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Io sono una Doris Girl

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1Io sono una Doris Girl Empty Io sono una Doris Girl Mar Lug 27, 2021 10:23 am

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Admin
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E gli schiaffi di Dio
appiccicano al muro tutti”
G. Gaber
 
 
A Belleville non ci sono ville. La gente qui è artista, non può permettersi grandi spese.
La mia casa, un bilocale minuscolo all'ultimo piano senza ascensore, in quella che un tempo era una delle poche ville in stile Liberty del quartiere, è una perla rara. Belleville è lontana, è scomoda, c'è sempre odore di cibo per strada e delle volte mi viene da piangere all'idea dei quattro piani a piedi, specialmente quando rientro dopo lo spettacolo, ma questa casa è il mio rifugio, per un po' è stata un nido d'amore e di speranze, e ora torna a essere rifugio. Mio.
Gli armadi li ho svuotati il giorno dopo il funerale.
Non ho buttato via niente.
A me il dolore piace metterlo da parte, conservarlo per i momenti giusti, quando sarò pronta. Non adesso, no.
Ho liberato lo sgabuzzino e ci ho buttato dentro tutte le sue cose, a manciate.
Tutte.
Vestiti, libri, documenti, foto, dischi, giradischi. Tutto. Anche lo spazzolino e le mutande sporche.
Non posso sopportare la vista delle cose di Jacques. Ma non posso neanche liberarmene.
Non ci riesco, non voglio farlo e quindi chiudo a chiave lo sgabuzzino e la chiave me la appendo al collo. Il mio dolore me lo porto dietro senza vederlo, ogni giorno.
Bisogna fare delle scelte, diceva Jacques, se vuoi una famiglia dovrai smettere di ballare.
Ma io sono una Doris Girl. Non so fare altro. Non glielo dicevo, ma a me avere una famiglia non interessava. Pensavo mi conoscesse abbastanza da averlo capito.
La famiglia non era tra le mie priorità.
Ma tra le sue, sì.
Negli ultimi tempi ne discutevamo, ogni momento.
Eravamo a un punto di rottura quando è morto, investito come un uomo qualunque e non come l'uomo che mi faceva imbestialire ogni giorno.
Ho scoperto di essere incinta un mese dopo la sua morte.
Maledetto bastardo. Deve aver bucato i preservativi, per incastrarmi. E ci è riuscito proprio per bene.
Il test di gravidanza mi ha fatto sentire intanto una povera scema per il livello di complicazione, e dopo due ore di attesa e la comparsa del cerchio non mi sono sentita comunque sicura di aver fatto le cose per bene. Mi è rimasto il dubbio.
La nausea e il vomito dei due giorni successivi hanno sradicato il dubbio.
 
 
Per Doris non esiste alcuna ragione valida per lasciare le Doriss Girls. A parte una.
- Doris, sono incinta.
Lo sputo fuori come un grumo che mi gratta in gola, senza ritegno. Subito mi alleggerisco un po'.
Adesso lo sa anche qualcun altro.
Adesso è vero.
- Sei seria? Jacques è morto un mese fa… Oh.
- Appunto… Oh.
Se Jacques fosse vivo, non avrei alcun dubbio.
Abortirei.
Ma lui è morto.
Mi ritrovo stretta in un abbraccio senza accorgermene.
- Stai tranquilla e respira, Odette. Sei incinta, non sei malata e non sei neanche arrivata al capolinea. Ora esci dal mio ufficio e vai alle prove. Domani ti prendi la giornata libera e vai dal ginecologo, tieni.
Mi mette in mano un biglietto da visita di un delicato color panna con caratteri eleganti e discreti.
- Lui ti aiuterà in qualsiasi situazione. Senza fare domande. Senza fare commenti.
Mi stringe ancora tra le braccia, con forza.
Sento le lacrime pungermi le ciglia, e stringo i denti per non lasciarle uscire.
- Grazie, Doris.
 
Vorrei poter non scegliere io.
Se guardo indietro vedo solo passi di danza alle mie spalle, passi stentati e via via votati alla perfezione. La mia vita.
Vorrei che la danza decidesse per me, che questo corpo decidesse per me.
 
Quando rientro a casa dopo la visita dal ginecologo, getto un'occhiata allo sgabuzzino e sputo sulla porta.
Mi passerà anche questa rabbia, lo so. Ma per adesso mi serve. Mi serve un capro espiatorio, e quel capro espiatorio è Jacques, perché lo so benissimo quando questo piccolo fagiolo che sta nel mio ventre ancora piatto è stato concepito. Ricordo l'urgenza di averci, la mancanza di preservativi e i miei rapidi calcoli che si sono infranti su questa realtà. Nessuna bucava i preservativi, ragazza mia, sei stata tu. Sono stata io.
Stacco la chiave dal collo e apro lo sgabuzzino.
Mi accomodo a gambe incrociate su quello che resta di Jacques. Che miseria, la vita.
Vorrei poterne parlare con lui.
Urlargli in faccia.
Prendermi le sue urla in faccia.
Sbatterebbe i piatti nel lavandino e mi direbbe che sono un'egoista, che penso solo a me stessa.
E io gli urlerei che l'egoista è lui, è lui che vuole incatenarmi.
La mia voce rimbomba tra le mensole:
- Ti volteresti ferito e mi diresti che non voglio capire, che ho i paraocchi e non vedo al di là del mio naso. Che un figlio non è una condanna, questo mi diresti.
E io saprei solo piangere e urlarti che una ballerina incinta è una ballerina morta.
Chissà se troveresti un modo per farmi cambiare idea, ma no. Non mi convinceresti, Jacques, perché tu non sei un ballerino. E sei morto. Ti richiudo a chiave, mi fai solo incazzare stasera.
 
Il mio corpo decide di resistere. E anche io.
Il ginecologo ride quando gli chiedo fino a che mese potrò ballare.
- Lei è incinta, non è malata, Odette. Il suo corpo l'avviserà quando è il momento di fermarsi.
Continuo a esibirmi fino al sesto mese. Ho qualche piccola difficoltà con alcuni numeri complicati, ma potrei anche andare avanti, tutto sommato.
La pancia che esplode da una settimana all'altra deve essere quell'avviso di cui parlava il ginecologo.
Anche per il Moulin Rouge una ballerina incinta sul palco è un po' estrema.
Quindi mi congedo per qualche tempo.
Con Doris gli accordi sono chiari: dopo il parto, ho due mesi per tornare in pista.
Altrimenti sono fuori dal corpo di ballo.
Lo spettacolo “Frénésie” non cambierà per almeno due o tre anni. Devo solo rientrare allo stesso livello di adesso, continuare a esercitarmi e nel frattempo una delle sostitute prenderà il mio posto.
È una grande occasione, questa, lo so bene.
Sistemo una sbarra per allenarmi alla parete della camera da letto.
Non la uso. Doris mi dice che sono una cretina e di andare ad allenarmi al Moulin con le altre. E così ogni mattina esco di casa con la mia pancia grande, mi alleno e torno a casa.
 
 
A metà luglio apro di nuovo lo sgabuzzino.
Ieri mi ha chiamata la mamma di Jacques e mi ha chiesto come stavo. Non ricordavo neanche la sua faccia, che pessima persona che sono. Ovviamente nessuno della famiglia di Jacques sa che sono incinta. Non ho ritenuto opportuno farglielo sapere. Non volevo che cominciassero a porre in dubbio la paternità, proprio no.
Però lei lo sa, non so come. Lei lo sa.
- Come va la gravidanza? - Me lo chiede con una voce tremolante, quasi timorosa. Eppure me la ricordo come una bella donna molto sicura di sé.
- Bene, Pauline, benissimo direi. Ho smesso di lavorare da poco, ormai la pancia è troppo evidente per poter continuare a ballare.
Sento il tono di sfida nella mia voce, e un po' me ne pento. Vorrei poter dare la colpa a sbalzi ormonali e cose del genere, ma la verità è che sono sempre stata sulla difensiva nella mia vita. Devi essere un po' stronza se non vuoi che il mondo ti ingoi in un solo bocccone.
- Se hai bisogno di qualcosa, sai che puoi contare su di noi. Lo dico davvero, Odette.
Mi commuovo quasi e questi sono di sicuro gli ormoni della gravidanza. O forse no.
- Grazie Pauline, per ora devo dire che sono a posto, ma sei davvero molto gentile.
Anche la mia voce trema un po' e va bene così.
È giusto. Posso lasciarmi andare anche io, ogni tanto.
Alla fine ci ritroviamo a piangere insieme al telefono, e stai tranquilla di qua, e non devi essere troppo sola di là, e dai ti do una mano ma no non preoccuparti, e avanti così. Chiudiamo dandoci appuntamento la prossima settimana, passa a trovarmi a casa.
E allora devo sistemare lo sgabuzzino.
Le cose sono esattamente come le ho lasciate a fine febbraio.
Qualcosa dovrò buttarlo. Magari qualche scontrino. E le mutande sporche.
Tiro fuori tutto.
I vestiti li piego e li sistemo sulle mensole.
I dischi ben impilati nella loro scatola in un angolo e di fianco il giradischi. I libri sulle altre mensole. Le foto in una scatola di cartone. Ben chiuse con il nastro. Per queste ci saranno momenti più giusti; non oggi.
In un pomeriggio trasformo lo sgabuzzino in una stanza della memoria, un piccolo cimitero casalingo. Seduta al centro della stanza respiro l'odore di Jacques, che ancora aleggia tra le sue cose.
- Dovrebbe nascere a fine settembre. Penso sia una femmina. Non lo so esattamente, ma in qualche modo lo sento, sai? Penso che sarà una bambina con il tuo sorriso e i tuoi occhi scuri. Vorrei che ti assomigliasse tanto, che potesse ricordarmi te ogni volta che la guardo. L'ultimo settembre che abbiamo trascorso insieme ci siamo vestiti eleganti per il compleanno del Moulin Rouge, abbiamo bevuto troppo champagne e siamo rientrati a casa a piedi, ubriachi e felici. Te lo ricordi? Quante risate ci siamo fatti insieme. Cazzo quanto mi manchi. Mi manchi e nessuno lo dovrà mai sapere. È una cosa mia. Solo tu potresti capirlo. Solo tu conoscevi le mie fragilità. Non le capivi ma almeno sapevi accoglierle. Sapevi accogliere me.
 
 
Pauline entra in una nuvola di profumo e ansimando leggermente per i piani a piedi.
Mi abbraccia e tocca la pancia con commozione.
- Ma come fai con questa pancia a fare tutti questi piani, Odette? Non ti stanchi?
L'istinto sarebbe di darle una risposta piccata, ma riesco a percepire la sincera apprensione nella sua domanda.
Le sorrido. Le stringo una mano.
- Sono allenata, non preoccuparti. Il dottore dice che le scale mi fanno bene, basta non farle di corsa. E poi non potrei lasciare questa casa. Non adesso almeno. Non ci riuscirei.
Mi stringe la mano anche lei e sorride.
- Giusto, Odette.
Si guarda intorno, cercando di rubare con lo sguardo dei frammenti di Jacques. Ho lasciato la porta dello sgabuzzino aperta, mi chiedo se saprà comprenderne il senso o se lo troverà una blasfemia nei confronti di suo figlio. Lui avrebbe capito.
Lei mi stringe la mano più forte e sorride, con gli occhi lucidi.
- Posso andare a vedere?
La lascio sola e vado a preparare un te.
La sento mormorare, lontana. Ha gli stessi occhi di suo figlio. E non lo ricordavo.
Mi accarezzo la pancia e sento un movimento.E insieme percepisco quasi la risata allegra di Jacques che rimbalza sulle vetrate colorate, che scivola sui fiori di ferro battuto delle ringhiere sospese su Belleville. Che mi avvolge, calda.
Corro da Pauline, le accompagno le mani e insieme aspettiamo, con il fiato sospeso.
- Si muove…
Lo mormoriamo insieme, stupefatte.
- Devi ascoltare musica, Odette. Devi far ascoltare musica a questa bambina.
Dice, mettendo un disco sul giradischi, con la voce rotta.
- Perché dici che sarà una bambina?
- Perché scalcia come una ballerina, mia nipote. Mia nipote. Senti come suona bene. Non sarai mai sola, Odette. Voi non sarete mai sole.
Mentre nello sgabuzzino la musica di Jacques riempie gli angoli, la pancia si muove ancora.
Ci abbracciamo, sedute sul pavimento.
Io sono Odette Martin e oggi non sono una Doris Girl: oggi sono una risata felice per questa macchia di sole piena di ricordi che mi abita dentro. Per questo vuoto che si trasforma in pieno attraverso di me.

2Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Mar Lug 27, 2021 5:25 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Che dire se non wow. Un altro racconto meraviglioso nella sua semplicità. Un arcobaleno di emozioni, un sgabuzzino che ha un ruolo fondamentale. Sentimenti e sensazioni vivide, concrete è molto umane, molto femminili, se posso dire.
Una ottima struttura e una scrittura pulita e ficcante fanno di questo racconto un pugno e una carezza oltre che una eccellente interpretazione dei paletti. L’autor@ ha senz’altro sfruttato nel migliore dei modi la libertà di genere regalandoci una perla.

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3Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Mer Lug 28, 2021 1:10 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

bello, davvero bello.
credo anche di avere capito l'aut@, ma è relativo.
bella la storia, buona l'esposizione, ottime le descrizioni.
riesci a trasmettere una certa emozione, e questo per me è essenziale.
non ho notato refusi o errori.
non è ben chiaro ai miei occhi il periodo, probabilmente definito dallo spettacolo di cui si parla, ma il resto dei paletti c'è tutto.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Io sono una Doris Girl Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

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4Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Mer Lug 28, 2021 5:43 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Per averlo apprezzato l'ho apprezzato in tutto però mi chiedo perchè lei fosse sempre arrabbiato con lui. Che fosse arrabbiata per la sua morte ci sta ma prima? Stavo cercando l'animaletto parlante ma è vero poteva essere anche una ballerina del Moulin Rouge e le Doriss Girls lo erano. Io credo d'averle viste nello spettacolo Femme Femme Femme nel 1983. Non sono però sicuro che fosse quel corpo di ballo ma penso proprio di sì. Erano famosissime anche nel decennio precedente. Comunque negli anni 80 al Moulin Rouge gli spettacoli erano grandiosi e il corpo di ballo splendido. Son contento che la tua ballerina mi abbia suscitato gradevoli ricordi. Un racconto che solo una penna femminile poteva scrivere o sbaglio alla grande?

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5Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Ven Lug 30, 2021 2:27 pm

SisypheMalheureux

SisypheMalheureux
Padawan
Padawan

Concordo con chi afferma che l'autore di questo racconto sia una donna, lo penso anche io.
Infatti credo che difficilmente un uomo avrebbe saputo ideare una protagonista del genere , descrivendola in modo così efficace.
Odette è una donna forte, indipendente, che non ha nessuna intenzione di lasciare il suo lavoro per fare figli e mettere su famiglia.
Hai descritto con poche pennellate efficaci questa donna "moderna" che negli anni '80, epoca di grandi contrasti ma ancje di emancipazione femminile, ci sta perfettamente. Ottima l'idea di introdurre il paletto temporale in sordina, solo tramite il giradischi e i dischi, e grazie al riferimento alla compagnia delle Doris Girl.
Quanto allo sgabuzzino poi... Direi proprio che sei l'autore(o autrice) che ha saputo declinarlo meglio di tutti.
Davvero una buona prova, grazie!

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6Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Ven Lug 30, 2021 3:39 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Complimenti!
Mai melenso, anche se avrebbe potuto esserlo.
Molto bello anche il rapporto con la nonna; avrebbe potuto trasformarsi in conflittuale... sarebbe stato scontato ed inutile.
Scrittura semplice, liscia, pulita.
Il paletto del 1980 è un poco sbiadito, ma chissene..

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7Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Ven Lug 30, 2021 6:08 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Alla fine del racconto non sono riuscita a dire “WOW” perché avevo un nodo in gola pazzesco e siccome ho sempre scorta di lacrime in tasca...

Posso però, visto che posso affidarli alla tastiera, farti i complimenti perché hai saputo rendere, con frasi secche e corte, molto efficaci, la serie di emozioni, di sensazioni, di stati d’animo di una donna alle prese con eventi non solo inaspettati, ma che le cambieranno la vita in un attimo.
Non è da tutti avere il dono della sintesi senza perdere l’essenza di un momento di rabbia, di delusione, di senso di colpa, di dolore e di sollievo nel non scoprirsi sola. Non c’è una sola frase in cui non ci si possa immedesimare, da donne, e non solo donne che possono aver vissuto da ragazze/adulte gli anni '80, con la maggior libertà e desiderio di indipendenza che non di farsi subito una famiglia, ma anche nelle donne dei nostri tempi, perchè non è cambiato molto sotto il sole.

Penso proprio che ci rivedremo alla cinquina.
Grazie per questo racconto.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

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8Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Sab Lug 31, 2021 6:58 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Sorvolo sulla qualità della scrittura su cui non posso che fare i complimenti.
Sul contenuto, mi è venuta la strana idea (sicuramente sbagliata) che la figura centrale sia proprio il defunto, nonostante la presenza molto femminile dei personaggi. Tutto ruota intorno a Jacques. Perfino la rabbia iniziale, il modo di accantonare il dolore alla rinfusa in uno sgabuzzino, insieme alle mutande sporche, nascondono amore ed esprimono il senso della perdita, della mancanza. A Jacques mancava certamente la paternità, ma aveva capito che, nonostante la grande passione per il ballo, anche a Odette mancava la maternità, anche se non se ne rendeva conto. Ed è ancora grazie a Jacques e al ricordo di lui che si consolida questo sodalizio fra Odette e Pauline che fa presagire un futuro roseo anche senza le Doris Girls.
Importante l’utilizzo dello sgabuzzino nella storia e la ballerina è forse quella che mi è parsa meglio caratterizzata fra i brani che ho letto fin’ora che hanno previsto questo personaggio.

Brava o bravo (ma propendo per la prima)  

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9Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Sab Lug 31, 2021 8:29 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Racconto femminile al 200% e, paradossalmente, questo ha rappresentato per me la più grande difficoltà nell'entrarci in sintonia e nel farlo (anche) mio.
Hai scritto un grande racconto, ricco di tanti spunti niente affatto banali, hai raccontato il miracolo della maternità in un modo straordinariamente emozionante ma questa è un'esperienza che a me è mancata (ovviamente) e che posso solo immaginare attraverso mia moglie, mia mamma, mia sorella...
Scrittura di alto livello, praticamente senza refusi (ho trovato solo un "bocccone" con tre "c"), con una costruzione delle frasi e dei periodi perfetti sotto tutti i punti di vista.
Non sto a riportare tutte le frasi e i passaggi che mi hanno colpito o emozionato altrimenti rischio di riscrivere il racconto a pezzi ma almeno questo voglio riportarlo:
 oggi sono una risata felice per questa macchia di sole piena di ricordi che mi abita dentro
Grazie per averlo scritto.


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Io sono una Doris Girl Badge-3

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10Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Dom Ago 01, 2021 12:22 pm

Ospite


Ospite

Per fortuna ho finito di leggere tutti i racconti, l'ultimo mi sembra sempre il migliore e vado un pochino in confusione. Ma quanto sei brava, tu. Il lutto e lo sgabuzzino che diventa una specie di sepolcro mi hanno commosso. Che poi quella chiave al collo c'è l'abbiamo un po' tutti. È la chiave dei ricordi.
Un abbraccio.

11Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Dom Ago 01, 2021 7:16 pm

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Allora, devo chiedere scusa all'autore, sono sicuro che non me ne vorrà, ma ho avuto un problema con la lettura di questo ottimo racconto. Un problema stupido, però mi ha influenzato per tutta la lettura e non sono riuscito a entrare in sintonia con il testo. Io ho una sorta di venerazione per il ciclo dei Malaussène. Ci scommetto un piede che l'autore lo conosce, quindi non mi dilungo, ne sono sicuro perché tra Belville e Caprio espiatorio non può che essere così. E allora capirà anche le mie aspettative e la mia pregiudiziale. Non voglio fare certo un paragone con Pennac, intendo proprio che mi aspettavo di leggere un racconto diverso, invece mi sono perso un poco in tutte queste fisime molto femminili (e magari è stato proprio questo, non so) e rabbie che non ho ben capito, o almeno, le ho capite ma non apprezzate. Insomma, mi dispiace perché il racconto è oggettivamente scritto benissimo, ma con me ha avuto poco feeling, poco dialogo. Una mera e sciocca questione di gusti personali.
Chiedo ancora scusa, a rileggerci!


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Io sono una Doris Girl Senza_10

A Arunachala garba questo messaggio

12Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Mer Ago 04, 2021 11:27 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

“E gli schiaffi di Dio
appiccicano al muro tutti”
G. Gaber

Dipende. Se non sei in traiettoria, non c'è niente da fare. Poi, in punto di morte, chissà...

A parte il refuso già segnalato da  @paluca66, ovvero il "bocccone" con 3 c, non ne ho trovato nessun altro. O meglio, pensavo di averlo trovato:

"Per Doris non esiste alcuna ragione valida per lasciare le Doriss Girls. A parte una."

Ho pensato che L'Autore avesse dimenticato l'apostrofo in Doris' Girls, genitivo sassone, mettendo, erroneamente (ma non sono sicuro, chiedo aiuto agli insegnati di lingua straniera) una doppia s. Poi mi sono detto: "Prima di scrivere puttanate, meglio documentarsi."
E avrei scritto una puttanata, perché il corpo di ballo del racconto si chiamava proprio le Doriss Girl, fondato nel 1957 da Doris Haug, la Miss Doris di questo racconto. 

Quanto sopra è tutto ciò che posso dire di una scrittura diretta, senza fronzoli, dall'alto ritmo e con un connubio tra sintesi e descrizioni (non solo materiali) che è veramente notevole.

Ci sta che Odette sia incazzata con Jacques per averla lasciata sola, anche se non ha colpa. Credo che questo sentimento di odio sia stato ben accentuato. E' un odio che viene pian piano dissipato dalla creatura che cresce nel ventre di Odette. E' come se Jacques rinascesse. Certamente, e questo e un altro pregio di questo testo, c'è un'evoluzione nella psicologia del personaggio: pare allontanarsi dal defunto Jacques, scoprendo piano piano, di essergli in realtà ancora molto vicino. 

Un piccolo appunto circa il tema gravidanza, poiché l'Autore ha, secondo me, ben reso lo stato d'animo di una donna che si ritrova incinta ma che non voleva esserlo. Per esperienza personale diretta, ho sempre fatto fatica ad immaginare mia moglie come madre. Anche e soprattutto perché lei non riusciva ad immaginarsi in quel ruolo, oltre al fatto di credere di non essere in grado di farlo. Eppure, da quando è rimasta incinta è stata da subito "la Mamma". Io sono ancora vivo e vegeto, al contrario di Jacques, ma ho notato in Odette, come in mia moglie a suo tempo, come la consapevolezza di un nuovo status giungesse come qualcosa di innato. Niente di più semplice della natura. Sembrerà banale, ma sono riflessioni che uno si fa, soltanto per aver avuto questa fortuna.

A Hellionor garba questo messaggio

13Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Gio Ago 05, 2021 4:03 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Mi è piaciuto assai. Mi ero stancato di animali parlanti et similia. 
Bravo/a. Veramente un bel racconto. Lo sgabuzzino è inserito in modo un po' forzato, ma che se ne frega.
Veramente una piacevole lettura. Mi congratulo.

A Hellionor garba questo messaggio

14Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Ven Ago 06, 2021 4:47 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Un ottimo racconto, pregno di emozioni, setimenti, pulsioni, vita vissuta (non per forza nel senso letterale).
Un altro esempio di cose che difficilmente riuscirei a scrivere, sia perché si sente una mano femminile dietro, sia perché io di ste cose non ne capisco niente. O forse le capisco troppo e quindi le escludo. Non lo so ma non è importante.
Quel che è importante è che ci troviamo davanti a un altro ottimo lavoro, scritto in maniera esemplare, con un stile a tratti rabbioso e a tratti delicato che segue perfettamente le alterne maree della protagonista.
Penso anche di aver capito l'autor-.

E' un racconto che forse non traccia una storia ben definita, non c'è un punto di partenza e uno d'arrivo ma solo uno spaccato di vita, un tratto di esistenza tolto dal contesto e messo lì, quasi vivisezionato per dare al lettore un'immagine pura, vera, quasi vissuta, di questa ballerina.
A proposito: ho apprezzato non sai quanto il fatto che il "Moulin Rouge" non compare scritto quasi mai, solo una volta o due.
L'ho preso come una specie di gioco personale, vedere se qualcuno riusciva a citare il meno possibile il nome del teatro pur avendo scelto il relativo paletto.

Lavoro eccellente.

A Hellionor garba questo messaggio

15Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Sab Ago 07, 2021 12:03 am

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Autrice / Autore.

Sono arrivato a un punto, quello di essere in ritardo a commentare i racconti (ho i miei motivi di forza maggiore) e cerco di recuperare. Per questo sto leggendo i racconti che restano con più agilità, e se non trovo refusi importanti non mi fermo nella lettura. Il tuo è un racconto scritto molto bene. Non mi è sufficiente per gradire un racconto. Questo deve coinvolgermi, prendermi per la collottola, smuovermi. Il tuo racconto ci è riuscito. Vuoi che con la subitanea citazione di Gaber, e con quella canzone che amo e che ho voluto anche recitare a teatro, mi hai subito predisposto al sorriso e all'aspettativa. Vuoi che avevo appena letto un racconto e che avevo bisogno di "divertirmi" un poco di più, fatto sta che leggendoti mi sono deliziato. E se ti dico che normalmente non amo i racconti del tuo genere, anche ti dico che se questi racconti sono così "pregni" come il tuo potrei anche cambiare opinione. M'inchino alla tua arte e ti ringrazio. Sei il sesto racconto che ho messo in parte per rileggerlo. Ti ringrazio, si, l'ho già detto. Ti ringrazio.

A Hellionor garba questo messaggio

16Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Dom Ago 08, 2021 4:38 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ho notato che i commenti a questo racconto sono tutti brevi. Forse perché c'è poco dire, forse perché il racconto dice tanto e qualunque cosa uno voglia aggiungere sarebbe di troppo, scomoda. Anche io come Aki con Pennac ci sono cresciuto un po', ma a differenza sua io ho una memoria pessima. Mi ricordo quanto mi è piaciuto. Ha un posto importante nella mia libreria, ma non saprei più dire perché, né se a rileggerlo proverei lo stesso piacere. Quindi qui c'è solo Belleville e potrebbe essere un posto come tanti altri. Ma il racconto non è uno come tanti altri. Il racconto in questione è un ottimo lavoro. Non aggiungo altro, non vorrei prendermi troppo spazio. Bravissima


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A Hellionor e vivonic garba questo messaggio

17Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Lun Ago 09, 2021 3:29 pm

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao aut*

Oserei dire una lettura estiva. Un racconto fresco, leggero e piacevole ma purtroppo non lascia il segno. Ho finito di leggerlo e non avevo molti dubbi, non mi sono posto delle domande e neanche emozionato. Ma comunque il giudizio è positivo. il racconto è così, leggero e semplice. 
La semplicità troppe volte è sottovalutata ma in questo coso invece è il punto vincente. 
grazie e complimenti.

A Hellionor garba questo messaggio

18Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Mar Ago 10, 2021 9:17 am

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Un racconto scritto ottimamente, senza errori o refusi, e già questo predispone bene il lettore.
Quello che racconti arriva immediato, e riesci a trasmettere emozioni positive.
Tutti i requisiti del concorso sono ben rispettati, e lo sgabuzzino è senz’altro fondamentale; il requisito della data forse è quello più celato, ma si evince chiaramente dal racconto che, comunque, rispecchia l’ambientazione richiesta.
E, come dice Asbo, non è che ci sia da aggiungere molto. Davanti a racconti perfetti, pochi commenti riescono a essere davvero utili all’Autore, e il mio non sarà di certo tra questi.
Complimenti!


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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

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19Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Mer Ago 11, 2021 10:03 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un buon racconto questo, con poche pecche.
La storia è semplice, non si perde in situazioni cervellotiche, non cerca il colpo a effetto.
La complessità femminile della protagonista è ben delineata, anche se forse si può affermare che la scena sia quasi tutto per Jacques, nonostante lui fisicamente non ci sia più.
Di sicuro io amo le storie più dinamiche, più esplosive, meno introspettive, perché mi catturano e mi divertono di più.
Questa storia non mi ha fatto dire wow ma non mi ha neppure annoiato, è scritta molto bene ed è condotta ugualmente bene, dall'inizio alla fine, per cui di tutte queste cose positive dovrò tenerne conto.

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20Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Mer Ago 11, 2021 11:20 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

accipicchia! se anche questo non è un bel racconto!
ma quanto siete bravi, davvero.
questo, in particolar modo, è arrivato dritto dritto. 
un racconto tutto al femminile (anche la bambina che deve nascere, pare), mi piacerebbe se l'avesse scritto un uomo. ma chiunque l'abbia fatto conosce l'animo umano come pochi e usa le parole con semplicità per emozionare il lettore.
complimenti, tanti tanti.

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21Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Gio Ago 12, 2021 10:27 am

gemma vitali

gemma vitali
Padawan
Padawan

Un racconto tutto al femminile. molto bello il personaggio che appare analizzato nelle sue emozioni in maniera adeguata. L'amore per la danza le riempie la vitaq fin quando non si accorge che ci sono delle cose che riescono a fare molto di più. Le donne hanno mille sfaccettatute e tu autor sembri conoscerle bene, credo che tu sia donna e anche brava a scrivere.
Complimenti per questa perla di racconto.

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22Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Gio Ago 12, 2021 10:43 am

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Aggiungo anch'io i miei complimenti a questo bellissimo racconto.
La figura di questa donna è perfetta: rispecchia la tortuosa mente femminile, i suoi sentieri fumosi, le sue mete astratte. Il non sapere fino in fondo cosa si voglia davvero, o meglio saperlo e non accettarlo, e ancora non accettarlo ma ammettere di averne un disperato bisogno (cose molto femminili, insomma...).
Ecco, credo che uno dei grandi meriti del testo sia proprio questo: indagare una personalità così complessa e allo stesso tempo molto comune.
Quando gli uomini dicono di non capire le donne un pò li capisco...

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23Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Gio Ago 12, 2021 11:04 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao Aut-

Personaggi: una ballerina del Moulin Rouge
Luogo: una villa in stile liberty
Tempo: 1980
Sgabuzzino: presente

Faccio fatica a dire una parola su questo racconto, e la parola è "plausibile". Non che non lo sia. In realtà lo è, ma in questa storia "va tutto bene", tutto gira come io lettore vorrei che girasse, nessuna sorpresa. Mi sarebbe piaciuto vedere in Pauline un'antagonista piuttosto che un'alleata. Vorrei che Odette abbia solo un'illusione in questo avvicinamento con una persona che nemmeno ricordava. Mi viene da chiedermi: perché? Cosa è successo nel passato tra queste due donne? E come mai adesso è come se il passato non esistesse?
Doris e il ginecologo sembrano lo stesso personaggio, dicono pure le stesse cose. Ma in realtà Doris in alcune descrizioni viene dipinta come un'impresaria, forse il primo dialogo è da rivedere nell'ottica di quello che scrivi dopo.
Il racconto è plausibile nell'ottica di come Odette e Pauline sono descritte nel racconto, di come agiscono, in particolare siamo testimoni dei pensieri di Odette ma ciononostante emerge anche Pauline e non è scontato. Vorrei poter giudicare il racconto solo da questo punto di vista e darti il massimo riconoscimento.

Grazie e alla prossima.

PS: ti confesso che questo è l'unico racconto per cui ho voluto leggere i commenti degli altri prima di scrivere il mio. E quando ho visto i commenti ho notato che erano quasi tutti uomini. E mi sono pure detto: ma quando arrivano le altre donne? Perché non commentano? Ho voluto aspettare di leggere i commenti delle altre donne prima di scrivere il mio. Questo per farti capire quanto il tuo racconto mi ha messo in crisi, perché davvero non vorrei giudicarlo. Ma dovrò farlo.


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https://linktr.ee/Achillu

24Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Sab Ago 14, 2021 1:55 pm

Hellionor

Hellionor
Admin
Admin

Intanto grazie a tutti. Passerò con calma, ora sto consegnando il gatto a mammà prima delle vacanze 😄

A Petunia e Achillu garba questo messaggio

25Io sono una Doris Girl Empty Re: Io sono una Doris Girl Dom Ago 15, 2021 3:05 pm

Hellionor

Hellionor
Admin
Admin

Pensavo di voler scrivere tante cose ma alla fine basta così. Ringrazio davvero tutti per i commenti che avete riservato al mio racconto, sono stati un piacere da leggere.
Potrei dire che mi aspettavo qualche voto in più visti i commenti ma io sono un'admina e certo non posso mettermi a fare polemiche sterili Smile.
Andrà meglio al prossimo step, comunque ne ho davanti ancora nove per conquistarvi. E lo farò.
Un abbraccio a tutti e buon ferragosto.
Ele

A Asbottino, Achillu, caipiroska e Fante Scelto garba questo messaggio

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