Al mattino, camminando su quel suolo gelido, i miei piedi quasi nudi sembravano trafitti da spilli.
Trattenevo a fatica le urla per il timore di farmi sentire da chi, accovacciato, giaceva tiepido.
Speravo fosse un sogno, immaginavo spiagge calde e mattine estive.
Le imprecazioni non scaldavano il mio corpo gelato.
Non era necessario tenere gli occhi aperti: avevo percorso quel tratto così tante volte che riuscivo a farlo alla cieca.
Poi entravo e chiudevo rapidamente la porta dietro di me.
Accendevo la stufetta e finalmente, dopo pochi minuti, le tre resistenze iniziavano a diventare rosse: il bagno di casa diventava accogliente.
Trattenevo a fatica le urla per il timore di farmi sentire da chi, accovacciato, giaceva tiepido.
Speravo fosse un sogno, immaginavo spiagge calde e mattine estive.
Le imprecazioni non scaldavano il mio corpo gelato.
Non era necessario tenere gli occhi aperti: avevo percorso quel tratto così tante volte che riuscivo a farlo alla cieca.
Poi entravo e chiudevo rapidamente la porta dietro di me.
Accendevo la stufetta e finalmente, dopo pochi minuti, le tre resistenze iniziavano a diventare rosse: il bagno di casa diventava accogliente.