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1Una strana esperienza Empty Una strana esperienza Gio Dic 16, 2021 12:51 pm

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Admin
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Sono già le 18, dopo una giornata ricca di appuntamenti e di lavoro, ho perso la cognizione del tempo. I sei rintocchi della campana della vicina chiesa mi sorprendono al computer, mentre sto rispondendo a una mail.
E’ meglio mollare tutto, altrimenti trovo chiuso!”, mi dico con convinzione. Si avvicina il Natale e con i regali sono decisamente indietro. Preferisco farli che riceverli, rimango spesso deluso dal regalo, più che dalle persone.
In un attimo metto via tutto e sgattaiolo fuori dall’ufficio, sarò in pieno centro in meno di 5 minuti. Fa molto freddo e mi sistemo la sciarpa che mi coccola subito col suo tepore.
La città è bellissima, piena di luci e di colori, mette un certo entusiasmo. Sono un po’ stanco, ma la voglia di staccare e di buttarmi alla ricerca dei regali è molto forte. Per strada circola molta gente, chi si gusta l’atmosfera natalizia, rilassato, quasi sorridente, altri che sfrecciano come dardi. Sono il rappresentante di entrambi i gruppi questa sera, a momenti alterni.
Ecco davanti a me il negozio di giocattoli che volevo visitare, ah si la mascherina, penso un po’ scocciato. “Prego si accomodi” dice un garbato commesso appena entrato. “Posso aiutarla?”. Eh si ne ho proprio bisogno… “Mia nipotina Greta mi ha chiesto un kit per creare saponette profumate”. Non saprei da dove iniziare. Il ragazzo pazientemente mi fa vedere diversi articoli, ma non sono così convinto. "Grazie, ripasserò”, dico salutando.
Appena uscito, dopo pochi passi, sono attirato dall’insegna luminosa di un piccolo negozio. L’insegna emette luci blu mare e giallo oro, ma non capisco di cosa si tratti. Incuriosito mi avvicino, non l’avevo mai notato prima. Dai vetri traspare solo una fioca e tremolante luce biancastra, entro.
Il posto non incute paura, ma si vede davvero poco. Una strana voce richiama la mia attenzione: “Da questa parte, prego”. Sempre più incuriosito mi avvio in direzione della voce. Dal buio appare una sagoma aggraziata, ma non umana. “Come ti chiami?” chiede con cortesia. “Claudio” rispondo senza pensarci. “Benvenuto nella nostra esperienza sensoriale, Claudio”.
Non è il posto dove dovresti essere in questo momento, incalza la mia parte razionale! “Esperienza sensoriale?” Chiedo incuriosito. “Si Claudio, si tratta di un viaggio virtuale guidato dall’intelligenza artificiale del computer”. Sempre più incuriosito ne chiedo il funzionamento. “Semplice, collega il bluetooth del cellulare alla voce Esperienza sensoriale ed entra in quella stanza. Oggi il viaggio è in promozione perché abbiamo appena aperto”.
Devi fare i regali, provo ad esortarmi, ma niente, la mia curiosità tecnologica ha già preso il sopravvento. Tiro fuori il cellulare, controllo il bluetooth e lo accoppio seguendo le indicazioni. “Ok, sono pronto”. Un cenno del braccio meccanico mi indica una porta: “Prego entra in quella stanza e rilassati”.
Non so cosa aspettarmi, il robot non mi ha detto più di tanto. Aperta la porta mi ritrovo in una stanza buia. “Chiudi la porta per favore. Claudio, sta per cominciare l’esperienza sensoriale”. Appena dentro, si accende una luce tra l’azzurro e il blu, molto rilassante, la stanza sembra spoglia e non molto grande. La musica di sottofondo ha qualcosa di familiare e mi fa sorridere di piacere, “We are the robot” dei Kraftwerk, fine anni settanta. È appropriata al gentile interlocutore appena lasciato. Uno dei brani di elettronica che hanno cambiato la storia della musica e tra i miei brani preferiti, ho anche il 33 giri in vinile. La luce tenue viene piano piano rimpiazzata dal video dei quattro componenti del gruppo musicale, vestiti di rosso con la cravatta nera, intenti a suonare come dei robot, avveniristici strumenti. Il video riempie tutta la stanza ed il coinvolgimento è totale.
Finito il filmato, si accende uno spot di luce su una specie di piccola capsula spaziale, entro. Un enorme joystick è a mia disposizione, mentre su una parte dello schermo si avvia Space Invaders, uno dei primi videogiochi. L’avevo avuto da piccolo e per curiosità comincio a giocare, per vedere se riesco ancora a superare i primi livelli. Una serie di astronavi aliene, allineate orizzontalmente, sganciano siluri per colpire la mia navicella, in basso allo schermo. Posso muoversi col joystick a destra o a sinistra e sparare, protetto da muretti virtuali che si assottigliano colpiti dai siluri nemici.
Preso dal gioco non mi accorgo subito che il sottofondo musicale è cambiato con l’elegante "Just an Illusion” degli Imagination. Mi ritrovo subito con la mente nel soggiorno della casa dei miei, adolescente, insieme ai miei fratelli, intenti a sfidarci con gli Atari, regalo di papà quel lontano Natale.
Il ricordo è bellissimo, pieno di gioia ed energia, ma presto un senso di nostalgia e di tristezza mi distrae dal gioco e la mia astronave viene distrutta. Ho perso un fratello molto giovane e anche mio papà proprio l’anno scorso, non per il Covid, ma questo non cambia il dolore per la perdita.
Una musica dolcissima ed un filmato, mi avvolgono come un abbraccio, foreste, animali, fiori, montagne e cascate d’acqua. Piano piano riesco a rilassarmi e distrarmi. Non so da quanto tempo sono in quella stanza, ma lo shopping ha perso la sua importanza.
Mentre rifletto su come siano riusciti a rievocare ricordi così personali, un fascio di luce illumina una chaise-longue. É nera, in pelle, con il telaio argento, tipo quella degli analisti, direi una Le Corbusier, ne ho una simile a casa. Incuriosito accetto il silenzioso invito e mi distendo. Un profumo orientale avvolge la stanza, mentre le luci si fanno impalpabili e rilassanti. Sono gradualmente circondato da vibrazioni prodotte dal suono di gong, immagino di diverse dimensioni, perché i suoni cambiano di tono e di intensità. Il mio corpo vibra con suoni alti che sembrano aprirmi la mente, e suoni bassi che scuotono la pancia e il petto evocando ricordi profondi. Ho letto che queste vibrazioni possono provocare pianto o riso irrefrenabile, sento la bocca muoversi fino ad assumere un lieve, piacevole, naturale, sorriso. Nella mia mente scorrono molte immagini importanti della mia vita. Il matrimonio con Chiara, la mia adorata metà, i parenti e i migliori amici presenti alla cerimonia che ridono con noi. La nascita del piccolo Giacomo e la grande festa che abbiamo fatto per il suo battesimo. I suoni bassi alimentano le emozioni più forti, i conflitti con mio papà fin da quando ero bambino, l’impotenza di vedere mia mamma appassire senza la forza di reagire. L’insicurezza di non riuscire a superare i problemi di tutti i giorni.
Il bagno di gong termina con una serie di vibrazioni alte che scuotono e spazzano via tutti i pensieri dalla testa, lasciandola piacevolmente libera.
E adesso?
Sento aprire la porta e rumori di uno o più motorini che si spostano nella stanza ormai buia, resto sdraiato spostando solo la testa, ma non vedo niente. Come per una festa a sorpresa, la stanza si rianima di colpo e si riempie di luci e di suoni. Una dolce canzone natalizia si fonde perfettamente ad un filmato di paesaggi innevati, tutto intorno alle pareti della stanza. Un profumo di arancia e cannella solletica il naso, ecco il ritorno ai giorni nostri penso tra me, mentre mi gusto il calore creato da quell’atmosfera.
I paesaggi si fanno più intimi, montagne, boschi, poi una casa in legno con il camino acceso e un grande albero di Natale pieno di regali. Da un angolo della stanza sbucano tre robottini simili a quello dell’entrata, sono buffi, ma simpatici. Tutti e tre bianchi, hanno il colore degli occhi diverso tra loro, e l’espressione del viso che cambia, sembrano imbarazzati e si tengono per mano.
Ognuno ha la sua personalità, uno sembra il capo perché gli altri tendono a imitarlo, mentre lui sembra controllarli con lo sguardo. Un altro sembra un po’ l’artista del gruppo con espressioni del viso più articolate e spesso in leggero ritardo nell’allineamento. L’ultimo è evidentemente il più timido e le sue guance diventano spesso rosse. Guadagnato il centro della stanza, uno spot di luce li illumina e l’artista comincia a intonare una canzone natalizia che non avevo mai sentito. Gli altri fanno il coro o ripetono a canone alcuni pezzi del brano che faceva più o meno così:

Giro girotondo, tra tutte le creature del mondo,
Il Natale diffonda la pace, che a tutti noi piace.
Il sorriso dei bambini accenda il nostro cuore,
Per le cose della vita che hanno davvero valore.
Stare insieme a chi ami è il dono più grande,
Tutto il resto è davvero meno importante.
Ascolta chi hai vicino, condividi il suo cammino,
Chi aiuto cercherà, mille braccia troverà.
Sotto l’albero stringiamoci le mani,
Più vero e luminoso apparirà domani.

Sempre cantando e ondeggiando a destra e sinistra sulle loro ruote, mi fanno cenno di raggiungerli. Provo a far finta di non capire, scuoto la testa, ma le loro espressioni sono talmente ridicole e coinvolgenti. Il capo aggrotta un po’ le sopracciglia ammiccando, l’artista sbatte le ciglia e diventa seducente, il timido mi manda bacini diventando tutto rosso.
Ok, arrivo”. In una sorta di contentezza generale l’artista e il timido si staccano dalla presa e mi invitano a prendere le loro mani. Sempre cantando iniziamo un divertente girotondo, le parole della canzone appaiono sullo schermo ed è facile per me unirmi a questo surreale ma divertente karaoke. Alla fine della canzone mi salutano allegramente e si riprendono per mano andando verso l’uscita.
Sullo schermo appare di nuovo il soggiorno della casa di legno con l’albero di Natale, si sente il crepitio della legna nel camino e ho l’impressione che anche la stanza sia diventata più calda.
Lentamente si accende uno spot in direzione della porta d'ingresso, capisco che l'esperienza volge al termine. Sono rilassato nonostante la mia mente abbia viaggiato, bei ricordi si sono alternati ad altri bui e traumatici, ma sento più forza d'animo, come dopo un training autogeno. C’è ancora un dubbio che mi lascia perplesso, come avranno fatto a sapere così tante cose su di me. D’accordo c’è il collegamento bluetooth e un po’ di info le avranno ricavate dal cellulare. Oppure ho evocato da solo i ricordi, favorito dall’esperienza sensoriale?
All’uscita trovo il gentile robot, che punta i faretti dei suoi occhi azzurri su di me. “Spero che l’esperienza sia stata di tuo gradimento”. “Si grazie”. “Abbiamo riservato per te questo omaggio”. Ringrazio il robot, vabbè mi è venuto naturale e prendo il pacchetto ben incartato con un fiocco rosa. Ho fatto tardi, devo tornare subito a casa, mi staranno aspettando.
Il pacchetto lo aprirò a Natale con la famiglia questo è certo, il biglietto incastrato nel fiocco però lo voglio leggere subito, sono troppo curioso. “Per Greta”. Sorrido, avranno sbagliato, può succedere. Apro il biglietto mentre mi sfiora un dubbio. “Leggera come una piuma, annuserai la sua profumata schiuma”.

2Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Dom Dic 19, 2021 12:04 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Racconto onirico che parte piano con descrizioni di una condizione “ordinaria” per noi che abitiamo questa parte del mondo e poi, a poco a poco, ti conduce realmente a fare una esperienza sensoriale a tutto tondo. 
Ho davvero sentito l’odore dell’aranCia e della cannella, ho ascoltato il rumore del gong, ho vissuto la sensazione destabilizzante che ha provato il protagonista. Quindi ti faccio i complimenti per questa capacità di far provare empatia al lettore. 
La chiusa finale mi ha sorpresa e offerto quel pizzico di magia che ha il sapore di una fiaba natalizia.
Devo dirti che c’è tanto lavoro da fare dal punto di vista della formattazione (i dialoghi vanno gestiti graficamente in modo diverso. Quando cambia l’interlocutore si de e andare a capo altrimenti la lettura diventa faticosa). Ci sono errori di punteggiatura e anche di utilizzo dei segni grafici. Adesso ti faccio alcuni esempi.

E’ meglio mollare tutto, altrimenti trovo chiuso!”
È (si scrive così, non con l’apostrofo)

Preferisco farli che riceverli, rimango spesso deluso dal regalo, più che dalle persone.
Questa l’avrei scritta così:
Preferisco farli che riceverli: rimango spesso più deluso dal regalo che dalle persone.

ah si la mascherina
ah sì, la mascherina

“Prego si accomodi” 
“Prego, si accomodi”



un garbato commesso appena entrato
Scritta così sembra che sia appena entrato un garbato commesso. Ma non credo che tu intendessi dire ciò. La frase ha bisogno di punteggiatura.
Appena entrato, un garbato commesso, 

Eh si ne ho proprio bisogno… “Mia nipotina Greta mi ha chiesto un kit per creare saponette profumate”. Non saprei da dove iniziare. Il ragazzo pazientemente mi fa vedere diversi articoli, ma non sono così convinto. 



«Eh sì, ne ho proprio bisogno. Mia nipotina Greta mi ha chiesto un kit per creare saponette profumate.»
Il ragazzo, con pazienza, (eviterei l’avverbio in mente) mi mostra vari articoli, ma non sono così convinto.

“Si Claudio, si tratta di un viaggio virtuale guidato dall’intelligenza artificiale del computer”.
“Sì, Claudio. Si tratta…

ed un filmato,
d eufonica.   e un filmato.


Nei dialoghi spesso usi un segno grafico diverso dall’altro per apertura e chiusura. È un errore. Ti consiglierei di “adottare” le caporali «» che, tra l’altro, ti danno la possibilità di gestire al meglio anche eventuali flash back o citazioni che puoi inserire tra virgolette.


In totale una storia per tutte le età che forse poteva trovare spazio anche nella sezione ragazzi.

3Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Dom Dic 19, 2021 6:36 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Storia particolare questa, che mi ha provocato sensazioni diverse.
All'inizio, quando il protagonista passeggia per la città illuminata, ho avvertito il calore natalizio, dato anche dalla tipica frenesia per la ricerca del regalo.
Poi entra in ballo il robottino, l'intelligenza artificiale e quel calore un pò si affievolisce. 
Poi però il protagonista comincia a rivivere i suoi ricordi, la sua gioventù, il Natale in famiglia e allora lì il calore ritorna.
Quando infine rientrano i robottini a cantare la canzone natalizia sento nuovamente la temperatura che si abbassa.
Non so, probabilmente questa è una sensazione mia, ma credo di aver fatto un giro sulle montagne russe, con uno sbalzo emozionale particolare.
Forse  è una cosa psicologica, associare il Natale che significa tradizione a qualcosa di meccanizzato, di artificiale, mi crea questa sensazione particolare di caldo freddo.
Interessante il finale che mi ha ricordato i suggerimenti di facebook dopo che sei andato a comprare o navigare sui vari siti commerciali.
Faccio mie le indicazioni che ti ha dato Petunia, soprattutto per i dialoghi è necessario essere il più possibile precisi e ordinati per non rallentare la lettura e non confondere il lettore.
Nel complesso lo ritengo un buon pezzo, però ripeto in alcune parti ho avvertito un'atmosfera algida piuttosto che natalizia. E se invece di utilizzare l'intelligenza artificiale provassi a rivedere il pezzo utilizzando un altro elemento? Non so, è un'idea mia, magari gli altri avranno una sensazione diversa.
Complimenti comunque per l'idea particolare.

4Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Lun Dic 20, 2021 5:18 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Dal momento che sono stato un informatico, a me la tua storia è piaciuta moltissimo e quasi quasi mi hai suggerito d'aprire un negozio virtuale come il tuo magari andando a sostituire quelli che vendono marijuana legalmente. Tanto le allucinazioni sono già apparentemente uguali. Ci sarebbe un po' di lavoro da fare sulla punteggiatura (e chi te lo dice normalmente la mette a spruzzo) e magari sulla presentazione. Ho parecchi in lista per un punto ma vedo se potresti starci anche tu. Mi mancano ancora una mezza dozzina di racconti per adulti (a proposito il tuo starebbe bene anche tra i ragazzi) da leggere e quindi... non si sa mai.

5Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Mar Dic 21, 2021 11:25 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Questo racconto mi vede molto perplessa. Poteva essere una favola per adulti, vista l'ultima parte e la chiusa, ma non l'ho percepita come tale, basandomi su quello che la lettura mi ha trasmesso nel suo insieme. Dopo la prima parte, in cui l’atmosfera natalizia si percepisce, più per l’aspetto consumistico a dire il vero piuttosto che per il calore degli affetti, il senso di buonismo ecc. ecc., mi ritrovo in un mondo freddo, asettico, quasi da esperimento scientifico. L’atmosfera di prima sparisce, e neanche nella parte finale, con l’immagine della casa di legno con l’albero di Natale, il regalo per la nipotina che si materializza forse per magia, è riuscita a ripresentarsi.
I ricordi del protagonista, che dovrebbero trasmettere il calore dei bei momenti rievocati, la sensazione degli affetti, di un passato in certi momenti sereno, ma anche i momenti più difficili, sembrano quasi “un obbligo”. Non è andato a cercarli, quindi con la motivazione di riprendere il filo di quei momenti, ma gli sono praticamente imposti da questa "esperienza", che ha scandagliato la sua mente, senza avvisarlo, quasi chirurgicamente. Una serie di ricordi, legati tra loro, ma con un filo che li unisce molto debole, che si spezza nelle varie sequenze. Ecco, più che un lunghissimo sogno, di quelli che a volte capita di fare e in cui il nostro subconscio incastra di tutto, ma anche di un momento in cui in pochi attimi scorrono tanti momenti (magari evocati da un profumo, da un’immagine, da una canzone) sembra  un esperimento per scandagliare la mente umana, per estrapolare esperienze forse a beneficio di qualche entità artificiale, che di fatto potrebbe avergli procurato poi il regalo desiderato.

Dal punto di vista narrativo, il racconto è scorrevole, ben costruito, una buona idea di fondo, con tanti riferimenti musicali, giochi, mobili ecc. per inquadrare anche l’età del personaggio, il suo passato ma è un personaggio che non mi ha trasmesso calore, purtroppo.

Un punto debole, cara Penna, consentimi, sono i dialoghi. Le frasi pronunciate dai diversi interlocutori messe una di seguito all’altra, incastrate in frasi lunghe, non consentono di immaginare bene scena e appunto dialogo. Andando a capo, impostatno un'adeguata formatazione, si comprende meglio chi parla. Può essere una preferenza mia, ma ad esempio il dialogo con l’entità, suddiviso bene, rende molto meglio.

 
E ora le mie note, che puoi anche cestinare ovviamente, risentono – come sempre – del mio modo leggere e scrivere.
Sono già le 18, dopo una giornata--- dopo 18 sostituirei la virgola con e, togliendo quella dopo lavoro
è molto forte. Per strada circola molta gente--- hai usato molto/molta in due frasi vicine. Molta gente = parecchia gente e fila meglio
intenti a suonare, come dei robot, avveniristici strumenti--- ho inserito virgole, mi sembra giri meglio
spaziale, :entro.--- sostituendo la virgola coi : dai risalto all’azione dell’entrare. Anche il punto ci sta bene.
come un abbraccio, : foreste... con i due punti anticipi al lettore che sta cominciando un elenco
Nella mia mente scorrono molte immagini importanti della mia vita---- i due aggettivi possessivi nella stessa frase stridono. Ovvio che essendo la tua ment sono immagini tue. Vedo scorrere immagini importanti della mia vita, oppure scorrono dentro di me immagini importanti della mia vita:
con mio papà  vedrei meglio padre, visto che parli di conflitti; papà di solito è un termine usato per momenti di leggerezza, ma questa è una mia interpretazione
buia, :resto sdraiato--- con i : stacchi bene l’immagine del restare sdraiato rispetto al resto che sta accadendo


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

6Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Mer Dic 22, 2021 7:21 am

Mac

Mac
Padawan
Padawan

Non capisco perché un personaggio già avvolto nel Natale sia stato scelto come cliente da questo avveniristico negozio. Sembra più un posto per chi ha bisogno di ricordare, ma il tuo protagonista non rientra in questa categoria. Detto questo, che è  un parere personale, la storia si svolge senza intoppi anche se molto “scolastica”. Come ti hanno già detto devi sistemare la punteggiatura e soprattutto i dialoghi che mancano di inclusione del lettore.
Nonostante i ricordi e i numerosi riferimenti storici, manca fi pathos, rimane sempre sulla sua linea, statico.

7Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Mer Dic 22, 2021 5:06 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Pensa che uno dei giochi della mia infanzia era la battaglia navale su fogli a quadretti e forse ancora lì sono rimasto… tant’è che quando leggo di esperienze sensoriali o virtuali, intelligenze artificiali o videogiochi, mi ritraggo istintivamente. Immagino che sia l’età.
Superato questo primo impatto del tutto personale, mi sono reso conto che invece il brano nel suo genere è ben congegnato, scritto in uno stile fluido e accessibile e alla fine l’ho letto con piacere.
Qualche aggiustamento formale necessario ti è già stato fatto notare e non mi dilungo ulteriormente.
Azzardo l’idea che l’autore possa essere un’autrice. Perché? Il ragionamento è stupido lo so, ma lo dico lo stesso.
E’ meglio mollare tutto, altrimenti trovo chiuso!”, mi dico con convinzione. Si avvicina il Natale e con i regali sono decisamente indietro. Preferisco farli che riceverli…Il protagonista della tua storia smania dalla voglia di buttarsi nel vortice dello shopping natalizio per elargire regali un po’ a tutti e questo mi pare lontano dall’idea, forse stereotipata, che mi sono fatto degli uomini (me compreso) di fronte all’impegno dei doni natalizi. È per questo che penso che dietro ci sia una mano femminile, ma magari mi sbaglio.   

8Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Mer Dic 22, 2021 11:35 pm

Arianna 2016

Arianna 2016
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Non sono riuscita a farmi prendere da questa esperienza virtual-sensoriale, forse perché è tutto troppo solo raccontato, non so…
È rimasto per me un viaggio esterno, di qualcun altro, ma probabilmente è una difficoltà mia.
L’elemento più suggestivo è quello surreale, direi addirittura magico, della conoscenza della sua vita da parte del “negozio”, che ha il suo culmine nel regalo per Greta.
Per quanto riguarda la forma, ti hanno già detto, quindi non mi ci soffermo.

9Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Sab Dic 25, 2021 9:39 am

gipoviani


Padawan
Padawan

Il racconto mi è piaciuto molto. Riesce nel suo, immagino, intendimento iniziale. Regalarci un esperienza natalizia. Poco da fare, per tutti il Natale è legato all’infanzia. Se questo non suonasse riduttivo direi che il Natale è infantile per definizione. D’altra parte parliamo di natività, appunto.
La sua bellezza è che l’esperienza la puoi vivere da diverse prospettive, bambino, genitore, nonno, zio. E per questo dura tutta la vita. Il primo amore, il primo rapporto sessuale, il primo giorno di lavoro sono esperienze che non si dimenticano, ma non si ripetono con altri ruoli.
L’appunto che ti faccio, mi* simpatic* aut*, e che mi impedisce di sostenere che il tuo racconto sia bellissimo è l’uso di una lingua un po’ piatta e povera. Qui devi lavorare. Definire la propria compagna di vita, la mia metà, ad esempio, non si può leggere.
Un ultimo appunto riguarda la scelta della nipote e non del figlio come oggetto del regalo. Quest’ultimo mi sarebbe sembrato più coerente con il tema del racconto.

10Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Dom Dic 26, 2021 9:19 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

altro pezzo che non riesco a farmi piacere più di tanto.
mi spiace, ma proprio non ce la faccio ad apprezzarlo.
lo trovo troppo artificiale, costruito ma senza un filo logico (opinione personale, eh).
il protagonista vive un'esperienza particolarissima che però non riesco a inserire nella storia, quasi fosse un sogno.
faccio presente che conosco i bagni di gong e i rilassamenti, quindi so di cosa parli, ma non mi prendi.
mi spiace.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Una strana esperienza Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

11Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Dom Dic 26, 2021 10:36 pm

Valentina

Valentina
Younglings
Younglings

Ciao Autore! L'idea del tuo racconto mi è piaciuta.
Non mi è invece piaciuto trovare tanti errori, che ti hanno già segnalato, dunque non mi ripeto. Anche i dialoghi sono sicuramente da revisionare.
Una storia ambientata ai giorni nostri, vista l'intelligenza artificiale ed anche la presenza del. Covid.
Non l'ho capita fino in fondo questa storia e in molti punti ammetto di essermi interrotta, non capendo, quindi la mia lettura non è stata fluida.

12Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Dom Dic 26, 2021 10:43 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Purtroppo questo racconto non è riuscito a coinvolgermi, ad emozionarmi e, considerato che l'asse portante è basato proprio sulle emozioni, vuol dire che non è arrivato dove doveva.
Personalmente ho fatto anche fatica a trovare l'atmosfera natalizia anche se quel ritorno nel passato può, in qualche modo ricordare, il fantasma del passato del vecchio Scrooge.
Sulla scrittura e le cose da sistemare si sono già espressi i precedenti commentatori, mi limito a segnalare questa frase:


Posso muoversi - credo intendessi "Posso muovermi"


______________________________________________________
Una strana esperienza Badge-3

13Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Dom Dic 26, 2021 11:17 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Muovi tutto con discrezione: I Kraftwerk, la perdita di un fratello, di tuo padre. Insomma racconti molto di te, ma parecchi non se ne sono accorti.
Li hai ammaliati con una banale esperienza sensoriale e non hanno visto quello che conta per te. Perdonali. Perdonaci, autore.
Ritroverai la tua serenità e la bella atmosfera natalizia nella quale ti eri immerso solo per fare regali.
Complimenti.

14Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Lun Dic 27, 2021 8:40 am

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Tralascio formattazioni e refusi, non perché non ci siano, ma perché quando leggo non ci do peso.
Il pezzo parte molto piatto, con un’ambientazione stereotipata del Natale, dei regali, dello shopping.
Poi mi sorprende, nell’idea, nei ricordi, forse perché molti sono anche miei… nei profumi.
Non amo il mondo di adesso, in cui si tende a lasciare anche all’intelligenza artificiale il governo di scelte, sensazioni, sentimenti, ma non si può non farci i conti.
Alla fine se mi dai l’indirizzo del negozietto ci vado anch’io.
Piaciuto

15Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Lun Dic 27, 2021 5:44 pm

miichiiiiiiiiiii

miichiiiiiiiiiii
Younglings
Younglings

Beh, non è male.
Innanzitutto
- Preferisco farli che riceverli, rimango spesso deluso dal regalo, più che dalle persone. Questa frase non mi piace per come è articolata, io credo che siamo delusi dalle persone e non dai regali, ma punti di vista...
-Posso muoversi *possono
-Una musica dolcissima ed un filmato, mi avvolgono *ed=e in più la virgola non va, perché stai separando il soggetto (in questo caso due) dal predicato

Secondo il mio punto di vista è un po' confusionario, ma innovativo.
Il clima natalizio c'è e va bene così...

16Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Gio Dic 30, 2021 5:22 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Tanto, tanto raccontato.
Una storia che fa delle emozioni il suo punto cardine deve riuscire a suscitarle nel lettore, e per farlo ha due strade: si appoggia alle esperienze personali di chi legge, e/o ne suscita di nuove grazie alla sua potenza espressiva.
Temo che qui si sia puntato forse troppo sull'opzione 1, perché stilisticamente parlando la storia è scritta in modo molto scolastico, semplice, senza quella forza espressiva che il tema richiedeva.
Poco male, c'è tempo e modo di rivedere il tutto.
Per quanto riguarda le esperienze personali, si va a soggettività.
Prendi me, ad esempio.
Io i regali non so manco cosa siano e proprio non riesco a fare mia la frenesia di comprare roba da regalare agli altri. Maaaaaah. Neanche se mi pagano.
Poi, certo, il resto è l'atmosfera dei Natali passati, di quando si era più piccoli e tutto era più bello.
E' da tempo ormai che quello spirito è andato perso, ma non per colpa della società o del mondo, per colpa del fatto che siamo cresciuti e non vediamo più le cose come le vedevamo una volta.
Sono cinico, scusami.

Ti dico cosa non mi ha convinto della tua storia.
Mi manca un filo logico di fondo. Il protagonista vive questa particolare esperienza e...?
Sembra tutto fine a se stesso. Forse c'è un messaggio di fondo che non ho colto, può essere.
Ho pensato a una critica della società moderna, della frenesia, del consumismo, epperò non mi ci trovo. Ciò che permette al protagonista di rivivere le sue esperienze passate è proprio la tecnologia e il consumismo moderno (robot, addirittura).
Ho pensato al fatto che l'esperienza di Claudio gli avrebbe fatto perdere la chance di comprare il regalo che cercava, ma invece tutto finisce anche meglio del previsto perché il regalo gli viene fatto (aggratis) dallo stesso robot.
Che poi, davvero esistono i kit per fare le saponette?
Non ne avevo idea.

Insomma, mi ritrovo a fine lettura con poche sensazioni e l'idea di non aver capito al 100% cosa ho letto. Forse, nella apparente semplicità della tua scrittura, sei stato troppo criptico.

Ah, sì, volevo anche dire questo, ma prendilo come una delle mie solite goliardate.
Ecco, non credo che un girotondo con dei robot, specie se mi mandano i bacini, sia l'epitome del divertimento. Anzi, penso che mi scatenerebbe una vergogna sconfinata al limite del sadismo.
Sorry.
lol!

17Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Ven Dic 31, 2021 12:31 am

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

In camera iperbarica, stamattina, di "straforo" (chissà perché si può inserire in camera un libro e non una rivista o dei fogli sciolti) ho letti questo racconto. Mi sono chiesto se fosse colpa della pressione che ricrea una situazione a quindici metri sotto il livello del mare, o se fosse la sbornia dell'ossigeno che ho dovuto respirare per due ore, appunto, mi sono chiesto perché non l'abbia capito. L'ho fatto depositare. L'ho riletto stasera, poco fa. Già la prima riga, per come è costruita, mi ha bloccato. Ok. Proseguo. E sento lo stesso problema di quando mi sono sbronzato di ossigeno. Non capisco questo racconto. Non ne capisco la logica, l'utilità, il messaggio. Cara Penna, ci resterai male. Ma si cresce anche con qualcosa che non funziona. Credimi, ne so qualcosa.

18Una strana esperienza Empty Commento Dom Gen 02, 2022 6:22 pm

Marcog

Marcog
Padawan
Padawan

Il racconto si legge bene, parte in modo tradizionale per poi avventurarsi in uno strano mondo poco convenzionale. Ci sono errori formali nella scrittura già esposti nei commenti precedenti. Il personaggio è ben delineato, col suo lavoro, ed il pensiero rivolto più agli altri che a se stesso. Nella sua dinamica potrebbe essere un racconto per ragazzi, i riferimenti del protagonista diventano meno adatti nell'esperienza dei gong. Il regalo finale è un piccolo mistero, come pure la rievocazione di alcuni ricordi personali. Un pò originale, forse troppo di nicchia, in fondo l'ho letto volentieri. Grazie!

19Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Dom Gen 02, 2022 10:44 pm

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Autore,
il racconto che ho appena letto è indubbiamente strano: Claudio vive un'esperienza quasi magica, o super tecnologica (che magari sono la stessa cosa!) dove non c'è il senso di mistero o la minima briciola di paura o apprensione. La normalità di tutto ciò che accade (l'incontro con i robot, l'immersione nel passato, il regalo azzeccato) mi lascia un pò perplessa: ma Claudio invece sembra quasi soddisfatto.
Difficile per me immaginare il filo logico che lega la storia: il protagonista esce dall'ufficio mosso dalle più normali incombenze prefestività e si ritrova a vivere un'esperienza sensoriale tecnologica e futuristica, per tornare a casa senza farsi nemmeno un paio di domande, anzi, sembra sereno e rilassato... Sono convinta che queste esperienze sensoriali servano davvero per rilassare, ma se fatte intenzionalmente e con consapevolezza: inciamparci così, per caso, non credo che abbiano un grande effetto poiché lo stato d'animo non è predisposto al meglio per affrontarle.
Ho visto in questa storia un velato accenno al Canto di Natale, ma senza essere ben giustificato all'interno della trama. Non so, tutto ciò che accade sembra fine a sè stesso, senza un vero e proprio perchè e ciò mi lascia perplessa ( il girotondo con i robottini cantando la canzoncina ha qualcosa di tremendamente sbagliato e inquietante, sappilo!).
Tra i vari refusi già segnalati aggiungo il sì affermazione che non hai mai accentato.

20Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Mar Gen 04, 2022 4:36 pm

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Caro Autore, credo che nel tuo racconto tu abbia sparso davvero molto di personale. Ci prendi per mano e, attraverso una telecamera montata sullo sguardo di Claudio, ci porti a visitare il tuo mondo (con l'accompagnamento della tua colonna sonora). Una buona idea, originale, ma che funziona fino a un certo punto. Perché la scrittura (al netto di alcune correzioni) rimane un po' ingessata, legata. Mentre per poter condividere queste esperienze avresti dovuto metterti forse più in gioco e lasciarti andare. Ok, lo so che non è semplice. Però ci lavorerei su questo.
Purtroppo questo tuo viaggio rimane un pochino slegato con il concetto di racconto, e il lettore rimane un po' spiazzato. Se gli vuoi concedere il centro del tuo racconto occorrerebbero un incipit e una chiusa legati a esso. In modo che il protagonista (e il lettore) possa trarre qualcosa da tutto questo.

Ah, dimenticavo, il girotondo coi robot ammiccanti è stata proprio una strana esperienza...
Complimenti
Grazie


______________________________________________________

I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

21Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Mar Gen 04, 2022 5:21 pm

alessandro parolini


Viandante
Viandante

Caro autore, seppur piacevole la lettura, il racconto in sé non mi ha convinto pienamente. Troppe sensazioni sfuggevoli non approfondite e che non sono riuscito a fare mie. Ho trovato un po' scolastica e poco poetica la canzone riportata. Qualche errore nella scrittura e nella punteggiatura. Non riesco, ma forse è un mio limite, a ritrovare nella tecnologia quell'atmosfera del Natale che nasce da sentimenti o ricordi più intimi.

22Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Gio Gen 06, 2022 11:38 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Racconto perfettibile per ciò che concerne la forma. Gli altri commentatori hanno già ampiamente segnalato ciò che è migliorabile, per cui non mi ripeto.

Strana esperienza leggere questo testo. Il fatto che sia praticamente tutto raccontato utilizzando il filo conduttore di questa fantomatica esperienza sensoriale, non credo sia un difetto per come è impostato il racconto, però è pur vero che questo registro mantiene la narrazione su una linea continua senza discostarsi mai, per cui la parte "sensoriale", appunto, viene meno. Insomma, l'esperienza sensoriale la fa soltanto il protagonista e non il lettore, che rimane fuori dal negozio a guardare la vetrina senza percepire cosa accade all'interno.

Una piccola incongruenza "pratica" secondo me (ma lo dico da padre che ha figli ma non nipoti): il protagonista cerca il regalo per la nipote Greta, ma suo figlio Giacomo lo nomina soltanto poiché riaffiora nei ricordi dell'esperienza che sta vivendo. Strano.

Non molto riuscita secondo me la canzone natalizia in rima.

Grazie.

23Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Sab Gen 08, 2022 8:47 pm

SisypheMalheureux

SisypheMalheureux
Padawan
Padawan

Caro autore, (o autrice)
un paio di punti a favore e altrettanti."contro" in questo tuo scritto. Innanzitutto scrittura molto semplice ed essenziale, non ti perdi aggettivi o descrizioni superflue. Infatti il racconto scivola via veloce e senza intoppi, ottimo.
Altro punto a favore l'originalità dell'idea, per niente scontata e banale. Non amo la fantascienza, ma tu hai saputo declinare la tua esperienza sensoriale (direi più emozionale) come qualcosa di non così futuristico anzi... Chissà, forse già oggi è possibile qualcosa di molto simile.
Punti contro: Credo che sia un po' da rivedere la metrica della filastrocca, leggendola ad alta voce non è molto musicale. Poi, devo dire che l'ambientazione natalizia resta purtroppo molto ai margini del tuo racconto..All'inizio. c'era. ppi si è persa per strada. Quando è iniziata l'esperienza avvenisristica, addio Natale, Per il resto ho trovato pochi trascurabili refusi che già ti hanno segnalato. Comunque una prova più che sufficiente, secondo me.


______________________________________________________
"Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? 
Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto."

24Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Dom Gen 09, 2022 2:27 pm

tontonlino

tontonlino
Younglings
Younglings

Premetto che mi nutro di fantascienza. Ho visto tutto Star Trek e Star War oltre che tutti i film e serie sull'argomento.
In questo racconto, però, non abbiamo una fantascienza da spazio interstellare, con salti nell'iperspazio e miracoli vari della tecnologia del futuro. Abbiamo invece una fantascienza da luna park con, al posto della cartomante il tizio che invita il protagonista in quel negozio male illuminato. La tecnologia futuristica è simile a una seduta dallo psicologo con dei viaggi nello spazio sconfinato dell'inconscio. E' bello pensare a un futuro tranquillo, con una tecnologia mirata alla felicità delle persone, com'è giusto che sia a Natale.

25Una strana esperienza Empty Re: Una strana esperienza Dom Gen 09, 2022 3:40 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao.
La storia è particolare, hai trovato un modo anche originale per rievocare i ricordi.   
A parte gli errori segnalati, per me è scritto bene, 
lo stile è pulito e lineare.
La storia, forse, non prende più di tanto. 
Credo che tu abbia messo molto delle tue esperienze,
e se queste non vengono condivise o rese universali rimangono distanti a chi legge.
Concludo, però, dicendoti che hai scritto un racconto, per alcuni aspetti, valido. 
Brav*

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