti, testa di fegatino!”
 
“Achille, stai esagerando!”
 
“Ma secondo te posso incazzarmi con Gasparri, o tirare le orecchie a De Vecchi o andare a sbattere i pugni sulla scrivania di mogano a Palazzo Chigi? O andare in giro a dire di essere d'accordo con Benedetto Croce?”
 
“Certo che uno con un nome così” sorrise il gatto, “scusami, mica sei un burattino, perdonami!” esclamò Lucifero drizzando i peli sulla schiena.
 
“Infatti! Mi sono rimasti gli stracci, le scope e qualche pezzo di sapone di Marsiglia per le lenzuola. Tutto accuratamente riposto in quello sgabuzzino che è ora la Città del Vaticano!”
 
“Falla finita, Achille, quante storie che ti fai!”
 
“Tu non puoi capire. E io sto ancora qui a parlare con te.”
 
“Qui sei libero, Achille, come non lo sei stato mai. Come mai ti capiterà tra le mura dello Stato che presiedi. Pensaci bene. Soltanto qui le tue parole non hanno un peso. Fuori di qui, ogni tua scoreggia potrebbe potenzialmente appiccare incendi devastanti.”
 
“Hai ragione, Lucifero mio. Soltanto con te posso esprimermi liberamente senza incappare in qualsivoglia giudizio o errata interpretazione.”
 
Il Pontefice era turbato, da troppo tempo era afflitto da un malessere interiore che né la fede né la preghiera erano riusciti a lenire. Difficile, quasi impossibile, accettare che uno tra gli uomini più potenti della terra fosse in realtà così fragile, che si sentisse così impotente di fronte al peso delle responsabilità. Da uomo di chiesa, aveva dunque cercato la soluzione attraverso l'unica strada possibile: Dio. Durante il suo cammino non aveva fatto altro che sentire lamenti, pianti, disperazione e veder scorrere fiumi di lacrime e sangue. Cosa significava tutto questo?
 
Il sogno era ormai ricorrente nelle notti tormentate di Papa Pio XI. Si ritrovava in abiti borghesi, in una stanza al buio. I suoi occhi tremavano cercando di abituarsi all'oscurità. Finché a un certo punto, gli oggetti posti intorno a lui cominciavano a prendere forma: scope, stracci, secchi, spugne, pezzi di sapone, sale. Tutto era fermo, inanimato, immobile. Ma tutto parlava, urlava, voleva spingerlo fuori.
 
Varcata la soglia della porta di legno, il Papa si voltava subito indietro: aveva appena oltrepassato la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Di fronte a lui Gasparri, Mussolini, De Vecchi e il suo segretario personale lo guardavano ridendo. Cacciato dalla sua Chiesa, cacciato dalla sua casa.
 
“Achille, tutto bene?” disse Lucifero preoccupato.
 
“Scusami, ero sulle nuvole” rispose il Papa.
 
“Pensavi al solito sogno, non è vero?” lo incalzò il gatto.
 
“Sì!” esclamò Achille abbassando il capo senza nascondere tutta la sua amarezza.
 
E continuò: “Ti rendi conto che faccio una doppia vita? Ti rendi conto che soltanto tra queste mura mi sento vivo? Non mi sembra normale che un Papa venga a confessarsi con un gatto in una villa liberty sulle rive del Tevere. E non oso immaginare se quell'antipatico e impiccione del mio segretario sapesse qualcosa di tutto questo!”
 
“Quello dorme come un ghiro sul sofà accanto alla porta dello sgabuzzino, l'ho controllato varie volte.”
 
“Ecco, vedi? Pure il mio più stretto collaboratore mi prende in giro!”
 
“Achille, stai sereno. Ci saranno ben altri grattacapi da affrontare. E sarà sempre peggio.”
 
“Potrei scritturarti come oracolo.”
 
“Dico sul serio. E' in arrivo una delle crisi economiche più gravi della storia dell'umanità. All'inizio, noi subiremo soltanto l'onda lunga di questa crisi. Ma col passare del tempo tutto si trasformerà in qualcosa di veramente esplosivo, soprattutto in Europa, la culla del cristianesimo da te presieduto.”
 
“E tu, come fai a saperlo?”
 
“Achille! Non hai mai sentito che i gatti hanno sette vite?”

2Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mar Lug 27, 2021 4:45 pm

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Il racconto è davvero molto originale e simpatico e questo detto da me (che non amo i gatti...) vale doppio!
Il clima confidenziale tra gatto e pontefice, velato da una gustosa nota di goliardica complicità, ha dato un tocco leggero al testo che ho molto gradito. A questo proposito le turbe papali per il sogno entrano un pò a gamba tesa e sbilanciano la narrazione: ho avuto la sensazione di una virata improvvisa che comunque vivacizza il testo regalandogli i suoi perchè.
A una prima lettura ho avuto un pò di difficoltà a entrare nella dinamica dei dialoghi: soprattutto le prime tre battute non riuscivo a giustificarle, poi ho dedotto che fossero le imprecazioni del mercante, ma scritte così di seguito danno più l'idea di un botta e risposta con più persone.
In realtà rimango col dubbio di chi stia parlando...
Il successivo dialogo a due (svelati i protagonisti, cosa che forse avviene un pò troppo in zona Cesarini...) è abbastanza dinamico e divertente, anche se in alcuni punti risulta didascalico e poco seducente, un pò forzato, ecco. Pur essendo un dialogo a due, in alcuni punti mi sono chiesta chi stesse parlando: eppure non era difficile, una riga uno, una riga l'altro.
L'introduzione forse è un pò troppo lunga, farcita di informazioni strane, per esempio questa:


La casa, di due piani, non dava l'impressione di essere una grande dimora, una nobile tana, una culletta per qualche rampollo ricco e aitante.
 
Quindi di cosa dava l'impressione?

 Lame di luce solare sbattevano a destra e a manca tra gli altorilievi delle pareti accecando i passeri

Forse in questo passaggio andava specificato che gli altorilievi erano dorati o luccicanti, altrimenti non si spiega perchè dovessero accecare i passeri.

3Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mer Lug 28, 2021 5:17 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

in tutta sincerità non posso dire mi sia piaciuto granché, mi spiace.
ci sono alcune battute gradevoli, che rimandano ai tempi attuali, ma anche tanti refusi e parecchia confusione.
o perlomeno è quanto mi arriva nei dialoghi, dove spesso mancano le virgolette e non si capisce bene chi dei due stia parlando.
non mi è ben chiara la parte dello sgabuzzino, anzi...
il ritmo è scorrevole ma alla fine non mi resta molto.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Achille & Lucifero Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

4Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mer Lug 28, 2021 8:08 pm

SisypheMalheureux

SisypheMalheureux
Padawan
Padawan

Un racconto che parte da un'idea molto originale (a far dialogare Papa Pio XI con un gatto nero di nome Lucifero ci vuole del genio!), una scrittura che scorre fluida e con un ritmo regolare ma mai noioso. Ho apprezzato anche i dialoghi, secondo me ben gestiti a parte i primi due :“Mortacci tua!”,
 “A 'nfame!” che scombussolano un po' il lettore perché non si capisce subito chi li pronuncia. Però lo trovo perdonabile, anche perché la situazione viene chiarita subito dopo. Mi è piaciuta molto anche la descrizione minuziosa e dettagliata della villa che hai fatto all'inizio. è lunga, ma scritta molto bene e c'è da dire che poi cominciano i dialoghi e il racconto prende un ritmo più brioso. Il che fa sì che la parte descrittiva non risulti stucchevole o troppo noiosa. Insomma, secondo me hai saputo bilanciare descrizioni e dialoghi abbastanza bene. L'unica pecca che ci trovo è lo sgabuzzino. Non mi pare che abbia molta rilevanza, anzi direi quasi nulla, all'interno del racconto. Diciamo che più che una stanza vera e propria è una metafora, e forse neanche troppo riuscita. Forse, avresti dovuto svilupparla un po' di più.  Un'altra cosa che ti segnalo: prima dici che il villino in stile Liberty dove si è rifugiato il Papa era difficile notarlo e che sembrava quasi una casa-fantasma. Poi però subito dopo parli di altorilievi, di colori vivi, di pinnacoli enormi... Beh, un edificio del genere sarebbe un po' difficile non notarlo, non credi?
Comunque, nel complesso, una buona prova. Grazie!


______________________________________________________
"Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? 
Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto."

A mirella garba questo messaggio

5Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mer Lug 28, 2021 8:53 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Non so, non mi ha convinto molto.
I dialoghi mi sembrano un pò troppo sopra le righe, non vibrano di veridicità e in alcune parti sembrano voler svolgere una funzione decisamente didascalica. Il botta e risposta comunque in generale l'ho trovato giusto, serve per dare ritmo alla storia, anche se è vero che in alcuni punti se non si è più che attenti e sul pezzo si rischia di non capire chi è che dice cosa. 
 L'idea del gatto nero di nome Lucifero, confessore del papa devo dire che è un'idea straordinaria, ma lo svolgimento secondo me non è pari all'idea. Nonostante il ritmo al storia da l'idea di essere un pò imballata, forse è troppo statica e manca di appeal.
Dello sgabuzzino poi ho trovato solo un accenno, niente di fondamentale all'interno della narrazione,

6Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mer Lug 28, 2021 9:09 pm

Ospite


Ospite

Il racconto non è male, ma perde il confronto con altre opere. Dovrà difendersi da solo, anzi no, io sono quasi sempre dalla parte dei perdenti e lo aiuterò.
Non offenderti autore, la mia è banale strategia, pure tu se mi vedrai in difficoltà mi aiuterai. O no?
Mi sono dimenticato di dirti che riesci a stabilire un legame profondo con il lettore.
Accade da solo.
Senza che tu lo voglia. Ed è meraviglioso.
Quante cose sto aggiungendo per farmi perdonare la frase infelice iniziale.
Sono quasi alle lacrime, abbracciami.

7Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mer Lug 28, 2021 11:50 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

L’idea è originale ma ho fatto un po’ fatica a leggerlo: all’inizio si viene introdotti, forse con troppi dettagli, in un villino che ha più del gotico che del liberty per poi perderlo completamente nella narrazione che viene dirottata su un fitto dialogo, non facilissimo da seguire in certi punti.
Carino il paragone tra lo sgabuzzino e la Città del Vaticano.

8Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Gio Lug 29, 2021 10:07 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Ciao autor@

Il tuo è uno dei primi racconto che ho letto (con molto gusto) ma ho avuto bisogno di lasciarlo sedimentare un po’.
Ho apprezzato molto la tua scelta di far riferimento ai Patti Lateranensi. Sarebbero stati sufficienti per centrare l’obiettivo della temporalità anche senza far riferimento alla crisi economica.
Penso tu abbia costruito la storia proprio dopo aver scelto questo particolare momento storico e tu ti sia districato in modo originale al fine di incastrare tutti i paletti dando vita a un raccordo di sicuro impatto. Una fantasia sfrenata quella di coinvolgere il Santo Padre, il gatto dal nome diabolico che ben rappresenta tutti i tarli di un uomo potente di fronte alla perdita di parte dei propri poteri.
Il racconto si dilunga un po’ troppo nella parte descrittiva iniziale del villino, ma comunque l’ho trovata divertente e mi ha caricata di curiosità. 
La parte dei dialoghi potrebbe funzionare meglio. Li introduci un po’ “a gamba tesa” e non si riesce subito a comprendere chi stia parlando. 
Anche nel prosieguo della storia, ci sono vari momenti in cui si fa fatica a seguire i dialoghi sempre per il medesimo motivo. Chi è che parla? 
Ci sono dei refusi. Ad esempio ti segnalo “fantasia dei vinadanti” ma la scrittura in generale è scorrevole e legge con piacere.
Credo che questo sia il racconto più fuori di testa dello step e a me è piaciuto un bel po’.
Complimenti!

9Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Ven Lug 30, 2021 9:58 am

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Autore - Autrice. Provo a scrivere qualcosa di diverso da quanto già scritto in altri commenti. 


1. L’inizio discorsivo ha qualcosa che non funziona pienamente. Spazio alla fantasia e (presumo volutamente) ci metti da subito nella condizione di interpretare noi stessi se hai scritto una fiaba o un racconto, che non sono la stessa cosa. Colgo il suggerimento di un altro recensore, che il dialogo tra il Pontefice e Lucifero sia “interno”, un pour parler con sè stessi. Che poi è la mia interpretazione preferita. In questo caso, quindi nel caso del racconto, il gatto non può essere veramente senziente e parlare col mercante. Infatti più avanti, quando il gatto parla in presenza di De Vecchi, emerge che il prelato non può sentirlo. Per questo motivo, a mio parere il “dialogo” tra il mercante e Lucifero poteva essere meglio descritto.
 
2. “Hai ragione, Achille, ma è più forte di me. Ogni volta è la stessa storia. Ma è possibile, al giorno d'oggi, essere discriminato per il colore del pelo?” Eh! Purtroppo, proprio in quei giorni (anni) era possibile. Anche se le leggi razziali contro gli ebrei arriveranno in Germania nel 1933, siamo comunque in pieno colonialismo. Quindi trovo questa frase, peraltro da me apprezzata per il suo significato, poco realistica se proferita in quel periodo storico.  
 
3. “Tenuto testa? Mi sembra un eufemismo. Non mi pare che abbiano alzato la voce più di tanto. Non più di te almeno. E poi, comunque, era così che dovevano andare le cose, prima o poi doveva succedere.” Insomma, così di primo acchito mi sovviene Gregorio VII, col suo coraggioso separare il potere temporale da quello secolare. Ma ce ne sono stati molti che hanno alzato (non sempre in maniera edificante) la voce.
 
4. “Hai ragione, un'altra volta. Nella realtà la fine della questione romana poteva concludersi soltanto in questo momento. Mussolini ha saputo ben gestire i rapporti con la Santa Chiesa facendo leva sul radicato bisogno di fede che da sempre caratterizza il popolo italiano.” A volte la dicono anche sui miei racconti, quindi me la vendo pari pari: sa di piccola lezioncina di storia.
 
5. “Dico sul serio. E' in arrivo una delle crisi economiche più gravi della storia dell'umanità. All'inizio, noi subiremo soltanto l'onda lunga di questa crisi. Ma col passare del tempo tutto si trasformerà in qualcosa di veramente esplosivo, soprattutto in Europa, la culla del cristianesimo da te presieduto.” Ecco, questa parte “profetica” sconvolge un po’ il senso del racconto, per lo meno nella costruzione che ho fatto nella mia mente. Una bella uscita a sorpresa, ma a mio parere azzardata.



Piacevolezza:
 
Buona. Mi sono divertito molto, anche se ho trovato esagerato il ricorso a nomignoli, a una confidenza che, anche nel privato, è difficile conciliare con la profondità di Pio XI. Anche la scelta (ai più piaciuta) di chiamare il gatto (l’alter ego di Pio) Lucifero, pur comprendendo che il dramma interiore si svolge come una rappresentazione del bene e del male, nel conflitto tra l’Io e il Super Io, non l’ho trovato “adatto”. In ogni caso, sinceri complimenti per questo “serio divertissement”. Scritto molto bene.

10Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Ven Lug 30, 2021 4:53 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Se devo esprimere un giudizio sulla base dei parametri previsti dalla prova devo dire che non sono molto soddisfatto. Eppure l’inizio era convincente perché hai azzardato una descrizione del villino liberty che, negli altri racconti letti fino a ora, si limitava a una semplice citazione. Lo sgabuzzino, che dovrebbe essere centrale, viene tirato in ballo solo grazie a una metafora sul Vaticano. L’animale parlante c’è indubbiamente e forse un po’ troppo: l’ho trovato troppo sapientino. Forse l’avrei preferito veramente nei panni di Lucifero, oltre alla scelta del nome. La citazione della ballerina del Moulin Rouge non era essenziale e mi è parsa poco significativa.
Nonostante questi dubbi, la lettura è gradevole, i dialoghi molto vivaci e non mi sono affatto annoiato a leggerti. L’utilizzo dell’idea, fuori dagli schemi imposti, approfondendo un po’ di più i risvolti storici del periodo, ti avrebbe certamente portato a un risultato migliore, almeno per i miei gusti.
Notevole l’invito “Achille, stai sereno!” che mi ha ricordato qualcosa…  

11Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Sab Lug 31, 2021 6:46 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Uno storico scritto con molta ironia. Un solo difetto: quello sgabuzzino che poi è il Vaticano. Abbastanza incomprensibile. L'ho letto con molto piacere e il dialogo tra il gatto e il Pontefice è brillante. Non ho altro da aggiungere tranne che meriteresti qualche punto solo per aver creato un racconto non banale.

12Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Dom Ago 01, 2021 6:08 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Caro aut*, devo dirti onestamente che ho fatto fatica a leggere il racconto per la particolare formattazione dei dialoghi e per alcune virgolette mancanti che mi costringevano a ricostruire chi fosse a parlare.
Quanto al genere, la mia personalissima interpretazione è stata quella di una sorta di monologo, un papa che discute con un sé stesso (il gatto) di un evento che lo vede forse suo malgrado protagonista e vittima al contempo. Consapevole della portata di un evento così complesso, intricato, con tante luci e ombre che produrranno effetti importanti nel futuro della Chiesa e non solo.
Alla fine l’ho visto anche come un piccolo trattato di storia, che attraverso il dialogo, hai stemperato, anziché affidarlo a blocchi di testo: meno enciclopedico e più godibile, dando anche per scontato che una infarinatura sull’argomento il lettore l’abbia già o ne abbia curiosità per qualche ricerca post lettura.
Di fatto un testo che non starebbe male trasposto sul palcoscenico.
Quindi nel complesso un buon racconto, scritto discretamente ma non mi ha lasciato emozioni, neanche quelle di un Papa in crisi.
Bella la descrizione della villetta, di cui, per essere dichiarata defilata e rifugio segreto, dici tanto e quindi non la “nascondi” alla vista come vorresti, ma la presenti per bene.
Che la Chiesa possa essere considerato lo sgabuzzino del Regno d’Italia, non penso proprio!


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

A Arunachala garba questo messaggio

13Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mar Ago 03, 2021 10:14 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Purtroppo devo confessare che questo racconto non mi ha entusiasmato e mi dispiace perché l'idea di un papa che si confronta con un gatto nero di nome Lucifero è geniale.
Ma ci sono tante cose che mi hanno lasciato perplesso, la prima è la sensazione che hai dovuto allungare i dialoghi per arrivare al minimo di battute previste (non ho contato quante ne hai utilizzate ma mi sembra che non sia uno dei racconti più lunghi tra quelli letti) inserendo riferimenti alla ballerina del Moulin Rouge e, soprattutto alla crisi economica che risulta no superflui avendo già coperto quei paletti in maniera più efficace con il gatto e i Patti Lateranensi e la nascita della Città del Vaticano.
I refusi sono abbastanza pochi e ci si passerebbe sopra se molti non riguardassero la "dimenticanza" delle virgolette all'inizio di molti dialoghi che mandano in leggera confusione il lettore.
Credo che l'idea davvero buona vada da te ripresa e sviluppata all'infuori del contest per farne qualcosa di molto bello magari spingendo ancora di più sul lato ironico (potrei quasi dire sarcastico) e sul confronto tra il papa e il (presunto) diavoletto sotto le sembianze di gatto nero.


______________________________________________________
Achille & Lucifero Badge-3

14Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Gio Ago 05, 2021 3:50 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Bellissima e originale l'idea. L'animale parlante più simpatico fra i racconti che ho letto e sono a buon punto.
Ottima la scrittura. Ci sarà anche qualche refuso, ma che importa: si coregono.
Quel che mi sfugge è un po' il senso generale dell'operazione. 
 Pio XI e il suo consigliori (gatto parlante) ritratti nei giorni, immagino, precedenti la firma dei patti lateranensi. Cosa aggiunge alla storia già nota? Niente mi pare.
Il mio punto è questo: se devo scrivere un racconto su un fatto storico così cruciale devo far sì che il lettore sappia qualcosa in più. Una nuova prospettiva, un'aneddoto importante non già noto. 
Altrimenti è una foto non un quadro originale. 
Ciononostante è una delle cose migliori che abbia letto.

15Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Gio Ago 05, 2021 4:13 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Mi toccherà essere un pelo ripetitivo per questo commento, ma le mie impressioni sono grossomodo le stesse degli altri commentatori.
Idea originale e coraggiosa ma realizzazione non all'altezza.
Perdona il giudizio un po' brusco: è tutto molto, troppo leggero, direi caricaturale più che ironico. Il dialogo fitto tra i due protagonisti non riesce a brillare per verve o trovate originali, ma piuttosto si muove tra il fumetto e il cartoon, ma senza la relativa energia.
L'inserimento di temi più seri e importanti, come i dubbi e la paure del papa, appaiono poco funzionali alla trama e in ogni caso si perdono nell'atmosfera bizzarra che si viene a creare.

Forse, ma è il mio personale gusto, un dialogo composto, non privo di vene ironiche ma più aderente alla realtà, avrebbe reso maggior giustizia ai personaggi e al particolare contesto storico in cui è ambientato.

Stilisticamente mi appoggio anche qui agli altri commenti per quanto riguarda la formattazione e alcuni passaggi dei dialoghi in cui si perde momentaneamente la bussola.

16Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Dom Ago 08, 2021 4:03 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

"nella fantasia dei vinadanti"


"nella fantasia dei viandanti"



Refuso. Già segnalato.




Come notato dai precedenti e attenti commentatori, le virgolette mancanti (e destabilizzanti) nella lettura mancano qui:


Che la Chiesa, quella con la C maiuscola, sia diventata lo sgabuzzino del Regno d'Italia!”



Non hai capito, Lucino. Che figura ci faccio con i miei predecessori che hanno tenuto testa al compiersi di questo funesto destino?”



Che mi stai dicendo? Certe cose le dici solo a me?”





Tra i racconti più corti dello step, forse perché l'Autore ha voluto improntarlo principalmente su dialogo. Infatti, se il sugo della storia è quello, allungare il brodo ulteriormente avrebbe rischiato di annoiare. O annoiare di più.


Personalmente, non credo che il gatto sia un alter ego del Papa, ma un vero e proprio interlocutore: se i Patti Lateranensi sono Storia e i personaggi citati sono realmente esistiti con i propri ruoli, tutto il resto è fantasia, artificio, invenzione. E qui aggiungo, facendo un esempio più vicino ai giorni nostri, che ovviamente è un'interpretazione personale, sperando di non offendere nessuno (Autore e lettori) perché non è mia intenzione: Giovanni Paolo II, aldilà della religione, io l'ho sempre visto come un Papa coi coglioni, uno statista, un vero sovrano assoluto. Quindi una personalità carismatica e potente. Ma chi mi dice che alla fine delle giornate, nel suo intimo, Karol Wojtyla non si cagasse sotto di tutto ciò che gli accadeva intorno? O che non facesse sogni strani come il Papa di questo racconto? Forse la risposta sta proprio nel racconto: prima di essere "re", i "re" sono uomini. Poi, sulla resa, sul confine più o meno marcato che si vuole trovare circa questo aspetto dentro al racconto, si può certamente discutere.

17Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Dom Ago 08, 2021 4:58 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

La prima cosa che si nota è che il racconto è per lo più strutturato a compartimenti stagni. Descrizioni e dialoghi sono sempre separati. E in più i secondi si prendono quasi tutto lo spazio, tanto che nella sua maggioranza il testo non è che un botta e risposta tra i due protagonisti, uno reale e uno fantastico (che però sembra avere una visione del mondo e della Storia persino più illuminata di quello reale... il che è sicuramente uno spunto interessante). Se devo essere sincero non amo molto questa gestione dei dialoghi. Alle fine ci sono soltanto due voci. Certo, il lettore è libero di immaginare il resto e in tanti commenti ad altri racconti abbiamo discusso di quanto sia importante dare una certa libertà al lettore. Ma anche la libertà va gestita, inserendo della pause, inserendo delle descrizioni a spezzare il ritmo. Altrimenti l'effetto è molto teatrale, molto cinematografico, ma sulla pagina rischi quello che ti hanno fatto notare in tanti, ovvero la difficoltà nel capire chi sta parlando.
Sui contenuti non mi pronuncio. La mia consueta ignoranza storica mi impedisce di cogliere tanti riferimenti, ma questo ovviamente non è colpa tua.
Nel complesso è sicuramente un racconto originale. Più una conversazione che un racconto. Un dialogo serrato che non ha un vero culmine né un vero epilogo. Inizia e finisce più o meno allo stesso modo, dando al lettore l'impressione di aver assistito a uno dei tanti confronti tra i due.


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Achille & Lucifero Senza_10

18Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Dom Ago 08, 2021 6:26 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao Aut-

Personaggi: un animale parlante
Luogo: una villa in stile liberty
Tempo: 1929
Sgabuzzino: presente

Tra le battute che il gatto poteva fare ci poteva essere anche quella che Achille di cognome faceva Ratti. Lo svolgimento del racconto mi è sembrato un po' caotico, senza un reale filo logico tra le scene che non fosse il reale susseguirsi dei fatti che hanno portato alla nascita dello stato del Vaticano. L'inizio è poco chiaro: chi è il mercante? Ma a rispondere è davvero Lucifero? E il mercante lo sente? Leggendo il resto del racconto la risposta è ovviamente "no, non lo sente".
Non mi è piaciuto che il gatto abbia profetizzato la crisi del 1929, ma il resto ci sta. È un po' la coscienza di Ratti, quindi è informatissimo sui fatti che il papa Pio XI poteva avere come diretta conoscenza e, soprattutto, dei fatti avvenuti in gran segreto. L'idea alla base del racconto mi piace e tira fuori un Ratti con una personalità complessa e conflitti interiori che lo rendono gradevole alla lettura.

Grazie e alla prossima.


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Achille & Lucifero Badge-2

A vivonic garba questo messaggio

https://linktr.ee/Achillu

19Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Lun Ago 09, 2021 7:55 pm

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Di questo racconto, la principale discussione ha riguardato lo sgabuzzino, come potete intuire.
Io credo ci sia una forte corrispondenza con un racconto dello scorso step, di cui non cito (per ora) il titolo ma che qualcuno di voi ricorderà senz’altro: lo sgabuzzino assume lo stesso ruolo. Invece di essere il luogo simbolico da cui si scrive la lettera che identifica l’oppressione del protagonista, qui lo sgabuzzino è in sogno, ma ha lo stesso ruolo di quel bagno lì: la Città del Vaticano è diventato lo sgabuzzino d'Italia, secondo Papa Achille, e quindi il sogno in cui lui si ritrova all'interno dello sgabuzzino e tutto prende vita urlando ma restando immobile è altamente simbolico. E poi, quantomeno, è veramente uno sgabuzzino "canonico" Achille & Lucifero Clip_image001
Insomma, a me è piaciuto come hai trattato la stanza, Autore; anche se forse non in modo strettamente fisico.
Ma poi mi è piaciuto tutto il racconto in generale, soprattutto per la costruzione originale e la trama decisamente accattivante. Chissà se la battuta con “Ratti” ti sarebbe riuscita bene: forse ci hai pensato e hai preferito sorvolare Very Happy
A me è piaciuto davvero tanto, anche solo per l’idea folle e geniale che ti è venuta e che hai saputo trasporre in narrativa.
Complimenti!


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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

20Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mar Ago 10, 2021 10:08 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Aut*

Concludo la mia serie di commenti anche questa volta con il racconto che più mi ha messo in confusione.
Da una parte lo trovo geniale e dall'altra lo trovo raffazzonato. le due parti si contendo lo scettro fino alla fine. Nel quaderno in cui annoto le mie valutazioni è un pieno di "geniale" e "non mi piace". 
Alla fine non vince nessuna delle due parti, il giudizio rimane sospeso. 
quello che posso consigliarti e di mettere ordine in questa confusione, ma anche questo non è vero. Il tuo racconto è cosi e va apprezzato per quello che è. 
Quindi Grazie e Complimenti.

21Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mar Ago 10, 2021 12:07 pm

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Trovate geniali si alternano ad altre meno riuscire. Un po' di confusione in alcuni botta e risposta, delle volte non si capisce immediatamente chi parla. Un testo coraggioso, questo sì, anche per via della struttura, così separata in blocchi. Però a me, che vado anche alla sostanza, quando si tratta di fatti storici, non ha convinto. Ho un parere molto negativo di Pio XI, umanamente e storicamente parlando, e quindi come puoi capire non mi è piaciuto come è stato descritto e il modo in cui quasi lo si rende simpatico.
Per me quindi il racconto ha del potenziale, ma essendo io in disaccordo con alcune conclusioni storiche e odiando pregiudizialmente il protagonista, ti confesso che purtroppo non sono riuscito a entrarci in armonia.
Ti chiedo scusa, a rileggerci!


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Achille & Lucifero Senza_10

22Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Mer Ago 11, 2021 6:06 pm

gemma vitali

gemma vitali
Padawan
Padawan

Racconto che nasce da un'idea di fondo molto originale. 
il papa e il gatto nero, tipo il diavolo e l'acqua santa. Solo che qui i due sono amici e il gatto ascolta le confessioni del pontefice. Roso da dubbi per la sua posizione che sente in bilico il papa fa strani sogni questa è la parte che lo rende più empatico col lettore, mentre il gatto come animale di compagnia empatico lo è da sempre, fin dall'inizio del racconto.
A parte piccole imperfezioni l'ho letto con piacere.
Alla prossima.

23Achille & Lucifero Empty Re: Achille & Lucifero Gio Ago 12, 2021 3:32 pm

Hellionor

Hellionor
Admin
Admin

Mi spiace non avere nulla di diverso da dirti rispetto a chi mi ha preceduta nei commenti.
L'idea è davvero accattivante, ma gestita non al meglio delle sue potenzialità, a mio parere.
Visto che il racconto si regge tutto sui dialoghi, alternerei i botta e risposta con parti più dettagliate per dare più credibilità alla conversazione tra papa e gatto. E aggiungere qualche descrizione nel dialogo, per farmi entrare in sintonia con la tua storia.
Una piacevole lettura sorretta da un'ottima idea.
Ele

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