L'effetto che mi fai

Prima d’incontrarti andava tutto bene
A parte il sonno e l’umore ad altalene.
Conoscere le tue amiche m’ha fatto piacere
Ma spero proprio di non doverle rivedere.
Lo so, suona scortese
E pazienza se si sono offese.
Tre ore di chiamata
Cose su cose, è un fuoco d’infilata.


Ma ti ascolterò finché ne avrai
Perché questo - è l’effetto che mi fai.


E allora vediamoci, andiamo
Dove capita, dove siamo
Lampioni, insegne, fanali
Poi palazzi, portoni e murali.
Fuori dal mondo, fuori da tutto, lontano
Buttiamo l’auto in un campo di grano.
Dimmi e ridimmi che è game over
Stesi sui sedili della mia Land Rover.


Finisce sempre così, ormai
Perché questo - è l’effetto che mi fai.


È come un sogno furibondo
Il goal all’ultimo secondo
Quel pezzo rock che non esce dalla testa
La pioggia nel pineto con fuori la tempesta
È l’onda feroce addosso
Sotto il sole e il mare grosso
Entri nel costato come uno sparo
Sui miei sensi il burnout d’una Camaro.


E posso andare avanti all’infinito, lo sai
Perché questo - è l’effetto che mi fai.

Burnout l'ho dovuto cercare, non ne conoscevo il significato
Complicato associare l'esaurimento a un modello di un'automobile, seppur avvincente.
L' immagine della pioggia attutita dalla pineta è molto bella e reale. Ci vado a correre pure quando piove forte, lì sotto.
Può essere l'amore di una donna quella metafora.
Amore che ci tiene asciutti e contenti.
Volevo dire' felici'.

Carina questa ventata di passione. Mi piacerebbe fare questo effetto su di un uomo. A livello di poesia uhm… uhm… la parte iniziale ha un effetto filastrocca che non mi piace, ma andando avanti emerge prepotente “l’effetto dirompente” e irrazionale che la passione verso “quella” donna in particolare suscita nel poeta. Quindi anche se le rime le trovo un po’ fanciullesche (nel senso buono) mi è arrivata una bella ondata di energia. E la cosa non è affatto male.

Ciao
una filastrocca d'amore...forse un po' semplice,
a gusto mio personale.

Mi è piaciuta solo la terza strofa.

La trovo interessante, poi personalemente sono sempre pro ad inserire elementi della propria quotidianità in ciò che si scrive. Ricorda vagamente la struttura delle canzoni di oggi, strofa-simil ritornello. A me non è dispiaciuta affatto, complimenti.

Mi vengono in mente i Pooh che potrebbero mettere in musica questi versi. Carina. Nessuna emozione forte, ma ben scritta e armonica.

Ciao, Penna.

Analisi metrica: versi di lunghezza diversa raccolti in sei strofe con struttura che si ripete: otto versi, due versi. Il secondo verso dei distici è la ripresa e inoltre contiene il titolo. I versi sono rimati con rima baciata. Non c'è una struttura costante nella lunghezza dei versi tra le varie strofe, nemmeno nel primo verso dei distici. Per il linguaggio usato e per le rime baciate sembra molto un testo hip-hop. Ci sono versi lunghi, anche di quattordici sillabe (i primi quattro, per esempio, ma poi anche altri) che di solito non mi piacciono ma sono adatti a questo tipo di composizioni.

In questa composizione c'è una voce narrante in prima persona dal genere non esplicitato e un* narratario* anche questo* dal genere non esplicitato.
La partenza secondo me parte male, nel senso che c'è il "prima di incontrarti" poi l'inserto di quattro versi con le amiche del* narratario* (che non piacciono alla voce narrante) e poi la voce narrante si focalizza su di sé e il* narratario* fino alla fine della quarta strofa. L'inserto sembra proprio buttato lì, a meno che la Penna non abbia voluto mettere l'accento  su un rapporto di coppia che diventa assoluto ed escludente.
Le ultime due strofe raccontano i sentimenti provati dalla voce narrante usando metafore molto hip-hop, linguaggio che come ho già scritto permea tutta la poesia.
Se l'intenzione della Penna fosse quella di descrivere un rapporto tossico dal punto di vista della voce abusante, trovo il risultato riuscito ma non completato; non è necessariamente una nota negativa, perché ci sono molti tentativi precedenti illustri come per esempio "Every breath you take" dei Police.

Grazie e alla prossima.

ciao.
Versi leggeri, ma non per questo superficiali. Il testo ha un ottimo ritmo e lo vedrei bene in una canzone. Quelle che mi sono piaciute meno sono le strofe iniziali, le ho trovate quasi inutili e poco legate al resto. 
Se posso permettermi di darti un consiglio, non usare termini che non sono di uso particolarmente comune, per non spezzare il ritmo e soprattutto la comprensione del testo.
Entri nel costato come uno sparo, piaciuto molto!

Ciao Penna. Come già in altri miei commenti, parto da una canzone che, leggendo la tua, mi è tornata in mente: Margherita di Cocciante. Racconti una passione travolgente, l'irrazionale declinato dalle sensazioni, e questo è buono, funziona come argomento. Probabilmente pecca un po' di poca originalità, sia per l'argomento già affrontato da molti che per uno stile antico, ancora legato alle rime che in questo caso appaiono un po' semplici. Due o tre passaggi sono veramente belli e riescono a tenere sù questo tuo componimento. Grazie di avermela fatta leggere cara Penna.

Come già ho avuto occasione di dire, non sono adatto a valutare una poesia in rima. Non mi riesce d'apprezzarle.

Ciao
Strofe costruite con delle rime strane. Manca l'emozione e il filo rosso che collega tutto .

Un altro testo hip hop, un’altra composizione che non riesco a considerare poesia. Ma il problema è solo mio, dato che il CdL l’ha inserita nel contest.
Detto ciò, ribadisco la superficialità e la scarsa originalità di questo tipo di composizioni. Questa in particolare, con le rime baciate e una sorta di ritornello (“Perché questo - è l’effetto che mi fai”) non va oltre la semplice filastrocca da canticchiare agitando le mani con tre dita aperte e facendo oscillare un catenone sul petto depilato.
Mi verrebbe da aggiungere, citando un grande, “che ne sai tu di un campo di grano?”; e (se mi è permesso) de “La pioggia nel pineto” suggerirei un’attenta lettura.
M.

Mi sembra brutto lasciare un solo commento sotto la tua composizione, c'è perfino Battisti e un po' di Blanco.

"E prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po' scortese.
Sapendo che quel che brucia non son le offese."

Va bene, concludo la mia tesi strampalata.
Non avevi le idee chiare e ti sei ispirato a testi straordinari.
Mogol non se la prenderà, lui è uno di spirito.
E tu negli anni Settanta neppure eri nato, ci scommetto.
Quindi non conosci quella canzone.
O no?

pure questa, come altre, andrebbe benone cone canzone: il testo è ottimale.
come poesia proprio no, non la vedo per niente.
la ricerca della rima la mette nella categoria delle filastrocche o, appunto, delle canzoni.
una poesia non ha bisgno di rima se è sentita ed esce dal cuore o dall'anima.

Parte piano e cresce man mano che avanza fino a un bel finale; le prime strofe non mi hanno entusiasmato, sono sincero, troppo narrate per quel poco che ci capisco di poesia.
Bella l'immagine che tramsetti, comunque, di un amore che, come la poesia, va in crescendo diventando travolgente fino a netrare nel costato come uno sparo.

A me ha fatto piacere leggerla.
Magari non è proprio poesia in senso stretto, ma ha un suo fascino.
Compattando e migliorando alcune parti potrebbe venire fuori una canzone hip pop di un certo appeal.
Non scherzo. Nei testi di oggi l'orecchiabilità è tutto e qui qualcosa di buono in tal senso c'è. Nelle mani di un cantante famoso diverrebbe una hit.

Anche io ho avuto la sensazione di leggere il testo di una canzone hip hop, con queste rime moderne, alcune azzeccate altre un poco telefonate. La sensazione che mi resta è quella di un componimento fresco, con una certa dose di vitalità che non è stata molto frequente nella maggior parte delle poesie proposte in questo concorso.
In effetti lo scrivere poesie sembra troppo spesso associato alla tristezza, ai drammi, alle emozioni negative, insomma, per cui ben venga una ventata di positività.

Detto questo, il taglio della poesia, il suo messaggio molto giovanile, le danno un'aria forse troppo leggera, un poco povera di contenuti in relazione ad altri componimenti.
Però non nego che la lettura, anche a voce alta, è risultata scorrevole, vivace, forse proprio per il suo taglio da canzone.
Non ho particolari commenti da fare sulla forma, eccetto la maiuscola ad ogni verso che ho notato anche in altri componimenti e che non ho capito se corretta o meno.

La trovo una poesia coinvolgente, in cui è facile riconoscersi se si è provato un sentimento così totalizzante. Peccato per le rime, che la fanno somigliare ad una filastrocca per bambini: in versi sciolti l'effetto sarebbe stato migliore.

Avevo letto questa poesia giorni fa e la perplessità che avevo provato l’ho ritrovata. Penso di andare controcorrente, avendo dato una sbirciativa ai commenti che mi hanno preceduta, ma qui in DT ci si confronta sempre anche da posizioni contrapposte.
A parte le rime, che in una poesia ci si aspetta e ci mancherebbe, brava la Penna che è riuscita a gestirle, ma in questo testo a mio parere stonano per la loro semplicità, quasi fanciullesche, mentre il testo è impegnativo.
Un testo che parla di una relazione vissuta intensamente, ma di questa intensità emerge solo la parte più grigia, che pare prevalere sul resto. Ma sono davvero solo questi gli effetti di una relazione che meritano di essere descritti? Francamente mi sembrerebbe una relazione problematica, magari si alternano momenti positivi ma se sono questi i soli momenti da ricordare… beh, rimango con le mie perplessità.

Ciao autore, la tua composizione non mi ha catturato più di tanto. A essere sincero mi hai perso da subito, con quei primi versi un po' particolari, sulle amiche della persona amata, che ho trovato non proprio azzeccatissimi. Quando poi è arrivata la passione (chiamiamola così), nei versi successivi, non sono comunque riuscito a entrare in sintonia con te, perché ho trovato il rapporto che descrivi molto superficiale. Anche la scelta del refrain non è il massimo. Coraggiose invece alcune rime, che rendono il testo certo più vicino a una canzone, ma che lo attualizzano e lo rendono contemporaneo. A rileggerci!

Ciao,
senz'altro queste sono le rime più originali del contest che non si limitano a far rimare parole declinate all'infinito ma propongono abbinamenti fantasiosi e per niente scontati.
Il pezzo è frizzante e brioso con un ritmo ben calibrato che segue tutto il componimento fino al finale rendendo il testo coerente e ben strutturato. Propone qualcosa di moderno, veloce, di facile consumo descrivendo allo stesso tempo in maniera fedele e disincantata i tempi che stiamo vivendo o, più nello specifico, certi tipo d'amore e d'innamoramento mordi e fuggi (forse, ancora più nello specifico, il testo propone l'approccio amoroso di una ventina d'anni fa: oggi è più un mordi e butta via...). 
La poesia ha una musicalità intrinseca che lo rende orecchiabile come il testo di una canzone.
O forse è davvero il testo di una canzone?

Non proprio una poesia, più che altro una filastrocca, tra l'altro ben riuscita secondo me.

Sembra una dichiarazione d'amore o forse anche un inno a una relazione che dura nel tempo. In entrambi i casi il sentimento è ben presente e traspare dai versi.

In sede di votazione, nonostante mi sia piaciuta, non credo la voterò. Da non-Poeta quale sono dovrò giocoforza virare sulle poesie "+ poesie".

La rima migliore? Game over / Land Rover. Top.

Grazie

Solo una filastrocca che serve da pretesto per raccontare un'attrazione sessuale.
Banale.