Kairos
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Kairos
Marcello sta seduto, Andrea di fronte.
Batte con le dita sulla tovaglia, mentre gli occhi seguono una crepa nella parete.
Ha ordinato un tagliere di salumi e un litro di vino.
Non immagina che Andrea sia vegetariano e altre cose non sa di lui.
Hanno lo stesso modo di poggiare le labbra al bicchiere, di spostare i capelli dalla fronte.
Marcello beve senza toccare cibo, Andrea mangia ed evita il conflitto.
Qualcuno brinda, sfidando il loro silenzio.
Marcello ha le guance rosse, la mano tremolante, come la voce che rivolge al figlio:
- Quando mi fai conoscere il tuo ragazzo?
Batte con le dita sulla tovaglia, mentre gli occhi seguono una crepa nella parete.
Ha ordinato un tagliere di salumi e un litro di vino.
Non immagina che Andrea sia vegetariano e altre cose non sa di lui.
Hanno lo stesso modo di poggiare le labbra al bicchiere, di spostare i capelli dalla fronte.
Marcello beve senza toccare cibo, Andrea mangia ed evita il conflitto.
Qualcuno brinda, sfidando il loro silenzio.
Marcello ha le guance rosse, la mano tremolante, come la voce che rivolge al figlio:
- Quando mi fai conoscere il tuo ragazzo?
Different Staff- Admin
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Re: Kairos
Sarà veramente il "momento giusto"?
Un padre e un figlio che si affrontano, sembra non si vedano da molto tempo, si capisce che c'è qualcosa di irrisolto tra di loro e alla fine lo scopriamo in modo un po' troppo improvviso: ma d'altra parte avevi a disposizione solo cento parole...
Sono sincero: non sei riuscit* a coinvolgermi come avrei voluto.
Un padre e un figlio che si affrontano, sembra non si vedano da molto tempo, si capisce che c'è qualcosa di irrisolto tra di loro e alla fine lo scopriamo in modo un po' troppo improvviso: ma d'altra parte avevi a disposizione solo cento parole...
Sono sincero: non sei riuscit* a coinvolgermi come avrei voluto.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: Kairos
Kairos: il momento opportuno, molto adatto a questo bel racconto, delicato e che lascia una speranza di assoluta comprensione dietro di sé. La sequenza di immagini porta a sentire il disagio di un momento difficile per entrambi i protagonisti. Il padre che non sa molte cose del figlio, ma quella davvero importante sì, l’ha capita e ne è quasi intimidito, forse preoccupato per come l’incontro proseguirà, per il rischio corso nell’entrare nel mondo del figlio da cui parrebbe essere stato escluso nel passato.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: Kairos
Non so... non mi tornano alcune cose: Andrea vegetariano che mangia un tagliere di salumi mentre suo padre si scola un litro di rosso, una conversazione che stenta a decollare e che inizia con un tremolio nella voce .... più che un momento opportuno mi sembra un momento imbarazzante.
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Re: Kairos
Un cento che sonda le difficoltà di comunicazione. Quali soggetti più indicati di un padre e un figlio? I due sono distanti anni luce tra loro. Tutto è filtrato dal pdv del figlio che trova conferme di questa “distanza” anche nella comanda del padre. Eppure lui, il padre, ha già capito tutto.
Buon lavoro.
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Petunia- Moderatore
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Re: Kairos
Ho avuto l'impressione che fosse la didascalia che c'è prima di un dialogo nei testi teatrali. Sembra una sceneggiatura. Certamente è scritta bene ma toglie qualcosa a livello emozionale.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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Re: Kairos
Kairos... la qualità del tempo, quell'attimo qualitativo in cui cambia la vita, in cui la forza vera dell'esistenza cerca la sua verità e lo deve fare solo in quell'attimo che in quel momento è il momento qualitativo migliore per farlo. Nel convivio vi sono le diversità e nelle diversità si trova l'uguaglianza d'essere che al di là di ogni cosa esiste e deve farlo. Bello il momento in cui l'amore deve vincere ogni barriera perché esso è Amore... Ottimo e profondo raccontare in poche righe, c'è tanto...
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Re: Kairos
Ciao
Un 100 che punta sullo sforzo che devono fare due persone, un padre e un figlio, per “incontrarsi”.
E forse questo avviene, sempre e comunque, rinunciando a qualcosa di noi stessi.
Il posto e un buon vino creano il momento giusto.
Un 100 che punta sullo sforzo che devono fare due persone, un padre e un figlio, per “incontrarsi”.
E forse questo avviene, sempre e comunque, rinunciando a qualcosa di noi stessi.
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Resdei- Maestro Jedi
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Re: Kairos
Un cento che vuole raccontare più con i non detto e i sottintesi e i precedenti che con ciò che effettivamente leggiamo. In parte ci riesce, in parte meno, perché la brevità del testo non ci permette di conoscere i personaggi e quindi per forza di cose riempiamo i vuoti con il nostro vissuto. Ne deriva che forse non cogliamo a pieno ciò che l'autore vuole comunicare. A me ha trasmesso ansia, imbarazzo, ma poca speranza, perché è vero che il padre prova ad avvicinarsi goffamente al figlio, ma Andrea (che addirittura mangia dei salumi pur di non interagire col genitore) cosa pensa? Cosa farà? Bella prova comunque, grazie e a rileggerci!
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: Kairos
L'atmosfera che hai creato a me non dispiace, quel modo particolare di sentirsi a disagio, in imbarazzo, quando è un pò che non ci si vede.
O forse non ci si è mai visti.
Sì, perché secondo me le situazioni possono essere due.
Una è che padre e figlio non si siano mai visti. Andrea magari è il frutto di un amore giovanile e Marcello si è deciso a incontrarlo. C'è imbarazzo appunto, nervosismo, e poi c'è questa parte che può portare in questa direzione: Hanno lo stesso modo di poggiare le labbra al bicchiere, di spostare i capelli dalla fronte.
Poi la chiusa però, "Quando mi fai conoscere il tuo ragazzo", mi fa capire che si siano già incontrati.
E allora c'è un dettaglio che non mi torna. Se si conoscono può essere che un padre non sappia che il figlio sia vegetariano? Certo, può essere. Allora perché pur essendo vegetariano Andrea mangia ugualmente i salumi? Per una sorta di riguardo nei confronti del padre? Oppure è stata una tua svista e hai invertito i personaggi? Qualunque sia il motivo si tratta di una imperfezione di cui tenere conto. Un 100 deve rasentare la perfezione. Il gusto della sfida è tutto lì.
Sarà che io non ho incontrato mai nessun vegetariano che sia ritornato sulla sua decisione, comunque non in modo estemporaneo, c'è voluto un processo piuttosto lungo e meditato.
O forse non ci si è mai visti.
Sì, perché secondo me le situazioni possono essere due.
Una è che padre e figlio non si siano mai visti. Andrea magari è il frutto di un amore giovanile e Marcello si è deciso a incontrarlo. C'è imbarazzo appunto, nervosismo, e poi c'è questa parte che può portare in questa direzione: Hanno lo stesso modo di poggiare le labbra al bicchiere, di spostare i capelli dalla fronte.
Poi la chiusa però, "Quando mi fai conoscere il tuo ragazzo", mi fa capire che si siano già incontrati.
E allora c'è un dettaglio che non mi torna. Se si conoscono può essere che un padre non sappia che il figlio sia vegetariano? Certo, può essere. Allora perché pur essendo vegetariano Andrea mangia ugualmente i salumi? Per una sorta di riguardo nei confronti del padre? Oppure è stata una tua svista e hai invertito i personaggi? Qualunque sia il motivo si tratta di una imperfezione di cui tenere conto. Un 100 deve rasentare la perfezione. Il gusto della sfida è tutto lì.
Sarà che io non ho incontrato mai nessun vegetariano che sia ritornato sulla sua decisione, comunque non in modo estemporaneo, c'è voluto un processo piuttosto lungo e meditato.
Byron.RN- Maestro Jedi
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Re: Kairos
Mi sa che hai voluto mescolare un po' troppe cose per rendere il tuo racconto più inclusivo possibile. Ci sono incongruenze. La domanda principale è: come fa un padre che conosce l'omosessualità del figlio a non sapere che è vegetariano? E se uno lo è non mangia di certo un tagliere di salumi!
Antonio Borghesi- Cavaliere Jedi
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Re: Kairos
Senza poter spiegare tutto per evidenti ragioni di spazio a disposizione, il brano tuttavia fornisce tutti gli elementi necessari per farsi un'idea, giusta o sbagliata, di ciò che stai descrivendo.
Così mi sono immaginato che si tratti di un padre, forse separato o che ha scontato una lunga pena, che comunque non ha mai avuto, per scelta o circostanze, un contatto costante e continuativo con il figlio, tant'è che non sa quasi niente di lui.
Apprezzabile comunque questo suo faticoso e imbarazzato tentativo di ricostruire un rapporto con il figlio. La prova che lo aspetta è quella di prendere atto dell'omosessualità del ragazzo, cosa a cui forse non era preparato e che gli sta costando un certo sacrificio eppure sa anche che quella può essere la chiave per riconquistare il suo ruolo paterno.
Magari non è esattamente quello che volevi dire, ma il fatto che tu sia riuscito a farmi immaginare tutto questo è un fatto importante.
Ottimo lavoro.
Così mi sono immaginato che si tratti di un padre, forse separato o che ha scontato una lunga pena, che comunque non ha mai avuto, per scelta o circostanze, un contatto costante e continuativo con il figlio, tant'è che non sa quasi niente di lui.
Apprezzabile comunque questo suo faticoso e imbarazzato tentativo di ricostruire un rapporto con il figlio. La prova che lo aspetta è quella di prendere atto dell'omosessualità del ragazzo, cosa a cui forse non era preparato e che gli sta costando un certo sacrificio eppure sa anche che quella può essere la chiave per riconquistare il suo ruolo paterno.
Magari non è esattamente quello che volevi dire, ma il fatto che tu sia riuscito a farmi immaginare tutto questo è un fatto importante.
Ottimo lavoro.
Danilo Nucci- Cavaliere Jedi
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Re: Kairos
Semplicistico, forse troppo semplicistico, l’epilogo di questo cento.
Ma sono scelte dell’autore: lo hai pensato così, lo hai scritto così, e quindi io non sto a sindacare.
Mi ha fatto storcereil naso la scena del vegetariano che mangia i salumi. E adesso spiego perché: in queste situazioni familiari spesso ci sono conflitti, spesso ci sono non detti che portano alla frustrazione, spesso si cerca il conflitto anche quando potrebbe essere evitato. Quindi non trovo verosimile il fatto che il figlio voglia evitare il conflitto.
A maggior ragione che qui abbimo un outing e non un coming out. Ma se parliamo di questo finiamo nell’off topic.
Ma sono scelte dell’autore: lo hai pensato così, lo hai scritto così, e quindi io non sto a sindacare.
Mi ha fatto storcereil naso la scena del vegetariano che mangia i salumi. E adesso spiego perché: in queste situazioni familiari spesso ci sono conflitti, spesso ci sono non detti che portano alla frustrazione, spesso si cerca il conflitto anche quando potrebbe essere evitato. Quindi non trovo verosimile il fatto che il figlio voglia evitare il conflitto.
A maggior ragione che qui abbimo un outing e non un coming out. Ma se parliamo di questo finiamo nell’off topic.
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IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.
REACH OUT AND TOUCH FAITH! Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai!
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non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
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Re: Kairos
Commentare questo racconto è invero difficile, per me.
"Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn..."
Quando l'ho letto la prima volta ho avuto una sincope; non tanto per l'outing, quanto per l'idea di far cibare un ragazzo vegetariano con un tagliere di salumi.
Contrariamente al commento che mi precede, io non credo che in questi casi si cerchi lo scontro a tutti i costi; anzi. Ma è davvero impensabile in qualsiasi contesto che il figlio concepisca di ingerire la gamba cruda di un maiale morto sei mesi prima [cit.] solo per evitare un conflitto che appare soltanto imminente.
I figli crescono e i genitori devono farsene una ragione: com'è difficile restare padri quando i figli crescono e le mamme imbiancano! [ri-cit.]
E così, questo 100 che voleva proporci un argomento importante, rischia di restare vittima di un sé stesso caricaturale solo per un tagliere di salumi.
E Andrea è giù nel cortile: jeans regolare e faccia da vinile...
"Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn..."
Quando l'ho letto la prima volta ho avuto una sincope; non tanto per l'outing, quanto per l'idea di far cibare un ragazzo vegetariano con un tagliere di salumi.
Contrariamente al commento che mi precede, io non credo che in questi casi si cerchi lo scontro a tutti i costi; anzi. Ma è davvero impensabile in qualsiasi contesto che il figlio concepisca di ingerire la gamba cruda di un maiale morto sei mesi prima [cit.] solo per evitare un conflitto che appare soltanto imminente.
I figli crescono e i genitori devono farsene una ragione: com'è difficile restare padri quando i figli crescono e le mamme imbiancano! [ri-cit.]
E così, questo 100 che voleva proporci un argomento importante, rischia di restare vittima di un sé stesso caricaturale solo per un tagliere di salumi.
E Andrea è giù nel cortile: jeans regolare e faccia da vinile...
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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
vivonic- Admin
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Re: Kairos
L'intenzione di questo 100 è chiara.. meno chiaro è se sia riuscito nell'intento.
Rimane tutto abbastanza asettico, poco coinvolgente e poco credibile.
Rimane tutto abbastanza asettico, poco coinvolgente e poco credibile.
Stefy- Padawan
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Re: Kairos
Dico prima quello che non mi è piaciuto.
Due nomi qualunque, perché non svelare subito che sono padre e figlio?
Dico quello che mi è piaciuto.
L'imbarazzo che riesce malamente a superare il padre fa tenerezza. Lo trovo la cosa più vera e delicata del contesto.
Due nomi qualunque, perché non svelare subito che sono padre e figlio?
Dico quello che mi è piaciuto.
L'imbarazzo che riesce malamente a superare il padre fa tenerezza. Lo trovo la cosa più vera e delicata del contesto.
tommybe- Maestro Jedi
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Re: Kairos
Più che "momento giusto", prenderei kairos nella sua accezione di "occasione" (... ne abbiamo avute di occasioni, perdendole...): il tentativo di un padre di riallacciare i rapporti sfilacciati con il figlio. E direi che è quasi ovvio che il padre non sappia niente della filosofia alimentare del figlio e invece ne conosca le tendenze sessuali: c'è uno sport nazionale, secondo forse solo al calcio, che si chiama pettegolezzo (magari Marcello abita in un condominio...). Che poi l'occasione forse verrà persa proprio per colpa di un tagliere di salumi, be', quello è un altro discorso. Buona la resa dell'atmosfera di imbarazzo fra i due. Nel complesso, un buon 100 anche se non molto coinvolgente.
M.
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Re: Kairos
Le crepe del muro riflettono le crepe che ci sono fra i protagonisti del 100.
Il tempo è scandito dal tamburellare delle dita sul tavolo, ma risulta sospeso.
Mi immagino i personaggi chiusi in una bolla di silenzio rispetto all’esterno.
Sono a specchio l’uno verso l’altro ma con differenze sostanziali.
Il titolo fa sperare in un momento opportuno positivo volto a una riconciliazione , per lo meno a me che sono una romantica senza tempo.
Ben scritto.
Il tempo è scandito dal tamburellare delle dita sul tavolo, ma risulta sospeso.
Mi immagino i personaggi chiusi in una bolla di silenzio rispetto all’esterno.
Sono a specchio l’uno verso l’altro ma con differenze sostanziali.
Il titolo fa sperare in un momento opportuno positivo volto a una riconciliazione , per lo meno a me che sono una romantica senza tempo.
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Marina- Viandante
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Re: Kairos
Chi lo sa se è veramente Kairos (l'ho cercato, tanto per cambiare) o meno. Personalmente non mi è sembrato proprio il momento opportuno leggendo tra le righe. Ciò che ho avvertito forte e chiaro, invece, è il distacco ancora presente tra padre e figlio. Ed è proprio il figlio che non salva il padre nonostante abbia capito tutto e gli abbia teso la mano. Scritto bene.
Grazie
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"È buio il mattino che passa senza la luce dei tuoi occhi." Cesare Pavese
As comensa a meuire quand as nass.
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Re: Kairos
Se non mi perdo troppo a cercare di capire come un padre possa sapere che il figlio è gay ma non che è vegetariano, come quest'ultimo possa mangiare salumi per dvitare un conflitto, mi rimangono sensazioni forti: imbarazzo, distacco, nervosismo.
Queste emozioni sono rese bene.
Queste emozioni sono rese bene.
FedericoChiesa- Cavaliere Jedi
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Re: Kairos
Leggendo ho avuto la sensazione che questo 100 sia costruito con cura quasi maniacale, ogni dettaglio sia stato messo lì con ponderazione e per creare una scena immobile, una sorta di quadro a chiaroscuri, in cui tutto ha un suo preciso posto.
Per questo mi chiedo e richiedo come si spieghi che Andrea si mangi quei salumi.
Una forzatura voluta? Un vegetarianesimo non così convinto o iniziato da poco?
Non saprei.
A essere onesti 100%, alla prima lettura avevo per sbaglio invertito i nomi e, coerentemente, vedevo Marcello mangiare e Andrea limitarsi a bere, cosa che mi sembrava integrata con l'immobilità del quadro.
Invece i ruoli sono invertiti, e questo, alla seconda lettura, mi ha un po' spiazzato.
Per il resto è una storia con dinamiche peculiari, legate a un mondo preciso, quello del rapporto padre-figlio, ma anche della diversità in senso ampio, che conosco poco e non so bene quali emozioni comporti quando i due mondi vanno a collidere.
Però mi fido, in quanto frustrazione, imbarazzo e disagio traspaiono perfettamente dalle parole del racconto.
Dimenticavo: credo che almeno un "Marcello" salti fuori a ogni concorso, quale che sia il formato. Ho notato questa cosa.
Oh, e non conoscevo il termine Kairos: per me era un demone pseudo-mitologico (di cui ora capisco il senso del nome). Oppure una forma dialettale del presidente del Torino ma vabbé, su questa sorvolo.
Per questo mi chiedo e richiedo come si spieghi che Andrea si mangi quei salumi.
Una forzatura voluta? Un vegetarianesimo non così convinto o iniziato da poco?
Non saprei.
A essere onesti 100%, alla prima lettura avevo per sbaglio invertito i nomi e, coerentemente, vedevo Marcello mangiare e Andrea limitarsi a bere, cosa che mi sembrava integrata con l'immobilità del quadro.
Invece i ruoli sono invertiti, e questo, alla seconda lettura, mi ha un po' spiazzato.
Per il resto è una storia con dinamiche peculiari, legate a un mondo preciso, quello del rapporto padre-figlio, ma anche della diversità in senso ampio, che conosco poco e non so bene quali emozioni comporti quando i due mondi vanno a collidere.
Però mi fido, in quanto frustrazione, imbarazzo e disagio traspaiono perfettamente dalle parole del racconto.
Dimenticavo: credo che almeno un "Marcello" salti fuori a ogni concorso, quale che sia il formato. Ho notato questa cosa.
Oh, e non conoscevo il termine Kairos: per me era un demone pseudo-mitologico (di cui ora capisco il senso del nome). Oppure una forma dialettale del presidente del Torino ma vabbé, su questa sorvolo.
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
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Re: Kairos
C'è una sensazione di imbarazzo che ingloba anche il lettore. Eppure entrambi i protagonisti sono disposti a un passo di avvicinamento. Anche se non è così semplice.
Mi piace la sensazione che hai creato. Si vorrebbe sapere di più. Andare oltre.
Purtroppo è solo un Cento.
Complimenti.
Grazie.
Mi piace la sensazione che hai creato. Si vorrebbe sapere di più. Andare oltre.
Purtroppo è solo un Cento.
Complimenti.
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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Maestro Jedi
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Re: Kairos
Si percepisce il disagio e l'imbarazzo tra padre e figlio, certo però Andrea poteva dirlo che era vegetariano
oppure no se teme il giudizio del padre fino al punto di preferire tacere. I rapporti padre-figlio o genitori figli spesso sono difficili e conflittuali, il finale giunge quasi a sorpresa, il padre che ha capito o sapeva già, ma nel cento non viene spiegato.
Interessante lettura,
oppure no se teme il giudizio del padre fino al punto di preferire tacere. I rapporti padre-figlio o genitori figli spesso sono difficili e conflittuali, il finale giunge quasi a sorpresa, il padre che ha capito o sapeva già, ma nel cento non viene spiegato.
Interessante lettura,
gemma vitali- Padawan
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Re: Kairos
C'è una sottile tensione che scorre lungo tutto il cento: si percepisce il disagio dei due protagonisti, il loro spiarsi, prendere le misure. C'è l'imbarazzo che si percepisce dopo un lungo distacco (fisico oppure psicologico).
Tentano, male e goffamente, di venirsi incontro.
Andrea (all'oscuro del fatto che il padre conosca la sua omosessualità) decide d'infrangere il suo regime alimentare per creare un contrasto; Marcello per dimostrarsi aperto e comprensivo verso il figlio butta lì una domanda complicata come se invece non lo fosse.
Mi piace come hai descritto il modo personale che hanno di essere impacciati, ma al tempo stesso teneri e umani.
Il primo, brusco passo verso la riconquista dell'altro è stato fatto in due modi schietti e diretti, ma è stato fatto così male ed è così istintivo che potrebbe portare davvero a una inaspettata riunione dei due.
Tentano, male e goffamente, di venirsi incontro.
Andrea (all'oscuro del fatto che il padre conosca la sua omosessualità) decide d'infrangere il suo regime alimentare per creare un contrasto; Marcello per dimostrarsi aperto e comprensivo verso il figlio butta lì una domanda complicata come se invece non lo fosse.
Mi piace come hai descritto il modo personale che hanno di essere impacciati, ma al tempo stesso teneri e umani.
Il primo, brusco passo verso la riconquista dell'altro è stato fatto in due modi schietti e diretti, ma è stato fatto così male ed è così istintivo che potrebbe portare davvero a una inaspettata riunione dei due.
caipiroska- Cavaliere Jedi
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Re: Kairos
Ho fatto un po’ di fatica a capire chi diceva cosa. Poi il finale chiarisce abbastanza, ma i tre personaggi mi si sono accavallati e mescolati.
La frase Non immagina che Andrea sia vegetariano e altre cose non sa di lui mi suona male, mi ci sono incastrato. Dunque una lettura che mi è risultata un po’ difficoltosa, mi dispiace.
Alla fine leggendo e rileggendo ho capito e mi è anche piaciuto, ma nell’immediatezza non mi ha dato molto, sorry.
La frase Non immagina che Andrea sia vegetariano e altre cose non sa di lui mi suona male, mi ci sono incastrato. Dunque una lettura che mi è risultata un po’ difficoltosa, mi dispiace.
Alla fine leggendo e rileggendo ho capito e mi è anche piaciuto, ma nell’immediatezza non mi ha dato molto, sorry.
SuperGric- Padawan
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