foglie vecchie che cadono;
d'autunno il divenir del grigiore,
la morte lenta di un amore;
in silenzio aspetti che arrivi la sera
e speri che la realtà non sia quella vera.
Hai imparato a piangere
e poi piano piano anche a fingere,
la vita è così bella in fondo
se sei al centro del suo mondo.
Dai non piangere ora, non lamentarti
quei ceffoni dovevi proprio meritarti.
Per le scale, i suoi passi,
colpiscono lo stomaco come dei massi.
Domani al risveglio saprai mascherare
i segni, le tracce di quelle serate amare.
Tanti, sapevano, vedevano, ti volevano aiutare
ti dicevano di denunciare l'orco che addietro hai voluto sposare,
ma te ripetevi che non serviva e che nonostante ciò, il tempo tutto guariva.
Ma quello, tesoro, non è amore,è qualcosa di malato, di cieco,
la donna non si sfiora nemmeno con un fiore.
Forza ora corri, scappa, non girarti,
sai che qualcuno può sempre aiutarti.
Il mostro lo possiamo fermare se lo saprai, ora, denunciare.
Urlare a tutti il male che ti ha fatto, le lacrime che hai versato.
Sei un fiore che dona la vita, la gioia infinita.
Ricordati che tu sei preziosa, sei una donna, sei una rosa.