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1Padri e figli Empty Padri e figli Mer Lug 26, 2023 12:44 pm

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Voi dove eravate voi quando hanno assalito le torri gemelle? Dove eravate quando il tritolo della mafia disfaceva Borsellino e la sua scorta? Voi dove eravate, quando vidi quella macchia di sangue?
Mi chiamo Ulisse e sono il padre di Matteo.
Io sono il padre di Matteo, quel Matteo di cui avete letto sui giornali e di cui avete sentito parlare in quei programmi televisivi che grufolano nella spazzatura della vita.
Mi chiamo Ulisse e sono il padre di un assassino.
Figlio e assassino. Quanto dolore provoca appoggiare queste due parole nella stessa frase.
Le colpe di padri non ricadono sui figli, sono d’accordo con voi. Ma quelle dei figli chiamano in correità i genitori. Essere il padre di un assassino vuol dire essere colpevole. Quale, in particolare, sia la mia colpa, ancora non lo so. Sono qui per capirlo insieme a voi. Aiutatemi a capire dove ho sbagliato, perché io ho sicuramente sbagliato.
Pensateci: se non ci fossero genitori di assassini, non ci sarebbero più assassini.
Dove eravate voi, quando vidi quella macchia di sangue?
Io ero in garage. Nel nostro garage, in via Lamarmora. Un box doppio in cui possono stare comodamente due auto. I miei genitori, al momento del rogito, nei primi anni Sessanta del secolo scorso, comprarono anche il box dei vicini, i signori Poli, che non avevano auto e che non pensavano che ne avrebbero mai avute. Se fossero stati loro, i miei genitori, a vendere, se papà fosse stato meno preveggente, o, a seconda di come volete vedere le cose, molto più preveggente, io non racconterei questa storia. O almeno non parlerei del garage.
Una macchia di sangue grande quando una torta. Una torta senza ciliegina, perché il sangue è già rosso amarena. Cosa ci faceva del sangue in garage? Lo toccai con una mano: era quasi totalmente rappreso. Mi guardai il dito e l’avvicinai al naso: non è piacevole, se lo volete sapere, l’odore del sangue.
Immaginai che un animale - un topo, forse? – avesse incontrato il suo tragico destino nel nostro box. Magari, investito mentre parcheggiavamo nell’autorimessa. Mi misi in cerca dei suoi resti. Guardai sotto il divano che dieci anni prima avevamo temporaneamente piazzato in garage. Quelle cose che sono temporanee nelle intenzioni e permanenti nei fatti. Non c’era nulla, solo il vecchio martello, scivolato chissà come sotto il divano. Presi il martello e la mia vita cambiò per sempre.
Era sporco di sangue e sulla testa di metallo c’erano dei lunghi capelli chiari insieme a qualcosa che sembrava essere materia celebrale. Almeno così speculai, visto che ignoravo come fosse fatta la materia celebrale.
Niente a che fare con il topo. L’unico animale da considerare era il più feroce di tutti: l’essere umano. Ma non un essere umano qualunque, non un mostro venuto da fuori, ma uno di noi. Meglio uno dei miei.
In quel garage entriamo in due: io e mio figlio, io e Matteo. Mia moglie, la mamma di Matteo, se n’è andata quindici anni fa. E’ tornata negli USA, insieme a un suo studente. Due anni fa sembra sia stata a un passo dal Nobel per la fisica, poi sfumato, all’ultimo.
Matteo aveva una ragazza, Giulia, una bella e simpatica ragazza bionda. La loro storia era finita un mese fa, più o meno, e lui ne era uscito malconcio. Lei mi aveva chiamato una settima fa. Ci conoscevamo bene, veniva spesso da noi, cenava a casa e poi rimaneva a dormire.
Ulisse, deve parlare con Matteo. Mi telefona continuamente, mi intasa il telefono di messaggi. Mi aspetta fuori casa. Una volta mi ha seguito tutta la sera.”
La sua voce tradiva sia imbarazzo – chissà quando doveva esserle costato telefonarmi – sia preoccupazione, se non proprio paura.
Ho voluto molto bene a Matteo, lei lo sa. Ma le storie d’amore, a volte, finiscono senza un perché, senza vinti e vincitori. E lui non vuole accettarlo.”
Cominciate a capire meglio, adesso, perché mi sento in colpa. Io sapevo che la cosa poteva degenerare, che stava degenerando. E non l’ho impedito.
Avevo parlato con Matteo. Certo che l’avevo fatto, ora non esageriamo.
Ma perché le donne ci abbandonano?”, mi disse piangendo.
Non volli indagare, e fu uno dei tanti errori, se quel “ci” si riferisse a noi uomini, o a noi noi. Io e lui. Entrambi sedotti e abbandonati.
Non gli avevo mai parlato male di sua mamma, ve lo giuro. Né mi ero mai abbandonato a commenti neppure minimamente misogini. Ero sempre contento quando andava in America e lo incentivavo ad andare quando voleva. Le rare volte, spesso per ragioni di lavoro, che lei veniva in Italia la ospitavamo a Roma. Una volta siamo andati a cena tutti e quattro. Io, Matteo, sua mamma e lo studente.
Ma forse non era quello che avevo consapevolmente detto o fatto, ma quello che lui leggeva in me, fra le righe della vita, potremmo dire. Era evidente che avevo accusato il colpo della separazione e del divorzio. Nei mesi successivi al suo terribile annuncio - “Mi sono innamorata di un altro” – ero stato sulla soglia della depressione.
Aprivo la finestra della mia disperazione e passavo le ore a rimirare il mio dolore.
Forse anche per questo, Matteo non volle seguire sua madre in America, aveva deciso di rimanere con l’anello debole della catena, con il genitore più fragile.
Col tempo, le cose sono in parte migliorate, il dover essere genitore mi ha sicuramente aiutato e costretto a combattere la depressione e il dolore. Ma, lo capite anche voi, non è compito dei figli assistere i genitori, almeno non quando hanno poco più di dieci anni e i genitori hanno superato la quarantina.
Il problema è che non sono mai comunque tornato l’uomo di prima. Se adesso vi starete chiedendo come può un abbandono sentimentale, cambiare così profondamente il corso di un’esistenza, non so che dirvi. Forse non vi siete mai veramente innamorati o non siete stati mai lasciati dalla persona di cui eravate veramente innamorati.
Se fossi l’avvocato difensore di me stesso, vi suggerirei di considerare la mia vicenda passata come un attenuante per aver sottovalutato il rischio che mio figlio facesse delle assurdità. Io non avevo mai pensato di far del male a mia moglie; a me stesso, spesso, a lei mai. Infatti, io mi concentrai su di lui, stando attento che non facesse un altro tipo di fesseria.
L’accusa, a questo punto, obietterebbe, sostenendo che le persone sono diverse: Matteo ha preso molto da sua madre, ha un carattere più volitivo e proattivo. Avrà forse pensato di fare giustizia, per lui e per suo padre. Avrà pensato che la vita vada presa di petto. Non ti piace una cosa? Cambiala. Il tizio ti ha rubato il parcheggio? Bucagli le gomme. Tua moglie ti tradisce col suo studente, fai un casino inenarrabile. La colpa delle colpe per un genitore: non conoscere abbastanza suo figlio.
Alle colpe morali e educative, aggiunsi quelle legali e penali. Pulì con molta attenzione il martello. Poi lo misi, in acqua e candeggina. Con la stessa candeggina lavai accuratamente la macchia di sangue. Avevo visto sufficienti puntate di CSI per sapere che le macchie di sangue vengono facilmente trovate anche dopo lavaggio. Il pavimento del garage era semplicemente in cemento. Dopo averlo pulito molte volte, grattai la superfice e la coprì con del cemento fresco. In poche ore si sarebbe asciugato. Non avrebbero trovato tracce di sangue o di DNA. Almeno così speravo.
Dovevo salvare Matteo, a tutti i costi. Non ebbi il minimo dubbio.
Vi chiederei cortesemente, di tenere questa ultima cosa per voi. Il mio bambino ha protetto il suo papà fino in fondo. Al processo ha detto che ha fatto tutto lui. Amore di papà. Voi invece ora sapete come andarono le cose. Tenetevelo per voi.
Salì in casa e andai in camera sua. Lo trovai steso su letto in posizione fetale.
Non ho voglia di parlare, papà.”
Se mi dici come sono andate le cose, ti posso aiutare. Ho già sistemato tutto in garage.”
Non ho voglia di parlare, ti ho detto!”
Lo lascia lì. Poi i fatti, come sapete, precipitarono.
Nonostante il mio intervento, come avete visto in televisione, lo arrestarono ugualmente. Molti testimoni confermarono che lui si faceva sempre più minaccioso e aggressivo nei confronti di Giulia. Dopo appena tre ore di interrogatorio serrato, Matteo crollò e confessò tutto. Quando sei un delinquente dilettante, confessare fa parte del gioco. L’aveva uccisa nel garage, caricata in macchina e sepolta in campagna. Ma voi tutto questo lo conoscete già.
Quello che nessuno sapeva è che sono anche io colpevole. Giulia sarebbe viva se avessi capito tutto prima. Se avessi fatto altre scelte, avrei potuto salvarla. Impugnavo anche io quel martello.
Ora conoscete la verità. Non vi nascondo che se non avessi mio figlio da andare a trovare in prigione, forse raggiungerei quella povera donna per chiederle perdono. Forse allenterei il morso doloroso del rimorso.
Ma devo essere qui fra trent’anni, anche meno ha detto l’avvocato, quando Matteo uscirà.
Fra trent’anni ne avrò appena settantasette. Potrò ancora fare il padre.
*********************************************************************************
Da Il Messaggero, 20 luglio 2023
Finalmente un po’ di chiarezza sull’orribile fatto di cronaca accaduto pochi giorni fa in via Lamarmora. E’ stato arrestato il professor Ulisse Mattei, già ordinario di Demografia alla Sapienza, il marito settantasettenne della donna trovata assassinata con ripetuti colpi di martello al capo. Interrogato dalle forze dell’ordine, l’uomo è apparso molto agitato e in evidente stato confusionale. Ha raccontato agli inquirenti una storia surreale e incredibile: sarebbe stato il figlio a compiere il delitto e lui avrebbe solo occultato le prove per aiutarlo.
La polizia ha piuttosto accertato che la coppia non ha figli.
Allo stato, nulla è dato sapere sul movente del delitto.
Il professore è al momento piantonato presso il reparto di psichiatria del Policlinico Gemelli. Intervistato dai giornalisti, il primario ha confermato che il professore mostra segni di demenza senile, probabilmente l’esito di un Alzheimer in uno stato avanzato.
Dall’archivio del nostro giornale è emerso un particolare dal passato che tuttavia molto probabilmente non è collegato ai fatti recentemente accaduti. La professoressa Giulia Helen in Mattei, la vittima, era stata una trentina di anni fa al centro di uno scandalo dal sapore boccaccesco. Pare che la professoressa fosse stata sorpresa in atteggiamento di inequivocabile intimità con un suo studente in un’aula della facoltà di fisica della Sapienza.
Il fatto, che non aveva dato luogo ad alcun provvedimento disciplinare, non sembra tuttavia aver compromesso il matrimonio con il professor Mattei che è continuato serenamente, come testimoniano i vicini di casa, fino al momento della tragedia.

2Padri e figli Empty Re: Padri e figli Ven Lug 28, 2023 2:47 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Struggente.
La prima parte, come genitore di due figli maschi, ti coinvolge, ti fa riflettere, sul tuo ruolo di genitore, sui valori che trasmetti ai tuoi figli, su come controllare le emozioni e i sentimenti.
La seconda ti sorprende, lasciandoti, come il professore in uno stato confusionale, ma avvincente.
Qualcosa non mi è chiaro nello svolgimento temporale.
Qualche refuso.
Ma sicuramente un bel pezzo.

3Padri e figli Empty Re: Padri e figli Ven Lug 28, 2023 7:16 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

chiamato una settima fa; Pulì con molta attenzione; la coprì con del cemento; Salì in casa; steso su letto; Lo lascia lì;  Questi sono refusi che si possono senz'altro sistemare. Quello che non si può sistemare è quella confusione nel racconto che circonda il delitto. Poi alla fine viene il testo in cronaca che però porta un grave errore: l'alzheimer non può provocare quella confusione. La malattia toglie i ricordio li mescola ma non li inventa.

4Padri e figli Empty Re: Padri e figli Sab Lug 29, 2023 7:39 am

gipoviani


Padawan
Padawan

Racconto interessante. E' il secondo che leggo centrato sul rapporto padre-figlio, anche se qui ha una natura molto particolare. Forse il tema garage/auto stimola la linea di trasmissione genitoriale maschile.

Conosco, aggiungerei purtroppo, abbastanza bene l'Alzheimer.  Ci ho scritto anche un racconto (vedi https://www.differentales.org/t1420-sdat).

Per questo mi permetto di correggere e/o integrare quanto scritto da  @Antonio Borghesi. La malattia ha varie fasi, l'ultima è quella della totale perdita della memoria. Agli esordi la malattia si può presentare in forme differenti e provocare alcuni disordini comportamentali. La perdita di alcuni freni inibitori è uno di questi effetti. Ricordo mia madre, persona, vi giuro, dolcissima e buonissima, dire delle terribili sull'aspetto fisico di una signora che l'aiutava nelle faccende domestiche da più di trent'anni e a cui era affettivamente molto legata.
O scagliarsi contro la tirchieria di mia cognata (sua nuora), caratteristica in famiglia abbastanza conclamata ma che ovviamente nessuno riconosceva esplicitamente.

Non sono un medico ma penso che il racconto possa, a grandi linee e con le licenze, che distinguono un testo letterario da un testo scientifico, avere anche una certa plausibilità medica.

5Padri e figli Empty Re: Padri e figli Dom Lug 30, 2023 1:28 pm

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Sono colpito. È uno di quei rari casi in cui rimango veramente sorpreso dal colpo di scena. Con il senno di poi, mi sono chiesto chi fosse lo studente quando si accenna alla moglie che va a pranzo con lui e lo studente. Il racconto è principalmente incentrato sul figlio e sul rapporto con lui, ma la trama prende una direzione totalmente inaspettata, ed è proprio questo il colpo di scena che rende il tutto così efficace.

Un piccolo consiglio: la prima parte sembra delirante, ma sembra essere stata scritta con una certa attenzione. Se volevi fare uno sfogo, avresti potuto esprimerlo fino in fondo senza freni. In questo modo, sembra uno sfogo con il freno a mano tirato.

Ci sono alcune piccole ombre nel testo, ma senza dubbio il colpo di scena vale tantissimo.

6Padri e figli Empty Re: Padri e figli Lun Lug 31, 2023 6:04 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Il colpo di scena è interessante. Non sono un amante di colpi di scena e devono essere davvero ben fatti per intrigarmi. In generale li trovo più efficaci nei film che nelle storie scritte. Mi viene in mente I Soliti Sospetti, tanto per citarne uno. Vedere Kevin Spacey che diventa Kaiser Soze è davvero intrigante e come spettatore ti senti parte della storia perché anche tu, come quelli sullo schermo, non avevi capito. Ecco qui forse non ti senti tanto parte perché quel rovesciamento ti riguarda fino a un certo punto. Quello che voglio dire è che è una vicenda tragica in ogni caso, che poi ci sia un disturbo alla base che trasfigura la realtà e la proietta diversamente e la parte finale serva a rimettere tutto nella prospettiva corretta a tutti gli effetti poco cambia la mia percezione della storia.
Ma a parte questo dettaglio il racconto è intrigante di per sé, al di là del colpo di scena. Nell'ottica del concorso il suo vero difetto sta nella stanza, davvero marginale e poco funzionale se non come luogo di un delitto che, a posteriori, non è nemmeno ciò di cui parla davvero la storia.
Credo che l'autore voglia parlarci della proiezione dei nostri sensi di colpa, delle nostre paure e delle frustrazioni sugli altri, della nostra capacità di distruggere e creare alibi. In questo l'autorimessa o garage hanno un ruolo marginale e il delitto poteva avvenire in qualche altra stanza della casa.
Il racconto resta comunque molto valido, ben architettato e appassionante da leggere. Insomma un buonissimo lavoro.


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Padri e figli Senza_10

7Padri e figli Empty Re: Padri e figli Lun Lug 31, 2023 6:21 pm

Arianna 2016

Arianna 2016
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Luci e ombre, in questo racconto.
Il suo punto di forza è forse il colpo di scena finale che crea nel lettore una sensazione di straniamento, torna indietro per capire cosa ha letto. In quello che ha letto non c’è alcun indizio che gli possa far dire “Ah, ecco il punto in cui…”.
Quindi il racconto è davvero separato in due parti molto distinte, come narratore, come focalizzazione, come realtà; a me, sinceramente, questa separazione non è piaciuta tanto.
 
L’incipit è molto potente.
Da quel punto in poi, la narrazione progressivamente rallenta, a partire dalle informazioni sull’acquisto del garage, che ho capito che l’autore ritiene importanti per sottolineare il concetto di “responsabilità dei padri”, ma secondo me rallentano troppo.
Il monologo, che era partito in modo incisivo, diventa la narrazione di tutto ciò che è avvenuto prima (solo nella sua mente, quindi) e in tante riflessioni, da una parte, mi rendo conto, necessarie per la forma “monologo”, dall’altra però con l’effetto di fare perdere potenza allo scritto. Di nuovo, qualche altro particolare che sento come non essenziale (la ex moglie che stava per prendere il nobel).
C’è qualche elemento che “ferma” la mia immedesimazione di lettore (il sangue rappreso che non so se sia rosso amarena, mi viene da pensare più verso il marrone; la materia trovata sul martello, che si pensa subito come materia cerebrale; questo particolare in effetti acquista senso arrivati alla fine).
Arrivati alla fine, scoperta la verità, sembra perdere valore tutto quello che è stato detto sul rapporto padre figlio, dato che, appunto... (qui mi fermo perché non voglio spoilerare per chi legge i commenti). Però emerge molto forte la tematica della perdita di se stessi, legata a certe malattie. Una prospettiva che mi inquieta molto...
 
Ci sono alcune imprecisioni di punteggiatura, ma mi hanno colpito in particolare questi errori di forma:
Pulì=pulii
Coprì= coprii
Salì= salii
Lo lascia= lo lasciai
Mi hanno fatto pensare che quella parte del racconto sia stata scritta in un primo momento in terza persona, poi trasformata in un monologo in prima persona, dimenticando di cambiare queste forme verbali.

8Padri e figli Empty Re: Padri e figli Lun Lug 31, 2023 9:49 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Racconto purtroppo penalizzato da un numero eccessivo di refusi sia nella punteggiatura che nell'aspetto formale e grammaticale: segnalo in rapida sequenza i più evidenti.
Le colpe di padri non ricadono sui figli
Una macchia di sangue grande quando una torta
sembrava essere materia celebrale. Almeno così speculai, visto che ignoravo come fosse fatta la materia celebrale

Lei mi aveva chiamato una settima fa 
chissà quando doveva esserle costato telefonarmi
Col tempo, le cose sono in parte migliorate

Pulì con molta attenzione il martello.

Poi lo misi, in acqua e candeggina

e la coprì con del cemento fresco

Salì in casa e andai in camera sua.

Lo lascia lì.

L'unica spiegazione è che sia mancato completamente il tempo, anche per la prima rilettura.
Il racconto è molto partciolare in quanto tuto il coprpo principale si rivela bninet'alòtro che un'invenzione del protagonista, svelata, poi, con un colpo di scena che sicuramente ha effetto sul lettore; a leggere attentamente il testo del Messaggero viene da pensare che tutta la prima parte sia la lunga confessione di Ulisse agli inquirenti.
Una bella idea ma che, alla fine, non è riuscita acoinvolgermi come forse avrebbe dovuto, anche perché se è vero che il colpo di scena sorprende il lettore lascinadolo spiazzato è anche vero che toglie al racconto la sua "funzione" principale, ovvero quella di descrivere il rapporto padre figlio di cui addirirttura il titolo: qui il figlio non è mai esistito.


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9Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mar Ago 01, 2023 11:32 am

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Penna. Un racconto potente il tuo. Molto c'è nel corso del tuo lavoro, ancor più emerge col finale a sorpresa. Inutile riscrivere ciò che già altre Penne hanno commentato. Ci sono due aspetti che mi sembra non siano emersi da quei commenti: 1. pur nella malattia (che però per tanti anni non è emersa, e questo è a sfavore perché poco credibile), nella mente malata del narratore esiste un desiderio di paternità. Desiderio frustrato per sua scelta, stante la scoperta del tradimento? Per infertilità? Per scelta della moglie? Non ci è dato saperlo, avrei gradito qualche indizio. 2. L'orgoglio ferito, ferita mai rimarginata, quel tradimento, quel sentimento potente e nascosto che sfocerà nel delirio e nel delitto dopo tanti anni. Sono aspetti che andrebbero indagati profondamente, ma alla fine va tutto adeguato alla forma racconto, con quello che resta attaccato alla pelle anche senza molte spiegazioni. Bel racconto, ma anche pieno di errori e refusi che tolgono qualcosa al colpo in canna che sta nel potenziale della storia. Grazie, Penna.

10Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mar Ago 01, 2023 3:32 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

animale - un topo, forse?
(Difficile che un topo lasci una chiazza di sangue grande quanto una torta)

Ma forse non era quello che avevo consapevolmente detto o fatto, ma quello che lui leggeva in me, fra le righe della vita, potremmo dire. Era evidente che avevo accusato il colpo della separazione e del divorzio. Nei mesi successivi al suo terribile annuncio “Mi sono innamorata di un altro” – ero stato sulla soglia della depressione.

Avrei ripetuto che si trattava della compagna quel “suo” sembra rivolto al figlio, scritto così.

Scusa auto ma ho l’abitudine di appuntare via via che leggo le cose che mi saltano all’occhio per non perderle di vista, quindi dopo aver letto tutto quanto le mie osservazioni passano davvero in ultimo piano.
Il racconto non è male, si fa leggere e mantiene una certa suspence fino al finale che sorprende anche se il fatto che il protagonista di rivolga al lettore non mi piace tanto.
È una ennesima storia che punta a scavare nell’emotiività del lettore e quando si sceglie questa strada, si hanno molti concorrenti nel forum agguerriti e capaci nel farlo. È un buon racconto, scritto piuttosto bene ma non so se riuscirà a entrare tra i miei preferiti.





11Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mer Ago 02, 2023 10:10 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Vado controcorrente, anche di me stesso perché di solito adoro i colpi di scena che stravolgono tutto. Questa volta il colpo di scena secondo me fa traboccare il vaso.
Avevi scritto un pezzo potente, efficace, messo su una storia di delitto che rapisce l'attenzione, la tiene lì a seguirne lo sviluppo, anche se sappiamo di fatto già come è andata, e poi... tutto si vanifica, anche le profonde domande sul rapporto genitoriale che, pur non avendo figli, mi avevano coinvolto.
Restano valide, per carità, ma frutto di una mente che non è passata, evidentemente, dall'esperienza diretta dato che il protagonista non aveva figli.

Il garage è un po' marginale nella storia, ma è un bilancio che tiro solo alla fine, perché invece per tutta la prima parte sembrava esserne il fulcro, persino con una motivazione (o una concausa) risalente al passato.
Invece alla fine anche questa componente perde di colore e forza trattandosi di un ricordo annebbiato o inventato.

Lo stile mi è piaciuto molto, al netto di qualche frase qua e là che sembra chiamare troppo in causa il lettore.

Tanti, troppi i refusi. Non mi spiegavo le terze persone verbali in "ì" anziché "ii", un errore troppo grave, ma forse ha ragione Arianna e sono residui bellici di un cambio di persona narrante.

Chiudo con una "chicca" di racconto personale, me lo hai ricordato con la chiazza di sangue. Lo metto in spoiler per non inquinare il commento.

Spoiler:

In definitiva, a me il racconto è piaciuto tantissimo, ma cavoli, il colpo di scena me lo ha proprio ridimensionato.
Prova a elidere la parte dell'articolo di giornale: l'ultima frase era una chiusa eccezionale.

Ti tengo in considerazione, ma con una punta (uno spuntone, via) di rammarico.

12Padri e figli Empty Re: Padri e figli Sab Ago 05, 2023 6:52 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Mi piacerebbe sostenere questo racconto, ha tutte le carte in regola per potere svettare. Le imprecisioni grammaticali sono frutto della fretta e ci passo sopra, pure velocemente.
Ma ogni volta che lo rileggo sembra un altro racconto, intendo dire che ha la capacità di modificarsi da solo senza che l'autore intervenga. 
Certo che è inquietante capire una cosa e alla successiva lettura capirne un'altra non diversa, che si accumula, che si aggiunge. Tra le righe di questo bel racconto è come se ci fosse un intero romanzo nascosto.
Questo è, bravissimo autore

A tommybe non piace questo messaggio.

13Padri e figli Empty Re: Padri e figli Dom Ago 06, 2023 8:23 am

mirella


Padawan
Padawan

La narrazione di un fatto di cronaca, sia pure un efferato delitto, non si può considerare una scelta originale, vista la moltitudine di fatti simili che ogni giorno riempiono le pagine dei giornali. La peculiarità del racconto è piuttosto nella doppia versione dell’accaduto, perciò il testo consta di due parti che si contrappongono e si contraddicono. L’idea è intrigante, non altrettanto la realizzazione. Nonostante il tono enfatico, l’incipit suscita curiosità, creando aspettative poi disattese.
Allo sfogo - non contestualizzato - del padre/assassino, rivolto in stile retorico a un generico “voi”, fa riscontro lo stile freddo dell’articolo giornalistico, una sorta di deus ex machina, che sembra risolvere la dinamica dei fatti.
Si tratta di demenza senile  “La coppia non ha avuto figli” dunque nel suo delirio il vecchio s’è inventato tutto.
Mi aspettavo altro; più che sorpresa, rimango delusa. 

14Padri e figli Empty Re: Padri e figli Lun Ago 07, 2023 2:33 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Parto dalla fine: non mi ha entusiasmato l'idea dell'articolo di giornale che spiega tutto. Avrei preferito, non me ne voglia l'Autore, un momentaneo ritorno alla lucidità del professor Mattei a spiegare le cose, magari in sede di confessione. Lo dico apprendendo le fasi della terribile malattia (che qualcuno ha chiaramente esposto), la loro alternanza prima di un definitivo non ritorno. Insomma: avrei voluto la stessa lucidità che trasuda dalla prima parte del racconto: qualcosa di estremamente chiaro, nelle descrizioni e nei particolari, persino nelle frasi che richiamano direttamente il lettore e che a mio avviso non ho trovato fuori posto ma pertinenti con lo sfogo di un uomo disperato che mi sembrava di leggere.

In ogni caso, quanto sopra non mi permette di negare una costruzione davvero originale, per cui l'effetto sorpresa non manca seppur potesse essere a mio parere ancora più forte. 

Sono certo che il grande male del professore, ciò che veramente lo ha tormentato per tutta la vita, non è stato tanto il tradimento della bella moglie americana, quanto la vita che gli ha negato la possibilità di guardare negli occhi un figlio e potersi specchiare. 

Grazie.

15Padri e figli Empty Re: Padri e figli Lun Ago 07, 2023 7:16 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

La mannaia di qualcuno mi ha fatto riflettere sul mio giudizio, pur super positivo. In effetti ho confuso gli errori di un altro racconto, errori plateali, altrimenti non mi sarei mai permesso di citarli.
Ora sono combattuto tra la vergogna per la mia superficialità e il decidere in assoluta certezza il valore del tuo racconto, autore. Lo dico per sdrammatizzare la mia angoscia.
Mi scuso proprio tanto con te, autore, hai una scrittura sopraffina.

16Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mar Ago 08, 2023 6:15 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

pareva una disperata confessione di un padre, lacerato dai sensi di colpa, e invece alla fine è tutt'altro.
certo, il finale a sorpresa modifica ogni cosa e lascia di stucco, ma forse un po' troppo.
capisco la voglia di sorprendere, di arrivare con qualcosa di inatteso che colpisca, e ci riesci benone, ma alla fine pare divenire una forzatura.
ci sono svariati refusi, peraltro già segnalati, e consiglio una revisione generale del testo, che è abbastanza scorrevole.
lavoro discreto


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L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Padri e figli Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

17Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mer Ago 09, 2023 1:04 am

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

L'ho già scritto per un altro racconto, quel rivolgersi al lettore, cercare di interloquire con lui a me non fa impazzire, un pò mi indispone, ma devo dire che qui sono riuscito a tollerarlo.
Questo cercare di esaminare il rapporto tra un padre e un figlio in una situazione drammatica, come può essere quella inerente un delitto, è stato molto interessante. 
Mentre leggevo mi è venuto in mente il delitto di Garlasco; forse è quello che ti ha ispirato o magari il tuo racconto è la summa di tutti i casi di cronaca più eclatanti verificatisi nel nostro paese. Comunque questo non è importante.
Devo dire che il colpo di scena finale mi ha destabilizzato e non l'ho apprezzato più di tanto. Non l'ho apprezzato perché mi ha smontato ciò che avevo letto, mi ha dato la netta sensazione di aver letto un'altra storia, una storia finta. Quando hai deciso per questa virata credo sapessi che la scelta sarebbe stata abbastanza divisiva per i lettori, con l'entusiasmo di alcuni che si sarebbe contrapposto alla delusione di altri. Comunque, a parte questa scelta che mi convince poco, fino a quel punto il tuo racconto lo valuto in modo davvero positivo.

18Padri e figli Empty Re: Padri e figli Gio Ago 10, 2023 11:19 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Scusa autor, ma non ho capito molto.
La prima parte è un potente e accorato sfogo di un uomo, padre di un assassino, la seconda parte risulta essere il delirio dell' assassino stesso… 
non mi è chiaro, ma leggendo gli altri commenti credo sia proprio così. 
Una personalità schizofrenica che riesce a sdoppiarsi perfettamente, ma che non mi convince del tutto. Mentre tutta la prima parte mi ha trasmesso angoscia anche come genitore, la seconda sminuisce la potenza della prima, come se l’indebolisse. 
Il colpo di scena che hai voluto creare in me ha suscitato l’effetto opposto. 
È solo il mio parere, chiaramente, ma ho comunque apprezzato la scrittura e le qualità narrative.

19Padri e figli Empty Re: Padri e figli Lun Ago 14, 2023 6:44 pm

Nellone


Younglings
Younglings

Parto da un presupposto: per essere efficace, secondo il mio modesto e non competente parere, un racconto deve risultare perfettamente comprensibile a una prima lettura (un lettore qualsiasi non da seconde possibilità). Purtroppo qui non mi ci ritrovo in quanto, per riannodare tutto quanto sparso nella prima parte, si deve riprenderla dopo il colpo di scena finale. Potente, brillante ma che crea molta confusione. Non capisco inoltre i cenni alla mafia e alle Torri Gemelle, se non per buttare qualcosa di forte addosso al lettore. 
Per il resto il racconto è scritto bene, con frasi concise e d'effetto ma mai pesanti. Anche le riflessioni sono profonde ma non noiose, intervallate come sono da fasi più concitate. Il garage c'è, eccome, però non è usato come garage vero e proprio e non si spiega perché sia stato scelto proprio quel luogo per commettere l'omicidio.

20Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mar Ago 15, 2023 12:08 am

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Questo è stato uno dei primi racconti letti ma è rimasto in itinere per il commento: il dramma che è richiamato nella trama lo conosciamo tutti, uno di quelli che per giorni stazionano in prima pagina, investigatori da bar rilasciano interviste, e poi… avanti il prossimo: pare che il tutto stia lievitando in misura pazzesca.
Il commento è rimasto in attesa non perché il racconto non mi sia piaciuto, anzi: tralasciando un attimo la storia sottostante, lo stile colloquiale tra autore e lettore mi piace, un po’ come star seduti in salotto e stare ad ascoltare lo sfogo di una persona che ha un disperato bisogno di parlare, di trovare un appiglio per provare a capire. Ma tu lettori puoi solo star zitto.
L’ho considerato come un bi-racconto, che ha funzionato sia nella versione che finisce prima dell’articolo giornalistico, sia nel testo completo.
Nella versione “corta” ehh…duro essere genitori quando le cose vanno bene, ma un inciampo è sempre lì che aspetta di metterti di fronte a mancanze o errori che non pensavi di aver commesso! Impossibile immaginarsi nei panni di genitori i cui figli commettono atti così estremi. La Penna ha saputo fare un’analisi accurata dei dubbi e delle domande che ne conseguono, del lavorio mentale alla ricerca di colpe che un genitore si addossa per cercare di comprendere cosa può aver causato la follia del figlio; un padre disposto ad aiutarlo nonostante l’enormità dei fatti e disposto pure a rivangare ancora una volta momenti difficili della propria vita, nel tentativo di alleggerire la posizione del ragazzo. La ricerca di una sia pur debole giustificazione.
 
Con la seconda parte si apre un altro capitolo che spesso, purtroppo giornalmente anch’esso, si apre in vicende che si concludono con omicidi: l’apparente normalità dentro cui vivono persone psicologicamente fragilissime eppure in grado di nascondere disagi pazzeschi. Poi in tanti sapevano, immaginavano, sospettavano ma… meglio farsi i fatti propri. Altri erano nella posizione di intervenire, ma le pastoie burocratiche dietro cui poi si trincerano chiudono il cerchio di drammi evitabili. Potremmo parlarne per ore, ma servirebbe? È servito?
Torno al racconto: per lo stile adottato l’ho trovato ben sviluppato: c’è un po’ di ridondanza per certi aspetti della storia, ma lo trovo plausibile in un momento come quello descritto, in cui non è difficile perdere un po’ il filo.
Mi è piaciuta molto questa frase:
Aprivo la finestra della mia disperazione e passavo le ore a rimirare il mio dolore. Assolutamente realistica
 
Le mie note: piccole cose che non inficiano la buona lettura.
E’ - È: io ho adottato la correzione automatica
settima fa - settimana fa
Pulì - pulii  Salì - salii  Lo lascia lì.- lo lasciai li
Virgole da sistemare qua e là.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

21Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mar Ago 15, 2023 2:28 am

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Un testo che ho trovato davvero strano, non tanto per il colpo di scena finale, quanto proprio come racconto in sè, perchè tutto cambia a fine lettura, ogni fatto va reinterpretato, e io mi chiedo il perchè di tutto ciò.
Confesso di non aver capito proprio tutto tutto, ma si tira in ballo una malattia orribile e degenerativa, quindi mi fido dell'autore e di ciò che scrive.
L'incipit è potente, ma lo trovo un pò slegato dal contesto: tra l'altro già all'inizio viene tirata in ballo la chiazza di sangue della quale si scoprirà solo alla fine la funzione e questo dona circolarità al testo (anche se teoricamente la macchia di sangue dovrebbe vederla dopo aver compiuto l'omicidio, ma diciamo che in questo sfogo la lucidità di Ulisse è compromessa...).
S'indaga in maniera dettagliata e profonda un problematico rapporto padre/ figlio, ma poi si scopre che il figlio non c'è.
Ok.
Si descrive l'omicidio di Giulia, ma, credo, anche Giulia non esiste o almeno. dato che ha lo stesso nome della moglie, diventa una specie di proiezione del vero omicidio che viene consumato trent'anni dopo il tradimento della moglie (tiriamo ancora in ballo la malattia per giustificare questo atto).
Ok...
Credo che il lettore venga un pò troppo strapazzato in questo testo, in quanto inizialmente non sappiamo niente della malattia di Ulisse e del fatto che non abbia figli, quindi tutte quelle belle riflessioni perdono di significato ed è un peccato perchè sono toccanti e profonde.
L'articolo di giornale racconta poi un'altra storia: un normale femminicidio senza grande spessore nascosto dietro l'infermità mentale dell'assassino.
Esco dalla rilettura ancora più confusa perchè alla fine non riesco bene a capire la funzione del figlio e nemmeno quell'omicidio a distanza di così tanto tempo.
Però la vera protagonista della storia è la malattia della quale, per fortuna so poco, per cui alzo le mani e mi fido dell'autore.
Peccato per i molti refusi...

22Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mar Ago 15, 2023 10:40 am

Hellionor

Hellionor
Admin
Admin

Car autor,
Il tuo racconto non mi ha convinta. Io e te, quando ho cominciato a leggere, è come se avessimo stretto un patto di reciproca fiducia. Con il colpo di scena tu hai infranto quel patto e mi hai costretta a tornare indietro per comprendere in quale esatto momento, dietro a quale frase, si nascondeva la verità. Ma non ho trovato nulla. E mi sono sentita tradita. Quel punto,  quello che tu autore metti e fai passare inosservato a me lettore fino a.quando non ho il quadro completo, quel punto DEVE esserci. Se non c'è quel punto mi sento raggirata, perché non ho capito niente, e un lettore che non capisce non è un lettore felice. È un lettore frustrato.
La prima parte, come ti hanno già detto, ha davvero una bella potenza, c'è qualcosina da sistemare ma poca roba, giusto dei refusi. La seconda parte arriva come una secchiata. Il colpo di scena però deve essere costruito meglio, mi ripeto lo so, ma ci vogliono delle briciole seminate nella prima parte, altrimenti il tutto risulta  poco credibile. E ti assicuro che invece la tua storia, per quanto abbia del surreale a pelle, ha un grande potenziale di credibilità. E ci devi lavorare. Se avevi cominciato a scrivere il racconto in terza persona potresti provare a riconvertirlo. O anche scriverlo in seconda persona, potrebbe risultare un punto di vista interessante e potresti fare scivolare il lettore nella spirale della pazzia del tuo protagonista.
Molto materiale interessante, da rivedere e rimaneggiare un po'.
Alla prossima
Ele

23Padri e figli Empty Re: Padri e figli Ven Ago 18, 2023 8:21 pm

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Confesso che il .colpo di scena me lo aspettavo, ed è arrivato come una liberazione. C'era qualcosa di misterioso nel senso di colpa del padre. Una continua giustificazione, ossessiva, non richiesta. Qualcosa si è acceso nella lettura, un allarme, una voce che mi diceva "continua a leggere ma vedrai che non è come sembra". Forse non l'avrei affidato a un ritaglio di giornale, ma il finale è arrivato, atteso, liberatorio.
Bello e forte. Un po' da sistemare nei refusi e in qualche passaggio un po' farraginoso.
Complimenti
Grazie


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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

24Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mar Ago 22, 2023 2:13 pm

Menico

Menico
Padawan
Padawan

Geniale!
Un padre si colpevolizza per quanto fatto dal figlio e cerca di far sparire le prove della sua colpevolezza. Il figlio confessa il delitto e viene condannato a trent'anni. In conseguenza di questo, il padre si fa forza per aiutare il figlio quando finirà la sua pena. Tutto ciò non esiste...
La realtà è un'altra, ma la si scopre solo nel finale dall'articolo di giornale riportato.
Assolutamente geniale.


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Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.

25Padri e figli Empty Re: Padri e figli Mar Ago 22, 2023 6:55 pm

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Ciao, Autore. Se dovessi decidere io chi portare in Antologia, potresti stare ben sicuro di avere il tuo posto. Questo è stato il primo racconto a cui ho promesso il mio primo posto in questo step, e questo perché credo che tu abbia realizzato un twist validissimo (che io, solitamente, detesto perché rovinano tutto). Oltretutto entri in argomenti sensibili che con me sfondano tutte le porte possibili e immaginabili, e lo fai con garbo ma con decisione. Credo che tu abbia scritto uno dei racconti migliori dello step e che sarebbe un vero peccato se il tuo testo non comparisse nell'Antologia.


______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

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