Mi augurano pace, amore e mi chiamano sorella. Poi quel Charlie lì è davvero figo con le sue lunghe vesti di pelli di daino. Ma neanche Tex non scherza, mi sa che stanotte mi farò scopare. Qualcuno mi ha detto che scopare da incinta metta in pericolo il bimbo, ma io non ne sono sicura e anzi ho tutta l’intenzione di scoprire se è vero. Mi sento bene, questa erba è forse la più buona che abbia mai fumato, ha un aroma che mi ricorda i campi di lavanda delle grandi praterie sudamericane. Ma ci saranno poi le praterie in Sudamerica? Vorrei andare a vedere le rovine di Machu Picchu, fare l’amore ai piedi di una di quelle piramidi che si vedono nelle cartoline. Anche se secondo me i peruviani ce l’hanno piccolo. Ma chi se ne fotte, io tanto sarò con Charlie , dicono che abbia un cazzo davvero grosso, e la gravidanza mi fa venire una gran voglia.
Porca miseria, questa tequila è una bomba! Chissà se Gypsy ci ha messo dentro anche uno di quei quadratini di LSD che l’altro giorno mi ha fatto fare un trip mai provato prima. Credevo di volare e mi trovavo solo nel cesso di casa mia. Ma tanto me ne accorgo se inizio a viaggiare.
Cazzo che caldo fa in questa stanza! Deve essere questo tessuto qui…
Ma si potrà mai ricoprire un divano con questo tipo di stoffa così pesante, si suda da morire qui d’estate! E poi…
Oh, guarda quanto è ruvido! Se lo tocco al contrario riesco a fare i disegnini con le dita! Mi è sempre piaciuto il colore rosso. È lo stesso rosso dei sedili della mia auto, quelli che ho comprato l’estate scorsa assieme a Robert… Chissà che fine ha fatto quel figlio di cagna.
Oh, stai sveglia Linda! Non mi devo distrarre troppo mentre guido, altrimenti finisce che ammazzo me stessa, la piccola Tanya e pure questo girino che mi cresce dentro alla pancia… Ma non potevo ingoiare quella notte? Che pezzo di merda quel Robert. Anche perché ho scoperto che scopava anche con quella Lucy. Me lo immagino: io a urlare come una matta per fare uscire Tanya dalla mia pancia e lui intanto con la lingua tra le gambe di quella vacca. No, stavolta non lo perdono, anche se dovesse pregarmi in ginocchio. Ho una gran sete, e il vento mi scompiglia i capelli. Oh, una bottiglia d’acqua lì appena fuori dal finestrino, se mi sporgo un po’ l’acciuffo. Tanto sono in un rettilineo, non succede nulla se mollo il volante per un attimo solo. Se non bevo mi sciolgo, il caldo oggi è infernale, neanche questi altri alberi riescono a darmi un po’ di conforto. Se seguo questo sentiero arriverò al fiume. Ma non posso coi tacchi, quanto adoro camminare scalza!
Tanya, non correre! Se scivoli finisci direttamente in acqua, e io non ho voglia di venirti a recuperare nel letto del torrente e curare le tue ginocchia sbucciate! Tanya, Tanya! E che cazzo, fai un po’ come ti pare.
Oh, una sigaretta! Avrei proprio voglia di fumare in totale relax coi piedi nell’acqua del fiume. Ma non si arriva mai, cammino ormai da... Boh, tre, quattro ore. Ma il fiume lo sento, sento il suono continuo dell’acqua che scorre e mi sto anche pisciando addosso, ma devo stare attenta a non sporcare la gonna, che è di Linda e se gliela macchio poi s’incazza. Che strano, pensavo di indossarla, invece devo averla lasciata sul divano! Quanto mi piace andarmene in giro tutta nuda. Adoro il vento che mi accarezza fra le cosce, quasi mi eccito, e non posso farlo qui, rischierei di macchiare la poltrona preferita della nonna, ci tiene tanto a questa vecchia poltrona coi braccioli. Avrà almeno duecento anni, la seduta è sfondata, ma lei dice che una cosa più è vecchia e più è comoda. Non avevo mai notato quella foto di Ursula Andress appesa sopra al camino. Che cazzo ne sa la nonna della Andress? Dove sarà andata poi? Era qui un attimo fa. Boh, quella vecchia ormai si è rincoglionita del tutto. Probabilmente sarà di là in cucina a preparare i suoi famosi maccheroni al formaggio, ricetta originale italiana tramandata a lei da sua mamma, che l’aveva avuta da sua mamma, che l’aveva avuta da sua mamma che era di Parigi. Ma Parigi non è mica in Italia!
Chi mi chiama? Ah, Tanya. Che vuole adesso, quella mocciosa? Eccola, lì in giardino, che gioca con il suo orso bruno. Gliel’avevo detto a suo padre che poteva essere pericoloso un orso bruno per una bambina. Quanto peserà? Trecento, quattrocento chili?
Quel bastardo di Robert! Le fa sempre dei regali pericolosi, e io sono poi costretta a oppormi e a passare per quella stronza. Ma pensasse a passarmi i soldi per mantenerla, che io sono costretta a sbattermi di qua e di là per sbarcare il lunario, mentre lui fa la bella vita, con le mignotte e le sue droghe mescaline. Meno male che qui al ranch, la famiglia mi aiuta, Charlie e Tex mi hanno detto che sono al sicuro, che posso stare qui e che si prenderanno cura di me, di Tanya e della creatura che tra qualche mese partorirò. Ma dov’è finita la nonna? Volevo chiederle se mi aiuta a togliermi questa spina che mi sta lacerando il fianco… Oddio, ma questo è sangue, sto sanguinando! Oh mio dio, fa male! Brucia! E non si ferma! Cazzo, cazzo, cazzo! Devo fermare il sangue! Ecco, una garza da ospedale! Ma prima lo devo cucire! Ahi, questo ago punge! Per forza che punge, è un ago! Spero che quell’infermiera lì l’abbia prima disinfettato, altrimenti mi tocca farle un culo grosso così, prima di crepare per una qualche infezione di merda.
Questi tessuti dei copridivani sono davvero strani, troppo caldi per sedersi qui d’estate. Se Tex vorrà scoparmi qui stasera, morirò in un lago di sudore. Ma sopporterò di buon grado, con un bel pisello davanti agli occhi mi dimentico anche il caldo.
Spero davvero che mi vogliano tenere con loro, qui al ranch. La Famiglia di Charlie mi piace davvero tanto. Credo di essere piaciuta a pelle: mi hanno fatto mangiare, bere, fumare… E poi hanno l’LSD.
Adesso devo solo decidere una cosa: devo andare con Charlie e gli altri amici della Famiglia a casa di Roman Polanski?
Ultima modifica di The Raven il Mar Feb 09, 2021 10:04 am - modificato 2 volte.