Spendo anch'io due righe per ringraziarvi tutti e per provare a spiegare questo gioco leggero che ha ricevuto un insperato apprezzamento. Prima permettetemi di portar via due immagini dai vostri commenti che mi terrò sempre ben strette. La prima è la palla di vetro con neve, duomo e Camaro di
@asbottino , che è una perfetta copertina di questo racconto, la seconda è quel "non prendermi troppo sul sero" di
@SisypheMalheureux che sintetizza il mio modo di scrivere. Confesso che questo racconto non avrebbe dovuto mai vedere la luce, perché la mia idea iniziale era completamente diversa. Un poliziesco con un ispettore allergico al
Natale (vi ricorda qualcosa?), un Babbo
Natale assassinato e una testimone che avrebbe dovuto far cambiare al protagonista il punto di vista sulla vita. Un modo per uscire dalla mia comfort zone. Il racconto si era però impantanato. Allora qualcuno ha suggerito che non poteva mancare, in un'antologia natalizia, una versione alternativa del Canto di
Natale. Mi si è accesa una lampadina e il nuovo racconto è nato in meno di un'ora. Il personaggio di Michele è presente in altri miei racconti (spesso in coppia con l'amico Nando), tipico bonaccione sfaccendato che cerca di sbancare il lunario con attività più o meno lecite. Il resto è una pesca miracolosa tra ricordi, esperienze e passioni. Non c'è nulla di realmente originale ma forse il mix che ne deriva è risultato piacevole. Forse riesce a entrare in qualche cassetto dei ricordi dimenticati. Sono contento che vi sia piaciuto. Io mi sono divertito molto a scriverlo. Curiosità, il titolo provvisorio è stato fino all'ultimo "A Christmas Cannon", modificato solo pochi istanti prima di inviare il file allo staff.
I riferimenti sono diversi, più o meno voluti. L'unico realmente voluto sono le 88 miglia all'ora della Delorean per tornare al futuro (nella prima stesura le avevo trasformate in km/h ma non faceva lo stesso effetto. Forse miglia stona un po', ma è certamente più diretto). Per quanto riguarda Ciccio Graziani è vero quanto dice
@Tontonlino. Ciccio nel senso di un cicciobomba goffo e imbranato che gli amici non volevano mai in squadra con loro. Il personaggio è parzialmente reale. Avevamo un amico di nome Graziano un po' sovrappeso che chiamavamo Ciccio Graziani. Ora è un bravissimo pizzaiolo.
Il finale è debole, ma purtroppo i finali non sono il mio punto di forza, e si vede. La battuta della tisana è quasi una barzelletta, ma in un gioco come questo, perché no?
Ora proverò a uscire dalla mia atavica pigrizia, da sempre sono "il ragazzo è bravo ma non si impegna", come suggerisce
@caipiroska e proverò a creare una trama più completa. Magari già a partire dalla prossima Room, chissà?
Finisco come ho cominciato. Ringraziandovi di aver partecipato a questo racconto, un po' gioco, un po' omaggio, un po' parodia, e offrendo a tutti voi una bella tazza di tisana.
Grazie!