Piccolina

Buongiorno a tutti/e.
Che dire se non "Stai lontano dalla storia". Me lo ha ripetuto ogni anno la mia insegnante di storia e filosofia al Liceo.
Mi diceva: "La storia non fa per te". Ma io ogni anno ci provavo e inevitabilmente nel tema storico prendevo 4.
Tutte le volte chiedevo: "Perché?". La risposta purtroppo è sempre stata: "Stai lontana dal tema di storia".
Grazie a voi però qualche lampadina in più mi si è accesa e per questo ringrazio tutti per le critiche al racconto e per non essere stata votata da nessuno/a. 
Continuerò a scrivere, anche di storia, magari ora mi verrà un po' meglio.
Continuerò a scrivere anche qui, poveri voi :-) ma, magari, con racconti di altro genere potrò regalarvi qualcosa di più entusiasmante.
Per finire chiedo scusa per i tanti refusi. Alla prossima.

Mah... non credo che tu debba lasciare perdere il genere storico. Non ti conosco, ma mi dai l'impressione di essere in una fase di definizione della tua scrittura e di ricerca, quindi tutte le strade sono esperibili.
Qui hai mescolato due generi, il fiabesco e lo storico, e si sentiva chiaramente che propendevi per il fiabesco, che forse al momento senti più nelle tue corde.
Certe cose passano inconsapevolmente in ciò che scriviamo, e in questo racconto le emozioni saltano fuori in tutti quei tocchi che gli danno un tono fiabesco. Questo però non significa che poi tu non debba scrivere racconti o romanzi di altro genere.
Sia io che altri abbiamo sperimentato che i concorsi seriali interni di questo forum sono un'occasione rara e impagabile per sperimentarsi in modi che si credevano impossibili un momento prima e scoprire di sé cose inaspettate. Anni fa credevo di odiare le fiabe, ma fui obbligata a scriverne una.
Così come sono stata obbligata a spingermi fuori dalla mia zona di comfort con l'horror, il rosa e lo stesso genere d'azione, che mai avevo sperimentato prima di un mese fa.
Nel mondo esterno, non è facile (anzi, davvero quasi impossibile) trovare persone disposte a spendere il proprio tempo per leggere in modo oggettivo quello che scriviamo e darci dei feedback utili. Questi concorsi, con l'obbligo di commento, ci regalano questo.
Certo, poi si prende quello che serve, non è detto tutto, ma di sicuro moltissimo.
Io personalmente, nonostante certe volte abbia fatto un po' il broncio, non posso non riconoscere ogni volta, alla fine, quanto mi sia stato utile lanciare il racconto nel contest.
Sono (e credo siamo) quindi felice che tu continui a partecipare.