C'è un lavoro meticoloso, mi sembra la parola adatta, sul linguaggio e sulla costruzioni di frasi complesse, articolate, a sostegno di una comicità che più che sulle situazioni descritte si basa proprio sul modo di descriverle.
Una raffica di parole che a tratti trovo intrigante, ma che di tanto in tanto è in effetti un po' pesante, troppo carica. Insomma funziona, ma forse funziona troppo.
Rispetto ad altri racconti divertenti che ho letto è sicuramente scritto meglio (molto bene), più rigoroso anche nella costruzione della vicenda narrata, per quanto i personaggi siano un po' delle macchiette (diciamo tutti tranne il protagonista), ma alla fine, complice il fatto che l'umorismo è una cosa davvero soggettiva, non mi ha strappato alcuna risata.
Di conseguenza è riuscito pur non essendo riuscito, almeno per me.
Lo so, un modo complicato per dirti che lo trovo un ottimo lavoro, perfetto nel suo genere, ma la mia metà scrittore lo trova più interessante della mia metà lettore e se nel commento cerco di farle convivere di solito nella votazione prediligo la seconda, quindi non so se ti porterò in decina. Ma questo non toglie alcun merito al racconto.