“Parla quando sei arrabbiato e farai un discorso bellissimo di cui ti pentirai per tutta la vita”
ha detto qualcuno più saggio di me e così ho lasciato decantare il nervosismo e sono qui per il terzo tempo di un racconto che non ne abbisogna.
In generale il mio racconto ha ricevuto sia apprezzamenti che critiche più o meno in pari misura: qualcuno non si è sentito abbastanza coinvolto, qualcuno non ama le vendette e a qualcuno è piaciuto. Perfetto.
A me, però, ha dato molto fastidio il commento di @vivonic
Prima d’ora nessuno aveva mai fatto la paternale al protagonista di un mio racconto e non la capisco.
Non ti piace il protagonista? Scrivi un racconto tutto tuo e fagli fare quello che vuoi, ma perché stai a sindacare sul mio? Di gente vendicativa, a questo mondo, ce n’è e pure parecchia e non credo proprio di aver scritto di un personaggio eccezionale.
La cosa che mi ha fatto stare più male è che non ti piacerebbe se un tuo studente leggesse il mio racconto.
Ma sul serio? Invece di leggerlo insieme, in classe, per spiegare certi comportamenti, certe dinamiche, per confrontarsi coi ragazzi e capire il loro punto di vista, tu preferiresti, in un certo senso, una censura?
Però sembra che non avresti problemi a fargli leggere “turno di notte”. E in effetti quello va bene per i ragazzi: che comincino fin da subito a chinare la testa e a rendersi conto che “certe cose le devi sopportarle perché devi pagare il mutuo”.
Alla fine concludi che un “un bel furto” lo avresti apprezzato di più. Che dire… de gustibus.
ha detto qualcuno più saggio di me e così ho lasciato decantare il nervosismo e sono qui per il terzo tempo di un racconto che non ne abbisogna.
In generale il mio racconto ha ricevuto sia apprezzamenti che critiche più o meno in pari misura: qualcuno non si è sentito abbastanza coinvolto, qualcuno non ama le vendette e a qualcuno è piaciuto. Perfetto.
A me, però, ha dato molto fastidio il commento di @vivonic
Prima d’ora nessuno aveva mai fatto la paternale al protagonista di un mio racconto e non la capisco.
Non ti piace il protagonista? Scrivi un racconto tutto tuo e fagli fare quello che vuoi, ma perché stai a sindacare sul mio? Di gente vendicativa, a questo mondo, ce n’è e pure parecchia e non credo proprio di aver scritto di un personaggio eccezionale.
La cosa che mi ha fatto stare più male è che non ti piacerebbe se un tuo studente leggesse il mio racconto.
Ma sul serio? Invece di leggerlo insieme, in classe, per spiegare certi comportamenti, certe dinamiche, per confrontarsi coi ragazzi e capire il loro punto di vista, tu preferiresti, in un certo senso, una censura?
Però sembra che non avresti problemi a fargli leggere “turno di notte”. E in effetti quello va bene per i ragazzi: che comincino fin da subito a chinare la testa e a rendersi conto che “certe cose le devi sopportarle perché devi pagare il mutuo”.
Alla fine concludi che un “un bel furto” lo avresti apprezzato di più. Che dire… de gustibus.