Un racconto “onesto” mi viene da definirlo, nel senso migliore del termine.
Anche qui l’idea di portare a conoscenza del lettore l’olio di argan e il formaggio Plaisentif (ogni tanto con la maiuscola e ogni tanto con la minuscola, perché?) è molto buona così come farlo attraverso la storia parallela delle due ragazzine.
Purtroppo, però, il racconto poi si perde nell’incontro tra le due in aereo senza che questo aspetto abbia uno sviluppo particolare tanto che la loro storia finisce lì su quell’aereo senza che al lettore sia dato di capire il motivo di quell’incontro.
Manca il guizzo al racconto e magari (tenuto conto delle numerose battute ancora a disposizione) proprio l’incontro tra le due donne avrebbe potuto far scattare quella scintilla tale da infiammare la storia in qualche modo.
Sinceramente non mi è piaciuto granché nemmeno il finale, sono sincero, ho fatto fatica a capirlo.
Da rivedere, in generale, la scrittura, con particolare attenzione all’utilizzo dei tempi verbali e, qua e là, alla punteggiatura (rileggi sempre ad alta voce, facendo le pause che la punteggiatura ti suggerisce per vedere dove stanno gli errori).
Ti segnalo un rigido inverno trascorso legate nelle vecchia stalla