Nel topic "Metrica in pratica" ho parlato di come si contano le sillabe metriche mettendo in pratica con i versi di Dante. Qui provo a parlare di versi.
Nella metrica italiana i versi imparisillabi (con un numero dispari di sillabe metriche) hanno avuto per lungo tempo il favore dei poeti rispetto ai versi parisillabi (con un numero pari di sillabe), senza un motivo particolare. Gli stessi versi imparisillabi hanno goduto di maggiori libertà metriche rispetto a quelli parisillabi. Negli ultimi secoli la questione è stata rivista.
Diamo i nomi:
Bisillabo (verso con due sillabe)
Il più breve verso in italiano, è considerato sempre in metrica.
Trisillabo (verso con tre sillabe)
Sempre in metrica
Quadrisillabo (verso con quattro sillabe)
Sempre in metrica
Quinario (verso con cinque sillabe)
Due varianti metriche:
Accenti su prima e quarta sillaba
Accenti su seconda e quarta sillaba
Le altre varianti sono considerate quinari liberi.
Senario (verso con sei sillabe)
Tre varianti metriche:
Accenti su seconda e quinta sillaba (classico)
Accenti su prima (o terza) e quinta sillaba (contemporaneo)
Le altre varianti sono considerate senari liberi.
Esempio: La vispa Teresa...
Settenario (verso con sette sillabe)
Quattro varianti metriche:
Accenti su una delle prime quattro e sulla sesta sillaba
Le altre varianti sono considerate settenari liberi.
Esempio: Ei fu. Siccome immobile...
Ottonario (verso con otto sillabe)
Due varianti metriche:
Accenti su terza e settima sillaba (classico)
Accenti su quarta e settima sillaba (contemporaneo)
Le altre varianti sono considerate ottonari liberi.
Esempio: Quant'è bella giovinezza...
Novenario (verso con nove sillabe)
È considerato in metrica solo se ha accenti su seconda, quinta e ottava sillaba.
Le altre varianti sono considerate novenari liberi.
Decasillabo (verso con dieci sillabe)
Due varianti metriche:
Accenti su terza, sesta e nona sillaba
Accenti su quarta e nona sillaba
Le altre varianti sono considerate decasillabi liberi.
Esempio: Va', pensiero, sull'ali dorate...
Endecasillabo (verso con undici sillabe)
Sua maestà ha due varianti metriche:
Accenti su sesta e decima sillaba (a maiori)
Accenti su quarta e decima sillaba (a minori)
Le altre varianti sono considerate endecasillabi liberi.
Dodecasillabo (verso con dodici sillabe)
In realtà non esistono versi con più di undici sillabe, nel senso che non sono codificati. Il verso classico di dodici sillabe si ottiene accostando due senari in metrica.
Nella metrica contemporanea, è possibile accostare un ottonario e un quadrisillabo. Si potrebbe sperimentare anche l'accostamento di un settenario e un quinario.
Settenario doppio.
Verso di quattordici sillabe metriche ottenuto accostando due settenari.
Esempio: Rosa fresca aulentissima ch'apari inver' la state...
Versi doppi
Esistono anche il quinario doppio, il quadrisillabo doppio eccetera e si possono sperimentare tutti i possibili accostamenti. Diciamo che per esempio è molto difficile distinguere un quadrisillabo doppio da un ottonario in metrica classica. Versi di questo tipo prendono significato metrico se la struttura è ripetuta più volte.
A mio giudizio personale sta nel buon gusto dell'autore evitare sperimentazioni che portano a versi di quindici o più sillabe.
Nella metrica italiana i versi imparisillabi (con un numero dispari di sillabe metriche) hanno avuto per lungo tempo il favore dei poeti rispetto ai versi parisillabi (con un numero pari di sillabe), senza un motivo particolare. Gli stessi versi imparisillabi hanno goduto di maggiori libertà metriche rispetto a quelli parisillabi. Negli ultimi secoli la questione è stata rivista.
Diamo i nomi:
Bisillabo (verso con due sillabe)
Il più breve verso in italiano, è considerato sempre in metrica.
Trisillabo (verso con tre sillabe)
Sempre in metrica
Quadrisillabo (verso con quattro sillabe)
Sempre in metrica
Quinario (verso con cinque sillabe)
Due varianti metriche:
Accenti su prima e quarta sillaba
Accenti su seconda e quarta sillaba
Le altre varianti sono considerate quinari liberi.
Senario (verso con sei sillabe)
Tre varianti metriche:
Accenti su seconda e quinta sillaba (classico)
Accenti su prima (o terza) e quinta sillaba (contemporaneo)
Le altre varianti sono considerate senari liberi.
Esempio: La vispa Teresa...
Settenario (verso con sette sillabe)
Quattro varianti metriche:
Accenti su una delle prime quattro e sulla sesta sillaba
Le altre varianti sono considerate settenari liberi.
Esempio: Ei fu. Siccome immobile...
Ottonario (verso con otto sillabe)
Due varianti metriche:
Accenti su terza e settima sillaba (classico)
Accenti su quarta e settima sillaba (contemporaneo)
Le altre varianti sono considerate ottonari liberi.
Esempio: Quant'è bella giovinezza...
Novenario (verso con nove sillabe)
È considerato in metrica solo se ha accenti su seconda, quinta e ottava sillaba.
Le altre varianti sono considerate novenari liberi.
Decasillabo (verso con dieci sillabe)
Due varianti metriche:
Accenti su terza, sesta e nona sillaba
Accenti su quarta e nona sillaba
Le altre varianti sono considerate decasillabi liberi.
Esempio: Va', pensiero, sull'ali dorate...
Endecasillabo (verso con undici sillabe)
Sua maestà ha due varianti metriche:
Accenti su sesta e decima sillaba (a maiori)
Accenti su quarta e decima sillaba (a minori)
Le altre varianti sono considerate endecasillabi liberi.
Dodecasillabo (verso con dodici sillabe)
In realtà non esistono versi con più di undici sillabe, nel senso che non sono codificati. Il verso classico di dodici sillabe si ottiene accostando due senari in metrica.
Nella metrica contemporanea, è possibile accostare un ottonario e un quadrisillabo. Si potrebbe sperimentare anche l'accostamento di un settenario e un quinario.
Settenario doppio.
Verso di quattordici sillabe metriche ottenuto accostando due settenari.
Esempio: Rosa fresca aulentissima ch'apari inver' la state...
Versi doppi
Esistono anche il quinario doppio, il quadrisillabo doppio eccetera e si possono sperimentare tutti i possibili accostamenti. Diciamo che per esempio è molto difficile distinguere un quadrisillabo doppio da un ottonario in metrica classica. Versi di questo tipo prendono significato metrico se la struttura è ripetuta più volte.
A mio giudizio personale sta nel buon gusto dell'autore evitare sperimentazioni che portano a versi di quindici o più sillabe.