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1Capgras Empty Capgras Ven Nov 10, 2023 10:08 pm

The Raven

The Raven
Admin
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La sedia era posizionata sull’altura. Era isolata e si affacciava su un'ampia distesa infinita. Era una sedia ordinaria, rossa, con lo schienale alto e la seduta in paglia.
L'unica persona che la considerava speciale era Stephania, che ogni giorno prendeva il suo blocco degli appunti, saliva sull'altura e vi si sedeva sopra.
Anche quel giorno lo fece ma, invece di sostenerla come faceva sempre, si inclinò lievemente di lato.
«Questa sedia deve essere sostituita. C'avrà almeno settant'anni. Ehi, mi senti? C'è nessuno. Mi ha riempito la casa di occhi e, quando ho bisogno di un orecchio, fa il mercante? Questa sera ti becchi una spazzata negli occhi. Capito? Anche una bocca non sarebbe male. Siete proprio delle merde.»
Stephania scrollò il capo, soffiò sulla penna e fissò l’infinito. Rimase con gli occhi sbarrati per alcuni minuti, sincronizzò il respiro e poi, finalmente, scrisse sul proprio blocco.
«Uno, due, tre. Uno, due, tre. Uno, due, tre. Pulse. Uno, due, tre. Uno, due, tre. Uno, due, tre, Pulse.» Un sorriso le illuminò il viso. «Magnifico! Perfetto come sempre. Va bene, il mio lavoro per oggi è finito.»
Si alzò e, tornando verso la casa, scorse un bulbo sparire nell'erba; sorrise soddisfatta e disse: «Se non ha intenzione di prestarmi orecchio, ma continua a ficcare il naso, vorrà dire che questa sera avrà una brutta sorpresa.»
Entrò in casa, prese la maschera che teneva sempre dietro la porta e si diresse in cucina.
Dopo poche ore, mentre sistemava gli appunti, il telefono squillò. Con calma, lo lasciò suonare; poi, trattenendo una risata, sollevò la cornetta.
«Pronto? Mi scusi per la voce, ma ho dovuto mettere la maschera. Sa, sto cucinando i broccoli.» Cambiò posizione e si sedette sulla poltrona. «Ma no! Come le viene in mente che possa averlo fatto di proposito? Ah! Non le piacciono i broccoli? Non lo ricordavo.»
Stephania dovette ricorrere a tutto il proprio autocontrollo per non scoppiare a ridere. Sapeva che lui in quel momento non sarebbe stato in grado di vederla.
«Visto che mi ha chiamato, però… Sì! Lo fa sempre uguale. Uno, due, tre. Uno, due, tre. Uno, due, tre. Pulse. Sì, sono sicura. E cavolo, sì! Ho controllato per cinque minuti di seguito, poi mi sono stufata. Tanto fa sempre così. E poi sono qui, a un passo dal tesorino. Se dovesse agitarsi, lo sentirei.» La voce al di là della cornetta prese a interrogare Stephania, che cominciava a spazientirsi. «Sì... Sì... No, questo mai. Sì... Forse, dovrei controllare i miei appunti. Prima che vada, però, vorrei chiederle un favore. La sedia va sostituita. La adoro, ma questa mattina si è inclinata. La cosa mi rende nervosa e non mi permette di concentrarmi. Se fosse possibile, questa volta la vorrei gialla.»
Aveva iniziato a elencare tutti i vantaggi di possedere una sedia gialla, quando il formicolio al mignolo del piede sinistro catturò la sua attenzione.
«Merda! No, non sto parlando di voi. C’è qualcosa che non va, là fuori. Aspetti in linea, che vado a controllare. Oppure mi manda una faccia? So che è uno sforzo, ma almeno può fare un controllo anche lei. Non mi importa dove la fa comparire. L'importante è che non sbocci sul mio corpo. Quella volta è stato imbarazzante.»
Stephania riagganciò e si precipitò sull’altura.
La sedia era capovolta, con le gambe all'aria e lo schienale conficcato nel terreno. Anche la testa che era fiorita nell’erba lo vide.
La donna aveva raggiunto la sua postazione e si concentrò, come al solito. Il formicolio al piede si era trasformato in un dolore lancinante. Il respiro non era più in sincronia.
«Uno, due, tre. Pulse. Uno, due, tre. Pulse. Uno, due, tre. Pulse. Pulse.»
La fronte le si coprì di sudore. Vide qualcosa materializzarsi vicino alla casa, ma il tempo poteva non essere sufficiente.
Il Caos stava per esplodere.
Intanto, nel regno in cui il tempo e lo spazio non avevano ancora fatto la loro comparsa, Metronimus, il sacerdote del grande Ghi’raff, si era nascosto dietro al pesante tendone che oscurava le finestre della sala del trono. 
«Metronimus! Grandissimo sacerdote delle mie STRINGHE! Materializzati subito al mio cospetto, ho DETTO!»
Re Ghi’raff, la voce stridula come unghie sulla lavagna, batteva i piedi così forte che anche i vetri delle finestre tremarono di paura, facendo sollevare di colpo i tendaggi. 
Metronimus reagì all’istante, gettandosi ai piedi del sovrano spinto dalla potente molla di emergenza spuntata come per magia dalla parete proprio al momento giusto.
«Magnanimo ed eccellentissimo Sire, cosa desiderate dalle mie grazie?»
Ghi’raff si strinse nelle spalle, tirò su col naso, contorse la bocca in una terribile smorfia e iniziò a piangere tutte le lacrime che gli aveva consegnato la sua balia una volta che era cresciuto.
Il pianto era così violento che in breve il pavimento della grande sala ne fu pieno. Il livello saliva a vista d’occhio. Metronimus fu costretto a sollevare la veste per evitare che s’inzuppasse. 
Aveva imparato a curare tutti i malanni, tranne il raffreddore. I suoi potenti starnuti causavano ogni volta delle vere catastrofi. I tetti delle case si scoperchiavano e le casse del regno erano costrette a svuotarsi per riparare i danni ai sudditi inferociti.
«Mio altissimo signore, calmatevi… Ho giusto delle ottime notizie da riferirvi.»
A quelle parole, il collo di Ghi’raff si allungò fino a raggiungere la porta del salone distante almeno cinquanta metri da loro. 
«Nessuno ci ascolta… parlate pure.»
«Abbiamo trovato Stephania, la ladra del vostro tesorino
Ghi’raff divenne giallo e nero all’istante, strinse i denti e afferrò per il collo il suo sapiente suddito.
«E come mai non si trova qui davanti a me ADESSO?» 
«Mio potente signore» ehm «quella femmina ne sa una più di Laniakea. La sedia si è inclinata, il mignolo ha iniziato a dolerle e…»
«Eeee?»
«Si è accorta che la stavamo osservando, ecco. Oppure qualcuno l’ha avvertita. Deve esserci un corvo tra queste mura.»
Il sovrano iniziò a salire lungo la parete e si posizionò a testa in giù in mezzo alla sala. Cominciò a oscillare come un lampadario, emettendo prima degli strani miagolii, poi dei grugniti fetidi e infine dei poderosi ruggiti. 
Riacquistò la parola soltanto quando il flusso dei ricordi gli ebbe riempito ogni interstizio della testa calva. Una mano guantata lo staccò con delicatezza dal soffitto e lo fece sedere sulla grande poltrona reale gialla che nel frattempo li aveva raggiunti. 
Ghi’raff strinse con forza i braccioli.
«Impossibile. Proprio proprio IMPOSSIBILE.. Nessuno, e dico NESSUNO, oserebbe fare a me questo affronto. Ma se è come dite voi, Metronimus, sapete già cosa dovete fare. Prima della polverizzazione però vorrei guardarlo dritto nei bulbi oculari.»
Il gran sacerdote chinò la testa senza muoversi di un millimetro.
«Che ci fate ancora qui? Andate, andate, andate… ANDATE!»
«Grande Ghi’raff, il fatto è che quella Stephania ha chiesto una sedia gialla in sostituzione di quella che si è inclinata. Lo sapete bene che è un pericolo. Tesorino potrebbe scambiarla per la vostra e voler restare per sempre con quella ladra!»
Ghi’raff si accarezzò il mento per qualche istante, poi si alzò e pronunciò la sentenza.
«Voglio, comando e ordino di eliminare immediatamente e per sempre il colore giallo da ogni regno abitato e disabitato.»
Fu così che la grande poltrona reale divenne subito rossa di vergogna.

Nel frattempo Stephania, ancora sulla sommità dell’altura, tornò verso casa a tutta velocità con i piedi cingolati, senza preoccuparsi degli occhi e delle facce schiacciate durante la discesa: doveva arrivare prima che quella cosa finisse di materializzarsi e proteggere tesorino a tutti i costi.
Durante quella corsa sfrenata si accorse che un’onda invisibile stava scendendo con lei cambiando colore al mondo: prati e foglie viravano dal verde al blu con sfumature azzurre, mentre le sterpaglie secche sbiadivano verso il bianco.
Forse aveva esagerato a chiedere una sedia gialla come l’invidia del Re e questo aveva fatto precipitare la situazione.
Era appena arrivata a casa quando l’entità terminò di materializzarsi e il materasso in lattice bi-resistente frenò la sua corsa evitando per poco uno scontro frontale potenzialmente mortale.
«Chi sei? Chi ti manda?» domandò fissando l’intruso negli occhi».
«Sono Pi’er e sono qui per tesorino. Dammelo senza fare storie e nessuno si farà male».
«Ah! Sei un messo di Metronimus, vero? Scordatelo. Mi serve per riportare l’armonia nell’universo: il respiro non è più in sincronia e il tuo Re sta solo peggiorando la situazione.
Stephania sapeva benissimo chi l’avesse mandato e perché. Stava solo cercando di tirarla alla lunga con le chiacchiere per dar loro il tempo di reagire.
Con tutti gli occhi che vedeva lì attorno, era mai possibile che non capissero che aveva bisogno di aiuto? Doveva per forza telefonargli?
Improvvisamente ecco che, con suo sollievo, dal terreno uscirono decine di mani che afferrarono i piedi di Pi’er e risalirono lungo il corpo bloccandogli i movimenti.
All’uomo sfuggì uno squittìo involontario quando i genitali furono stretti in una morsa, ma poi la mano si aprì in segno di scusa e si spostò sulla cintura.
Fu allora che, prima di essere completamente bloccato, sul torace dell’intruso si aprirono una serie di bocche e il canto delle sirene rapì Stephania trascinandola in una danza irresistibile. Mentre lei ballava come solo i trichechi sanno fare, Pi’er riuscì a sguinzagliare una dozzina d’occhi nella casa alla ricerca di tesorino.
Stephania, tra un volteggio e l’altro, osservava preoccupata l’evolversi degli eventi: doveva portare via tesorino prima che qualche occhio curioso sbirciasse nel posto sbagliato e, per farlo, doveva liberarsi da quella situazione.
Al dodicesimo plié, tentò il tutto per tutto: si abbandonò come morta, il suo corpo continuò a muoversi rimbalzando senza controllo, diventò una palla e rotolò giù per il pendìo, uscendo dal raggio d’azione del canto.
Appena fu al sicuro, eliminò le orecchie e risalì rimbalzando verso casa, preparandosi a uno scontro frontale.
Pi’er, distratto dagli occhi che continuavano a fornirgli rapporti negativi, non si accorse della pallonata in arrivo che lo prese dritto in mezzo alla schiena e lo schiantò a terra.
«Tenetelo lì» urlò Stephania alle mani, mentre correva verso la casa con le sue sembianze originali, orecchie comprese.
Schiacciò tutti gli occhi che le capitarono sotto tiro e si diresse verso il forno.
Là dentro, al sicuro, tesorino stava ancora riposando inconsapevole di tutto.
Lo afferrò e lo mise in una grossa sporta a cui spuntarono le ruote da sterrato.
Fu in quel momento che il telefono si mise a squillare insistentemente e Stephania tentennò, indecisa tra il rispondere e la fuga. Controllò che Pi’er fosse ancora fuori gioco e, alla fine, prese la cornetta.
«Pronto? Sì, è la mia voce. No, Non ho la maschera. Poteva mandarle prima, le mani. Lo sapete che sono arrivata appena in tempo?... No, siamo ancora fuori sincronia e il mignolo mi fa un male della miseria. Sì, certo, piano ‘B’. direi che a quest’ora non c’è altro che possiamo fare. Lasciate perdere la sedia nuova. Direi che non serve più».
Uscì dal retro della casa, guardò il mondo con occhi e colori nuovi e scosse il capo.
La fine del mondo era vicina. Sperò di essere in tempo per salvare qualcosa.
Il tesorino era conteso tra i due mondi, ormai in guerra da eoni.
Era stato creato da Ghi’raff e Stephania quando erano ancora sposati, era il frutto più bello del loro amore.
Poi la separazione, l’esilio di Stephania su Geo, quel mondo imperfetto pieno di bulbi, nasi, orecchie che spuntavano nei posti più disparati.
Il tesorino era stato creato da entrambi, nato in una notte gloriosa che tutti nel regno avrebbero ricordato come “epifania fiorente” e che si festeggia, per convenzione, il giorno successivo al genetliaco di Ghi’raff.
Con l’esilio di Stephania, il tesorino era rimasto al castello ma, a causa della mancanza di alcune sostanze nell’aria, la sua salute era diventata estremamente cagionevole e la sua vita era perennemente in pericolo.
Per questo il corvo, profumatamente pagato dalla regina esiliata, lo aveva prelevato e portato su Geo.
Qui, con le amorevoli cure di Stephania, che lo monitorava e lo auscultava ogni giorno, la sua salute fu ristabilita.


Intanto, al castello, Metronimus seguiva l’evolversi degli eventi attraverso un monitor di sua invenzione. La tensione era palpabile.
«Se Pi’er non torna al castello con il tesorino in buona salute, sarà la fine. Sarà la mia fine, la fine del regno e la fine del mondo senza spazio e senza tempo. Tutti diventeremo mortali. Tutti moriremo e spariremo per sempre».
Trentadue piani più su, nella Sala del Trono Giallo, il sovrano aveva ormai devastato tutto: non c’erano più gli scudi ai muri, le tende alle finestre, i vetri alle vetrate, le maioliche ai pavimenti, le assi al tetto.
Tutto quello che prima era caos, Ghi’raff lo aveva trasformato in devastazione.
Su Geo, Stephania correva all’impazzata, spingendo con tutta la forza che aveva in corpo la sporta con le ruote che conteneva il tesorino. Il suo volto era rigato di sangue rosso e sudore verde. Le sue gambe erano segnate di sangue viola a causa delle spine dei rovi.
Doveva a tutti i costi tenere il suo tesorino al sicuro.
Non poteva fallire, stavolta era questione di vita o di morte.
Era consapevole del fatto che avesse in mano l’esistenza stessa del mondo.
Era ormai lontana qualche centinaio di metri dalla casa; andava su, verso l’altura, nella speranza di trovare la nuova sedia gialla che aveva chiesto. Era l’unico modo per chiudere la questione una volta per tutte.
Pi’er, intanto, aveva ripreso i sensi e, ancora intrappolato dalle mani avviluppate intorno al proprio corpo, decise di optare per la soluzione finale: gonfiò spropositatamente il petto, attivò il timer che Metronimus gli aveva inserito quando lo aveva creato e attese pochi secondi.
Il boato riempì la vallata e i detriti di quella che una volta era la casa di Stephania su Geo vennero sparsi ovunque. Di Pi’er, che sperava di ottenere una maggiore potenza dalla sua autodistruzione, non rimase che qualche brandello qua e là.
Stephania era troppo lontana per essere colpita dall’esplosione.
Geo ripulì tutto in pochi secondi, facendo crescere nuova erba a coprire il cratere nato al posto della casa.
Stephania era allo stremo; raccolse in un ultimo sforzo le energie e, con un balzo, arrivò sull’altura.
La sedia, il collegamento con Geo, era lì.
Con un grido disumano la scardinò e, nel solco lasciato da uno dei piedi sul terreno, seppellì il suo piccolo tesorino.
Piangendo, poi urlò: «Geo, ascoltami bene! Tesorino è in salvo! Adesso salva anche me, ti scongiuro!»
Crollando sulle sue stesse ginocchia - le lacrime scendevano copiose, i capelli arruffati e le mani tremanti - proseguì: «assorbimi, so che puoi farlo, affinché io possa stare per l’eternità col mio tesorino. So che puoi! Fallo!»
All’improvviso il terremoto, la terra si squarciò e Stephania venne risucchiata.
Contemporaneamente, anche il regno di Ghi’raff sprofondò, nell’oblio, per sempre.
L’altura della sedia gialla si riempì di quello che era il simbolo dell’amore nascosto: un prato di petunie, di mille colori.













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IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.


REACH OUT AND TOUCH FAITH!                                                                                               Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
                                                                                         del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai!
Quel vizio che ti ucciderà
non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere.

A Petunia e Stefy garba questo messaggio

2Capgras Empty Re: Capgras Ven Nov 10, 2023 11:50 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Penne.

La cosa che mi salta più all'occhio è che non riesco a capire lo stacco da una Penna alla successiva. A un certo punto capisco di trovarmi in un altro stile ma non capisco come ci sono arrivato. Ed è un bene.
Dal punto di vista dell'unità stilistica invece trovo che in fase di assemblaggio non sia coerente la resa grafica: a volte "tesorino", a volte "il tesorino", altre volte in corsivo.
Mi è piaciuta molto questa storia fantasy, inoltre costruire un mondo a otto mani ha avuto l'effetto di scoprirne i particolari un po' per volta evitando l'effetto spiegone. Mi è piaciuta anche la vena divertente che attraversa tutta l'opera in modo coerente, regalando dei personaggi a loro modo memorabili, antagonisti compresi.

Grazie e alla prossima (speriamo che ci sia un altro Relay)


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3Capgras Empty Re: Capgras Sab Nov 11, 2023 9:50 am

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Che dire di questo racconto psichiatrico? Che ci siamo liberati e divertiti nello scriverlo senza farsi troppi problemi. 
Il risultato tutto sommato mi sembra buono nell’insieme e il divertimento e la leggerezza provati nella stesura credo si trasferiscano su un lettore che legga senza pregiudizi lasciandosi trasportare da questo giro di follia merito del nostro caposquadra che ci ha lasciato piena libertà di azione e di un incipit strepitoso del nostro  @ImaGiraffe che ci ha aperto le strade della libertà espressiva.
Un gruppo con cui ho lavorato davvero con piacere!

4Capgras Empty Re: Capgras Sab Nov 11, 2023 1:06 pm

Stefy

Stefy
Padawan
Padawan

Non avrei mai pensato di riuscire a scrivere un testo del genere.... E infatti non l'ho scritto! Ho approfittato della sana follia dei miei colleghi per inserirmi in un testo fuori dalla mia "comfort zone". Lo ritengo sufficientemente omogeneo e mi piace molto il finale (anche se muoiono tutti).

A Achillu garba questo messaggio

5Capgras Empty Re: Capgras Sab Nov 11, 2023 4:41 pm

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Io davvero non so che cosa ho letto. Cerco di andare con ordine.
Partiamo dalla trama. Se c'è, è difficile da seguire; ma ritengo che non ci sia, e non perché è una staffetta, attenzione. Infatti volevo leggere il racconto tutto d'un fiato, e solo quello intero, ma alla fine non ho potuto prescindere dal leggerlo spezzone per spezzone, e mi sono fatto due idee.
La prima è che è veramente un azzardo iniziare un racconto "staffettistico" con un incipit del genere, soprattutto in una squadra in cui la metà è composta da Pier e Stefy, che mi sembrano lontanissimi dal genere dell'incipit (e, infatti, Stefy ha fatto il possibile, mentre Pier è partito di infodump per cercare di dare un senso a una storia che, comunque, ne resta priva).
La seconda idea è che però il contest non voleva creare capolavori di racconti, ma spirito collaborativo; e sicuramente qui gli staffettisti hanno dato ognuno il massimo che avevano. Compreso Pier, che secondo me ha scritto il pezzo più debole (indubbiamente condizionato dai precedenti), ma che poi ha fatto un lavoro di pulizia grosso in quanto capitano, sistemando un'infinità di errori di punteggiatura, consecutio temporum, refusi vari.
Avendo notato queste cose solo dalla lettura dei singoli pezzi, ho cambiato la mia idea di leggere solo i racconti finiti, quindi è un bene che abbia iniziato le letture da questo pezzo (che ho scelto, non me ne vogliano gli altri, perché dai "nomi" era quello che pensavo potesse essere il mio preferito).
Resta un racconto che non ho letto volentieri e che non consiglierei mai a nessuno di leggere e che, slegato dagli autori che lo hanno concepito, perde anche quella parvenza di sottile comicità che pure ha e che, presumo, si sublimi nel titolo.
Se, quindi, il racconto non mi è piaciuto per niente, resta la convinzione che vi siate divertiti a collaborare e a partorire questo testo, quindi vi faccio i miei complimenti per aver osato!


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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

A Stefy e Akimizu garba questo messaggio

6Capgras Empty Re: Capgras Sab Nov 11, 2023 11:03 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Inutile cercare una trama in questo susseguirsi di caos. Anche se, a ben guardare, un certo evolversi di fatti e situazioni si riesce a coglierlo qua e là. Credo che a Pier sia toccato il compito più ingrato e forse il suo pezzo è il più debole dei quattro (molto più spiegato e di conseguenza meno caotico). Ma la cosa che emerge prepotente, sia dalle frazioni che dal testo finito, è il divertimento che ogni autore deve aver provato nello scrivere il proprio pezzo; penso sia quello (ancor più della fattiva collaborazione) il vero collante del racconto.
Complimenti per la fantasia!
M.

P.S.: E complimenti doppi a chi ha deciso il titolo!

A vivonic e Stefy garba questo messaggio

7Capgras Empty Re: Capgras Dom Nov 12, 2023 12:47 am

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

A me questo racconto piace e non so perché  Capgras 1f600 
È vero non c'è una trama, ma è tutto così dannatamente folle.
Devo chiedere scusa anche a Petunia perché all'inizio non mi era sembrata folle abbastanza, l'avevo definita una folle ragionata: no Petunia, sei dannatamente folle pure tu. Forse sì, Pier è quello che si discosta come stile, ha avuto il compito più ingrato, ha dovuto tirare le fila, ma forse, col senno di poi, avrebbe anche potuto sbattersene e lasciarsi trascinare dal gorgo creativo.
Ripeto, se devo essere sincero, la mia mente razionale ha cercato di trovare una ragione  su ogni passaggio, un aggancio, un qualcosa di plausibile ma non ci sono riuscito. A parte il fatto che c'era un mondo in pericolo non ci ho capito una mazzafionda, ma non m'importa.

A Petunia e Stefy garba questo messaggio

8Capgras Empty Re: Capgras Dom Nov 12, 2023 10:15 am

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Avevo letto e in parte anche commentato i vari atti, ma aspettato il racconto intero per avere, nella sua completezza, un'idea più chiara.
Mi è piaciuto? Non mi è piaciuto? Trovo difficile dare una risposta, sinceramente. L'insieme è una fantasagoria di "immagini" che fanno di ogni scena una caos, che col suo ordine/disordine ricorda molto certi racconti di Giangranco Gravili, con le tante trovate. E' stato un po' come rileggere Alice nel paese delle meraviglie, ma con più confusione. Mi piace pensare che gli staffettisti abbiano colto l'occasione per lasciar scorrere sulla tastiera la libertà di scrivere a ruota libera. Il finale, mi spiace Penne, frena il tutto. Il sapere finalmente cos'era il tesorino non mi ha dato quella soddisfazione che mi aspettavo. Pur trovando l'insieme alla fine divertente, con un buon passaggio di testimone, l'insieme non mi invita a una futura nuova rilettura.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

9Capgras Empty Re: Capgras Dom Nov 12, 2023 11:03 am

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

vivonic ha scritto: il contest non voleva creare capolavori di racconti, ma spirito collaborativo; 
Parto da qua, perché questo pensiero mi ha accompagnato per tutto il tempo che è durato il concorso, fin dalla prima fase. È una verità inconfutabile. Quindi: sì, il racconto non ha grandi meriti letterari (anzi, in realtà li ha, ma ne parlo dopo), ma visto come lavoro di squadra vince a mani bassi sugli altri. Paolo è stato ardito nel creare un incipit pazzo e fuori dagli schemi, ma chi lo ha seguito ha raccolto la sfida in modo altrettanto coraggioso e non si è nascosto! Il migliore da questo punto di vista è stato Pier, che ha dovuto giocoforza sacrificarsi più degli altri per dare un senso a questo caleidoscopio che senso non ne aveva (e che continua comunque a parer mio ad averne poco ehehe).
Ottime alcune battute, qualche passaggio davvero immaginifico mi ha riportato alla mente alcuni passaggi caotici di film come "Paprika, sognando un sogno" o il regno fatato creato da King in "Fairy tail", soprattutto la storia della facce.
Complimenti ancora e a rileggerci!

A vivonic, Petunia, Stefy e ImaGiraffe garba questo messaggio

10Capgras Empty Re: Capgras Dom Nov 12, 2023 11:22 am

Stefy

Stefy
Padawan
Padawan

@Susanna to ho risposto sotto



Ultima modifica di Stefy il Dom Nov 12, 2023 9:22 pm - modificato 1 volta.

11Capgras Empty Re: Capgras Dom Nov 12, 2023 7:51 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Racconto fantasmagorico senza capo ne coda e proprio per questo, a mio parere, i quattro staffettisti hanno creato quattro piccoli capolavori, con uno spirito collaborativo, vera sfida di questo contest, di alto livello.
Il racconto va un po' calando man mano che sono intervenuti gli staffettisti ma credo che fosse inevitabile in quanto proprio l'assurdità della "non" trama è diventata sempre più difficile da tenere man manco che la sfida avanzava.
L'ultimo staffettista ha deciso di abbassare il tono comico denmenziale tentando di dare un minimo di speigazione al CAOS, ma il CAOS, proprio per definizione, non è spiegabile.
Con la premessa che sono contento di non essere finito in questa corsia e che avrei odiato il caro Ima se mi fossi trovato in seconda posizione di questa staffetta non posso che fare i complimenti a tutti e quattro per ciò che hanno creato, per avermi fatto sorridere e per essere riusciti ad arrivare in fondo a questo racconto.


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A Petunia garba questo messaggio

12Capgras Empty Re: Capgras Dom Nov 12, 2023 7:54 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Dimenticavo: grazie per avemi fatto scoprire cosa sia la sindrome di capgras, fino a pcohi minuti fa non ne conoscevo l'esistenza.


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13Capgras Empty Re: Capgras Dom Nov 12, 2023 9:21 pm

Stefy

Stefy
Padawan
Padawan

Susanna ha scritto: Il sapere finalmente cos'era il tesorino non mi ha dato quella soddisfazione che mi aspettavo. 
e com'era tesorino? Capgras Icon_wink Capgras Icon_biggrin  Pier non lo dice e leggendo i commenti mi rendo conto di come sia assolutamente vero che in un testo ciascuno di noi legge quello che prova, che è nel suo vissuto, magari... In definitiva, quello che vuole. Se il tesorino a cui hai pensato non ti soddisfa ... Prova a cambiarlo... Capgras Icon_wink

A vivonic e ImaGiraffe garba questo messaggio

14Capgras Empty Re: Capgras Dom Nov 12, 2023 10:15 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Prima di tutto una tirata d’orecchie a Ima che ha dato il La a questo testo assurdo, costringendo i suoi compagni di staffetta ai salti mortali per mantenere lo spirito dell’incipit.
Nonostante questa oggettiva difficoltà, tutti ci sono riusciti molto bene. Da questo punto di vista bravi, anzi bravissimi. Da parte mia, sono più che contento di non essere stato dei vostri.
Il risultato è stato davvero eccellente, ma l’ho trovato per i miei gusti troppo fine a sé stesso, una pura esercitazione. Eppure, apprezzo enormemente l’assurdo come genere teatrale nel quale l’assurdità delle situazioni, il nonsense e l’ironia del testo fanno trasparire un sottotesto più profondo che talvolta è la critica al potere, altre volte alla società o a una certa classe sociale. In mancanza di questo secondo aspetto (ma del resto nemmeno si poteva pretendere in realtà) l’ho trovato semplicemente una piacevole lettura.

15Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 9:01 am

Hellionor

Hellionor
Admin
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Premetto: l'incipit proposto si è rivelato una bella gatta da pelare, e concordo sulla tiratina d' orecchie a Ima,.mannaggia hai messo i tuoi compagni in una situazione spinosa.
Se la sono cavata alla grande, certo, e in più dando un titolo che rimanda a una malattia psichiatrica, avete dato una sorta di piccola spiegazione per la follia del testo.
Il racconto è complicato da seguire, se si fa troppa attenzione ai dettagli ci si perde e questa a mio avviso è la sua pecca. Il cambio di penna ha reso la storia molto confusionaria, scorrevole e intrigante ma senza troppo senso. Il finale cerca di rimettere a posto i pezzi senza riuscirci davvero, e questo dipende dai tre frammenti precedenti, dove ognuno è andato a parare un po' dove lo portava il vento, aggiungendo cose, stranezze e complicanze.
Penso vi siate divertiti molto, e questo si percepisce. Penso anche che il racconto può trasformarsi in qualcosa di più omogeneo, allungando delle piccole porzioni e disseminando qualche informazione aggiuntiva nei frammenti che precedono il finale.
Restano i miei complimenti per come avete portato avanti una storia complicata, bravi tutti.
Ele

16Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 9:04 am

vivonic

vivonic
Admin
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paluca66 ha scritto:Dimenticavo: grazie per avemi fatto scoprire cosa sia la sindrome di capgras, fino a pcohi minuti fa non ne conoscevo l'esistenza.
Su questa frase però mi trafiggi il cuore...
Ne avevamo già parlato (titolo compreso) in un altro racconto, su Sps.
Niente, mi hai pugnalato così...  lol!


______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

17Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 9:08 am

Hellionor

Hellionor
Admin
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vivonic ha scritto:
paluca66 ha scritto:Dimenticavo: grazie per avemi fatto scoprire cosa sia la sindrome di capgras, fino a pcohi minuti fa non ne conoscevo l'esistenza.
Su questa frase però mi trafiggi il cuore...
Ne avevamo già parlato (titolo compreso) in un altro racconto, su Sps.
Niente, mi hai pugnalato così...  lol!
Ci toccherà postarlo anche qui, il nostro racconto! 
😜😏

A paluca66 garba questo messaggio

18Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 9:26 am

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

vivonic ha scritto:
paluca66 ha scritto:Dimenticavo: grazie per avemi fatto scoprire cosa sia la sindrome di capgras, fino a pcohi minuti fa non ne conoscevo l'esistenza.
Su questa frase però mi trafiggi il cuore...
Ne avevamo già parlato (titolo compreso) in un altro racconto, su Sps.
Niente, mi hai pugnalato così...  lol!
Viv, non volevo pugnalarti.
In realtà io su Sps sono stato pochissimo quindi forse il tutto è avvenuto prima, a memoria tra il mio approdo su Sps e il trasferimento del tutto su DT è passato proprio poco tempo.


______________________________________________________
Capgras Badge-3

19Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 10:19 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ero venuto qui con l'intenzione di scusarmi, e invece non lo farò. 
Anzi, farò il contrario. 
Parliamo sempre di quanto questo forum sia una palestra e di quanto sia stimolante mettersi in gioco. Ecco, se è vero questo, non vedo perché dovreste tirarmi le orecchie. 
Ho creato sì un incipit folle, ma chi veniva dopo di me poteva aggiustare il tiro in mille modi. Invece, hanno fatto una cosa stupenda. Si sono lasciati andare, hanno seguito la mia scia e l'hanno amplificata, rendendola sorprendente.
Io questo concorso a staffetta l'ho visto NON come "vediamo quanto siamo bravi a scrivere un testo coerente che sembri scritto da una persona sola", ma il contrario: "vediamo come persone molto diverse, con stili diversi, riescono a portare avanti un racconto sfidando i propri limiti". 

Quello che mi "dispiace" è sentir dire da qualcuno: "non mi sarebbe piaciuto trovarmi in questa corsia dopo l'incipit di Ima". Mi dispiace perché vi sottovalutiate, credo che ognuno di voi sarebbe stato in grado di trovare la sua strada dal mio incipit, anche uscendo fuori dalla propria comfort zone.

A tal proposito, parlo di @Stefy , la mia protagonista. La persona che maggiormente ho messo in difficoltà ma che maggiormente mi ha stupito per quanto abbia abbracciato il Caos, lo abbia protetto e abbia fatto del suo meglio per non essere da meno. 
Su @Petunia  non avevo dubbi, dopo il cesso volante, sapevo che la sua vena folle aveva solo bisogno di essere stimolata.
Forse chiederò scusa a @The Raven  perché la patata bollente l'ha dovuta sbrogliare lui. Mi spiace perché forse non ha potuto brillare come avrebbe meritato, mi manca la sua vena erotico/horror. Però è stato un ottimo capitano che ci ha lasciato liberi.

In conclusione, vi ho portato nel mio mondo.
Il racconto finito può essere pieno di incongruenze, ma in un testo in cui ci sono occhi che spuntano di qua e di là, in cui tutto è assurdo, al cattivo si allunga il collo, sinceramente non ci faccio troppo caso. 
È verissimo! Forse abbiamo esagerato, ma per me è meglio esagerare così che scrivere un testo pulitissimo ma in cui mi sarei sentito tarpato.
Ho dimenticato che era un lavoro di squadra? assolutamente no!
Quando parlo del mio mondo, intendo quel modo che ho di raccontare in cui non tutto può essere spiegato, in cui il lettore magari ci metta del suo e quindi, se ognuno di noi ci mettesse del suo, il tesorino potrebbe diventare: un seme, un bambino, un gobbo luminoso, un'idea o semplicemente una forchetta. Ma ricordiamoci che quella forchetta è stata la causa di una guerra che non ha lasciato distruzione e macerie, ma un campo di fiori. (Scusate, me la sentivo poetica)


P.S. momento confessione. Il "tesorino" per me all'inzio era il Caos stesso. che Stephania chiama appunto Tesorino perché è colei che ha il compito di badare a lui. Con una sola parola si è creato un mondo diverso da quello che avevo pensato. 

P.P.S. Io preso dal mio incipit ho scritto tutto il racconto per come lo avevo pensato, dico solo che è qualcosa di cui ho già parlato... vi ricordate cos'è successo in Anticamera?

A Achillu, Stefy, caipiroska, paluca66 e M. Mark o'Knee garba questo messaggio

20Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 10:28 am

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Spero che ce lo farai leggere…
M.


______________________________________________________
"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

21Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 12:07 pm

Hellionor

Hellionor
Admin
Admin

Aspettiamo di leggerlo,  @ImaGiraffe.
E io la tiratina di orecchie te la do lo stesso, come ho detto i tuoi compagni se la sono cavata alla grande e io non avrei avuto nessun timore ad essere nella tua corsia, avrei fatto come i tuoi compagni e avrei preso il largo. Ma gli hai presentato il tuo mondo e gli hai chiesto di gestirlo. Loro lo hanno fatto benissimo, il tuo mondo è un casino totale, magari la prossima volta meno dettagli.

22Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 8:36 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Che dire? Mi sarebbe piaciuto correre qui. E spero che ci sia occasione di fare una cosa del genere in futuro. Non so se ne sarei capace, ma mi piacerebbe provarci. Perché questo è correre. Una di quelle corse dove a un certo punto ti dimentichi se stavi scappando da qualcosa o quel qualcosa lo stavi inseguendo. Ha qualcosa di metafisico, di sinestetico. Davvero folle, ma molto godibile.


______________________________________________________
Capgras Senza_10

A Petunia, Stefy e ImaGiraffe garba questo messaggio

23Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 10:53 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao ragazzi.
Proprio un bel racconto, giovane e fresco. 
Omogeneo, folle alla stessa maniera. Bravi davvero!
Oltre alla storia fantastica siete riusciti a mantenere alte tensione e ironia, senza cali, in tutte le sezioni. 
Alcuni personaggi mi hanno ricordato quelli di un cartone animato che ho adorato, Monster & Co.  
Non credo di sbagliare se dico che vi siete divertiti da matti! 
Bravi, bravissimi tutti!

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24Capgras Empty Re: Capgras Lun Nov 13, 2023 11:17 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Questo racconto lo leggerò alle mie figlie perché lo ritengo uno stimolo per la fantasia. Somiglia a una fiaba, anche se non ha una vera e propria morale, ma è anche un racconto che ci porta in un mondo diverso da quello del fantasy classico, forse perché decisamente non convenzionale anche se a parere mio che si sviluppa da una base reale che si disintegra nel prosieguo della storia. 
Una lettura interessante per cui l'abbondanza di particolari, i colori, i personaggi e qualche goccia di follia, sono ben amalgamati a uno stile di scrittura omogeneo e coerente. 
Una parola su "tesorino". Ma che cazzo è 'sto tesorino? Vero, può essere qualsiasi cosa. Io non gli ho ancora dato un nome e credo che non glielo darò. Mi fa piacere saperlo al sicuro da occhi e orecchie indiscreti, sotto un tappeto di fiori.

Grazie

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25Capgras Empty Re: Capgras Mar Nov 14, 2023 10:10 am

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Racconto surreale, non c'è dubbio. Il bello di questa corsia è che ogni staffettista si è sentito libero da vincoli, libero di osare. Ogni canone è saltato, consegnandoci una favola bizzarra ma molto attuale. Un buon lavoro. Non so se al vostro posto me la sarei cavata così bene. Bravi!


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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

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