Esperienza

«Piangono? Sai, con le velette…»
«Ma figurati! Tutta scena, credimi: ho esperienza.»
I due sussurrano, nascosti in un confessionale.
«E quella là in fondo? Una così sciatta al mio funerale non mi piace.»
«Vedere… Ah lei sì che piange. È l’unica sincera, qua dentro. A parte me.»
«Ma chi è?»
«È quella puttana che avevi assunto come cassiera nel tuo primo bar. Se non era per lei avresti ancora le pezze al culo!»
«Non la ricordo.»
«Non avevo dubbi. Andiamo, dai, che devo controllare la caldaia. Per te ci vuole un bel calduccio. Credimi, ho esperienza.»

Dialogo surreale ma ben gestito, per quanto riguarda il 100.
Bene il connubio dei due temi, gestito senza forzatura. Ottima la scrittura.
Ho iniziato la lettura con questo testo, quindi è un po' presto per farsi un'idea di come saranno i racconti e se questo può avere chances di giocarsi il podio. Sicuramente è un 100 valido e perfetto dal punto di vista formale. Complimenti.

Hai scelto di inserire entrambi i temi nel tuo cento, autore. 
Alterni cinismo (la puttana, il non ricordare chi lei fosse) e sentimento (è lei l’unica che piange davvero).
La caldaia non mi è chiara: il caldo dell’inferno?
Non colgo gli altri riferimenti: non ho afferrato se il primo bar è importante; è importante sapere che è il primo bar del morto? Insomma, io ho trovato questo cento troppo fumoso, troppo poco detto e pertanto troppo poco chiaro. Manca forse l'efficacia che mi aspetto da un cento.

Posso dire che non ho capito granché? Cioè, sicuramente non sono due vivi che parlano, ma due morti. Il funerale in corso è di uno di loro. Ma chi è l'altro? Inoltre, va bene che uno dei due ha esperienza, non ultima circa il "calduccio". Di che si tratta, di un forno crematorio? Allora uno è cenere, l'altro quasi.

Potrei essermi preso un abbaglio e non averci capito nulla. Se è così mi scuso con l'Autore.

Grazie e arvedse!

Ciao autore
se non no frainteso, i due nascosti nel confessionale sono l’anima del peccatore defunto e il diavolo venuto a prelevarlo.
Un buon mix delle due tracce in un racconto dal gusto surreale.
Il dialogo è “fresco” e si legge con piacere. Quel bisbiglio dentro al confessionale pare di sentirlo e anche il resto della scena appare ben vivido. Un bel cento.

I 100 creati interamente con un dialogo hanno sempre il rischio di sembrare troppo fumosi.
Qui la situazione si delinea abbastanza bene, e la scena si visualizza anche in assenza totale di descrizioni, che non è poco.
Tuttavia lo scambio di battute è un po' impostato, volutamente caricaturale, e questo non me lo fa apprezzare del tutto. Gusto mio.
Non sono riuscito a cogliere, sebbene non sia fondamentale, perché la sciatteria della donna sia elemento di fastidio per il morto, così come la ragione per la quale la suddetta gli abbia salvato le chiappe dalla bancarotta. Forse causa prostituzione?
Magari sì.

Esco non convintissimo.

Simpatico per la freschezza delle battute ma la trama mi ha lasciato un po' a disagio. Perchè sono nel confessionale l'anima del defunto e il diavolo? Perchè sussurrano? Cos'ha fatto lei per far tornare i clienti? Ho le mie risposte am non le tue.

Avete presente i due vecchietti del Muppet Show? Questa l’ho vista come una loro versione funeral. Il diavolo - con la caldaia non può che essere lui -  che va a prendersi l’anima o lo spirito dell’appena defunto e gli concede di dare un’occhiatina al suo funerale.
Più seriamente una situazione non inusuale: una prostituta viene aiutata, si sdebita evitando al benefattore qualche fregatura, con l’esperienza della strada, ma poi il successo di lui la rende “impresentabile” al suo nuovo mondo e quindi dimenticata. Ma lei non ha dimenticato quei momenti. Forse anche lei poteva migliorarsi, ma chissà, probabilmente non era quello il suo mondo.

Per quanto mi riguarda l' unica certezza che ho di questo racconto è che uno dei due sparirà " come fosse cenere".
Ma poi serve davvero capire tutto?
Per ora mi faccio bastare la colonna sonora e il faccione di Lazza che la canta.

Soffro quando non capisco un racconto, o devono spiegarmelo, ma allora è l’interpretazione di un altro e non la mia.
Ecco, non ho capito molto. 
Mi piace come hai condotto i dialoghi, ma rimangono sul foglio e mi sento poco coinvolta come lettrice. 
Mi spiace.

Frizzante!
Questa è la sensazione che mi lascia.
Lucifero che arriva per reclamare l'anima di un defunto per portarla al caldo.
Non mi è piaciuto che si trovino nel confessionale. Non chiedermi il motivo, ma l'ho trovato non pertinente. Tuttavia, rimane un dettaglio personale che non toglie nulla al tuo testo.
Bello.

Mi è piaciuto il tuo racconto, è ironico e sorprendente. Mi ha divertito il dialogo tra i due personaggi, che si scoprono essere il diavolo e il becchino. Mi ha colpito il contrasto tra la freddezza del morto, che non si ricorda nemmeno della donna che lo ha aiutato, e la sensibilità del diavolo, che sa riconoscere la sincerità nel dolore. Il finale è brillante e sarcastico, con il diavolo che si prepara a mandare il morto all’inferno. Complimenti per la tua scrittura, è vivace e originale. Comunque mi hai fatto ridere e riflettere allo stesso tempo.

Carino e leggero come si addice a un 100 ironico.
Il defunto destinato all'inferno e tutto sommato rassegnato dialogo con il diavolo.
Alla fine resta la doclezza della puttana, l'unica che piange sinceramente perché il cuore delle persone non lo si giudica da quello che fanno.
Piaciuto!

Il titolo non mi piace, secondo me non esprime l'essenza del brano, brano che invece è caruccio.
Il diavolo viene rappresentato in maniera molto amichevole, è quasi un complice del trapassato, però dubito che le cose siano davvero così.
Comunque giudizio più che positivo.

Ho interpretato il racconto come Petunia.
Non so se sia corretto, ma così il racconto mi è abbastanza piaciuto.
Avrei finito in maniera più esplicita, tipo: "Adesso andiamo, ti porto un po' al calduccio".

Ciao, Penna.

97 parole. Non ho capito il ruolo della cassiera puttana nel primo bar del morto, devo dire che è l'unica perplessità che ho. Assumo ovviamente che il diavolo sia sincero, come sembra apparire dalle altre parole, e quindi che la donna sia veramente una prostituta e che quindi non sia apostrofata in modo fastidioso.
Il resto del racconto invece è azzeccato, molto divertente l'idea del dialogo che avviene nel mondo dei fantasmi.

Grazie e alla prossima.

100 frizzante che ritorna sul tema di poter assistere al proprio funerale. Qui c'è un secondo incomodo, che sembra un amico, ma alla fine si scopre essere un'altra entità. Bello, ironico, un paio di piccoli appunti assolutamente personali: non ho capito perché sono in un confessionale (ce lo spiegherai?) ed il titolo che non mi convince completamente. Complimenti e grazie

Ciao autore, il tuo racconto viaggia sul filo sottile dell'attenzione di chi legge. Riponi insomma molta fiducia nel lettore, che deve da solo, grazie alla battuta sulla caldaia, capire che si tratta di un surreale dialogo tra un demone e il morto. Rischioso in un concorso così veloce. A me è decisamente piaciuto, le battute sono frizzanti e naturali, rimangono comunque dei punti ciechi, delle domande che sono senza risposta. Perché la cassiera è l'unica che piange? Se i due hanno avuto una storia perché lui non la ricorda? In che modo è stata l'artefice della fortuna del morto? (Questa forse si può indovinare, visto l'epiteto usato).
A rileggerci!

Quadro surreale dipinto quasi esclusivamente con dialoghi. Non è male. Mi piacciono i racconti dialogati. Forse lasci troppa libertà di interpetazione al lettore. Tanto non detto. Non è essenziale per apprezzare il tuo 100, però forse qualche piccolo indizio in più avrebbe aiutato.
Complimenti.
Grazie.

Ho trovato questo 10p, seppur un po' fumoso, molto frizzante e ben gestito. I dialoghi sono scorrevoli e danno un bel ritmo alla narrazione, alcuni particolari non mi sono chiarissimi ma tutto sommato va bene così, leggerlo è stato piacevole.
Ele