Migliaia di persone, con le loro maschere perfette, pronte a mettersi in posa per gli scatti di migliaia di turisti.
Venezia appare viva, spensierata, al sole di febbraio che pare maggio.
Osservo il flusso ininterrotto dalla mia botteguccia e penso a come sarà fra qualche ora, a notte fonda: chiusi negozi e ristoranti, quasi tutti se ne andranno e solo poche ombre tristi vagheranno per calli ormai deserte, ad aspettar domani.
E io, come loro, continuerò a prepararmi una faccia allegra per il prossimo carnevale.