Ciao, Autore.Asbottino ha scritto:Al di là del titolo, il colpo di scena della realtà virtuale non giunge inaspettato. Complice: il paletto. Il salotto.
Più leggevo e più mi chiedevo: ok, ma il salotto non c'è. Non solo non c'è, ma a meno che non ne scenda uno dal cielo, non vedo come possa essercene uno in questa storia. E allora ho capito.
In questo step non ho ancora nominato Asbottino, quindi mi permetto di farlo proprio con il tuo racconto, perché è esattamente quello che ho scritto io nel gruppo del CdL dopo la prima lettura
Hai proprio sbagliato titolo, porca miseria!
Resta poi il fatto che il salotto, anche essendoci (perché tutta la storia si svolge lì), non mi appare come grande protagonista del tuo racconto. Ma c'è un paletto usato peggio, secondo me, tanto che il tuo racconto è stato l'unico, potremmo dire, sul quale abbiamo ragionato sull'ammissibilità. Ed è l'arbitro.
Se tu non lo avessi definito così espressamente, credo che non lo avremmo trovato. Non è il termine che si utilizza in un gioco on-line, proprio per niente, e mancano proprio le caratteristiche dell'arbitro. Poi ce lo siamo fatti andare bene, ma mi restano molti dubbi anche ora.
Completa il quadro dei difetti, ahimé, una notevole quantità di refusi ed errori di punteggiatura, che ostacolano la lettura.
Ma i pregi questo racconto li ha eccome! Innanzitutto, tratti una tematica a me molto caro che porto sempre in classe. Lo scorso anno scolastico ho proposto ben tre episodi di Black Mirror durante le mie ore di Educazione civica, quindi non credo ti serva altro per capire quanto siamo vicini io e te da questo punto di vista.
Credo sia indicativo di questo aspetto il fatto che molti amici del forum parlino di videogioco, e ok; ma in realtà siamo davanti a una vera e propria realtà virtuale che ha delle connotazioni alquanto diverse e delle implicazioni più specifiche, e io credo che questo sia il fulcro del messaggio che tu hai voluto proporci e per il quale ti ringrazio.
In più, a mio avviso, la trama è condotta con maestria e i personaggi sono caratterizzati davvero molto bene.
Dato come ho iniziato il mio commento forse non si è percepito del tutto, ma a me questo racconto è piaciuto davvero molto. Certo, per il must dello step appare un po' debole rispetto ad altri racconti, ma in generale (al netto di un editing) è un ottimo racconto che leggerei volentieri in un'Antologia.
Per quanto mi riguarda, complimenti sinceri!