Storia semplice e lineare, non originalissima ma comunque godibile. Purtroppo mi sono perso un po’ nel finale, non si capisce se il Natale “inesistente” sia una fantasia di Babbo Natale o realtà, se poi ci ripensa oppure no ecc…; anche la scenetta della famiglia e il legame come l’esagerazione del Natale potrebbe essere difficilmente colta da un pubblico giovanile. Scrittura di buon livello e scorrevole ma, anche in questo caso, qualche frase un po’ complessa per i più piccoli, come “No, però. Il mistero che dovrebbe permeare la tradizione del Natale, la bellezza dell’attesa, i regali che premiano i bimbi per la loro pazienza; ecco, mi sembra che tutto questo sia passato in secondo piano. O meglio, è come se questi aspetti fondamentali del Natale, tralasciando il fatto che la mia immagine è utilizzata spesso impropriamente, si siano commercializzati anche loro. Il Natale è bistrattato, ecco il termine giusto.” Insomma, per renderlo davvero un racconto per ragazzi ci vorrebbe forse qualche accorgimento in più, però la trama e il tema sono perfettamente centrati.
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